FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 06 – PARTE 01

ZONA RECUPERO – PARTE 01

Gli acchiappafantasmi

Nella prima edizione della Storia del cinema di fantascienza il computo degli anni terminava con il 1999. Noi della Zona Morta, insieme a Mario Luca Moretti e su approvazione di Giovanni Mongini (l’autore dell’opera), siamo andati avanti fino al 2018. Però è capitato che negli anni successivi al 1999 uscissero delle opere importanti che quindi non sono state inserite ma pur sempre catalogate. Ora, grazie alla coppia Mongini/Moretti tornati sull’opera, le recuperiamo da qui in poi… ma per cominciare torniamo parecchio indietro prendendo in considerazione anche Ghostbusters – Acchiappafantasmi e Ghosbusters II perchè, anche se hanno molto a che fare con il fantasy horror, hanno dalla loro le armi fantastiche e avveniristiche che i nostri eroi usano per combattere le maligne entità che si palesano in tutta la loro forza distruttiva; di conseguenza, seguendo la regola ferrea del meglio uno insicuro in più che nulla del tutto, eccoli qui.

Ghostbusters – Acchiappafantasmi (Ghostbusters) fu diretto da Ivan Reitman nel 1984 e fu un successo formidabile e faticoso da far capire ai dirigenti delle produzioni cinematografiche. I dottori Peter Venkman, Raymond Stantz e Egon Spengler, studiosi di parapsicologia, vengono cacciati dall’università e decidono d’inventarsi un mestiere: dietro lauto compenso, libereranno gli immobili da ectoplasmi nocivi, fantasmi o poltergeist che siano.

Il budget dedicato al film scandalizzò e divise i dirigenti della Columbia Pictures che sulle prime considerarono il progetto un «terribile e costoso rischio sulle spalle di attori televisivi e un regista relativamente inesperto». L’allora presidente della Columbia, Frank Price, che aveva dato via libera all’intera operazione, si mangiava le mani sostenendo di aver fatto un terribile errore.

Egon: Mai incrociare i flussi!

Peter: Perché?

Egon: Sarebbe male.

Peter: Faccio sempre confusione tra il bene e il male, che intendi per male?

Egon: Immagina che la vita come tu la conosci si fermi istantaneamente e ogni molecola del tuo corpo esploda alla velocità della luce.

Ray: Inversione protonica totale!

Peter: E quello è male… Ok, è un importante ragguaglio, grazie, Egon!

L’idea del film nacque dalla passione di Dan Aykroyd per tutto ciò che riguardava i fenomeni paranormali e fu questo il punto di partenza per una commedia con al centro dei fantasmi. Dan elaborò una prima sceneggiatura alla quale diede il titolo provvisorio di Ghost Smarshers. Era il 1981 e nelle intenzioni di Aykroyd la storia avrebbe dovuto svolgersi in un futuro dove la Terra era stata invasa da fantasmi: gli Acchiappafantasmi sarebbero stati una realtà, una sorta di organizzazione  presente in tutte le città del mondo. Si trattava quindi di progetto molto ambizioso, che avrebbe richiesto un budget di 300 milioni di dollari, una spesa impensabile per gli anni ’80. Aykroyd e il collega Harold Ramis rimisero quindi mano alla sceneggiatura, concentrandosi su una sola squadra di Acchiappafantasmi a New York, mantenendo così il budget sui 30 milioni. Scrivendo i personaggi di Peter Venkman, Winston Zeddemore e Louis Tully, Aykroyd, che si era cucito addosso quello di Raymond “Ray” Stantz, aveva in mente rispettivamente l’amico John Belushi, con cui aveva realizzato The Blues Brothers, Eddie Murphy e John Candy. Le cose andarono però diversamente: Belushi morì prima della realizzazione del film, Murphy rifiutò per girare Beverly Hills Cop (causando un notevole ridimensionamento del personaggio di Winston), mentre Candy rifiutò per divergenze artistiche.

Affidati i ruoli di Peter Venkman (rifiutato sia da Michael Keaton che da Chevy Chase) e Winston Zeddemore rispettivamente a Bill Murray (che accettò solo con la promessa del finanziamento per il remake del film The Razor’s Edge) e Ernie Hudson, restava il problema di Egon Spengler, la mente del gruppo. Per la parte furono considerati Christopher Walken, John Lithgow, Christopher Lloyd e Jeff Goldblum, ma lo sceneggiatore Harold Ramis, che si era molto affezionato al personaggio in fase di scrittura, decise di interpretarlo personalmente.

Il numero di telefono dei Ghostbusters mostrato nel trailer del film (555-2368) era vero: chiamandolo si poteva ascoltare un messaggio registrato da Bill Murray e Dan Aykroyd. Per sei settimane, il numero ha ricevuto circa 1000 telefonate all’ora ogni giorno, 24h su 24h.

Ray: Siete disturbati da strani rumori nel pieno della notte?

Egon: Provate un senso di terrore in cantina o in soffitta?

Peter: Voi o i vostri familiari avete mai visto spiriti, spiritelli o fantasmi?

Ray: Se la risposta è sì, non esitate, prendete il telefono e chiamate i professionisti!

Ray, Peter, Egon: Gli Acchiappafantasmi!

