PROMETHEUS

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Prometheus

Anno: 2012

Regia: Ridley Scott

Soggetto: Jon Spaihts e Damon Lindelof basato sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett

Sceneggiatura: Jon Spaihts e Damon Lindelof

Direttore della fotografia: Dariusz Wolski

Montaggio: Pietro Scalia

Musica: Marc Streitenfeld e Harry Gregson-Williams (musiche aggiuntive)

Effetti speciali: Richard Stammers, Charley Henley, Trevor Wood e Paul Butterworth

Produzione: Ridley Scott, Tony Scott, David Giler e Walter Hill

Origine: Regno Unito /Stati Uniti d’America

Durata: 2h e 4’

CAST

Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, Idris Elba, Guy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris, Rafe Spall, Emun Elliott, Benedict Wong, Patrick Wilson, Kate Dickie, Daniel James, John Lebar, Ian Whyte

TRAMA

Spazio. Mentre un disco volante parte da un pianeta, una creatura aliena umanoide ingerisce un misterioso liquido nero semovente e a causa di questo inizia a disgregarsi, cadendo in una cascata e innescando una reazione biogenetica con il proprio DNA.

Scozia, isola di Skye, anno 2089. La coppia di archeologi Elizabeth Shaw e Charlie Holloway scopre sulla parete di una grotta una mappa stellare dipinta, pari a quella di molte altre culture antiche non collegate fra loro. I due interpretano questa mappa come un invito da parte dei precursori della vita sulla Terra, gli “Ingegneri”. Peter Weyland, l’anziano presidente della Weyland Corporation, finanzia il progetto per la costruzione della nave scientifica Prometheus, progettata per raggiungere l’unico luogo nel quale la disposizione dei pianeti è come compare nella mappa ritrovata. Nel 2093 viene così raggiunta la luna LV-223 del gigante gassoso Calpamos. L’equipaggio della nave, che viaggiava in ibernazione, viene svegliato poco prima dell’approccio al satellite dall’androide David 8 (di aspetto completamente umano). La Prometheus atterra nei pressi di una grande struttura, che la squadra si prepara a esplorare. All’equipaggio è affidato l’incarico di trovare tracce degli Ingegneri sul pianeta. Prima dell’inizio della spedizione Meredith Vickers, autorità di controllo della missione, ordina all’equipaggio di non prendere contatto con eventuali esseri alieni incontrati sul percorso.

All’interno della struttura aliena, dove l’aria diventa improvvisamente pura e respirabile, il gruppo rinviene il cadavere di una creatura aliena decapitata dalla chiusura di una porta. David, digitando alcune iscrizioni, fa apparire alcuni ologrammi che mostrano gli antichi Ingegneri correre lungo i corridoi della struttura, come se stessero fuggendo. Quando riesce ad aprire la porta trova una sala piena di cilindri di pietra posti di fronte a un gigantesco monolito, la cui forma ricorda una testa umana. Il gruppo trova più avanti altri cadaveri degli imponenti esseri, ipotizzando che la loro razza sia ormai estinta. All’insaputa dell’equipaggio, David preleva uno dei cilindri, mentre dagli altri inizia a fuoriuscire un viscoso liquido nero, che comincia a riversarsi sul pavimento, finendo sopra piccoli parassiti simili a vermi. Frattanto arriva una forte tempesta che costringe la squadra a ritornare velocemente sulla Prometheus, lasciando però i membri Millburn e Fifield (che si erano allontanati dal gruppo) all’interno della struttura.

Intanto nei laboratori della nave si scopre che il DNA degli Ingegneri coincide con quello degli esseri umani. Mentre David analizza il cilindro recuperato, prendendo un campione del liquido nero, lo fa ingerire a Holloway a sua insaputa, il quale più tardi ha un rapporto sessuale con Shaw. Nel frattempo, all’interno del mausoleo alieno, una piccola creatura simile a un serpente (uno dei vermi mutati dal liquido nero in precedenza) attacca Millburn, spezzandogli il braccio e spruzzando dell’acido sul casco di Fifield, esponendolo così alla melma nera. Più tardi il gruppo ritorna nella struttura aliena e scopre il cadavere di Millburn, mentre David si separa dal gruppo e scopre in una sala di controllo l’ologramma di una mappa stellare, che evidenzia la Terra e gli Ingegneri intenti a selezionare quest’ultimo pianeta come destinazione; inoltre trova un Ingegnere vivo in stasi.

