MANGIATI VIVI!

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Mangiati vivi!

Anno: 1980

Regia: Umberto Lenzi

Soggetto: Umberto Lenzi

Sceneggiatura: Umberto Lenzi

Direttore della fotografia: Federico Zanni

Montaggio: Eugenio Alabiso

Musica: Budy-Maglione

Effetti speciali: Paolo Ricci

Produzione: Mino Loy e Luciano Martino

Origine: Italia

Durata: 1h e 35’

CAST

Janet Agren, Paola Senatore, Robert Kerman, Ivan Rassimov, Me Me Lay, Mag Fleming, Franco Fantasia, Mel Ferrer, Michele Schmiegelm, Gianfranco Coduti, Alfred Joseph Berry

TRAMA

La storia inizia a New York, la città viene sconvolta da una serie di omicidi effettuati con dei dardi avvelenati con veleno di cobra. In seguito a un incidente stradale, nel quale l’assassino trova la morte, la polizia locale rinviene una pellicola appartenente a Diana Morris. Le autorità convocano, quindi, la sorella della donna, Sheila Morris, nella speranza di ricavare qualche indizio sull’intricata vicenda. Sheila stessa, preoccupata sulle sorti della sorella di cui da lungo tempo non ha notizie, si mette segretamente alla sua ricerca. L’analisi del video sembra portare a una comunità religiosa newyorkese chiamata Setta della purificazione che, sotto gli ordini del santone Melvyn Jonas, ha costituito un villaggio nella giungla della Nuova Guinea. In questo luogo, già da qualche mese, l’intera setta era stata convinta a insediarsi per rinnegare la civiltà occidentale e tornare alle origini, noncurante dei pericoli dell’ambiente ostile e delle locali tribù di cannibali. Giunta sul posto, Sheila ingaggia Mark Butker, un disertore fuggitivo dal Vietnam da tempo trasferitosi in quella località sperduta. Sheila chiede a Mark di farle da guida. Dopo aver superato mille pericoli i due raggiungono il Villaggio della purificazione dove finalmente incontrano Diana Morris. Il reverendo Jonas si rivela essere dedito alle peggiori pratiche sadiche e manipolatrici, ostacolando in ogni modo la dipartita dei suoi seguaci, i quali appaiono succubi alle sue volontà. Da New York, nel frattempo, giungono diversi soccorsi via elicottero. Alla vista di tali soccorsi, Jonas, convince l’intera setta al suicidio di massa. Tra suicidi, omicidi e cannibalismo solo Mark e Sheila sopravviveranno, mentre Jonas riesce a far perdere le sue tracce. Sheila Morris, un tempo benestante, scopre di essere ridotta sul lastrico a causa della donazione dell’intero patrimonio familiare a favore di Jonas, effettuata dalla sorella Diana.

NOTE

Con “Mangiati vivi!Umberto Lenzi torna al genere cannibalico dopo averlo inaugurato nel 1972 con “Il paese del sesso selvaggio”. In questa pellicola riprende i temi di quel film, con più cannibalismo e il riutilizzo di alcune sequenze, come quelle dell’attacco dei cannibali a una coppia di indigeni che stanno mangiando sulla riva di un fiume, e quella in cui gli indigeni avvelenano la punta delle loro frecce con il siero estratto da un cobra. Ma non solo. Il regista utilizza anche varie scene “riciclate” da altre pellicole appartenenti al genere, ad esempio quella dell’evirazione è presa dal film “La montagna del dio cannibale”, mentre quella dello squartamento di Me Me Lay è la stessa di “Ultimo mondo cannibale”.

Sembra che questo lavoro di Lenzi sia liberamente ispirato a un fatto realmente accaduto nel 1978, quando il predicatore Jim Jones spinse i suoi seguaci della setta del Tempio del Popolo al massacro e al suicidio di massa a Jonestown in Guyana.

Nel cast tecnico troviamo alcune vecchie conoscenze del fantastico italiano, come: il produttore Luciano Martino, fratello di Sergio Martino, autore/regista/produttore di svariate pellicole di genere; Eugenio Alabiso, che ha lavorato come montatore per moltissimi registi italiani (oltre a Lenzi, anche Sergio Martino e Ruggero Deodato, solo per citarne alcuni); e Paolo Ricci agli effetti speciali (che abbiamo visto insieme a Franco Prosperi, Lamberto Bava, Sergio Martino, Ruggero Deodato, Luigi Cozzi, Mario Siciliano, Joe D’Amato, Lucio Fulci).

Fra gli attori segnaliamo: Janet Agren (“L’assassino ha riservato nove poltrone”, “Bermude: la fossa maledetta”, “Paura nella città dei morti viventi”, “Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande”, “Bakterion”, “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”, “Mystère”, “Yado”, “Superfantagenio”, “Vendetta dal futuro”, “La notte degli squali”, “Quella villa in fondo al parco”, “I racconti fantastici di Edgar Allan Poe”), Paola Senatore (“A.A.A. Massaggiatrice bella presenza offresi…”, “L’assassino ha riservato nove poltrone”, “Emanuelle in America”), Robert Kerman (“Concorde Affaire ’79”, “Cannibal Holocaust”, “Cannibal Ferox”, “Dimensione Terrore”, “Spider-man”), Ivan Rassimov (“Terrore nello spazio”, “Lo strano vizio della signora Wardh”, “Tutti i colori del buio”, “Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave”, “Il paese del sesso selvaggio”, “Emanuelle nera – Orient Reportage”, “Schock”, “Emanuelle – Perché violenza alle donne?”, “Ultimo mondo cannibale”, “L’Umanoide”, “I predatori di Atlantide”, “Camping del terrore”, “Spasmo”), Me Me Lay (“Ultimo mondo cannibale”, “Il paese del sesso selvaggio”), Mag Fleming (“Cannibal ferox”, “Concorde Affaire ’79”, “Incubo sulla città contaminata”), Franco Fantasia (“Vendetta dal futuro”, “Caccia allo scorpione d’oro”, “Killer Crocodile 2”, “Zombi 2”, “La montagna del dio cannibale”, “Sette orchidee macchiate di rosso”, “Kriminal”, “Il marchio di Kriminal”, “Space Men”, “Il terrore della maschera rossa”, “Il coltello di ghiaccio”), Mel Ferrer (“Fantasilandia”, “Incubo sulla città contaminata”, “Il fiume del grande caimano”, “L’isola degli uomini pesce”, “Stridulum”, “Capitan Nemo, missione Atlantide”, “La fuga di Logan”, “Wonder Woman”, “Quel motel vicino alla palude”, “L’anticristo”, “Il sangue e la rosa”, “La fine del mondo”) e Gianfranco Coduti (“La montagna del dio cannibale”).

Davide Longoni