FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 08 – PARTE 09

CREATI DA DIO, CREATI DALL’UOMO – PARTE 09

…e altri ancora – parte 02

Lara Croft – Tomb Rider (Lara Croft – Tomb Rider), diretto da Simon West, vede Angelina Jolie nei panni di una famosa eroina dei videogiochi. Lara Croft, ricca ereditiera, è attratta dall’avventura e ha girato praticamente tutto il mondo come una specie di Indiana Jones che vuole svelare i misteri del passato. Ora deve trovare due parti di un arcaico manufatto e chi le possiede potrà governare il mondo per il bene o per il male. Tra gli interpreti anche il padre dell’attrice: John Voight nel ruolo del… padre di Lara Croft.

Il film Lei – La Creatura (Mermaid Chronicles Part. 1: She Creature o She Creature) di Sebastian Gutierres è stato girato a Los Angeles, in California e, inizialmente, fu presentato con il titolo Mermaid Chronicles Part 1: She Creature perché avrebbe dovuto fare parte di una serie televisiva intitolata appunto The Mermaid Chronicles. Tuttavia, non fu prodotto alcun seguito. Il titolo originale del film ricalca quello di un altro film horror del 1958 (The She-Creature) ma non ne è un remake. Fa parte della serie di film per la TV prodotta dalla Cinemax nel 2001 denominata “Creature Features” (“Le creature del brivido” in Italia): siamo in Irlanda agli inizi del 1900. Angus e Lillian, marito e moglie, sono due saltimbanchi che si guadagnano da vivere girando di paese in paese con uno spettacolo da baraccone, in cui Lillian si esibisce travestita da sirena. Durante un tour, conoscono un vecchio misterioso che tiene prigioniera in casa una vera sirena, colpevole di aver ucciso la moglie. La coppia si offre di comprargliela ma il vecchio li caccia malamente. Rufus e sua moglie allora penetrano di nascosto per rubare la sirena e il vecchio, spaventato per l’intrusione, ha un infarto e muore. I due fuggono, portando via la sirena, e si imbarcano su una nave diretta in America dove sperano di poter diventare ricchi e famosi esibendo la strana creatura. Ma durante il viaggio la creatura si rivela per ciò che è davvero.

Micro Mini Boy (Microscopic Boy o Micro Mini Kids) di Bruce McCarthy è stato trasmesso su Hallmark il 7/07/02: nel tentativo di aumentare la propria statura un ragazzo si ritrova, invece, miniaturizzato e dentro a un sommergibile posto in un acquario inseguito da una feroce e bella cattiva con la mania di voler dominare il mondo, ma l’antidoto da lei tanto cercato viene invece usato per vincere la microscopica battaglia.

Il seguito di Mimic si chiama, ovviamente, Mimic 2 (Mimic 2) di Jean de Segonzac dove ritroviamo gli scarafaggioni giganti e mutanti che non sono stati del tutto eliminati, anzi, ora hanno la possibilità di mutare la loro forma in una simile a quella umana…

In Minaccia sotto il mare (Danger Beneath the Sea) di Jon Cassan, accade che, causa di una esplosione atomica prodotta nella Corea del Nord a scopo sperimentale, le comunicazioni tra il sommergibile nucleare americano Lansing e la Marina si interrompono. A bordo comincia a serpeggiare la preoccupazione che si tratti dell’inizio di una guerra atomica mentre il comandante Sheffield è l’unico a credere che si tratti di una tragica fatalità. Gli ufficiali e l’equipaggio del sottomarino destituiscono Sheffield e si preparano a colpire un nemico inesistente… Il film è chiaramente un rifacimento in tono minore di Allarme Rosso.

Mindstorm – Fuga Dal Passato (Mindstorm) di Richard Pepin, trasmesso dalla TV nostrana come Progetto Mindstorm, parla di un uomo, dotato di potenti poteri mentali acquisiti durante un esperimento top secret (può addirittura abbattere un elicottero), che è alla ricerca della scomparsa figlia di un Senatore, ma Russia e Stati Uniti sono interessati a lui e gli danno la caccia.

