FANTASCIENZA STORY 78

L’ITALIA AL PRIMO POSTO (1965) – PARTE 03

VIAGGIO ALLUCINANTE (Fantastic Voyage)

Inizialmente tratto da un racconto di Otto Clement e J.L. Bixby e successivamente rielaborato dalla sceneggiatura come romanzo da Isaac Asimov con lo stesso titolo del film, Viaggio Allucinante è stato portato sullo schermo dal regista Richard Fleischer (1916 – 2006), al quale si doveva già l’ottimo 20.000 Leghe sotto i mari e, in seguito, 2022:  i sopravvissuti,  Amytiville 3DConan il distruttore e Yado. Anche in questo caso, come, per esempio, con Viaggio al centro della Terra, si tratta di una pellicola dedicata essenzialmente alle immagini e il dialogo non ne costituisce la parte essenziale.

La storia è quella di un sottomarino miniaturizzato, il Proteus,  che viaggia all’interno del corpo umano con una equipe di medici e un agente federale per liberare da un ematoma uno scienziato che ha scoperto il modo di rendere permanente la miniaturizzazione, mentre, per ora è possibile ottenerla per un’ora soltanto poi tutto torna alla normalità.

La vicenda è altamente spettacolare e gli organi umani sono stati ricostruiti con molta verosimiglianza, anticipando il divertente Salto nel Buio di Joe Dante. Per essere sicuro di ciò che i suoi tecnici avevano realizzato il produttore Saul David (1921 – 1996) chiamò sul set un gruppo di medici senza avvertirli di ciò che avrebbero visto, ma di identificarlo. Le risposte che essi gli diedero risultarono esatte e in questo modo David fu sicuro che il tutto era stato realizzato bene.

Il film, che ha anche un risvolto spionistico in quanto uno dei componenti la spedizione ha lo scopo di sabotarla, si svolge avente come fine il raggiungere l’embolo per distruggerlo con un laser, ma eventi sfortunati e sabotaggi rallentano la missione mentre il tempo scorre inesorabile.

Ci fa piacere ricordare alcune scene come quella dell’attacco degli anticorpi ai componenti della spedizione, l’attraversamento del cuore tenuto fermo per non essere travolti dalla fiumana provocata dai suoi battiti, il lungo tragitto nei recessi della mente umana e la morte della spia inghiottita con tutto il Proteus da un globulo bianco.

Alla fine, dopo aver compiuto la missione, i nostri tornano indietro mentre il processo d’ingrandimento sta per ricominciare. Nel libro recuperano anche il sottomarino e il corpo della spia i quali, ingrandendosi, avrebbe distrutto il corpo del paziente, nel film questo viene ignorato e i superstiti tornano tranquillamente alle loro dimensioni.

Tutte le visioni interne del nostro corpo si rivelano affascinanti almeno quanto un mondo sconosciuto e, fra gli interpreti, segnaliamo la presenza dell’allora debuttante Rachel Welch, definita, all’epoca, l’atomica del sesso. Non sarà mai una grande attrice, ma la questione, nel suo caso, sarà assolutamente relativa.

Stephen Boyd (1931 – 1979) è Grant, l’agente segreto. Nei panni del chirurgo Duvall, al quale è demandata l’operazione al cervello, abbiamo Arthur Kennedy (1914 – 1990)  mentre Donald Pleasence (1919 – 1995) è l’ufficiale di rotta nonché la spia che cerca di sabotare la missione affinché la scoperta non venga consegnata agli Stati Uniti. Pleasence, ottimo caratterista ha interpretato parecchi film e tra questi segnaliamo il precedente: Nel 2000 non sorge il Sole, e poi, in seguito, L’uomo che fuggì dal futuro, Halloween – La notte delle streghe, Dracula, Il club dei mostri, Halloween II – Il signore della morte, 1997: fuga da New York, Il signore del male e Ombre e nebbia.

(3- continua)

Giovanni Mongini