TOMB RAIDER

La serie di videogiochi “Tomb Raider”, nata nel 1996, è sicuramente una delle più acclamate, e giocate, dell’ultimo decennio: ispirata vagamente a Indiana Jones, vi si narrano le avventure fanta-archelogiche di Lara Croft, un’archeologa inglese dai succinti vestiti e dalla lunga treccia (tranne nel primo episodio) costantemente in missione alla ricerca di antichi tesori. L’obiettivo del gioco è in sostanza guidare la protagonista attraverso una serie di tombe e altri ambienti favolosi alla ricerca di tesori ed artefatti antichi. Durante il cammino, dovrà uccidere pericolosi animali ed altre creature, mentre raccoglie e risolve enigmi che le fanno guadagnare l’accesso all’ultimo premio, solitamente un potente talismano o qualcosa di simile. Le sparatorie sono limitate per lo più all’uccisione di vari animali che appaiono attraverso ogni livello, ma capita occasionalmente che Lara debba affrontare un essere umano. Comunque l’obiettivo più importante risiede nel risolvere enigmi e nell’eseguire varie mosse per completare ogni livello e accedere a quello successivo. Grazie al successo del videogame, sono state pubblicate anche alcune serie a fumetti e sono stati girati due film con attori in carne e ossa, in cui la parte di Lara Croft è stata affidata ad Angelina Jolie.
Tutto ha inizio ovviamente con il primo episodio, intitolato semplicemente “Tomb Raider”. Appena rientrata da una spedizione in Himalaya, Lara Croft viene contattata da Jacqueline Natla, una ricca imprenditrice che la ingaggia per recuperare un misterioso manufatto situato nella tomba di Qualopec in Perù. Senza perdere tempo, Lara inizia la ricerca di quello che si rivela essere uno dei tre pezzi dell’antico Scion, un mistico talismano di incredibile potere, che proviene nientemeno che da Atlantide. L’entrata del tempio si trova nascosta tra le montagne. Facendosi strada tra i resti di una civiltà fiorita secoli addietro, Lara deve attraversare una città perduta Inca e scontrarsi con vari nemici che consistono in lupi, pipistrelli, dinosauri e molto altro. Dopo aver trovato il frammento però, le cose si mettono male: Lara infatti si trova faccia a faccia con Larson, uno dei sicari di Natla, che vuole farla fuori. Usando il suo astuto ingegno e la sua atletica forza, Lara riesce a fuggire. Si reca così in Grecia, al monastero medievale di San Francesco, che fu costruito sul lato di una montagna e che nasconde anch’esso i resti di un’antica civiltà, vissuta durante l’età dell’oro tra la Grecia e Roma. La protagonista si trova stavolta a combattere contro leoni, alligatori e gorilla, mentre esplora le rovine di questa antica civiltà e tenta di ottenere il secondo pezzo di Scion prima di un uomo chiamato Pierre DuPont, che sfortunatamente lo raggiunge prima di lei. A questo punto Lara si reca in Egitto, nella città di Khamoon, per poi seguire le tracce di Natla e dei suoi scagnozzi in una lontana isola, dove operazioni minerarie della “Natla Technologies” hanno parzialmente esposto la grande piramide di Atlantide. Qui è dove si spiega finalmente il mistero: Natla è in realtà una dei tre Signori del Continente Perduto, ibernata da Qualopec e Tihocan a causa dei suoi folli sogni di distruzione del mondo. Liberatasi, la donna ha cercato di rimettere insieme i pezzi dello Scion per conquistare la Terra, ma Lara riuscirà a fermarla dopo un rocambolesco inseguimento all’interno dei cunicoli della piramide, riuscendo alla fine a portare a casa solo pochi frammenti del talismano, da lei distrutto per salvare il mondo.
Nel 1998 esce un’espansione definita “Gold” e intitolata “Unfinished Business”, che comprendeva, oltre al gioco originale, anche quattro livelli bonus. La nuova avventura comincia con Lara che ritorna nella città di Khamoon in Egitto alla ricerca stavolta di una tomba inesplorata dedicata alla dea-gatta egiziana, Bastet. Le tombe che ha già esplorato nel gioco originale sono state allagate, permettendo l’accesso ad aree prima inaccessibili ed aprendo un mondo di nuove possibilità. Continuando dall’esatto punto in cui il gioco originale termina, l’espansione riporta Lara Croft in fondo alla piramide di Atlantide. Ulteriori studi infatti rivelano l’esistenza di una fortezza al cui interno vi sono creature striscianti che fanno da guardia a un vivaio alieno. Lara deve distruggere l’alveare prima che loro si riproducano e ci infestino nuovamente.