Momo alla conquista del tempo, un film d’animazione prodotto dall’Italia e dalla Germania e diretto da Enzo D’Alò, è tratto dall’omonimo romanzo per bambini di Michael Ende. Momo, una bambina rimasta orfana che ha come unica compagnia una tartaruga molto dolce e piccola, incontra altri bambini e si unisce a loro. Un anziano signore contribuisce a costruirle una piccola stanza dove dormire. Intanto i Signori Grigi, dei parassiti incorporei, cercano di rubare il tempo alle persone immagazzinandolo dentro la Banca del Tempo sotto forma di orafiori, che fumati come sigari assicurano loro un’esistenza. Momo con l’aiuto di Mastro Hora, vecchio Amministratore del Tempo, deve impedire ai Signori Grigi che il tempo sia sottratto agli umani; alla fine riuscirà, con l’aiuto dei suoi amici, a restituire il tempo e a riportare colore e il sorriso all’umanità.

Delizioso film d’animazione è Monsters & Co. (Monster Inc.), per la regia di Pete Docter, che dimostra ampiamente come non esistano mostri cattivi a Mostropoli, anzi sono tutte creature dolci, gentili e facilmente impressionabili. Per sopravvivere devono accumulare le urla di terrore dei bambini che li sognano, solo che oggi i bambini sono molto meno impressionabili per cui non sono tempi felici. Il disastro avviene quando una di queste piccole creature umane entra nel loro pacifico e mostruoso mondo…

Il mostro oltre lo schermo (How to make a Monster) di George Huang fa parte della serie di film per la TV prodotta dalla Cinemax nel 2001, denominata “Creature Features” (“Le creature del brivido” in Italia): Evilution è un videogioco creato e messo a punto dai migliori professionisti del genere e per un lancio spettacolare creano al computer un orribile mostro tridimensionale. Il problema è che quando si verifica un anomalo corto circuito nel computer il mostro non solo resta, ma se ne va in giro alla loro ricerca.

On the Edge (On the Edge) di Anne Heche e Mary Stuart Masterson è un film in tre episodi: “Happy Birthday”, “The Other Side” e “Reaching Normal” che riguardano la telepatia, la clonazione e i mondi futuri.

Operazione Venomous – Città sotto assedio (Venomous), il cui titolo in VHS e DVD in Italia é Venom – Lasciati mordere, è diretto da Fred Olen Ray e qui abbiamo un esperimento scientifico segreto e pericoloso, ufficialmente non sotto l’egida governativa, che genera una miriade di serpenti portatori di un virus contagioso e mortale. Un gruppo di terroristi vuole impossessarsi dei pericolosi rettili, ma ottiene, come risultato, di liberarli e di scatenarli verso l’esterno.

