FANTASCIENZA STORY 220

BEL PIANETA… LO PRENDIAMO (1996) – PARTE 02

A 4 miglia da Lockjaw, Kentucky

Martedì 9 maggio – Ore 18:57

Due abitanti del luogo assistono ad occhi sbarrati al passaggio di una mandria infuocata mentre uno strano rumore fa loro distogliere gli occhi dallo strano spettacolo e scorgono, allibiti, un disco volante che si allontana.

Negli immensi spazi celesti, sul pianeta Marte, esseri dall’intelletto vasto e spietato, esaminano la nostra Terra con occhi vogliosi tracciando, con fredda determinazione, i loro piani contro di noi…

(La guerra dei mondi di Byron Haskin)

Dalla superficie di Marte, giungendo attraverso costruzioni sotterranee, si alza uno stuolo di argentei dischi volanti che si avvia in perfetta formazione verso la Terra, vista dal rosso pianeta, molto ma molto più grande e quindi più vicina di quanto astronomicamente non sia nella realtà.

MARS ATTACKS! (Mars Attacks!)

Nell’ufficio del Presidente degli Stati Uniti, Dale (Jack Nicholson), si sta tenendo una riunione segreta. Sono presenti il Generale Decker (Rod Steiger) e il Generale Casey (Paul Winfield) oltre che al segretario personale del Presidente, Jerry Ross (Martin Short) e uno scienziato, il Professor Donald Kessler (Pierce Brosnam). Il Presidente sta esaminando le foto degli oggetti volanti diretti verso la Terra.

Dale: “Generale Casey, la sua opinione, per favore.

Casey: “Beh, Signore, siamo sicuri che siano ostili?

Decker: “Come sarebbe a dire siamo sicuri? Signor Presidente hanno circondato il nostro pianeta con migliaia di astronavi da battaglia!

Casey: “Siamo sicuri che siano da battaglia?

Dale: “Professore, su di loro cosa sappiamo?

Donald: “Che sono estremamente avanzati a livello tecnologico, il che ci autorizza anche a supporre che siano creature pacifiche. Una civiltà altamente evoluta è per definizione non barbarica. Signor Presidente, questo è un gran giorno. Io e tutti i miei colleghi siamo estremamente eccitati.

Dale: “Bene, forme di vita extraterrestri. Hai ragione Jerry, le masse impazziranno, è garantito. Stiamo per vivere un momento storico, signori…

Decker: “Signor Presidente, bisogna…

Dale: “Parlerò in diretta su tutte le reti. Metterò il completo blu di Cerruti e mi ci vorrà un bel discorso, Jerry, un frullato di dichiarazioni memorabili, con un tono di fondo più alla mano, amichevole, un misto tra Abramo Lincoln e la famiglia Robinson, tanto per avere un’idea…

Jerry: “Sissignore…

Intanto la First Lady, Marsha Dale (Glenn Close), sta visionando degli abiti e delle stoffe sotto gli occhi scocciati della figlia Taffy (Natalie Portman).

Las Vegas, Nevada

Mercoledì 10 maggio – Ore 13:43

Una delle attrazioni del Casinò, Byron Williams (Jim Brown), è al telefono con sua moglie Louise (Pam Grier) che sta a Washington. L’uomo sta per rimettersi con sua moglie e per rivedere i suoi figli dopo un periodo di sbandamento. Intanto Art Land (ancora Jack Nicholson) e Barbara Land (Annette Bening) sono seduti al tavolo. L’uomo sta dando un’occhiata in giro per prendere spunti per il suo grande locale di prossima apertura, il Galaxy.

New York City

Mercoledì 10 maggio – Ore 17:26

Nei locali studi televisivi, Nathalie Lake (Sarah Jessica Parker), informa il giornalista Jason Stone (Michael J. Fox) che entro breve il Presidente interromperà tutti i programmi per un annuncio sensazionale.

Dale: “Buonasera a tutti voi cittadini americani. Innanzitutto mi scuso per aver interrotto i regolari programmi televisivi (sembra che il discorso sia spontaneo, in realtà Dale sta leggendo le parole che compaiono su uno schermo davanti a lui). Ma devo farvi un annuncio importante che non poteva aspettare. Molte sono le tappe significative che hanno scandito la mia vita: la mia laurea conseguita a Princeton, il giorno in cui Marsha ha accettato di diventare mia moglie, la nascita di nostra figlia Taffy…

La figlia in questione, Taffy, tranquillamente spaparanzata sul letto nella sua camera, segue la trasmissione. Il sorriso che ha sul volto è dedicato al cameriere che le porta una pizza.

Taffy (rivolta alla TV): “Grazie tanto… Grazie (Questa volta rivolta al cameriere.)”

Dale: “…È una notizia che ho ricevuto oggi, va collocata sullo stesso piano… (Taffy comincia a mangiare la pizza) …sta per verificarsi un evento memorabile non solo per me ma per tutto il genere umano, oggi, grazie al telescopio spaziale Hubble…”

Perkinsville, Kansas

Mercoledì 10 maggio – Ore 16:28

Il giovane Richie Norris (Lukas Haas) sta seguendo in televisione dal suo posto di lavoro il messaggio del Presidente.