Intanto l’ingestione del liquido nero causa un’infezione a Holloway, che inizia a sentirsi male. Holloway, aiutato da Shaw, torna di corsa alla nave chiedendo aiuto, ma Vickers non lo lascia entrare, e Holloway, sapendo che la propria condizione comprometterebbe l’intero equipaggio, si fa bruciare con un lanciafiamme da Vickers. Una scansione medica di David rivela che Shaw, pur essendo sterile, porta in grembo una creatura non umana. Orripilata, Shaw scappa e decide di usare la capsula chirurgica automatizzata (che guida lei stessa manualmente, in quanto era impostata per operare solo uomini) nella suite di Vickers per estrarre il feto, che si rivela essere uno strano organismo simile a un calamaro. Camminando in stato confusionale per la nave, scopre che lo stesso Weyland ha viaggiato nella Prometheus di nascosto: egli spiega a Shaw che, prima di morire, avrebbe cercato di parlare con gli Ingegneri per ottenere la vita eterna. Mentre si reca fuori, Vickers lo chiama “padre”.

Nel frattempo l’hangar principale viene attaccato da Fifield, ormai sfigurato e mutato dal liquido nero, che uccide diversi membri dell’equipaggio prima di soccombere e venire bruciato. Janek, il capitano della Prometheus, ipotizza che l’edificio alieno sia stato una base militare degli Ingegneri, sede di esperimenti su un’arma biologica, della quale probabilmente persero il controllo. Poco dopo le sonde rivelano un’altra struttura sotterranea sottostante la base degli Ingegneri; Janek comprende che si tratta di un’astronave. Intanto Weyland e la sua squadra entrano nella sala trovata da David e risvegliano l’Ingegnere. Su ordine di Weyland, l’androide tenta di comunicare con l’Ingegnere, che per tutta risposta gli strappa la testa a mani nude e uccide Weyland e la sua squadra. Shaw riesce a fuggire dall’astronave aliena, mentre l’Ingegnere la riattiva e si prepara al decollo.

Shaw avverte Janek che l’Ingegnere intende dirigersi verso la Terra per sterminare il genere umano; per fermarlo il capitano e i due navigatori decidono di sacrificarsi facendo schiantare la Prometheus contro l’astronave aliena, mentre Vickers abbandona la nave su una capsula di salvataggio. L’astronave danneggiata dell’Ingegnere, colpita dalla Prometheus, impatta al suolo girando su se stessa e schiacciando Vickers, e Shaw si dirige nella suite eiettabile per rifornirsi di ossigeno. Immediatamente riceve una comunicazione dall’androide, la cui testa è ancora funzionante, che l’avvisa che l’Ingegnere è sopravvissuto all’impatto e che si sta dirigendo verso la suite per ucciderla. Questo infatti forza l’entrata della navicella e l’attacca. Per difendersi, Shaw libera il suo feto alieno, divenuto un gigantesco proto-facehugger, che immobilizza l’Ingegnere con i suoi tentacoli, un tentacolo ne penetra il corpo attraverso la bocca e lo sovrasta uccidendolo.

David rivela a Shaw, unica sopravvissuta, che esistono altre astronavi e che egli è in grado di pilotarle. Shaw recupera il corpo in pezzi dell’androide e con il suo aiuto parte con un’altra astronave degli Ingegneri, con l’obiettivo non di tornare a casa sulla Terra, ma di raggiungere il pianeta degli Ingegneri, per chiedere loro perché vogliano annientare l’Umanità. Prima di decollare la dottoressa lascia un messaggio radiofaro, che si ripeterà a intervalli, per chiunque lo intercetti, avvisando di stare lontani da quella luna. Nel finale, all’interno della suite della Prometheus, una mostruosa creatura fuoriesce dal petto dell’Ingegnere: il Diacono.

NOTE

Prometheus”, diretto da Ridley Scott (“Alien”, “Blade Runner”, “Sopravvissuto – The Martian”, “Raised by wolves”, “Hannibal”, “Alien: Covenant”, “Legend”), fu candidato agli Oscar 2013 nella categoria migliori effetti speciali ed è un prequel della pellicola fanta-horror “Alien” pur non essendone direttamente collegato (oltre che ambientato altrove) e non incentrandosi propriamente sulla creatura aliena protagonista della saga.

Le riprese si sono svolte in Inghilterra, in Scozia e in Spagna, mentre le scene esterne del mondo alieno sono state effettuate in Islanda. Tra le location principali si ricordano il vulcano Hekla e le cascate Dettifoss, una delle cascate più imponenti del mondo, che si possono ammirare proprio nella sequenza iniziale del film.

Una curiosità: la moglie di Ridley Scott, Giannina Facio (“Hannibal”, “The Hunger”), come già in altri suoi film, compare in un cameo quasi impercettibile: è la madre della scienziata Elizabeth Shaw nel sogno criogenico spiato dall’androide David poco prima del risveglio a bordo del Prometheus.