Non era facile rifare un film di culto come è diventato Il Pianeta delle Scimmie di Franklin J. Schaffner, ma il fatto che vi avesse messo le mani Tim Burton (Batman, Edward Mani di Forbice, Ed Wood, Mars Attacks!, ecc…) faceva ben sperare sul risultato. Purtroppo il suo Pianeta delle Scimmie (Planet of the Apes) non è stato all’altezza delle aspettative e anche se il regista si è ingegnato per farne una storia abbastanza diversa, il risultato è, in fondo, abbastanza deludente. Nell’anno 2029 un’astronauta segue una scimpanzè destinato a un esperimento di esplorazione spaziale dentro a una tempesta galattica e si trova così in un mondo sconosciuto in un futuro lontano dove le scimmie senzienti sono la razza dominatrice e gli uomini ne sono schiavi. Sarà lui a guidare la razza umana alla riscossa. Poi, cercando di ritornare alla sua epoca si ritroverà nel suo tempo, ma di nuovo in un mondo dove le scimmie sono la razza dominante. Il film venne alla luce dopo un susseguirsi di notizie e di progetti molto intenso: le idee per un remake de Il pianeta delle scimmie risalgono agli anni ‘80, quando Adam Rifkin fu portato agli Studios della 20th Century Fox col desiderio di realizzare un nuovo film sulle scimmie. Inizialmente egli voleva creare un sequel che riprendesse direttamente dal finale del film originale ignorando i quattro sequel esistenti. Il suo film doveva chiamarsi “Ritorno al pianeta delle scimmie” e descriveva le scimmie in usanze e costumi greco-romani che combattevano contro una società di umani intelligenti, la stirpe dei protagonisti del classico del 1968, ispirandosi a film come Spartacus. Il progetto venne sospeso per via di contrasti creativi tra Rifkin e lo studio. In seguito Peter Jackson volle adattare un progetto simile nel quale la società delle scimmie era modellata secondo la cultura rinascimentale e Roddy McDowall, l’attore che aveva impersonato Cornelius e Cesare nei film originali, era d’accordo all’idea di avere una parte nei panni di una scimmia dall’aspetto ispirato a Leonardo da Vinci. Jackson però si dedicò alla creazione di Creature del cielo e solo del 1998 deciderà di riprendere il progetto, per poi mollarlo di nuovo quando la morte di McDowall gli tolse ogni entusiasmo. Nel corso degli anni Novanta, svariati registi proposero di realizzare un nuovo adattamento del romanzo di Pierre Boulle, scritto da Terry Hayes (che ha lavorato sui seguiti di Mad Max), il quale intitolò il suo progetto “Il ritorno delle scimmie”. Questi furono Oliver Stone, Sam Raimi, Chuck Russell e James Cameron i quali mollarono per dedicarsi ad altri progetti e per varie vicissitudini con la Fox. Nel 1998 Sam Hamm mise a punto una sceneggiatura secondo la quale i personaggi del classico del 1968 venivano riproposti in chiave moderna all’interno di una trama abbastanza fedele al romanzo originale. “La prima metà del copione assomiglia poco al libro, ma un sacco di roba nella seconda metà proviene direttamente da esso, o direttamente ispirata da esso”. Il copione di Sam Hamm racconta di un’astronave pilotata da un orango in tuta spaziale che precipita sulla Terra liberando un virus che infetta le donne facendole partorire neonati deformi. I due protagonisti principali, la dottoressa Susan Landis, che lavora per la CDC e Alexander Troy, uno scienziato della JPL, riparano la nave e con essa ripercorrono la traiettoria raggiungendo il pianeta delle scimmie, sul quale incontrano Zira, una veterinaria; Cornelius, fidanzato segreto di lei e animalista controverso che ha organizzato una colonia nascosta nella Zona Proibita per la salvaguardia degli umani; e Zaius, lo spietato e celeberrimo leader del pianeta. La società delle scimmie è comandata dagli oranghi, i quali usano di nascosto della tecnologia avanzata appartenuta alla civiltà di uomini intelligenti che popolavano il pianeta in un’epoca antica (prima di estinguersi per via della stessa peste che affligge la Terra; i selvaggi che le scimmie trattano come animali sono la stirpe di coloro sopravvissuti alla peste che hanno generato un sistema immunitario per contrastare il virus, ma questo li rese primitivi) per catturare le trasmissioni dalla Terra imitandone la tecnologia e usanze culturali. Dopo svariate vicissitudini, Susan e Troy scoprono la cura con l’aiuto dei due scimpanzé e riescono a tornare sulla Terra dopo aver eliminato Zaius e la sua armata di gorilla. A causa della distorsione temporale per via del viaggio alla velocità della luce, giungono nel futuro quand’è troppo tardi e la Terra è ormai popolata da scimmie. Nella scena finale viene descritta la Statua della Libertà con l’orrenda faccia sorridente di una scimmia scolpita sul volto. Il film doveva essere prodotto e diretto da Chris Columbus e il make-up delle scimmie curato da Stan Winston. In seguito Columbus abbandonò il progetto per realizzare Una promessa è una promessa e fu richiamato James Cameron, il quale rifiutò per dedicarsi a Titanic. Ai Fratelli Hughes venne proposta una nuova direzione, ma rifiutarono per la realizzazione de La vera storia di Jack lo squartatore. Verso la fine del 1999 lo sceneggiatore William Broyles Jr. accettò di scrivere un nuovo copione quando la Fox gli diede il controllo creativo totale. Il copione di Broyles descriveva Ashlar come il pianeta delle scimmie e catturò l’attenzione di Tim Burton, il quale accettò di dirigere il film nel 2000. La Fox tagliò il budget per la realizzazione del copione di Broyles, quindi furono chiamati Lawrence Konner e Mark Rosenthal (gli sceneggiatori di Superman IV) per modificare la sceneggiatura. Danny Elfman compose la colonna sonora mentre il make-up fu affidato a Rick Baker, il quale aveva già lavorato con Burton in Ed Wood. Le riprese iniziarono nell’ottobre del 2000 e terminarono nell’aprile del 2001. La direzione del film fu molto difficile per Burton, che era costantemente messo alle strette con la Fox che restringeva i tempi per filmare le scene e da Konner e Rosenthal, i quali continuavano a riscrivere e modificare il copione durante le riprese.