Nel 1997 viene pubblicato “Tomb Raider II: Il Pugnale di Xian”, secondo capitolo della saga. Il gioco si svolge anche stavolta in diverse ambientazioni: Lara in questa avventura si reca in Cina, in Italia, nell’Oceano Indiano e in Tibet. Tra antiche rovine, canali veneziani, immersioni subacquee e monasteri, la protagonista è sulle tracce di un mitico pugnale cinese, appartenuto a un potente imperatore e che la leggenda narra sia in grado di donare l’immortalità. Lara dovrà questa volta vedersela con uno spietato boss mafioso che vuole trovare il pugnale prima di lei.
Due anni dopo esce l’espansione Gold anche del secondo capitolo, che contiene gli scenari dell’originale più 5 nuovi livelli bonus separati in una mini-avventura intitolata “The Golden Mask”. Lara, dopo aver recuperato il pugnale di Xian, si dirige in Alaska alla ricerca della maschera di Tornarsuk. Secondo la leggenda, questa reliquia dona poteri di rianimazione al suo indossatore. Lara si scontrerà contro una banda di mercenari anch’essa ovviamente interessata al manufatto. I primi quattro livelli principali portano Lara da un’abbandonata base mineraria russa alle rovine dell’antica colonia Inuit, quindi in una tropicale Shangri-La che si trova nascosta sotto il complesso. Infine, lei dovrà recarsi a Las Vegas in modo da riavere la maschera una volta per tutte. Un quinto livello è poi disponibile se il giocatore colleziona tutti i segreti di ciascuno dei quattro livelli precedenti.
Nel 1998 esce “Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft”: si tratta dell’ultimo titolo della saga ad avere un numero dopo la parola “Tomb Raider”. In questo episodio Lara Croft si trova sulle tracce di quattro misteriosi manufatti, ingaggiata dal dottor Mark Willard. Tutto ebbe inizio milioni di anni fa, quando un meteorite sopravvissuto al contatto con l’atmosfera terrestre, si schiantò nelle allora verdeggianti terre dell’Antartide. Le prime popolazioni che scoprirono il luogo dell’impatto vi trovarono terre fertili e vi si stabilirono organizzandosi in una fiorente civiltà. Con la roccia del meteorite fabbricarono quattro manufatti che divennero oggetto di venerazione a causa delle loro anormali proprietà. Ma eventi catastrofici costrinsero il popolo a trasferirsi altrove, nelle isole della Polinesia. La compagnia di ricerca “RX Tech” sta operando delle analisi sul suolo antartico e i membri di questa spedizione sono impegnati nella ricerca proprio del meteorite. Casualmente rinvengono il corpo e il diario di un marinaio appartenuto all’equipaggio della nave Beagle, la stessa di Charles Darwin. Lara Croft intanto è impegnata in India nella ricerca di uno dei quattro mitici artefatti, la Pietra Infada, ma inizialmente ignora l’esistenza degli altri tre e sa solamente che ciò che sta cercando detiene potenti proprietà sconosciute all’uomo.
L’anno successivo arriva l’espansione Gold anche del terzo episodio, intitolata “The Lost Artifact”: qui Lara scopre l’esistenza di un quinto artefatto proveniente dal meteorite chiamato la Mano di Rathmore. Inizia così le sue investigazioni nel castello del dottor Willard che l’aveva ingaggiata, tra le Highlands scozzesi, quindi passa a esplorare l’Eurotunnel a Dover e infine si reca nelle catacombe di Parigi, dove si confronta con un nemico a lei familiare.
Nello stesso anno, il 1999, esce “Tomb Raider: The Last Revelation”. Il gioco si divide in due parti, di lunghezza disomogenea. La prima parte ha per lo più la funzione di impratichire il giocatore e mostra la protagonista nel passato, quando era ancora una ragazzina, insieme al suo scorretto e venale maestro. L’ambientazione è il suggestivo complesso di templi di Angkor Wat, in Cambogia, che fornisce una nota di variazione rispetto allo scenario degli altri livelli. Infatti, nella seconda parte, quella più corposa e in cui inizia il gioco vero e proprio, Lara, tornata nel presente, si trova in Egitto dove ha a che fare con millenarie leggende, maledizioni, sortilegi, passaggi segreti e rocambolesche fughe da creature demoniache. Il suo obiettivo è quello di recuperare l’Armatura di Horus, artefatto in grado di evocare il dio benigno per scongiurare la fine del mondo con l’avvento del nuovo millennio e di far sì che il potere del dio malvagio Seth non prevalga. Lara nel tentativo di fuggire dalla piramide che sta crollando, rimane imprigionata sotto le macerie ed apparentemente sembra essere morta.
