STARMAN

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Starman

Anno: 1984

Regia: John Carpenter

Soggetto: Bruce A. Evans, Raynold Gideon e Dean Riesner

Sceneggiatura: Bruce A. Evans, Raynold Gideon e Dean Riesner

Direttore della fotografia: Donald M. Morgan

Montaggio: Marion Rothman

Musica: Jack Nitzsche

Effetti speciali: Industrial Light & Magic

Produzione: Larry Franco e Barry Bernardi

Origine: Stati Uniti d’America

Durata: 1h e 55’

CAST

Jeff Bridges, Karen Allen, Charles Martin Smith, Richard Jaeckel, Robert Phalen, Tony Edwards, Ted White, John Walter Davis

TRAMA

Dopo aver intercettato il satellite artificiale Voyager 2, lanciato nello spazio nel 1977 con alcuni messaggi di saluto da parte dei terrestri, un alieno di nome Starman parte per il pianeta Terra. Ma poco prima dell’arrivo viene attaccato da alcuni militari ed è obbligato a un atterraggio di fortuna, riportando seri danni alla propria astronave. Abbandonato il relitto, si mette alla ricerca di una forma di vita con cui interagire, finché, esplorata tutta la zona circostante, giunge a casa di Jenny Hayden, una giovane donna afflitta dalla morte del marito Scott, avvenuta pochi mesi prima in un incidente. Tramite una sorta di clonazione, assume le sembianze dell’uomo defunto, e presentatosi di fronte a Jenny, la trascina nella sua macchina e le chiede di condurlo a Winslow in Arizona. La donna dapprima è terrorizzata dalla presenza dell’essere, pensando abbia cattive intenzioni, e per non innervosirlo gli obbedisce. Durante il tragitto Jenny cerca di fuggire, ma Starman, ricorrendo ad alcune sfere d’energia con le quali esercita i suoi poteri, riesce a fermarla. Pensando allora di non avere via di scampo, la donna gli chiede di ammazzarla subito, convinta che tanto lo farebbe comunque più avanti; ma l’alieno la fissa intensamente con occhi spaesati dicendole di non volerle fare del male. Capisce così che l’essere non è cattivo e si tranquillizza, e insieme continuano il viaggio finché Starman si decide a spiegarne il motivo: a mezzogiorno di due giorni dopo, la sua astronave madre verrà a riprenderlo al Meteor Crater dell’Arizona per riportarlo a casa, e se in quel momento non sarà lì presente, morirà. Sentendo queste parole, Jenny si impietosisce e comincia a nutrire simpatia per l’alieno, che comunque è il clone del marito e glielo ricorda continuamente tutte le volte che lo guarda. Quando poi durante una sosta in una stazione di servizio, lo osserva mentre riporta in vita un cervo grazie a una delle sue sfere di energia, decide irrevocabilmente di aiutarlo a compiere la sua missione. Nel frattempo una squadra di militari guidati da George Fox e Mark Shermin si mette sulle tracce di Starman, convinti che Jenny sia stata rapita da lui. Entrambi vengono presto localizzati, e durante la fuga, Jenny viene colpita accidentalmente da uno dei due poliziotti che la inseguono, morendo sul colpo. Starman allora, ricorre nuovamente alle sue sfere, prima per far esplodere la macchina facendo perdere le sue tracce, e poi, una volta fuggito lontano, per curare le ferite di lei e riportarla in vita. Rimasti senza mezzo di trasporto, continuano il viaggio a bordo di un treno merci, dove finalmente fra i due scocca la scintilla e si baciano. Più tardi, Starman fa a Jenny una confidenza: durante la notte le ha donato un figlio, spiegandole che sarà umano e figlio del suo defunto marito. La donna rimane sbalordita, essendo sterile, e piena di felicità abbraccia l’alieno accettando il regalo che le ha fatto. Dopo aver viaggiato tutta la notte, ormai nei pressi del Meteor Crater, si fermano in un bar, quando a un tratto la squadra di militari che li pedinava li raggiunge, bloccandoli sul posto. Di lì a poco arriva Mark Shermin, che ha il compito di catturare l’alieno per consegnarlo a George Fox e farlo analizzare, ma poi si impietosisce e decide di lasciarli andare con una scusa. Starman e Jenny riescono così a raggiungere finalmente il cratere, dove a momenti dovrebbe arrivare l’astronave. Ma a un tratto intravedono da lontano una squadra di elicotteri da guerra diretti verso di loro: George Fox ha infatti liquidato Mark Shermin e preso il comando della missione per catturare l’alieno. Impauriti, i due si rifugiano nel cratere, ma i militari arrivano in men che non si dica e cominciano a sparargli, intimandoli di fermarsi. Fortunatamente di lì a poco arriva l’astronave, che salva la donna e l’alieno avvolgendoli in una fitta nebbia. Per i due protagonisti è giunto il momento di salutarsi per sempre. Jenny, non volendo separarsi da lui, gli chiede di portarla con sé, ma Starman le risponde che non può venire sul suo pianeta, perché là non riuscirebbe a sopravvivere. Si scambiano quindi un bacio di addio, poi lui le consegna l’ultima sfera d’energia che gli è rimasta, dicendole di conservarla per il bambino che aspetta da lui.

NOTE

Starman”, diretto da John Carpenter (un nome, una garanzia) e interpretato da Jeff Bridges (“King Kong”, “Tron”, “La leggenda del re pescatore”, “K-PAX – Da un altro mondo”, “Tideland, il mondo capovolto”, “Iron Man”, “Tron – Legacy”) e Karen Allen (“I predatori dell’arca perduta”, “S.O.S. Fantasmi”, “Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo”), ha anche ispirato una serie televisiva omonima nel 1986 interpretata da Robert Hays (“L’occhio del gatto”, “Superhero – Il più dotato fra i supereroi”) e Christopher Daniel Barnes (“Time Trax”, “Beverly Hills, 90210”), e considerata a tutti gli effetti il sequel del film.

Per la sua interpretazione Jeff Bridges fu addirittura candidato all’Oscar e al Golden Globe come miglior attore protagonista.

La colonna sonora, candidata anch’essa al Golden Globe, è opera di Jack Nitzsche (“Village of the Giants”, “L’esorcista”, “Stand by me – Ricordi di un’estate”, “Grindhouse – A prova di morte”) e comprende anche la canzone “All I have to do is dream” cantata proprio da Jeff Bridges e Karen Allen.

Fra gli altri attori segnaliamo: Charles Martin Smith (“Morte a 33 giri”, “Deep Impact”, “Ai confini della realtà”, “I racconti della cripta”, “Roswell”, “Oltre i limiti”, “X-Files”, “Il triangolo delle Bermude”), Richard Jaeckel (“Il fango verde”, “Latitudine Zero”, “Future animals”, “Il giorno della luna nera”), Robert Phalen (“Halloween – La notte delle streghe”, “Babylon 5”, “L’uomo di Atlantide”), Tony Edwards (“Star Trek IV – Rotta verso la Terra”, “C.H.U.D. 2”), Ted White (“All’inseguimento della pietra verde”, “1997: Fuga da New York”, “X-Files”, “L’alieno”, “Venerdì 13 parte IV – Capitolo finale”, “Tron”, “Demonoid”, “L’uomo da sei milioni di dollari”, “Kolchak: the night stalker”, “Organizzazione U.N.C.L.E.”) e John Walter Davis (“Stati di allucinazione”, “The Defenders”, “Star Trek – Voyager”, “Scanner cop 2”, “Diario di un fantasma”, “Le avventure di Buckaroo Banzai nella quarta dimensione”, “L’incredibile Hulk”).

Davide Longoni