Plaga Zombie – Zona Mutante (La Venganza Alienígena ha Comenzado!) di Pablo Parés e Hernán Sáez racconta la lotta di tre ragazzi per cercare di sopravvivere a un incredibile fenomeno che ha colpito la loro città che si sta facendo molto dura: una misteriosa epidemia sta trasformando in zombie affamati e sanguinari gli abitanti. Incredibilmente il paese è stato completamente isolato e nessun aiuto arriva dall’esterno… perché? Dobbiamo tornare indietro fino al 1947, un anno ormai famoso nel quale è avvenuto e mai confermato, l’atterraggio disastroso di una nave spaziale aliena. Gli americani catturarono tre alieni ancora vivi e li sottoposero ad esperimenti, vivisezionandoli, nella base scientifica di Roswell. Il fatto non passò inosservato e gli extraterrestri minacciarono di distruggere il nostro pianeta. Il Governo cercò di negoziare e riuscì a ottenere l’immunità in cambio di una zona della Terra dove avrebbero potuto effettuare i loro esperimenti. Gli americani furono costretti ad accettare e al 50° anniversario degli incidenti di Roswell, essi hanno reclamato quanto pattuito e adesso stanno a osservare gli effetti del loro test batteriologico che hanno immesso nella cittadina…

Pokèmon 4ever o Pokèmon 4 o Pocket Monsters il film: Celebi – L’incontro che ha attraversato il tempo e noto anche come Celebi: La voce della foresta è il quarto lungometraggio dei Pokémon e dell’anime omonimo. Intitolato in originale Gekijōban Poketto Monsutā Serebii Toki o Koeta Deai di Kunihiko Yuyama, è un film d’animazione edito in DVD dalla Yamato Video e che si apre con Sammy, un giovane allenatore di Pokémon, che incontra il Pokémon leggendario Celebi e lo salva da un cacciatore di Pokémon al suo inseguimento. Celebi, per evitare ulteriori attacchi da parte di Scyther e Houndoom, utilizza la sua abilità di viaggiare nel tempo e si teletrasporta, insieme a Sammy, in un’altra epoca. La vicenda si sposta su Ash, Misty e Brock che, durante il loro viaggio a Johto, giungono ad Arborville, piccolo villaggio nei pressi di una foresta. Un’anziana signora l’informa della leggenda riguardo alla “Voce della Foresta”, che potrebbe spedirli in un’altra epoca…

Ragni giganti ferocissimi provenienti dallo spazio li troviamo nel film di Jack Sholder Il Predatore (Arachnid), film spagnolo che si aggrappa a un’esile trama: per poter trovare una cura a un virus misterioso e mortale, una èquipe di scienziati sbarca in un’isola del Sud Pacifico e lì, dopo un volo con relativo atterraggio di fortuna, si trovano davanti a questi terribili e giganteschi ragni spaziali…

Pretender 2001 (The Pretender 2001) di Frederick King Keller è un film televisivo imperniato sul personaggio della serie “Jarod il Camaleonte”. A questo ne seguirà un altro intitolato The Pretender: The Island of the Haunted. Il “Centro” sta ancora dando la caccia a Jarod il quale ben presto scopre che un suo simile, con i suoi stessi poteri, è a sua volta fuggito e sta seminando il panico.

