FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 02 – PARTE 03

SCENEGGIATI TV & MINISERIE – PARTE 03

1969 – 1975

Un’altra occasione perduta dalla nostra televisione è stata il programma pomeridiano Realtà e Fantasia che pure era curato da una specialista come Roberta Rambelli. In due ore di trasmissione suddivisa in due parti, veniva presentata prima una pellicola di fantascienza e, a seguire, un commento. Lo scopo dichiarato della trasmissione era dimostrare come spesso le storie fantascientifiche contengano idee e intuizioni che possiedono una certa validità scientifica. Lo spunto era buono, ma fu, come al solito, male sviluppato. Ricordiamo, per tutti, la sorte di uno dei film trasmessi: L’Uomo che visse nel Futuro che venne, al pari degli altri, tagliato di circa mezz’ora per poter lasciare spazio al commentatore e alle sue incredibili sciocchezze che dovevano passare per valide ipotesi scientifiche.

Nel 1969 la televisione italiana mette in onda, a partire dal 16 febbraio e per 4 puntate, Jekill per la regia di Giorgio Albertazzi che ne è anche l’interprete, dove un biologo molecolare compie un esperimento di trasfert di personalità su sé stesso causandone uno sdoppiamento. Albertazzi non usa trucchi per la trasformazione, il viso e l’aspetto non cambiano, solo la personalità è diversa. (DVD: RAI)

Due anni dopo tocca a Il Segno del Comando di Daniele D’Anza. Lo sceneggiato ha iniziato ad andare in onda il 16 maggio del 1971 per cinque puntate ed era interpretato da Ugo Pagliai, Carla Gravina, Franco Volpi e Massimo Girotti. Uno scrittore inglese con l’interesse per l’occultismo sta cercando di trovare a Roma i diari di George Byron perché è certo che in essi siano racchiusi incredibili segreti e formule. Mentre continua la sua ricerca egli s’imbatte in un misterioso omicidio e in un’altrettanto misteriosa donna, essere reale o forse fantasma. (DVD: RAI)

Il più famoso sceneggiato del genere, riproposto ancora oggi in videocassetta e poi in DVD è, senza dubbio, A come Andromeda per la regia di Vittorio Cottafavi, tratto da un romanzo dello scienziato e scrittore Fred Hoyle e interpretato da Luigi Vannucchi, Tino Carraro e Paola Pitagora. L’adattamento è stato a cura di Inisero Cremaschi. La sua prima messa in onda fu nel 1972 ed esattamente il 4 gennaio per un totale di cinque, seguitissime puntate: degli strani e misteriosi impulsi provenienti dalla galassia di Andromeda consentono, tramite un elaboratore, di costruire un essere vivente, una donna, che potrebbe essere una minaccia per l’umanità. Le vicende si susseguono fino a che la creatura non si uccide. I dirigenti RAI hanno voluto a tutti i costi inserire una vicenda di spionaggio perché non si fidavano della sola trama fantascientifica. (DVD: RAI)

E passiamo, l’anno successivo, ad ESP, ancora di Daniele D’Anza per l’interpretazione di Paolo Stoppa, andato in onda dal 25 maggio del 1973 per 4 puntate. Ispirato a un personaggio realmente esistito, lo sceneggiato ci racconta la storia di Croiset (Paolo Stoppa) che è un uomo il quale si accorge di possedere poteri paranormali, grazie ai quali egli può vedere e prevedere fatti che accadono ad individui che lui nemmeno conosce, ma non è facile far accettare queste sue peculiarità alla gente. (DVD: RAI)

Da noi è apparsa solo nei cinema la versione cinematografica ridotta ma L’Isola Misteriosa e il Capitano Nemo (La isla Misteriosa) per la regia di Juan Antonio Bardem è, in realtà, uno sceneggiato in sei puntate di sessanta minuti l’uno, una coproduzione tra Spagna, Francia e Italia tratta molto liberamente dall’omonimo romanzo di Jules Verne, dove il misterioso Capitano Nemo è qui un inventore di macchine avveniristiche e fantascientifiche.

Due anni dopo è la volta di Gamma di Salvatore Nocita, interpretato da Giulio Brogi e Regina Bianchi. Andò in onda per quattro settimane dal 21 ottobre 1975 ed è la storia di un pilota ridotto in pessime condizioni a causa di un incidente d’auto, che viene operato al cervello per cui non solo non ricorda nulla, ma si comporta anche in un modo alquanto anomalo. Egli ha subìto, per primo, il trapianto di un cervello ricevendone uno ripulito dai ricordi del precedente proprietario e nel quale sono stati invece immessi i suoi. Forse qualcuno ha manipolato questi dati… (DVD: RAI)

Alla fine dello stesso anno arriva La Traccia Verde che risulterebbe ricavato da un soggetto di Flavio Nicolini, ma che la scrittrice Gilda Musa reclama come suo perché, dice, copiato dal suo romanzo Giungla Domestica. Lo sceneggiato, trasmesso per tre puntate dal 21 dicembre 1975, si avvale della interpretazione di Sergio Fantoni, Paola Pitagora e Antonio Pierfederici e della regia di Silvio Maestranzi per raccontarci questa storia: un delitto viene compiuto in una serra e, tramite le onde portanti di una pianta che riconosce l’omicida, si potrà risalire all’assassino. (DVD: RAI)

(3 – continua)

Giovanni Mongini