Dale: “…abbiamo fatto una scoperta straordinaria. I dati raccolti da Hubble sono stati decodificati e analizzati dai più potenti computer del Massachusetts… (la padrona del locale incita Richie di tornare al lavoro) …e le immagini sono inequivocabili. Stiamo per assistere all’alba di una nuova era. L’ingrandimento di alcuni fotogrammi ha fornito immagini straordinarie, una flotta di veicoli che potremmo in maniera approssimativa descrivere come dischi volanti… (In un casinò di Las Vegas, Rude – Danny De Vito – Gaumbler ferma il suo lancio di dadi per guardare la TV) …a parer mio questo è l’epilogo perfetto per il ventesimo secolo che ha visto esplodere due delle guerre più catastrofiche della storia dell’umanità… (Barbara ascolta affascinata le parole del Presidente mentre, al Galaxy, Art non sembra dare molto peso al fenomeno) …e presto diventeremo un solo grande Sistema Solare… provengono dal pianeta Marte e se manterranno la rotta e la velocità attuali entreranno nella nostra atmosfera… è motivo di profonda emozione e di entusiasmo sapere che esiste vita intelligente nell’universo…

Taffy: “C’è n’è da qualche parte?

Dale: “…che per questa ragione il nostro mondo non sarà più lo stesso da oggi. Buona notte e che Dio vi benedica tutti.

New York City

Giovedì 11 maggio – Ore 05:26

Titoli dei giornali:

“CONFERMATA L’ESISTENZA DI FORME DI VITA INTERPLANETARIE”

“MARZIANI!”

Nathalie sta facendo colazione assieme a Jason Stone e lo sta informando che, nel suo programma, ci sarà come ospite Donald Kessler; la cosa infastidisce Jason perché sarebbe toccato ai giornalisti intervistarlo e non certo a una pseudo giornalista che conduce un frivolo programma di moda e pettegolezzo.

Perkinsville, Kansas

Giovedì 11 maggio – Ore 09:37

La famiglia Norris è riunita nel proprio camper mentre il figlio maggiore Billy Glenn Norris (Jack Black) si sta allenando a montare un’arma a occhi bendati. Il padre Glenn (Joe Don Backer) è molto orgoglioso di suo figlio ed entrambi i genitori non hanno molta considerazione di Richie che è invece il preferito di Nonna Norris (Sylvia Sidney). In più Glenn si è appena offerto volontario per il Comitato di Ricevimento degli alieni.

A Washington, Louise, guidatrice di autobus, recupera da una sala giochi i propri figli che stavano giocando a una simulazione di combattimento sparando contro i nemici virtuali. Li fa salire sull’autobus che passa davanti a una grande macchina nera dentro la quale c’è Jerry Ross che, in quel momento, è a caccia di prostitute.

A Las Vegas la richiesta di Byron al suo capo di un aumento riceve una risposta negativa e, negli studi televisivi di New York, Nathalie e Donald sono pronti per l’intervista.

Nathalie: “Ben tornati amici. Stavamo parlando con il Professor Donald Kessler, attuale Presidente della Prestigiosa Accademia Americana di Astronautica. Professore, non è quantomeno curioso che abbiamo mandato una sonda spaziale su Marte e non ci abbiamo trovato nessuno?

Donald: “Beh, non del tutto… Nathalie. La sonda non è potuta scendere nei canaloni e su Marte i canaloni sono autentici canyon, alcuni profondi più di cento miglia (anche settemila metri). La civiltà marziana, evidentemente, si è sviluppata sotto la superficie del pianeta, la loro scienza, la loro tecnologia devono essere assolutamente sbalorditive.

Nathalie: “Perciò quali sono a suo giudizio, Donald… Kessler, dicevo… quali sono le cose che i marziani ci possono insegnare, Professore?

Donald (sfoderando ancora il suo sorriso da squalo): “Tante cose su Marte, immagino, Nathalie…

Ridono e Jason diventa sempre più nero.

Jason: “Sta facendo la scema con lui.

Donald: “Comunque, a parte gli scherzi, è un’occasione tremendamente eccitante, ci pensi bene. Conoscenze, nuove idee, cambieranno tante cose e noi dobbiamo essere aperti. Forse ci spiegheranno i segreti dell’universo, come ha avuto inizio, dove va e perfino, forse, il perché esiste. Come ho detto è tremendamente eccitante, è l’evento più importante che accade sulla Terra da quando…

La trasmissione viene interrotta bruscamente e appare sullo schermo l’immagine di un marziano che parla una lingua incomprensibile.

Nathalie: “Ma, Donald, quanto è brutto!

Donald: “Tieni presente, Nathalie, che per lui noi siamo altrettanto orribili.

Donald Kessler spiega al Presidente degli Stati Uniti, in una riunione ristretta, cosa ha potuto capire sui marziani.

Donald: “Dalle limitate informazioni ho ricavato tre estrapolazioni. La prima: il nostro marziano è una forma di vita a base di carbonio; la seconda: respira solo azoto (questa come diavolo ha fatto ad estrapolarla?); la terza: il suo grande cerebro, vedete? È indice di potenzialità telepatiche.

Jerry: “Significa che loro… leggono i nostri pensieri?

Donald: “Ehm… la potenzialità ce l’hanno.

Dale: “Che sa dirmi delle loro intenzioni, sono creature amichevoli?

Donald: “A rigor di logica e considerato il grado estremamente elevato del loro livello tecnologico, sono una civiltà superiore e pertanto pacifica e illuminata. La razza umana, al contrario, è una specie aggressiva e pericolosa. Ho quindi il sospetto che abbiano da temere più loro da noi che noi da loro… Professore…

Zeigler: “Grazie, Professore. Sono molti anni che lavoro su questo computer per traduzioni simultanee, è sicuramente ancora da perfezionare ma può già rispondere ad alcune delle vostre domande.

