FANTASCIENZA STORY 91

L’ANNO DI “2001” (1968) – PARTE 04

…e altri ancora

La cortina di Bambù (Bamboo Saucer), conosciuto oggi anche con il titolo Il Mistero di Saturno, per la regia di Frank Telford (1915 – 1987), ci permette di vedere per l’ultima volta, quell’ottimo attore e caratterista che fu Dan Duryea (1907 – 1968) in una curiosa storia sul ritrovamento di un disco volante in una zona sperduta della Cina Comunista. Due spedizioni, una russa e l’altra americana, si contendono il bottino. Alla fine, dopo un sanguinoso scontro con una pattuglia cinese, un pilota e uno scienziato americano, assieme a una scienziata russa, decollano a bordo del disco volante e vengono proiettati nello spazio in rotta di collisione verso il pianeta Saturno. Riescono fortunatamente a invertire la rotta e a tornare sulla Terra, poi decidono di far scendere il disco in Svizzera in modo che possa essere utilizzato a scopo di studio da parte di tutte le nazioni.

George Sanders (1906 – 1972), attore noto nel campo della fantascienza per essere stato l’interprete principale de Il Villaggio dei Dannati, ritorna sullo schermo con il film Galaxy Horror – (Anno 2001) (The Body Snatchers). Il titolo fra parentesi è quello riportato nei manifesti pubblicitari sotto il titolo originale: da questo momento in avanti, infatti, molte pellicole cercheranno di agganciarsi al successo di Kubrick ricalcandola almeno nel titolo. Galaxy Horror narra la storia di un popolo alieno giunto sulla Terra per ragioni di sopravvivenza e rapisce degli uomini robusti in salute, per la precisione dei paracadutisti facendoli sparire in volo durante i lanci, per poter salvare la propria razza. Un’aliena, innamoratasi del protagonista, libera i rapiti e riparte con la sua astronave. La regia è di Gerry Levy (1928 – 1996).

Giunto qualche anno dopo sugli schermi italiani, ma in realtà realizzato nel 1968 è L’invasione: Marte attacca Terra (Destination Inner Space), senza alcun dubbio una brutta copia de Il Mostro della Laguna Nera. Un disco volante s’inabissa vicino a una base sottomarina. Penetrati nel suo interno gli scienziati non trovano nessuno quando, all’improvviso, da uno sportello triangolare viene spinto fuori una sorta di cilindro. Portato alla base ne esce una specie di mostro acquatico che minaccia le vite dei terrestri i quali, alla fine non solo riusciranno a sconfiggerlo, ma distruggeranno pure il disco che stava generando altri cilindri mortali. La pellicola è diretta da Francis Lyon (1905 -1996).

Il Fango Verde (Gamma Sango uchu Daisakusen) è una coproduzione tra Stati Uniti e Giappone: Un asteroide, dal suggestivo nome di Flora si sta dirigendo verso la Terra. Per sventare la minaccia, le autorità decidono di far andare nello spazio Jack Rankin (Robert Horton, 1924 – 2016). Egli dovrà tornare nella stazione spaziale Gamma 3, che è sotto l’egida dell’UNSC (United Nations Space Command). Il problema è prettamente morale, in quanto la stazione spaziale è  comandata  adesso da Vince Eliot (Richard Jaeckel, 1926 – 1997), ex migliore amico di Rankin, che ama la dottoressa Lisa Benson (Luciana Paluzzi), un tempo grande amore dello stesso Rankin. Con queste premesse il volo dell’astronauta verso la stazione spaziale, da cui partirà per la missione di salvataggio della Terra, non è sicuramente dei più felici, però vi arriva regolarmente, ripartendo poi con un’astronave alla volta di Flora, vi atterra e lo riempie di esplosivo. L’asteroide esplode, ma un liquido misterioso è penetrato in una delle tute generando delle creature mostruose, una sorta di sanguisughe elettriche, che si alimentano dell’energia della stazione spaziale. Vince conduce i suoi uomini alla vittoria, dopo aver sgomberato la stazione spaziale e averla spedita a incendiarsi nell’atmosfera terrestre, però muore, molto opportunamente,  per lasciare campo libero a Rankin di tornare con la volubile Lisa. Il tutto con la regia di Kinji Fukasaku (1930 – 2003).

Torna Ishiro Honda con Latitudine Zero (Do Zero Daisakusen), una pellicola realizzata appositamente per il mercato americano e interpretata quindi da vecchie glorie di Hollywood.