Fra le scene girate, una determinante per la comprensione del film è stata purtroppo tagliata. David, incalzato da Peter Weyland, spiega all’Ingegnere il motivo per cui sono venuti. Nella versione pubblicata l’Ingegnere in risposta stacca la testa a David usandola poi per colpire Weyland. Nella scena tagliata invece l’Ingegnere risponde alla domanda di David prima di staccargli la testa. In particolare David parla all’Ingegnere in protoindoeuropeo, dicendo “Quest’uomo è qui perché non vuole morire. Crede che tu possa dargli più vita”. La traduzione è merito del dottor Anil Biltoo del SOAS Language Centre di Londra, che è stato il consulente linguistico della produzione. Pur non essendo disponibile una traduzione per le risposte dell’Ingegnere egli appare decisamente indignato dalle parole di David.

Una scena invece modificata rispetto alla versione cinematografica vede Fifield trasformato in una specie di ibrido tra un umano e un drone simile a quello che appare nel primo film. Tuttavia Ridley Scott ha voluto modificare il risultato della mutazione in post-produzione preferendo non mostrare troppe similitudini e collegamenti diretti con gli altri film.

In un’altra delle scene tagliate la dottoressa Shaw chiede a David di riferirle circa la provenienza degli Ingegneri e David risponde: “Non c’è una traduzione diretta, ma… una veloce traduzione concede altre parole simili a essa… Paradiso”.

Fra gli interpreti segnaliamo: Noomi Rapace (“Seven sisters”, “Alien: Covenant”, “Child 44 – Il bambino n. 44”, “Millennium”, “Sherlock Holmes – Gioco di ombre”), Michael Fassbender (“Hex”, “300”, “Bastardi senza gloria”, “Jonah Hex”, “Centurion”, gli ultimi quattro film dedicati agli X-Men nel ruolo di Magneto, “Assassin’s Creed”, “Alien: Covenant”), Charlize Theron (“Grano rosso sangue III: Urban Harvest”, “L’avvocato del diavolo”, “Il grande Joe”, “The astronaut’s wife”, “Æon Flux”, “Hancock”, “Biancaneve e il cacciatore”, “Mad Max – Fury Road”, “Il cacciatore e la regina di ghiaccio”, “Kubo e la spada magica”, “La famiglia Addams”), Idris Elba (“I segni del male”, “28 settimane dopo”, “Il mai nato”, “Che la fine abbia inizio (Prom Night)”, “Pacific Rim”, “Thor”, “Ghost Rider – Spirito di vendetta”, “Thor: The Dark World”, “Avengers: Age of Ultron”, “Avengers: Infinity War”, “Star Trek Beyond”, “La torre nera”, “Thor: Ragnarok”), Guy Pearce (“Memento”, “The Time Machine”, “Iron Man 3”, “Racconti incantati”, “The Road”, “Equals”, “Bloodshot”, “Alien: Covenant”), Logan Marshall-Green (“Spider-Man: Homecoming”), Sean Harris (“Isolation – La fattoria del terrore”, “Creep – Il chirurgo”, “Waking the Dead”), Rafe Spall (“Grindhouse”, “L’alba dei morti dementi”, “Il GGG – Il grande gigante gentile”, “Jurassic World – Il regno distrutto”, “Men in Black: International”, “Black Mirror”, la miniserie “La guerra dei mondi”), Emun Elliott (“Star Wars: Il risveglio della Forza”, “Afterlife – Oltre la vita”, “Il Trono di Spade”), Benedict Wong (“Sunshine”, “Codice 46”, “Moon”, “Kick-Ass 2”, “Sopravvissuto – The Martian”, “Doctor Strange”, “Avengers: Infinity War”, “Avengers: Endgame”, “Gemini man”, “Black Mirror”, “Philip K. Dick’s Electric Dreams”), Patrick Wilson (“Il fantasma dell’opera”, “Watchmen”, “Insidious”, “L’evocazione – The Conjuring”, “Oltre i confini del male – Insidious 2”, “The Conjuring – Il caso Enfield (The Conjuring 2)”, “Insidious – L’ultima chiave”, “Aquaman”, “The Nun – La vocazione del male”, “Annabelle 3”, “Fargo”), Kate Dickie (“The Green Knight”, “Star Wars: Gli ultimi Jedi”, “I pilastri della Terra”, “Il Trono di Spade”, “The Frankenstein Chronicles”) e Ian Whyte (“Alien vs. Predator”, “Aliens vs. Predator 2”, “Solomon Kane”, “Dragonball Evolution”, “Scontro tra titani”, “Hercules – Il guerriero”, “Star Wars: Il risveglio della Forza”, “Il Trono di Spade”).

Davide Longoni