SERGIO MARTINO, UN REGISTA DI GENERE 01

Biografia di un regista di genere

Sergio Martino nasce a Roma il 19 luglio 1938: nipote del regista Gennaro Righelli e fratello del produttore Luciano Martino, è uno dei più grandi registi italiani del cosiddetto cinema di genere.

Inizia la sua carriera negli anni Sessanta come sceneggiatore e aiuto regista, quindi debutta dietro la macchina da presa nel 1968 col sexy-documentario Mille peccati… nessuna virtù.

Nel 1970 firma il suo primo lungometraggio, il sexy-thriller Lo strano vizio della signora Wardh, promuovendo come protagonista l’allora astro nascente del cinema italiano, Edwige Fenech. Al primo thriller, ne fa seguire ben altri quattro, tutti di gran successo, di cui due interpretati ancora dalla Fenech: Tutti i colori del buio (1972) e Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave (sempre del 1972). Gli altri due furono: La coda dello scorpione (1971) e I corpi presentano tracce di violenza carnale (1973).

L’ottimo consenso di pubblico lo spinge a dedicarsi ai generi più disparati, dal poliziottesco Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973) alla commedia-sexy Giovannona Coscialunga disonorata con onore (1973), dal cannibalesco La montagna del dio cannibale (1978) ai fanta-avventurosi L’isola degli uomini pesce (1979) e Il fiume del grande caimano (1979), riscuotendo l’immancabile plauso del pubblico e il disprezzo dalla critica. All’apice del successo, nel 1973 vola alla volta di Hong Kong intenzionato a girare un film con Bruce Lee, ma il progetto viene meno a causa di alcune divergenze scaturite con la produzione straniera.

Negli anni Ottanta dirige alcuni film di genere di successo come il thriller/horror Assassinio al cimitero etrusco (1982) ed il post-atomico 2019 – Dopo la caduta di New York (1983), che riuscì ad entrare nella classifica dei dieci film più visti negli Stati Uniti, in cui si è firmato con gli pseudonimi anglofoni di Christian Plummer e Martin Dolman; in seguito nel 1986 dirige il film d’azione Vendetta dal futuro in cui si firma sempre con lo pseudonimo Martin Dolman, in cui morirà, durante le riprese, uno degli attori protagonisti, Claudio Cassinelli, a seguito di un incidente con un elicottero, episodio che sarà sempre ricordato con grande dolore dal regista.

Nello stesso periodo dirige anche molte commedie di grandissimo successo come Acapulco, prima spiaggia… a sinistra (1983) con Andrea Roncato e Gigi Sammarchi e il cult L’allenatore nel pallone (1984) con Lino Banfi.

Negli anni Novanta si dedica sporadicamente al cinema, dirigendo ad esempio due thriller erotici (Spiando Marina e Graffiante desiderio), per poi passare prevalentemente alla fiction (La regina degli uomini pesce – 1995, Carabinieri 5 – 2005, Carabinieri 6 – 2006) ).

Nel 2008 torna al cinema dirigendo L’allenatore nel pallone 2, sequel del cult degli anni Ottanta. Sua figlia, Federica è regista come lui.

(1 – continua)

Davide Longoni