Nell’espansione Gold del quarto capitolo, intitolata “The Times exclusive bonus level”, Lara si ritrova nella redazione del prestigioso giornale inglese “The Times” su richiesta del suo direttore e viene ingaggiata per scoprire una nuova tomba egizia in un sito di scavi appena aperto vicino alla piramide di Tutankhamon. Per avere tutte le informazioni necessarie, la protagonista deve raggiungere gli archivi segreti del quotidiano nei sotterranei e consultare un antico volume.
Nel 2000 arriva “Tomb Raider: Chronicles”, il quinto episodio della saga: è costituito da quattro avventure dalla trama differente. Questo perché queste avventure non sono altro che “Le Cronache”, raccontate da alcuni amici di Lara riunitisi dopo una cerimonia commemorativa in suo onore, ormai senza più speranze di rivederla viva, mentre l’anziano mentore Werner Von Croy si trova in Egitto alla ricerca dell’avventuriera, di cui troverà solo lo zainetto, ma non il cadavere.
Tre anni dopo esce “Tomb Raider – The Angel Of Darkness”, unico episodio di una trilogia mai completata che avrebbe dovuto essere una sorta di “next generation” del personaggio. In questo nuovo capitolo Lara Croft si trova ad essere accusata ingiustamente dell’omicidio del suo vecchio mentore, Werner Von Croy. Ricercata dalla polizia parigina, in quanto unica sospettata dell’assassinio, di cui lei naturalmente non ricorda nulla, le sue ricerche la portano a confrontarsi con una setta segreta che minaccia di riportare in vita l’ultimo esemplare di un’antica razza di malvagi semidei biblici, i Nephilim. In suo aiuto si affiancherà Kurtis, figlio di un’antica stirpe che da generazioni lotta proprio contro i Nephilim. Questo nuovo capitolo della saga ha provocato una forte perdita per la serie, trattandosi di un gioco pubblicato nonostante fosse ancora in via di sviluppo.
Dopo il flop, l’incarico di riportare in vita la saga con un nuovo episodio viene affidato a un’altra software house: così nel 2006 arriva “Tomb Raider: Legend”, primo titolo di una nuova trilogia, corrispondente agli episodi 7, 8 e 9 della serie. Inizia così una nuova serie “next generation”, che non prende in considerazione il progetto precedente, preferendo ricominciare da zero. Lara stavolta viene contattata da una sua vecchia conoscenza, Anaya Imanu, la quale le parla di un altare di pietra decorato che si trova in Bolivia. Seguendo le informazioni di Anaya, la protagonista giunge alle rovine di Tiwanaku, dove scopre molto più di quanto originariamente avrebbe immaginato: la possibile chiave per svelare il mistero della morte di sua madre, avvenuta anni prima in Himalaya. Proseguendo nella storia, l’avventuriera scopre che essa è in qualche modo legata alla mistica spada Excalibur, artefatto di enorme potere che ha lasciato tracce di sé nei miti e nelle leggende di civiltà diversissime fra loro: nella sua ricerca viene però ostacolata da Amanda Evert, sua ex-compagna di università, data per morta in un incidente avvenuto in Perù svariati anni prima, e tuttavia ancora viva, vegeta e anch’essa pronta a tutto pur di utilizzare gli straordinari poteri di Excalibur.
Il secondo titolo della nuova generazione delle avventure di Lara Croft si intitola “Tomb Raider Anniversary”, uscito nel 2007: si tratta del remake del primo episodio della saga, ma con alcune piccole varianti. La storia vede la protagonista ancora alla ricerca dello Scion. Ingaggiata da una potente donna d’affari, attraversa le Ande peruviane, per passare dalla Grecia all’Egitto e raggiungere infine Atlantide dove il mistero dello Scion sarà rivelato.
Nel 2008 infine è arrivato “Tomb Raider: Underworld”, terzo capitolo della “next generation” e diretto seguito di “Tomb Raider: Legend” e di “Tomb Raider Anniversary”. La trama comincia nel punto in cui volgevano al termine le vicende narrate in “Tomb Raider: Legend”, essendone il seguito ufficiale. Lo scopo di Lara sarà quello di brandire il martello di Thor, il dio del fulmine dei miti scandinavi. Quel mastodontico artefatto è in grado di radere al suolo le montagne e perfino di uccidere un dio. Riappare Jacqueline Natla, alleatasi con Amanda per ritrovare il martello. Riuscirà anche stavolta Lara Croft ad avere la meglio e a portare a termine la sua nuova missione?
04/02/2009, Davide Longoni