Un batiscafo viene calato nelle profondità marine, siamo nell’Oceano Pacifico ed esattamente sulla Linea Equatoriale. I tre che si avventureranno nelle profondità marine sono il Dottor Ken Tashiro (Akira Takarada), il professor Jules Masson (Masumi Okada, 1935 – 2006)) e il giornalista Perry Lawton (Richard Jaeckel). Lo scopo di questa immersione è lo studio di una corrente marina detta “Corrente di Cromwell”. Una eruzione vulcanica spezza il cavo della batisfera e i tre sono recuperati da un sottomarino di nazionalità sconosciuta e affidati alle cure della Dottoressa Anne Barton (Linda Haynes) che cura una grave frattura cranica subita da Jules con estrema facilità. Alla guida del sottomarino Alpha c’è Craig McKenzie (Joseph Cotten, 1905 – 1994) che li porterà in una città sottomarina segreta dove tutti vivono in pace e si dedicano a studi pacifici. McKenzie ha però un avversario, si chiama Malik (Cesar Romero, 1907 – 1994), il quale vuole impossessarsi delle meraviglie e della tecnologia della città per i suoi scopi perversi. Egli, con la sua donna, Lucretia, e moglie nella vita (Patricia Medina, 1919 – 2012), cerca inutilmente di fermare McKenzie: sarà lui a perire ucciso da un mostro da lui stesso creato in pochi minuti sul tavolo operatorio.

Ancora il buon Ishiro Honda torna con Gli Eredi di King Kong (Kaiju Soshingeki): siamo nel 1999 e l’isola di Ogaswara è diventata la prigione per tutti i mostri, tenuti prigionieri e impossibilitati a nuocere da pesanti misure di sicurezza. Un attacco improvviso viene lanciato contro le guardie di sorveglianza perché un misterioso gas fa loro perdere la conoscenza e, quando si svegliano, tutti i mostri sono spariti per poi riapparire una settimana dopo in diversi punti del globo. L’astronave Moonlight SY-3 viene richiamata sulla Terra per scoprire le cause di questo mistero e, una volta atterrati sull’isola, scoprono che una razza di aliene vuole conquistare la Terra. Esse controllano i mostri per mezzo di un dispositivo radiocomandato per cui i terrestri riescono a distruggere i trasmettitori e le aliene troveranno i mostri che si rivoltano contro di loro per cui  sono costrette a chiamare in loro aiuto il mostro King Ghidora che le prende di santa ragione. Distrutta la base aliena si scopre che l’aspetto umano delle extraterrestri era solo un involucro, in realtà sono delle entità rocciose e cristalline dotate d’intelligenza.

Sempre giapponese è Distruggete DC-59 da Base Spaziale a Hong Kong (Kyuketsuki Gokemidoro) per la regia di Hajime Satò (1929 – 1995): un oggetto misterioso abbatte un aereo di linea e precipita in una regione piuttosto impervia. I superstiti devono vedersela con un essere ameboide il quale, dopo aver fagocitato uno di loro, riesce a trasformarlo in vampiro a caccia di sangue umano, Nemmeno gli ultimi due sopravvissuti hanno speranza di cavarsela perché l’invasione aliena è appena cominciata.

Je t’aime, je t’aime (Je t’aime, je t’aime) è la storia di un uomo (Claude Rich) il quale accetta di sottoporsi come cavia per una macchina del tempo ancora in fase sperimentale. Egli torna indietro nel tempo e ritrova il suo felice passato decidendo di restarvi accanto alla donna che aveva amato e perduto. La sicura regia è di Alain Resnais (1922 – 2014).

Reso celebre dai film di Fritz Lang torna sugli schermi il Dottor Mabuse. La geniale mente criminale viene riesumata dal regista Hugo Fregonese (1908 – 1987) nel film I Raggi Mortali del Dottor Mabuse. La mente del diabolico scienziato ha preso possesso del corpo di un altro studioso, anche lui privo di qualche rotella. Da una base sottomarina egli minaccia la distruzione del pianeta usando armi avveniristiche. Lui verrà sconfitto, ma la diabolica mente no.

Bitto Albertini (1924 – 1999) si segnala per la regia di Tre Superman a Tokyo. Una sorta di film di spionaggio con risvolti fantascientifici perché i tre superman vengono incaricati dal Governo Inglese di recuperare un filmato che sarebbe altamente compromettente e i nostri eroi portano a termine la missione anche grazie all’aiuto di una macchina riducente.

Fantascienza tirata per i capelli  nella pellicola di Sergio Spina La donna, il sesso, il superuomo. Un individuo viene rapito e trasformato in una sorta di superuomo Modello F-17 e il titolare della ditta che fabbrica questi androidi cerca di piazzarlo sul mercato estero. Ma come il super-mega androide rivede la fidanzata tutta la sua parte meccanica se ne va in corto ed egli torna un uomo normale che distruggerà poi la malvagia organizzazione.

Ancora in Italia con il film di Silvano Agosti N.P. – Il Segreto, dove un ingegnere ha inventato una macchina in grado di trasformare i rifiuti in cibo commestibile. La storia scivola purtroppo nel prolisso quando ci racconta dello Stato che si appropria della sua invenzione per trasformare la società in un mostro disumano e meccanicistico.

Ultima prova italiana dell’anno è Il re dei criminali, conosciuto anche come L’Invincibile Superman, diretto da Paolo Bianchini dove facciamo la conoscenza con un uomo dotato di forza erculea e di poteri paranormali che indaga sulla scomparsa di alcuni sportivi rapiti dal solito scienziato megalomane.