Immette nel computer la registrazione del messaggio alieno ed ecco che cosa ne esce:

Voce dell’alieno: “…tutti di pelle verde… Accadeva ottocento secoli fa… I loro fluidi corporei includono la nascita di mezzosangue…

Dale: “Quanti… quanti secoli fa?

Casey: “Ottocento…

Voce dell’alieno: “…perciò la verità fondamentale è l’autodeterminazione del cosmo perché scura è la pelle scamosciata e i mucchi di fieno del buon raccolto…

Decker: “Ma che diavolo significa?

Taffy sta gironzolando per le sale della Casa Bianca mentre Cindy si presenta a un gruppo di ex alcoolisti inneggiando all’arrivo degli alieni, tutto questo mentre il giovane Billy Glenn Norris sta partendo per la sua missione salutato e osannato da tutta la famiglia. Papà Norris, molto sgarbatamente, ordina a Richie di riportare la nonna all’ospizio; la vecchiarella non è molto sana di mente e ripetutamente confonde i nomi dei suoi due nipoti… Richie la lascia nella sua camera ad ascoltare la sua musica preferita e ad accarezzare il gatto imbalsamato.

Washington DC

Venerdì 12 maggio – Ore 16:03

Conferenza stampa alla Casa Bianca, sta parlando Jerry mentre si attende l’arrivo del Presidente.

Jerry: “Proprio ora il Presidente sta parlando con gli altri leader mondiali, preparano una lista di temi di comune interesse da discutere con gli alieni. Stiamo concertando, signori, un grande sforzo diplomatico per ora unilaterale…. (tutti i giornalisti alzano le mani per domandare) Jason?

Jason: “Ehm… grazie, Jerry. Se i marziani atterrano la stampa avrà libero accesso? Possiamo intervistarli?

Jerry: “Questo dipende… prima dobbiamo stabilire dei contatti, risolvere ogni problema di comunicazione e fissare dei parametri per il dialogo e poi staremo a vedere cosa succede… eheheh

A Las Vegas Art ferma Byron che si sta allenando e gli propone di lavorare per lui andando in giro a incassare dei soldi dai suoi debitori ma l’uomo rifiuta, desidera restare pulito.

Nello spazio, i dischi volanti mandano alla Terra delle coordinate.

Dale: “Dove atterreranno?

Donald: “A Pahrump, è nel deserto del Nevada.

Decker: “Sissignore! Posso avere le truppe schierate in loco entro le otto, Signore!

Donald: “Signor Presidente, non dobbiamo mandare loro il messaggio sbagliato, serve un tappeto di benvenuto, non una fila di carri.

Decker: “Si rende conto di quello che dice? Non posso mandare i marziani a spasso per il Nevada!

Dale: “Sì, ha ragione, Generale.

Decker: “Grazie, Signore…

Dale: “La situazione va tenuto sotto controllo…

Decker: “Assolutamente, Signore!

Dale: “Generale Casey, crede di poterla gestire?

Casey: “Ne sarò fiero.

Dale: “Bene, mi raccomando la discrezione, solo Grandman e Portman e un’accurata selezione degli invitati, non deve essere una visita allo zoo, che sia chiaro.

Casey: “Sissignore!

Furibondo Decker lascia la stanza e inveisce ad alta voce con un suo sottoposto.

Decker: “Non sanno con chi hanno a che fare, ah! Liberali, intellettuali, pacifisti, IDIOTI!

Taffy (aprendo la porta in fondo alla stanza): “Senta, le dispiace parlare un po’ più piano? C’è gente che dorme qui.

Elicotteri, Jeep, carri armati, militari, giornalisti e curiosi si avviano verso il luogo dell’appuntamento. In testa a tutti un soddisfattissimo Generale Casey che riceve pure la telefonata della moglie prima dello storico evento.

È stato allestito in gran fretta una sorta di podio dove campeggia una grande scritta:

WELCOME TO EARTH (Benvenuti sulla Terra)

Casey: “Voglio che i marziani siano trattati alla stregua di dignitari stranieri! Voglio che i vostri uomini siano in riga con precisione e gagliarda fierezza e che scattino ad ogni vostro comando e che non ci siano errori, tutto il mondo ci guarda!

I furgoni con gli impianti televisivi sono collegati in punti strategici attorno al punto di atterraggio previsto per la nave aliena.

In distanza Nathalie, sempre con il suo cagnolino, saluta Jason che inizia il collegamento in diretta tv:

Jason: “Una massa enorme di persone si è riversata qui da tutti gli stati, tutti aspettano ed osservano il cielo, perché sono venuti? Per curiosità o per qualcosa di più o sono qui semplicemente per poter dire io c’ero? Io c’ero la prima volta che l’uomo ha incontrato i marziani? Jason Stone, GNN, da Pahrump.

Sbucando da una nuvola un disco volante si avvicina, Casey avvisa i suoi uomini con il microfono.

Casey: “Indietreggiate, fategli più spazio.

Un’apertura si evidenzia sotto il disco volante e delle zampe retrattili si ridistendono sul terreno, come delle zampe di ragno che poggiano saldamente sul terreno. Sul fianco, da una seconda apertura, si srotola una specie di passerella come una lingua, la definisce Nathalie e, in effetti, il paragone è calzante.

