AVENGERS: INFINITY WAR

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: The Avengers: Infinity War

Anno: 2018

Regia: Anthony e Joe Russo

Soggetto: basato sui personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby

Sceneggiatura: Christopher Markus e Stephen McFeely

Direttore della fotografia: Trent Opaloch

Montaggio: Jeffrey Ford e Matthew Schmidt

Musica: Alan Silvestri

Effetti speciali: Gerardo Aguilera, Russell Earl, Ashraf Ghoniem, Swen Gillberg, Jamie Hallett, Darren Hendler, Andrew Morley e Greg Steele

Produzione: Kevin Feige, Victoria Alonso, Louis D’Esposito, Jon Favreau, James Gunn, Alan Fine e Stan Lee

Origine: Stati Uniti

Durata: 2 h e 29′

CAST

Robert Downey jr, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Chris Evans, Benedict Cumberbatch, Tom Hiddleston, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Peter Dinklage, Karen Gillan, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt

TRAMA

Il temibile Thanos vuole mettere insieme tutte le gemme sul Guanto dell’Infinito, per mettere in moto il suo progetto di diminuire drasticamente la popolazione dell’universo, per lui causa principale di disastri e guerre. Per questo motivo inizia a scontrarsi a più riprese con gli Avengers, dallo spazio alla Terra, mettendo le mani man mano sulle gemme e facendo anche sacrifici estremi, come quello dell’amata figlia Gamora, membro dei Guardiani della Galassia.

Lo scontro decisivo, dopo che Thor si è procurato l’ascia Stormbreaker dai nani che forgiarono il guanto e pagarono tutti, tranne uno, con la vita, avviene a Wakanda, dove da Black Panther e dalla sua gente si sono rifugiati Wanda e Visione, che ha dentro di sé l’ultima gemma. Ma Thanos sembra inarrestabile e inizia a portare avanti il suo progetto di annientamento, visto che spariscono amici vecchi e nuovi, eroi e persone comuni. E forse resta un’ultima speranza per salvare il mondo da quello che è un vero e proprio crepuscolo degli eroi, con pochi sopravvissuti in un mondo vuoto dove tutto tace in nome di un ordine spietato e inaccettabile.

NOTE

Un nuovo film sugli Avengers, che raccoglie tutte le storie e i personaggi che sono stati finora universi a parte, visto che al gruppo originale degli eroi si uniscono Thor, Doctor Strange, i Guardiani della Galassia, Black Panther, in uno scontro continuo che rimane in sospeso.

Per fortuna, grazie a internet e al fatto che Marvel e Disney non rinunciano ad una miniera d’oro, ci saranno altri sviluppi e i personaggi che sembrano morti nel finale non lo sono, almeno non tutti e l’introduzione di un nuovo personaggio, una donna, Capitan Marvel, risolverà almeno in parte la situazione.

Detto questo il film ha toni tragici, le morti degli eroi sono tristi e a tratti traumatiche, anche più che morti sono scomparse, come se non fossero mai esistiti: in particolare gli addii di Spiderman e di Groot sono inaccettabili e al momento senza speranza. Ci saranno altri film, anche se alcuni personaggi sono destinati comunque poi a non esserci più, ma per sapere chi tornerà e chi no bisogna aspettare il prossimo anno.

Avengers Infinity War è un mix di suggestioni e di personaggi, non sempre chiaro se non si hanno ben presenti tutti i film precedenti, con una prima parte che ci mette un po’ a carburare e una seconda parte che scorre bene tra drammi e scene madri, con un finale che bisogna vedere fino alla fine dei titoli di coda visto che c’è la consueta e stavolta fondamentale scena di raccordo con i prossimi capitoli.

In ogni caso è bello ritrovare eroi che per lo più erano separati finora, con volti ormai noti e di interpreti di svariata provenienza, da Robert Downey Jr. che ha avuto una carriera un po’ tormentata ma poliedrica a Scarlett Johansson che ha alternato film d’autore e blockbuster, da Chris Hemsworth, ormai Thor, a Benedict Cumberbatch capace di passare da Shakespeare a Sherlock passando per i period drama, senza contare icone del fantastico come Karen Gillan, già Amy Pond in Doctor Who, Zoe Saldana, volto di Avatar e del nuovo Star Trek, e Peter Dinklage, il piccolo grande Tyrion di Game of thrones. Una parola anche per il cattivo, Thanos, con una visione del mondo che riecheggia dittature del passato neanche tanto lontano e uno spessore da tragedia di Shakespeare, senza possibilità comunque di redenzione.

Un film per fan di un mondo sempre più vasto e amato, coraggioso al punto di rischiare e di far vedere la morte degli eroi, lasciando solo un lumicino di speranza, perché tutto comunque non può finire così, ma vedere succedere questo colpisce e fa male, a chi si è affezionato a degli eroi e eroine che lo accompagnano da tanti anni.

Elena Romanello