Renè Cardona (1906 – 1988) è un nome che, purtroppo, incontreremo spesso nella cinematografia di fantascienza. In questo caso la sua regia si esprime attraverso il film Batwoman - L’invincibile superdonna (La Mujer Murcielago). Denominata in questo modo solo nella fantasia dei responsabili della versione italiana, la nostra Batwoman deve intervenire per sventare il piano di uno scienziato che vuole procurarsi dai cadaveri le sostanze necessarie per creare degli uomini-pesce con i quali vorrebbe, tanto per cambiare, dominare il mondo. Gli va male, ovviamente.

Terrore sull’Isola dell’Amore (Brides of blood) è uno dei tanti film horror pseudofantascientifici che il regista Gerardo de Leon, da noi conosciuto come Eddie Romero (1924 – 2013), ha girato nelle Filippine. In questo caso parliamo di radiazioni atomiche che trasformano uomini e animali in mostruose creature: tra esse c’è anche una piovra gigantesca che si nutre di carne umana, meglio se si tratta di quella di una donna…

Altro titolo è Mutazioni (Bed- Sitting Room): svariati episodi che compongono un film che affronta i problemi della devastazione umana dopo la Terza Guerra Mondiale in Inghilterra. Parlavamo in episodi e, in effetti, in uno di questi un uomo (Michael Hordem, 1911 – 1995) si tramuta in un pappagallo; in un altro, Ralph Richardson (1902 – 1983) cerca di ricostruire la sua terra natale impiegando l’energia di un mulino spinto dalla forza delle sue gambe; poi ancora una donna (Rita Tushingam) incinta da ben diciassette mesi. Surreale davvero il mondo del suo regista e produttore Richard Lester.

Quattordici o Guerra (Wild in the Streets) di Barry Shear (1923 – 1979) è una pellicola americana abbastanza atipica e che narra la scalata al potere da parte di un giovane teenager. Appoggiando un Senatore che diventerà in seguito Presidente ed eliminando ogni forma di resistenza con l’uso massiccio di droga e di campi di prigionia, egli trascina la sua giovane generazione al comando degli Stati Uniti. Intanto però egli stesso è diventato “vecchio” e, alle sue spalle, stanno arrivando i giovanissimi affamati di dominio.

Avevamo salutato prematuramente Jack Arnold, perchè il vecchio leone ha ancora un ruggito per noi, anzi, ci sia consentito dirlo, è più un miagolio: infatti la sua commedia fantastica L’Incredibile casa in fondo al mare (Hello Down There) non ha certamente molti addentellati fantascientifici e nemmeno si tratta di un gran film. E’ la storia di un genialoide ingegnere inventore (Tony Randall, 1920 – 2004) il quale, avendo progettato una casa sottomarina, per dimostrare la validità del progetto, ci va a vivere con tutta la famiglia.

Evviva la libertà (Mister Freedom) è un confuso film di William Klein, interpretato, fra gli altri, da uno spaesato Donald Pleasence (1919 – 1995) ed è la storia di una guerra tra i “Rossi” e i “Supermaomao”. Il terreno di battaglia di questo conflitto è la Francia. Mr. Freedom viene mandato dagli Stati Uniti ad aiutare i Rossi, ma fallisce nel compito e muore.

Michael Carreras (1927 – 1994), produttore della Hammer Film, non dirige, ma si appropria, della regia del film La Nebbia degli Orrori in realtà girato da Leslie Norman, (1911 – 1993; Lost Continent1968): una nave naufraga in una zona poco battuta del Mar dei Sargassi. Il bastimento resta incastrato tra le alghe e la vegetazione marina che cresce tutt’attorno a quella che è diventata una trappola mortale per le navi. Tra esse c’è anche un galeone contornato da vari tipi di mostri e, a bordo dello stesso, si trovano, ormai completamente impazziti, i discendenti dei conquistadores spagnoli. Un’esplosione riesce ad aprire un varco in modo che la nave possa riprendere il mare. Il galeone e i mostri vengono a loro volta distrutti.

Bang Bang Kid di Luciano Lelli e Stanley Prager, sarebbe in tutto e per tutto un film western dove un pistolero combatte contro la solita banda che terrorizza una cittadina, ma lo straordinario è che il pistolero è un robot comandato a distanza.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI:

2001 Odissea nello Spazio               Warner Home Video

Batwoman – La Donna Invincibile     Mosaico Media

La Cortina di Bambù                Mosaico Media

I Due Mondi di Charly              Sinister Film

Gli Eredi di King Kong              Password

Il Fango Verde                         Sinister Film

Galaxy Horror                          Pulp Video

L’Incredibile Casa in fondo al Mare  Golem

L’Invasione – Marte attacca Terra Mosaico Media

Latitudine Zero                        Passworld

N.P. – Il Segreto                      Avo Film (VHS)

La Nebbia degli Orrori             Sinister Film

Terrore sull’Isola dell’Amore   Sinister Film

Tre Superman a Tokyo             Cecchi Gori/ Perseo Video

L’Uomo venuto dal K(C)remlino Panarecord (VHS)

(4 – fine)

Giovanni Mongini