Un bel marziano color verde fastidio con indosso un mantello blu luccicante scende, accompagnato da una piccola scorta.

I suoni emessi dall’ambasciatore di Marte sono tradotti dall’apparecchiatura del Dottor Zeigler.

Salute, io sono l’ambasciatore di Marte

Zeigler: “Siamo in perfetta sintonia, Generale, può parlare.

Casey: “Salute, io sono il Generale Casey, comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti d’America, a nome dei popoli della Terra, benvenuti.

Il marziano ascolta il messaggio nella sua lingua e annuisce soddisfatto rispondendo:

Noi veniamo in pace. Noi veniamo in pace. Noi veniamo in pace. Noi veniamo in pace.

Tra il pubblico che applaude viene lasciata volare via una colomba bianca. Rapidamente, l’ambasciatore estrae il suo disintegratore e arrostisce il volatile, poi colpisce e disintegra Casey; anche la scorta marziana comincia a sparare trasformando gli esseri umani in scheletri.

Il furgone dove sta Nathalie viene colpito e la ragazza si trova a terra, Jason la vede e le corre incontro mentre Billy Glenn si avvia di corsa verso la sua Jeep. Per evitare i colpi Jason striscia come un Marine verso la ragazza. Billy Glenn punta il fucile contro un marziano ma il caricatore gli cade, allora afferra una bandiera con l’intento di colpire a baionetta l’extraterrestre, ma viene colpito e disintegrato sotto gli occhi dei genitori, oltre a quelli di tutto il mondo, che stanno seguendo in collegamento diretto il macabro avvenimento.

Jason allunga la mano verso Nathalie che l’afferra, ma tutto ciò che la ragazza si trova tra le dita è solo la mano di Jason, colpito da un disintegratore marziano. Gli alieni prendono i resti della colomba, la mano di Jason, Nathalie, il suo cane e la sua borsetta e spariscono dentro l’astronave che decolla rapidamente. Il Presidente Dale è costernato.

Dale: “Dio Onnipotente ed Eterno, hai visto che hanno fatto?

Decker: “Dobbiamo attaccarli con tutto quello che abbiamo, Signore!

Donald: “Ehm, Signor Presidente, quanto abbiamo visto è terribile ma cerchiamo di non essere precipitosi…

Decker: “È necessario atomizzarli ora, Signore!

Donald: “Per prima cosa dobbiamo stabilire con loro una linea di comunicazione.

Jerry: “Apriamo un dibattito telematico mondiale, sentiamo l’opinione pubblica.

Donald: “Tu che ne pensi, Marsha?

Marsha: “Cancelliamoli dal cosmo!

Donald: “Signori, aspettate, potrebbe esserci stato un fraintendimento culturale.

Taffy: “Forse per loro la colomba significa guerra.

Donald: “Abbiamo visto tutti come hanno reagito a quella colomba, erano… terrorizzati.

Dale: “Quello aveva detto: veniamo in pace.

Jerry: “Eh, già…

La decisione viene presa e la sera stessa viene messa in atto: Donald apre un collegamento con la nave aliena.

Donald: “Il computer è pronto, Signor Presidente.

Dale: “Molto bene, diamoci da fare… ah, sì, abbiamo preso la decisione giusta…

Donald: “Pronti a trasmettere.

Dale: “Vi parla il Presidente degli Stati Uniti d’America. Mi rivolgo a voi nella speranza che quanto è accaduto oggi nel Deserto del Nevada sia stato frutto di un malaugurato fraintendimento culturale. Da parte mia non c’è alcun dubbio che i nostri due popoli debbano stabilire dei contatti nel reciproco interesse. Avete provato la stessa nostra emozione nello scoprire che esiste un’altra vita intelligente nel Sistema Solare. Chiariamo quindi l’equivoco una volta per tutte, non avete niente da temere da noi. Le nostre usanze potranno apparire strane ma vi garantisco che non abbiamo cattive intenzioni.

Il nastro argentato che contiene il messaggio del Presidente viene mostrato al Comandante della nave aliena mentre gli altri membri dell’equipaggio stanno compiendo esperimenti sulla colomba, sulla mano di Jason, facendola camminare sulle dita e stanno esaminando il contenuto della borsetta di Nathalie. A sua volta questi lo mostra all’ambasciatore che sta guardando con interesse il paginone centrale di Playboy ed entrambi si fanno una bella risata. La povera Nathalie, con il suo cane, è rinchiusa dentro a un contenitore trasparente.

Sulla Terra, intanto, Barbara cerca di parlare con Art ma questi è totalmente preso dal suo locale e dai finanziatori che stanno per arrivare, che non le dà minimamente retta.

Donald sta compiendo l’autopsia su uno dei cadaveri dei marziani uccisi nello scontro iniziale.

Donald: “La cosa che più mi sconcerta, signori, è la mancanza di genitali, abbiamo visto una grossa arteria, una specie di aorta, un macrocefalo che chiameremo sfinix. Osservate lo sviluppo del loro sistema nervoso cervicale. Questo naturalmente spiega le grandi arterie cerebrali. Se poi andiamo a vedere più da vicino noteremo, dietro il chiasmo ottico, diverse ghiandole che…”

Ma quello che estrae dal cervello del marziano non è un solido cordone di circonvoluzioni cerebrali, è solo una poltiglia verdastra.