Ray: 24 ore su 24 per soddisfare le vostre esigenze di eliminazione del sovrannaturale!

Ray, Peter, Egon: Siamo pronti a credere in voi!

Sigourney Weaver, reduce dal successo di Alien di Ridley Scott, era in cerca di una commedia: si presentò quindi al provino di Ghostbusters per il ruolo di Dana Barrett, interesse amoroso di Peter Venkman (Bill Murray), che viene posseduta dallo spettro Gozer. Al provino la Weaver stupì e terrorizzò tutti con l’interpretazione di uno dei cani demoniaci liberati da Gozer, aggiudicandosi così la parte.

Ron Jeremy, il celebre attore porno, appare nel film come comparsa: ironicamente, Jeremy è stato poi il protagonista della parodia a luci rosse This Ain’t Ghostbusters XXX.

Peter: Beh, lei può credere al Signor Beck!

Peck: Il mio nome è Peck!

Peter: O può accettare il fatto che questa città sta andando verso un disastro di proporzioni bibliche!

Sindaco: Cosa intende per bibliche?

Ray: Intende cose da Vecchio Testamento, signor sindaco, proprio roba del tipo collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono!

Egon: Quarant’anni di tenebre, eruzioni, terremoti!

Winston: Morti che escono dalle fosse!

Peter: Sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme! Masse isteriche!

Sindaco: Basta! Ho il panorama!

Il fantasma verde chiassoso e affamato presente in Ghostbusters è stato creato da Dan Aykroyd come omaggio all’amico scomparso John Belushi. In Ghostbusters lo spettro non ha nome, ma sul set tutti lo chiamavano “Onion Head” (“Testa di cipolla”) a causa del cattivo odore che emanava il costume di scena. Successivamente il pubblico lo ha soprannominato Slimer, nome che è stato mantenuto dal sequel in poi.

Ray: Spengler, sono con Venkman. L’ha smerdato!

Egon: Splendido, Ray! Serbamene un campione!

Per la scena dell’esplosione dell’Uomo Marshmallow nel finale, utilizzare del vero marshmallow fuso sarebbe stato costoso e complicato: al suo posto sono stati usati quasi 2000 litri di schiuma da barba.

Ray: Che fine ingloriosa! Uccisi da uno spacciatore di gnocchi di lichene!

Peter: Forse abbiamo sbagliato tutto. Lo avete visto come è vestito? È un marinaio, è qui a New York. Lo portiamo a scopare e non avremo più noie!

Le riprese esterne della casa dei pompieri usata dai Ghostbusters come ufficio sono stati girati usando la vera stazione di pompieri Hook and Ladder #8 di New York, nel quartiere Tribeca, in 14 North Moore Street. Questo glorioso passato nel cinema (che comprende anche l’utilizzo come officina in The Mask) ha permesso alla stazione di salvarsi, grazie a una raccolta di firme dei cittadini, dall’abbattimento stabilito dal municipio. Gli interni sono stati invece girati a Los Angeles, in studio. Il logo dei Ghostbusters, diventato ormai un’icona, è stato creato dal produttore Michael C. Gross, che prima di entrare nell’industria cinematografica ha lavorato come consulente artistico per i Muppets, John Lennon e i Rolling Stones. Dopo il sequel Ghostbusters II, una serie animata e diversi videogiochi, nel 2016 è uscito nelle sale anche un remake, Ghostbusters appunto, diretto da Paul Feig e con un cast tutto al femminile, formato dalle veterane del Saturday Night Live Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon e Leslie Jones. E prossimamente dovrebbe uscire anche il terzo capitolo con il cast originale riunito quasi al completo, intitolato Ghostbusters III – Legacy.

L’8 giugno 1984 usciva finalmente nelle sale statunitensi Ghostbusters, pellicola scritta e interpretata da Dan Aykroyd e Harold Ramis, e diretta da Ivan Reitman. Il film con i quattro strambi Acchiappafantasmi di New York è diventato immediatamente un culto, aggiudicandosi per anni il primato di commedia col maggiore incasso di tutti i tempi (superato poi da Mamma, ho perso l’aereo).

In Ghostbusters II i protagonisti del primo film tornano al completo. La pellicola è del 1989, girata sempre da Ivan Reitman: cinque anni dopo i fatti del primo film, i tre Acchiappafantasmi (più Winston) sono nei guai fino al collo. Quando però il sindaco scopre che qualcosa di veramente molto strano sta accadendo nelle fogne di New York, decide di restituire loro la licenza di “operare e  in più devono salvare il piccolo figlio di Dana dalle mire di Vigo il Carpatico, e New York da un fiume di slime ectoplasmatico che si nutre delle emozioni negative dei cittadini…”.

Peter: Ci sono alcune cose in questo mondo che vanno oltre l’umana comprensione, che non possono essere spiegate. Cose che la maggior parte della gente non vuole assolutamente sapere. Ed è lì che arriviamo noi.

Peter: Qualche volta se piove merda e qualcuno deve metterci un ombrello… e chi chiamerai?

Peter, Egon, Ray: Noi redivivi, loro redimorti!.

(1 – continua)

Giovanni Mongini e Mario Luca Moretti