ALITA – ANGELO DELLA BATTAGLIA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Alita Battle Angel

Anno: 2019

Regia: Robert Rodriguez

Soggetto: dal manga di Yukito Kishiro

Sceneggiatura: James Cameron e Laeta Kalogridis

Direttore della fotografia: Bill Pope

Montaggio: Stephen E. Rivkin

Musica: Junkie XL

Effetti speciali: Bob Trevino, Richard E. Hollander, Joe Letteri ed Eric Saindon

Produzione: James Cameron e Jon Landau

Origine: Stati Uniti / Canada / Argentina

Durata: 2 h e 3′

CAST

Rosa Salazar, Christoph Waltz, Jennifer Connelly, Mahershala Ali, Ed Skrein, Keean Johnson, Michelle Rodriguez, Idara Victor, Edward Norton

TRAMA

Terra, anno di grazia 2563: trecento anni prima una guerra che resta misteriosa chiamata la Caduta ha distrutto vite e abitudini, lasciando intatta Zalem, ultima delle Città Sospese, sotto cui si estende la Città di Ferro, dove vivono esseri umani spesso mezzi cyborg, tra espedienti e giochi al massacro in gigantesche arene.

Il dottor Ido Dyson trova un giorno nella discarica sotto Zalem un pezzo di una ragazza androide, che ricostruisce con parti della figlia morta: Alita si sveglierà senza ricordi, svelando di essere un’arma letale ma anche capace e desiderosa di giustizia, di umanità in un mondo disumano, di sentimenti che non potranno avere un lieto fine. Ma ci sarà ancora da fare per lei, per vendicare quello che ha perso, proteggere chi le è caro e forse ridare una speranza a un mondo disperato.

NOTE

James Cameron si innamorò del manga di Alita negli anni Novanta, avrebbe voluto dirigere lui il film dal vivo ma ha preferito poi dedicarsi al progetto su Avatar ed è rimasto alla produzione. Il lavoro che ha fatto Robert Rodriguez è onesto e piuttosto ben fatto, sembrano ormai lontani i tempi in cui gli appassionati di manga e anime si mettevano le mani nei capelli di fronte ai live action imbarazzanti tratti da storie che in disegno e animazione funzionavano bene.

Molti sono i punti di forza di un film non perfetto ma molto interessante, a cominciare dal fatto di essere fedele al manga e all’OAV, senza snaturare gli eventi, e alla ricostruzione di una città futuribile con echi delle metropoli asiatiche e americane di oggi, dove la cosa importante è restare umani.

Tra battaglie, cyborg fatti a pezzi, micro e macro criminalità, poteri occulti che incombono e minacce, il discorso di fondo è proprio infatti cosa rende umani, e una ragazza cyborg che si rivela una combattente letale è alla fine molto più vera e sensibile di tutti gli altri, in una storia appassionante, a tratti cruda, ma capace di far riflettere e in certi momenti di lasciare un groppo in gola.

Buono il cast, dove la cubana Rosa Salazar, fornita di occhioni in stile manga che stonano un po’, è affiancata da nomi illustri come il tarantiniano Christoph Waltz, un padre in cerca della figlia perduta, l’icona del fantasy ormai cresciuta Jennifer Connelly, scienziata cinica capace di un risveglio di coscienza, il neovincitore dell’Oscar Mahershala Ali, pedina di qualcuno più in alto di lui in un gioco che non è finito con questo primo capitolo.

Infatti anche a chi non conosce il manga è chiaro che la storia non può terminare così, c’è ancora troppo in gioco e troppi misteri da risolvere, soprattutto su chi è Alita e a cosa si riferiscono i suoi ricordi frammentati di un passato di battaglie.

James Cameron e soci hanno dichiarato la loro intenzione a proseguire nella serie con almeno un altro film. Per le tempistiche, non si sa ancora nulla.

Elena Romanello