Torniamo sulla nave aliena: la testa di Nathalie è stata staccata dal corpo e, ancora viva, è stata posta dentro una boccia colma di liquido mentre la testa del cane è stata invece innestata sul suo corpo. A quella vista la ragazza urla provocando una fila di bolle dentro al suo contenitore.

Sulla Terra: si stanno svolgendo i funerali di Billy Glenn; Byron telefona alla moglie confermandole l’appuntamento per il giorno dopo e parla anche con i figli i quali gli dicono che devono andare in gita scolastica alla Casa Bianca.

Finalmente gli alieni rispondono. Jerry e Donald si precipitano nell’ufficio del Presidente.

Jerry: “Un messaggio dei marziani!

Dale: “Non mi dire.

Jerry: “Ci porgono le loro scuse in forma ufficiale.

Dale: “Questa sì che è una notizia, lo sapevo che avrebbero capito!

Jerry: “Ehm… l’ambasciatore marziano è imbarazzatissimo e chiede di poter parlare al Congresso… una gran cosa no?

Dale: “Certamente, una grande vittoria della nostra amministrazione.

L’ambasciatore si presenta regolarmente il giorno dopo al palazzo del Congresso e, ancora una volta, la zona è presidiata dai militari, questa volta con cartelli opportuni con su scritto:

NIENTE APPLAUSI

NIENTE UCCELLI

Ancora una volta si tratta di una trappola, dopo aver finto di leggere un messaggio, nella sua incomprensibile lingua, la carognaccia spaziale estrae la pistola e fa fuori praticamente tutto il Congresso aiutato dai suoi soldati che poi stordiscono Donald e se lo portano via, ignorando i colpi che Decker spara contro di loro.

Il Presidente era rimasto alla Casa Bianca per disposizioni di sicurezza in quanto non era prudente che il potere legislativo e quello esecutivo si trovassero contemporaneamente nello stesso posto.

Il Presidente indice una immediata riunione con i capi militari in una sala tattica della Casa Bianca.

Dale: “Buongiorno, Signori. Grazie di essere corsi qui praticamente senza preavviso. Generale Decker, sembra proprio che io le debba le mie scuse…

Decker: “Eheheh… Errare Humanum Est, Signor Presidente.

Dale: “Da adesso non più, perché ho intenzione di gestire personalmente questa faccenda!

Decker: “Eccellente, Signore, ho già pronto l’ordine!

Dale: “Di che cosa si tratta?

Decker: “È un decreto esecutivo che autorizza l’impiego massiccio del nostro deterrente nucleare, Signore.

Dale (ridendo): “Ma che cosa, è impazzito? Non intendo scatenare una guerra!

Decker: “Ma noi siamo già in guerra, Signore, dobbiamo attaccarli! Attaccarli e farlo adesso!

Dale: “Generale Decker, se lei ora non chiude quella bocca mi vedrò costretto a sollevarla dal comando!

Decker: “Una rappresaglia è necessaria, Signore, vanno annientati! Annientati! Annientati!

Dale: “ADESSO BASTA! NON DICA UN’ALTRA PAROLA, CHIUDA QUELLA BOCCA!… Allora, voglio che sia pubblicamente ricordato ci sono ancora due dei tre poteri del Governo Federale che lavorano per il bene del paese il che non è cosa da disprezzare, voglio che la gente sappia che le scuole e gli asili resteranno aperti, è chiaro? Voglio che l’uomo della strada sia sicuro che tutti i giorni l’immondizia verrà regolarmente ritirata e voglio un agente di polizia ad ogni incrocio, cosa che per la cronaca potevamo già avere, se avessero scelto me alle passate elezioni. Jerry? Tra quanto tempo pensi che possiamo andare in onda?

Jerry: “Beh… ehm… uhm…

Ed ecco l’imbarazzato messaggio del Presidente alla nazione.

Dale: “Miei compatrioti americani. È con il cuore gonfio di amarezza e di dolore che mi rivolgo a voi questo pomeriggio. Come avete certamente saputo (mentre ascolta il messaggio del Presidente, Barbara sta preparando i bagagli, la donna sperava in un incontro pacifico con gli alieni, ora è terrorizzata) questa mattina a Washington l’ambasciatore di Marte e la sua scorta hanno vigliaccamente aggredito e massacrato molti dei nostri rappresentanti al Congresso. Ho intenzione di consultarmi con gli altri leader mondiali e questo già nelle prossime ore e vi posso garantire fin da adesso che, unendo i nostri sforzi, giungeremo con la massima sollecitudine a una soluzione positiva… di questa crisi… grazie.

Sul disco volante Donald riprende i sensi e anche lui si ritrova senza il suo corpo e vede Nathalie la cui testa è stata innestata sul suo cagnolino.

Frattanto Jerry Ross incontra una avvenente e misteriosa creatura che mastica in continuazione del chewing-gum (Lisa Marie, la moglie del regista Tim Burton). Scambiandola per una procace prostituta, la porta alla Casa Bianca nella sua saletta privata, alla quale si accede premendo un bottone nascosto dentro il busto di Kennedy. La donna ha un visore nell’anello con il quale è in collegamento con la nave aliena. Jerry vuole togliere la gomma dalla bocca della donna e ne subisce un morso che gli amputa un dito… vede con orrore che la creatura indossa una maschera sotto la quale si intravede il viso di un marziano. Jerry cerca di chiamare aiuto ma l’essere lo uccide con un poderoso colpo in testa.