The Pretender: The Island of the Haunted (The Pretender: The Island of the Haunted) sempre di Frederick King Keller è ancora un film televisivo imperniato sulla serie “Jarod il Camaleonte”. Come il precedente, entrambi sono stati trasmessi su Tele + Bianco il 10/8/2002. In questo, molti dei misteri che ruotano attorno al protagonista saranno finalmente rivelati.

The Princess Blade (Shura Yukihime), diretto da Shinsuke Sato, è un film giapponese ambientato nel paese del Sol Levante e nel futuro dove l’erede di una setta di assassini al soldo del governo si ribelle e lotta con i rivoluzionari. E’ stato editato in DVD dalla Dynamic Xtreme.

Interessante è invece Il Programma (Phase IV) di Bryan Goeres con l’ex Superman televisivo Dean Cain il quale interpreta il ruolo di Simon Tate, una promessa nel football per l’Accademia Navale, poi un incidente al ginocchio e un’accusa di uso di sferoidi, hanno bloccato la sua carriera. Ora, grazie alle cure dell’amico Benjamin Roanic, sta per tornare in perfetta forma. Qualcuno però sta uccidendo alcuni suoi pazienti, volontari sottoposti a una misteriosa “Fase II” e anche il dottore diventa una delle vittime. Simon indaga e scopre che le vittime erano tutte malate di AIDS e che un importante centro farmaceutico e in particolare il dottor Roanic avevano trovato la cura, una cura sicura, veloce e poco costosa, ma questo non si deve venire a sapere, bisogna uccidere chi sa… e questa è la Fase III e ora l’obbiettivo è raggiungere la Fase IV: continuare con le vecchie poco efficaci ma costosissime cure e non importa quanto essa possa costare in vittime più o meno innocenti.

Quando Einstein ci mette lo zampino (The Poof Point) di Neal Israel è stato trasmesso su Tele+ Bianco il 3/08/2002/ e poi trasmesso il 30 maggio 2009 su Disney Channel: i genitori del giovane Eddie sono due valenti scienziati, forse sono un po’ strani ma tutti i grandi scienziati lo sono, e i loro esperimenti sono decisamente fuori dal comune come quando si mettono a costruire una macchina del tempo che sarà portatrice di parecchi e anche divertenti guai. Tra questi la scomparsa dei genitori di Eddie e della sorella quando collaudano la macchina del tempo. Toccherà a loro due andarli a cercare.

Raptor (Raptor) di Jay Andrews (Jim Wynorski) ci trascina davanti a un mistero: quando una serie di inspiegabili attacchi di animali feroci colpisce la sua comunità, lo sceriffo Jim Tanner e la sua assistente Barbara riescono a risalire, grazie alle loro indagini, al Dr. Hyde, un ex ricercatore militare, il cui governo ha tagliato i finanziamenti per un progetto di clonazione dei dinosauri. Quando il Pentagono scopre che Hyde ha ottenuto l’appoggio di altre nazioni per continuare i suoi esperimenti, viene mandata una squadra d’assalto per salvare Tanner e Barbara e fermare Hyde. Il film fu distribuito negli Stati Uniti nel 2001 dalla New Concorde e dalla New Concorde Home Entertainment per l’home video.

Per quanto riguarda The Replicant (The Replicant) di Ringo Lam, si tratta più che altro di un thriller interpretato in un doppio ruolo da Jean-Claude Van Damme: per poter dar la caccia a un imprendibile serial killer la polizia lo clona in una sorta di replicante che dovrà seguirne tutte le mosse, combatterlo e catturarlo.

