DANZA MACABRA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Danza macabra

Anno: 1964

Regia: Anthony M. Dawson

Soggetto: Giovanni Grimaldi e Bruno Corbucci da un racconto di Edgar Allan Poe

Sceneggiatura: Giovanni Grimaldi e Bruno Corbucci

Direttore della fotografia: Riccardo Pallottini

Montaggio: Otello Colangeli

Musica: Riz Ortolani

Effetti speciali: Enrico Catalucci

Produzione: Giovanni Addessi, Franco Bellotti e Walter Zarghetta

Origine: Italia / Francia

Durata: 1h e 27’

CAST

Barbara Steele, Georges Rivière, Margarete Robsahm, Arturo Dominici, Silvano Tranquilli, Sylvia Sorrente, Giovanni Cianfriglia, Umberto Raho, Benito Stefanelli

TRAMA

Periferia di Londra: un giornalista, Alan Foster, viene inviato a intervistare Edgar Allan Poe sui suoi racconti del terrore e si dimostra scettico quando Poe gli confessa che le sue storie sono realmente accadute e che lui non può essere considerato un vero romanziere, ma un cronista esattamente come lui. Per scommessa, Alan accetta di passare la notte dei morti, il due novembre, da solo nel castello abbandonato di Lord Blackwood. Se passerà la notte senza fuggire, all’alba riceverà dallo stesso Lord una ricompensa di cento sterline. Alan si reca così nel castello, dove incontra una bellissima donna, Elizabeth Blackwood, ma non si rende conto che si tratta di uno spettro. Durante quella lunga notte che sembra non avere fine, lei gli farà rivivere le vicende che la portarono alla morte insieme agli altri fantasmi che affollano il castello in quella notte d’orrore. Alan si lascia coinvolgere dalla sua bellissima ospite e finirà per innamorarsene, senza rendersi conto di essere lui la prossima vittima sacrificale di cui gli spettri hanno bisogno per poter tornare in vita, almeno per una sola notte. Poco prima dell’alba però, quando tutti i fantasmi/vampiri risorgono e lo inseguono per ucciderlo, Elizabeth lo difende, aiutandolo a fuggire e sacrificando così la sua stessa esistenza. L’alba arriva e il fantasma della donna si dissolve, lasciando Alan in salvo vicino al cancello. Ma il destino decide di tenerli uniti: infatti il cancello si chiude con un colpo di vento, innaturale e misterioso, colpendo l’uomo alla nuca con uno dei suoi ferri uncinati. Alla fine Alan muore così, in piedi, mentre sente la voce di Elizabeth risuonargli nella testa. Nel finale vediamo Poe correre al castello per tirare le somme della scommessa e, vedendo Alan in piedi, lo scrittore gioisce perché pensa che abbia vinto la scommessa. Avvicinandosi, si accorge però che il suo corpo è privo di vita.

NOTE

“Danza macabra” è un altro horror diretto all’inizio degli anni Sessanta da Antonio Margheriti, insieme stavolta a Sergio Corbucci (che però non viene citato), con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson. Nel 1971 lo stesso regista ne girò un rifacimento a colori intitolato “Nella stretta morsa del ragno”.