Poi il marziano raggiunge la camera da letto del Presidente e sta per ucciderlo, dopo essersi tolta la maschera, quando il loro cane, che dorme ai piedi del letto, si mette ad abbaiare. Il raggio mortale disintegra l’animale svegliando Marsha e Dale e il successivo colpo finisce in mezzo ai due. La scorta entra nella camera mentre il Presidente liberatosi dalla minaccia dell’arma, lotta con l’alieno uccidendolo. La cosa irrita parecchio l’Ambasciatore marziano che vede l’attentato andare in fumo e fa quindi armare il suo equipaggio, mentre uno degli alieni passa alla guida di un gigantesco robot. Donald e Nathalie vedono la grande agitazione che pervade tutte la nave.

Sulla Terra degli scienziati esaminano il cadavere.

Assistente: “Mi scusi, ma so che voleva subito il risultato dell’analisi sulla gomma da masticare.

Medico: “Sì, è vero, cos’e?

Assistente: “MO2. Biossido di azoto ad alta concentrazione.

Assistente: “Azoto? Allora è così che respirava nella nostra atmosfera.

Inizia l’attacco alieno con i dischi volanti che si portano su Washington.

Una di queste scene è un omaggio che Tim Burton fa al predecessore La Terra contro i dischi volanti di Fred A. Sears dove uno dei dischi, opera di Ray Harryhausen, colpiva il grande obelisco e cadeva su delle persone: qui è la stessa cosa ma l’obelisco sarebbe caduto in direzione opposta se non fosse che quelle fetenti carogne aliene lo intercettano con il loro mezzo deviandone la traiettoria sopra un gruppo di boy scout…

La Casa Bianca viene attaccata e la scorta porta via il Presidente e la First Lady, ma gli alieni stanno entrando nell’edificio. Uno di questi, colpito al casco, muore soffocato dall’aria terrestre. I due figli di Louise, in gita scolastica alla Casa Bianca, si impossessano delle armi prese al cadavere e cominciano a sparare ai marziani ed è proprio grazie al loro intervento che Dale si salva ma non così sua moglie sulla quale cade il gigantesco lampadario dei Roosevelt che un colpo casuale ha staccato dal soffitto.

Né le cose vanno meglio a Las Vegas dove il Galaxy viene distrutto da un disco volante proprio mentre Art stava parlando ai finanziatori e sia lui che loro vengono trascinati nel crollo.

Tom Jones (nel ruolo di se stesso) sta cantando nel locale dove Byron lavora e questi sta cercando di telefonare a sua moglie ma la linea, a causa dell’attacco dei marziani, cade.

Barbara chiede a Byron se conosce qualcuno che sappia pilotare un aereo dato che lei ne ha uno, già riempito di viveri e di generi di primo soccorso. Mentre Tom Jones sta ancora cantando, all’improvviso e al posto delle tre coriste, appaiono tre marziani che cominciano il solito massacro. Tom Jones fugge e Byron assesta un supercazzotto a uno dei marziani e gli sfila l’arma. Jones è in grado di guidare l’aereo e così Barbara, Jones, Byron e Gaumbler escono per dirigersi verso l’aeroporto in una città messa a ferro e fuoco dai mortali raggi alieni. (Tra l’altro anche il metodo di fare fuoco da parte dei dischi volanti alieni, usando cioè una specie di braccio sporgente dal fondo del disco, è identico a quello del già citato film di Sears).

I marziani girano nelle strade sparando a tutto quello che si muove e uno di loro ha ancora tra le braccia il traduttore di Zeigler che continua a scandire:

Non fuggite, siamo vostri amici.

Intanto Richie sta correndo con il suo furgoncino alla roulotte dei suoi genitori e, nella sala tattica, il Presidente riceve una telefonata dal Presidente francese (Barbet Schroeder) il quale gli comunica che ha appena firmato un accordo con i marziani. Dale non fa in tempo a dirgli di fuggire che, dal telefono, si sentono gli inequivocabili rumori dei raggi delle pistole aliene mentre la torre Eiffel si sta piegando su se stessa. Dale è disperato ed è accasciato con il viso sul tavolo.

Decker: “Signor Presidente, SIGNOR PRESIDENTE! Ho bisogno che lei mi firmi questo!

Dale: “Che cos’è? Le mie ultime volontà, un testamento?

Decker: “No, è l’ordine per l’impiego dell’arsenale nucleare strategico, Signore!

Dale firma e, rapidamente, un missile a testata nucleare parte da una rampa di lancio dirigendosi verso l’ammiraglia aliena; incontro ad esso si dirige uno strano e buffo oggetto a forma di trombetta che aspira l’esplosione dentro a una sacca gonfiabile e poi se ne ritorna nella nave spaziale. L’ambasciatore usa l’aspiratore per farsi una sniffatina del contenuto atomico e poi se la ride davanti allo schermo dove Dale lo guarda esasperato.

Intanto, a Londra il Big Ben viene distrutto una volta di più. (Se ricordiamo bene era già stato devastato da Gorgo e da Konga in tempi più remoti) Le gigantesche teste di pietra dei Presidenti degli Stati Uniti vengono distrutte e riscolpite in altrettante effigi marziane.