Ricreazione – La scuola è finita (Recess: School’s Out) di Chuck Sheetz è un film animato basato sulla serie tv Ricreazione: giunto al termine di un lungo e faticoso anno scolastico, T. J. Detweiller, non vede l’ora che arrivino le vacanze per un meritato periodo di riposo e divertimento. I suoi progetti vanno però in fumo quando scopre che tutti i suoi amici sono in partenza per il campeggio estivo e lui si ritroverà solo per tutta l’estate. Un giorno, passando in bicicletta davanti alla scuola deserta, scopre una misteriosa luce verde. Deriso da genitori e poliziotti, T. J. decide di rivolgersi al burbero preside Prickly che lo prende sul serio. Ma quando il preside, non appena oltrepassato il cancello, scompare in un turbine di elettricità, T. J. si vede costretto a richiamare dal campeggio gli amici Spinelli, Mikey, Vince, Gretchen e Gus per tentare di risolvere il mistero e in aiuto della signorina Grotkey uniscono le forze per sconfiggere il terribile, infido e tirannico Benedict dopo aver salvato il preside Prickly per impedire l’abolizione delle vacanze estive.

In collaborazione tra Australia e Stati Uniti eccoci arrivati al film Ritorno dalle acque maledette (The Lost Voyage) di Christian McIntire che è stato trasmesso su Telepiù Bianco il 16 giugno 2002 come The Lost Voyage: trenta anni dopo la sua misteriosa scomparsa nel Triangolo delle Bermude la SS Corona Queen riappare improvvisamente. Sette persone salgono a bordo per cercare di scoprire il mistero… Malgrado il computer fosse già di sostegno ai film, in questo caso assistiamo a una produzione molto scarsa: in quasi tutti gli esterni piove, e la pioggia è sempre la stessa, salvo nei primi piani, dove si vedono gli ombrelli grondanti d’acqua, negli altri casi diluvia e le strade non hanno nemmeno una pozzanghera. Per di più di vede benissimo che “la pioggia” è aggiunta dopo!!! Per non parlare della nave che solca un mare finto, tanto che le onde si infrangono sullo scafo con una regolarità e precisione a dir poco impressionante. Per non parlare dei fantasmi che svolazzano sulla nave nel finale!

Remake dell’omonima pellicola precedente ecco Rollerball (Rollerball) di John McTiernan: siamo nel 2005, in un mondo postatomico, ma anche qui abbiamo un giovane campione di Rollerball alle prese con un uomo d’affari russo e senza scrupoli. Il film non regge minimamente il confronto con il suo predecessore.

S.Y.N.A.P.S.E. – Pericolo in rete (Antitrust) di Peter Howitt ci racconta la storia di Milo, un ragazzo prodigio per quanto riguarda i software che trova il lavoro perfettamente adatto a lui in un’importante società, in questo modo avrà la possibilità di realizzare i suoi progetti più innovativi. Milo si trasferisce con la sua ragazza, ma ben presto si rende conto che il suo sogno si è trasformato in un incubo perché il suo capo aggira segretamente l’AntiTrust e non esita a macchiarsi di orribili delitti pur di vendere al più presto il nuovo sistema di comunicazione globale S.Y.N.A.P.S.E.

Scoopy-Doo e il viaggio nel tempo (Scooby-Doo & The Cyber Chase) di Jim Stenstrum è un film d’animazione in cui Scooby-Doo e la sua gang vengono incidentalmente proiettati in un video game altamente tecnologico, basato sulle loro misteriose investigazioni, dove cercheranno di catturare il virus fantasma. Lanciata alla ricerca del virus attraverso gli incredibili dieci livelli del gioco, la gang viaggia dall’era preistorica a quella futura, incappando in un’orda di canaglie virtuali già incontrate nelle loro più famose avventure.

In Seconda nascita (After Amy o No Ordinary Baby) di Peter Warner, dopo la morte della loro piccola Amy due coniugi affrontano tutte le difficoltà connesse alla possibilità di riavere la loro piccola usando la clonazione. Il mondo si divide in favorevoli e contrari, ma la bambina nasce per poi morire, a causa di problemi di respirazione, 43 ore dopo… O forse…

Shark Hunter (Shark Hunter) di Matt Codd ci racconta la storia di Spencer Northcut che è rimasto traumatizzato quando, ancora piccolo, assistette allo sterminio della propria famiglia ad opera di uno squalo che attaccò l’imbarcazione sulla quale si trovavano. Ora è un brillante docente specializzato nella costruzione di mezzi sottomarini, una carriera che in realtà è guidata dalla ferrea volontà di ritrovare lo squalo assassino, un esemplare unico appartenente a una razza che si credeva estinta fin dalla preistoria, il Megalodon. Il suo desiderio di vendetta è però rimasto sempre frustrato, almeno fino a quando misteriosi incidenti cominciano a verificarsi presso un’installazione sottomarina: Spencer intuisce che dietro tutto c’è il Megalodon e parte per affrontarlo.

