ATLANTIDE IN AFRICA

Le teorie sul luogo in cui sarebbe sorta la civiltà di Atlantide sono moltissime e già abbiamo avuto modo di parlarne. Di recente uno studioso italiano, Marcello Cosci, sosterrebbe che, in base a immagini satellitari che ne darebbero conferma, il continente perduto si trovava in Africa, al largo dell’attuale Sierra Leone e che non sarebbe stata sommersa dalle acque, come affermava Platone, bensì sarebbe ancora nello stesso luogo di allora, che oggi si chiama Shrebro.
Il ricercatore pisano, sfidando più di 25mila studi pubblicati sull’argomento e utilizzando un nuovo metodo di indagine, è entrato nel novero di coloro che cercano da anni di dare una risposta ad uno dei più grandi misteri della storia.
Cosci è stato direttore del laboratorio di Fotointerpretazione Archeologica dell’università di Siena e si è interessato ad Atlantide dopo aver acquistato un libro in una bancarella di libri usati che parlava del continente perduto. Decidendo di credere a Platone, il primo a parlare di questo mito nei suoi dialoghi “Timeo” e “Crizia”, lo studioso ha praticamente messo in pratica trent’anni di esperienze di fotointerpretazione archeologica, ricercando le tracce archeologiche del sito attraverso proprio le immagini satellitari.
Il filosofo greco poneva la leggendaria isola, che prendeva il nome da Atlante, il mitologico gigante che reggeva sulle sue spalle il mondo intero, nell’Atlantico dicendo che sarebbe stata distrutta da un maremoto.
La ricerca di Cosci è stata molto lunga: ha analizzato le immagini satellitari di tutte le isole dell’Atlantico, utilizzando Google Map e QuickBird, uno dei più sofisticati sensori satellitari. Quando si è imbattuto in Shrebro ha trovato ciò che cercava: sull’isola ci sono i tre fossati da cui sarebbe stata circondata la cittadella di Atlantide, il canale che tagliava l’isola in due e permetteva lo sviluppo del commercio, le tracce di edifici sulla collina risalenti all’età del bronzo, probabilmente appartenenti ai Fenici, popolo di grandi navigatori e commercianti di quel periodo storico. In sostanza, tutto ciò che Platone aveva raccontato, era ben visibile su quelle immagini del satellite.
Shrebro è grande tre volte l’isola d’Elba e al momento è popolata da villaggi di capanne e da una cittadina coloniale di circa 10mila abitanti. Certo, ora bisognerebbe scavare sul luogo per trovare le reali tracce del passato di Atlantide e l’operazione è molto costosa, ma si spera che, grazie a queste nuove rivelazioni, qualcuno possa decidersi a farlo per portare alla luce, finalmente forse, uno dei più grandi mistero dell’archeologia.

12/08/2007, Davide Longoni