Con fare sempre più sadico si fanno fotografare in India mentre saltano in aria i minareti, giocano a bocce con le statue dell’Isola di Pasqua e guardano tranquillamente Godzilla nella loro sfera collegata alle trasmissioni terrestri. Violano qualunque intimità osservando dall’esterno di un camper due che fanno l’amore sospirando in modo da far appannare i loro caschi che un opportuno tergicasco ripulisce. Ignorando gli ordini dei genitori, Richie salta nuovamente sul suo furgoncino per andare a prendere la nonna all’ospizio. Esce appena in tempo perché un gigantesco robot afferra la roulotte e la sbatte violentemente contro un’altra e poi le getta lontano.

Il gruppetto che vuole raggiungere l’aereo di Barbara ha cambiato uno dei suoi componenti, Gaumbler se ne è andato e a loro si è invece aggiunta una ballerina, Cindy (Janice Rivera).

Un brutto incontro attende Gaumbler, un marziano lo disintegra mentre Barbara, un attimo dopo, fa la stessa cosa con l’essere verde.

Richie è ancora inseguito dal robot mentre l’ospizio viene attaccato dai marziani. Nonna Norris ha collegato la spina al suo impianto e, ignara di tutto, sta ascoltando la musica. Il gigantesco robot urta dei fili elettrici e cade a terra mentre Richie inchioda davanti all’ospizio entrandovi di corsa mentre dei marziani hanno puntato un gigantesco cannone contro la nonna. L’urlo di Richie fa voltare la vecchia che, con il suo brusco movimento, sconnette lo spinotto della cuffia. La malinconica musica country ha un effetto devastante sui cervelli marziani facendoli esplodere.

Nella sala tattica la porta d’ingresso si squarcia e una sfera verde viene buttata dentro. Tutti credono che si tratti di una bomba e si nascondono dietro le consolle: entra l’ambasciatore marziano che riprende in mano la sfera la quale altro non è un giocattolo tipo quelle bocce di vetro che creano l’effetto neve… il paesaggio, in questo caso, è sostituito da un piccolo marziano. Decker si erge davanti a loro sparando all’impazzata ma le pallottole rimbalzano contro gli alieni. L’ambasciatore spara un raggio blu contro il generale che diminuisce gradatamente di statura e viene spiaccicato sul pavimento dal gigantesco stivale marziano.

Dale ha assistito a tutto questo, inerme… riesce a trovare un poco di dignità, si alza e, parlando, si rimette la giacca riassestandosi anche la cravatta.

Dale: “Perché state facendo questo? Perché? L’universo non è grande abbastanza per tutti noi? (Ride) A cosa serve questa follia? Potremmo unire gli sforzi. Per quale motivo siamo nemici? Perché siamo diversi? È questa la ragione? Pensate a quante cose potremmo fare, pensate a quanto forti potremmo diventare… la Terra… e Marte, una cosa sola! Non esiste obbiettivo che da alleati non potremmo conseguire. Pensateci bene, signori, riflettete bene su quanto vi ho detto. Perché distruggere quando possiamo creare, possiamo ambire alla perfezione o decidere che tutto vada in malora nell’odio! Perché non provare a trascurare le nostre differenze, perché non risolvere tutte le questioni attorno a un tavolo? Siete un grande popolo, perché non possiamo semplicemente andare d’accordo?

Una lacrima spunta in uno dei grandi occhi dell’ambasciatore.

Gli porge la mano e, pur esitante, Dale gliela stringe ma è un altro sporco trucco della vile carognetta galattica. Il braccio si stacca e si arrampica sulla spalla di Dale e poi sulla schiena infilzandolo con una punta da parte a parte. Dale cade sul pavimento stecchito, la punta sporgente dal petto si allunga e si apre mostrando la bandiera marziana.

Il furgoncino di Richie, con lo stereo a tutto volume, va a tutto gas per le strade della città facendo saltare il cervello ai marziani, lui e la nonna stanno dirigendosi verso la stazione radio. Mentre i fuggitivi raggiungono l’aereo, Richie e la nonna entrano nella stazione della KWBS e mettono ad alto volume la musica micidiale.

Quando Byron e Cindy aprono l’hangar dove è parcheggiato l’aereo si accorgono che una pattuglia di marziani è proprio lì fuori. Byron ordina a Cindy di salire sull’aereo mentre lui si dirige verso la pattuglia e sfida a cazzotti il capo della stessa massacrandogli il casco. Gli altri alieni gli saltano addosso mentre l’aereo decolla.

La musica si diffonde per l’etere e i marziani cominciano a schiattare ovunque, i dischi iniziano a precipitare e l’ammiraglia cade in mare in una scena anch’essa presa di peso dal film di Sears. Anche Nathalie e Donald, o meglio quello che resta di loro, sono condannati. Il tempo per un bacio e poi il disco si immerge.

Davanti ai resti della Casa Bianca Taffy premia l’eroismo di Nonna Norris e di Richie per aver salvato la Terra mentre Byron, ancora vivo, torna in quello che resta della casa di Louise ma la cosa non gl’importa poi molto, lei e i suoi figli sono ancora vivi.

È ormai noto che l’idea per questo strano film è venuta a Tim Burton da una serie di figurine della Topps, uscite agli inizi degli anni ’60 e che furono poi ritirate quasi subito perché presentavano delle scene troppo violente e brutali. Tim Burton, regista di due ottimi Batman, di un dolcissimo Edward mani di forbice e di uno straordinario Ed Wood è sempre stato un sincero appassionato della cinematografia di fantascienza degli anni ’50 nella quale è cresciuto, quella stessa cinematografia che i produttori nostrani saccheggiano per ispirarsi in remake più o meno dichiarati, quella stessa cinematografia che i giovani d’oggi ignorano come se non fosse mai esistita.