Ed ora eccoci alla commedia bondoniana Spy Kids (Spy Kids) di Robert Rodriguez dove una coppia di agenti segreti viene rapita dal cattivo di turno; saranno i figli della coppia a sgominare il malvagio con pennarelli laser e gomme da masticare esplosive e salvare i genitori.

Interessante miscellanea tra fantascienza e vampirismo la troviamo nel film di Michael Oblowitz La Stirpe (The Breed), interpretato da quell’Adrian Paul, famoso quale protagonista del mediocre serial TV La Guerra dei Mondi, ma anche del ben più famoso Highlander, sempre inteso come serial e che è poi culminato con lo scontro tra lui e Christopher Lambert in Highlander Endgame, forse ingiustamente sottovalutato. In questo film, una curiosa co-produzione tra Stati Uniti e Ungheria, siamo in un lontano futuro dove gli esseri umani e i vampiri riescono a coesistere in pace; questi ultimi non hanno timore della luce, dell’aglio e dell’acqua benedetta, ma c’è qualcuno che non vuole che questa integrazione continui e cerca di distruggerla attraverso una serie di efferati omicidi. Un detective e un vampiro riusciranno a bloccare il misterioso omicida.

Tutta la Conoscenza del Mondo di Eros Puglielli, si avvale, tra gli altri, della interpretazione di Giorgio (Jekyll) Albertazzi per raccontare un’esile storia che sta a cavallo tra la fantasia e il sogno: due ragazzi stanno attraversando di sera dei binari ferroviari, uno dei due è costretto su una sedia a rotelle. Il treno arriva quasi all’improvviso e i due stanno per essere investiti quando una strana creatura luminosa evita il disastro. Dopo questa esperienza i due non saranno più gli stessi: uno comincia a leggere libri su libri che affrontano i fenomeni paranormali e l’altro raccoglie notizie sugli avvenimenti ESP.

Se riuscirete a non addormentarvi durante le prime due ore di film, potreste anche apprezzare Vanilla Sky (Vanilla Sky) di Cameron Crowe che decolla rapidamente negli ultimi quattordici minuti: la pellicola è un rifacimento di Apri gli Occhi di Alejandro Amenabàr. Qui abbiamo Tom Cruise che la sua amante cerca di uccidere facendolo cadere con lei in macchina da un ponte. Lui sopravvive e inizia il suo incubo. Resta sfigurato nell’incidente e incontra un’altra donna, ma ogni tanto al viso di lei s’interpone quello dell’altra fino a che lui non la uccide. Ma quale delle due ha ucciso, qual è la realtà? Si tratta di un sogno o di qualcosa che va oltre la vita?

Interessante e fantastica variazione storica è quella che ci viene presentata con il film I Vestiti Nuovi dell’Imperatore (The Emperor’s New Clothes) di Alan Taylor tratto dal romanzo di Simon Leys “The Death of Napoleon”. Eccone la trama: l’ex imperatore Napoleone (magistralmente interpretato da Ian Holm), esiliato a Sant’Elena da quasi sei anni, fugge di nascosto dall’isola i primi mesi del 1821 lasciando al suo posto un sosia. Egli si prepara a ritornare al trono e, nel frattempo, vive sotto mentite spoglie presso una vedova che si innamora di lui. Dopo l’improvvisa e imprevista morte del suo sosia e dopo aver tentato di riprendere inutilmente il potere e aver inoltre rischiato di essere preso per pazzo, Napoleone si rassegna a passare il resto della sua esistenza come un uomo comune e si rende conto di esserne anche felice.

(9 – continua)

Giovanni Mongini e Mario Luca Moretti