L’idea per questo film venne proprio a Sergio Corbucci quando il produttore Giovanni Addessi gli commissionò un film che avrebbe riutilizzato i set medievali della sua precedente commedia, “Il monaco di Monza”. Il regista fece scrivere la sceneggiatura al fratello Bruno Corbucci e allo sceneggiatore Gianni Grimaldi. Il soggetto è attribuito a un racconto di Edgar Allan Poe, ma il film non si basa su alcun lavoro specifico di Poe. Ruggero Deodato, che anche questa volta fece da aiuto regista sul set, ha ammesso di essere stato lui a convincere Barbara Steele (“Il pozzo e il pendolo”, “L’orribile segreto del dr. Hichcock”, “Lo spettro”, “La maschera del demonio”, “I lunghi capelli della morte”, “Un angelo per Satana”, “Black Horror – Le messe nere”, “5 tombe per un medium”, “Amanti d’oltretomba”, “Piranha”, “Il demone sotto la pelle”, “Dark Shadows – The series”, “The Butterfly Room – La stanza delle farfalle”, “Lost River”) a recitare nella pellicola, nonostante l’attrice avesse appena girato “8½” con Federico Fellini e volesse prendere le distanze dai film dell’orrore. Mentre stava per iniziare la produzione, Sergio Corbucci scoprì che il suo programma era in conflitto con le riprese e invitò così il suo amico Antonio Margheriti ad aiutarlo nel dirigere la pellicola. Margheriti accettò, ma si ritrovò ad avere un programma serrato per le riprese e così girò il film usando lo stesso metodo di una produzione televisiva, impostando quattro telecamere in una volta. Per finire il lavoro in tempo, Margheriti richiamò poi Sergio Corbucci a dirigere la scena in cui Giovanni Cianfriglia (“Gunan il guerriero”, “Devilman Story”, “La mala ordina”, “Keoma”, “Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre”, “Chissà perché… capitano tutte a me”) uccide la protagonista interpretata da Barbara Steele.

Una curiosità. In Francia “Danza macabra” includeva una scena di nudo dell’attrice Margarete Robsahm, non presente nella versione italiana.

Nel cast segnaliamo anche: Georges Rivière (“La vergine di Norimberga”, “Antinea, l’amante della città sepolta”), Arturo Dominici (“La casa stregata”, “Black cat – Gatto nero”, “Poliziotto superpiù”, “Sabato, domenica e venerdì”, “Diamanti sporchi di sangue”, “Holocaust 2000”, “Il cinico, l’infame, il violento”, “Gli amici di Nick Hezard”, “Simone e Matteo – Un gioco da ragazzi”, “La casa dell’esorcismo”, “Gatti rossi in un labirinto di vetro”, “L’assassino è costretto ad uccidere ancora”, “Il poliziotto è marcio”, “Lisa e il diavolo”, “Non si sevizia un paperino”, “Il coltello di ghiaccio”, “Tutti i colori del buio”, “4 mosche di velluto grigio”, “Giù la testa”, “La coda dello scorpione”, “L’arciere di fuoco”, “Il gatto a nove code”, “Il castello dalle porte di fuoco”, “5 bambole per la luna d’agosto”, “Paranoia”, “C’era una volta il West”, “Rose rosse per il fuhrer”, “Perseo l’invincibile”), Silvano Tranquilli (“L’orribile segreto del dr. Hichcock” , “Una farfalla con le ali insanguinate”, “L’uomo puma”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “Il giustiziere sfida la città”, “Le vergini cavalcano la morte”, “Milano trema: la polizia vuole giustizia”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “Il sorriso della iena”, “La tarantola dal ventre nero”, “Nella stretta morsa del ragno”, “La donna invisibile”), Umberto Raho (“La porta sul buio”, “Gli orrori del castello di Norimberga”, “L’ultimo uomo della Terra”, “I lunghi capelli della morte”, “I diafanoidi vengono da Marte”, “I criminali della galassia”, “Satanik”, “Lo spettro”, “L’uccello dalle piume di cristallo”, “Il gatto a nove code”, “La notte che Evelyn uscì dalla tomba”, “Superfantagenio”, “Extra”) e Benito Stefanelli (“Il pozzo e il pendolo”, “Transformations”, “LadyHawke”, “Iromaster – La guerra del ferro”, “L’uomo puma”, “Le guerriere dal seno nudo”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “Ypotron”, “Già la testa”, “C’era una volta il West”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “Per qualche dollaro in più”, “Per un pugno di dollari”, “Le Amazzoni – Donne d’amore e di guerra”, “Il terrore della maschera rossa”).

Davide Longoni