Per un regista così Ray Harryhausen rappresentava un mito, allievo di Willis O’Brien, colui che mosse il King Kong del 1933: Harryhausen diventò famoso per aver perfezionato la tecnica di O’Brien e di George Pal, detta Stop Motion o Movimento Passo uno.

In piena epoca di computer questa tecnica, oggi costosissima, può far sorridere ma fu una pietra miliare nella storia degli effetti speciali. Lo scorrimento della pellicola cinematografica è di 24 fotogrammi al secondo (quello televisivo è di 25, ecco perché i film durano di meno in tv) il che vuole dire che occorrono 24 fotogrammi per ottenere un secondo di movimento. Harryhausen, e prima di lui O’Brien e Pal, usavano dei pupazzi snodati che muovevano fotogramma per fotogramma e, proprio per quanto detto prima, ci volevano 24 piccolissimi movimenti per ottenere un secondo di movimento: se moltiplicate la cifra in minuti o ore vi renderete conto di quale lavoro di pazienza certosina fosse necessaria per poter inserire questo sistema in un film. In questo modo Harryhausen realizzò pellicole come Il settimo viaggio di Simbad, Gli argonauti, A Trenta milioni di Km dalla Terra e proprio La Terra contro i dischi volanti, questo per citare solo alcuni titoli.

Un suo allievo, Jim Danforth, proseguirà per alcuni anni la sua opera che però, con i sistemi attuali, è diventata obsoleta. Ma Tim Burton ci teneva tantissimo che i suoi marziani venissero realizzati con questa tecnica tramite la quale lui voleva rendere omaggio ad Harryhausen ma il costo del film, pur operando tagli il più possibile, levitava attorno ai duecento milioni di dollari, il che voleva dire, per esempio, molto più di quel fiasco commerciale che fu Waterworld.

La Warner aveva stima per Burton ma tale stima non arrivava a quella cifra, d’altra parte Burton era fermo nei suoi propositi: o stop motion o morte! Nel senso che non avrebbe girato il film che era stato sceneggiato da Jonathan Gems in sole tre settimane. Malgrado venissero operati tagli su tagli il film risultava pur sempre costosissimo e si era arrivati a un punto morto finché non arrivò in pre-produzione Larry Franco, un produttore a cui si devono film come Grosso guaio a Chinatown, Starman, 1997: Fuga da New York e Essi vivono. I due erano amici da vecchia data e il disperato Burton si rivolse a lui chiedendogli se gli veniva in mente un’idea per risparmiare qualche milione di dollari. Larry Franco stava lavorando con la ILM in post-produzione per Jumanji per cui, anche se non subito, a Franco venne in mente che si poteva risolvere il problema della Stop Motion con l’animazione al computer.

Intanto, a forza di eliminare scene, Gems e Burton, avevano ridotto l’apparizione dei marziani a dieci minuti in tutto il film ma, malgrado questo, Burton non cedeva sulla sua idea. Allora Franco andò alla ILM e si fece preparare un filmato utilizzando la sequenza nella quale, in Jumanji, un elefante schiaccia un’automobile e fece sostituire il pachiderma da una pattuglia di marziani e la mostrò a Tim Burton che ne restò colpito ed entusiasmato. Grazie alla tecnica digitale i problemi di budget sarebbero spariti e quasi tutte le scene tagliate potevano essere realizzate, in questo modo le carognette aliene sarebbero apparse sullo schermo per oltre un’ora. Così i maghi della ILM poterono realizzare i marziani, i raggi mortali, gli effetti disintegranti e tutto ciò che fu necessario per realizzare il film come, per esempio, il set nel quale si dovevano muovere i dischi volanti digitali e quello vero realizzato in scala 1/25. In questo set furono poi inseriti gli attori operando al contrario di quanto si fa di solito e cioè prima si riprendevano gli attori e poi il set nel quale dovevano agire.

Per darvi un’idea della completezza dell’uso della animazione digitale sappiate che, per esempio, le riprese fatte all’interno del disco volante erano totalmente in digitale, tranne che per gli sfondi. Anche la strumentazione che i piccoli bastardi usano è fatta nello stesso modo perché era il sistema più semplice: se gli strumenti fossero stati veri intanto dovevano essere realizzati in scala e poi dovevano essere mossi con dei fili in perfetta sincronia con le animazioni, molto più lungo e faticoso, quindi. Un nuovo settore della Warner, la Warner Digital, si occupò di muovere i dischi e delle distruzioni operate dagli stessi nonché di animare il gigantesco robot che dà la caccia a Richie.

In altri particolari Tim Burton volle avvicinare il suo film alla cinematografia degli anni ‘50. Gli ambienti dovevano essere semplici ed essenziali, in altre parole poveri come povera era anche quella cinematografia, i colori dovevano essere netti e brillanti come lo erano quelli de Il pianeta proibito. Meditate ragazzi, meditate…

Per quanto riguarda gli attori il film annovera un cast ricchissimo ma non fu facile metterlo assieme perché gli attori di nome o se non direttamente loro, i loro agenti, sono estremamente presuntuosi e non accettano di interpretare delle parti da perdenti ma Jack Nicholson accettò immediatamente di fare addirittura due ruoli e allora, come tante pecore, anche gli altri accettarono.

(2 – continua)

Giovanni Mongini