GIOVANNI MONGINI… TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Giovanni Mongini è da considerarsi tra i maggiori specialisti mondiali di cinema e ha fatto praticamente di tutto: scrittore, saggista, sceneggiatore, produttore cinematografico, collaboratore di riviste e fanzine (non ultima proprio La Zona Morta), giurato nei festival, direttore di convention, manifestazioni, cineteche e non ultimo del Musef, il Museo della Scienza e della Fantascienza. Ha vinto numerosi premi, tanti sono stati i riconoscimenti e i plausi da parte sia degli addetti ai lavori sia dei lettori. Condensare tutto in una sola intervista non ci bastava, per cui rieccolo fra noi per raccontarsi ancora una volta.

CIAO GIOVANNI, ANZI VANNI COME TI CHIAMANO GLI AMICI, NONOSTANTE CI SI SENTA QUASI OGNI SETTIMANA, IN REALTA’ COME INTERVISTATO MANCAVI DA PARECCHIO SULLA ZONA MORTA. E NEL FRATTEMPO DI ACQUA SOTTO I PONTI NE E’ PASSATA PARECCHIA. COMINCIAMO CON I PREMI. DAL 2011 A OGGI TE NE SEI AGGIUDICATI PARECCHI: QUALI E QUANTI SONO STATI PER L’ESATTEZZA?

Non vorrei sbagliare, ma sono arrivato sei volte primo come miglior saggio alle “Italcon” e, per il momento sono in testa alla classifica. La cosa non ti rende milionario, anzi non ti rende niente tranne una piccola soddisfazione. Qualche altro premio riguardava il mio lavoro costante a favore della fantascienza nei comuni e nelle scuole, queste ultime sono quelle che danno più soddisfazione, amo parlare ai ragazzi.

E SOPRATTUTTO VUOI RACCONTARCI COSA SIGNIFICA PER TE RICEVERE QUESTE ONOREFICIENZE?

Io non sono molto osannato dai miei colleghi, anche perché essendo il mio campo principalmente il cinema, per molti è un gradino sotto la fantascienza letteraria. Ho scritto romanzi e racconti per mio divertimento, ma non ho mai preteso riconoscimenti non sono storie impegnate tanto amate oggi.

PARLIAMO ORA DEI TUOI LIBRI PIU’ RECENTI, A COMINCIARE DA “LA FANTASCIENZA SUGLI SCHERMI”. COSA PUOI RACCONTARCI IN MERITO?

Devo tirati le orecchie? La fantascienza sugli schermi è la vecchia e obsoleta edizione. Ora Della Vigna sta uscendo con la nuova opera “Science Fiction All Movies”, lettera per lettera e con aggiornamenti. Siamo alla lettera “M”. Andiamo lenti, è vero, ma arriveremo alla fine. Abbiate fiducia e sarà aggiornata fino a quasi l’ultimo secondo. Già adesso contiene oltre 3000 titoli in più rispetto alle opere precedenti. Davide, Davide…con quello che ho speso per farti studiare…

COME NARRATORE INVECE TI TROVIAMO IMPEGNATO CON LA TRILOGIA COMPOSTA DA “IL POPOLO CHE PERSE LE STELLE”, “LA GALASSIA DEI SOLI NASCENTI” E “GLI UNIVERSI DEI GUARDIANI DEL TEMPO”. CE NE VUOI PARLARE?

Ogni volta che scrivevo un volume mi dicevo: non basta, c’è altro. Il secondo è addirittura un’idea di mia moglie e il terzo… beh, diciamolo, avevo una dannata voglia di ritornare in quell’epoca. E’ singolare che il cattivo del secondo libro diventi quasi buono nel terzo. E’ un lucertolone antipaticissimo che lotta per difendere il suo pianeta e la sua razza, non per motivi personali. E’ un personaggio che è piaciuto molto, insieme all’ameboide Coso. Gli alieni mi riescono bene, non so perché. Tra un po’ farete la conoscenza con “Gulp”, non vi dico altro.

COME E’ NATA L’IDEA DI QUESTA TRILOGIA?

Ti dico la verità: per autodifesa. Avevo voglia di leggere storie alla vecchia Urania, solo che le avevo già lette e rilette tutte, allora me le sono scritte io e poiché ho una memoria labile mi diverto a rileggerle quasi come se fossero nuove

QUAL E’ STATA LA PARTE PIU’ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELLE AMBIENTAZIONI?

Io sono un sognatore di stelle. Paesaggi e ambientazioni mi riescono facili e i dialoghi ancora meglio, il problema è la lentezza con cui scrivo perché mi stanco subito. Mi ci vorrebbe una segretaria ma non posso chiedere anche questo a mia moglie. Con i saggi è diverso: vado via veloce.

SEI, FRA LE INNUMEREVOLI COSE, AMBASCIATORE AD HONOREM DELLO “STAR TREK ITALIAN CLUB” CUI HAI DEDICATO “QUANDO AL CINEMA C’È STAR TREK”, UN VOLUME PROPRIO INERENTE AL MONDO TREKKER. COSA POSSIAMO TROVARE IN QUESTO VOLUME?

Dimenticatelo: è una vecchia edizione di altro editore. Sta per uscire la riedizione di Della Vigna con un altro titolo (“Star Trek: La saga Continua”) che conterrà tutti i film della saga vecchia e nuova

RESTANDO SULLA STESSA FALSA RIGA, CON NICOLA VIANELLO HAI DATO ALLE STAMPE ANCHE IL VOLUME “QUANDO AL CINEMA C’E’ STAR WARS”: IN QUESTO CASO COME TI SEI COMPORTATO NEL PORTARE AVANTI L’OPERA?

Sono ricorso subito a Nicola Vianello, un vero autentico conoscitore della saga. Io ho scritto la storia iniziale e i primi film, lui il resto con una precisione stupefacente che arrivava fino al numero dei puntini da usare in certi casi, o le piccole differenze tra versione e versione.

E COM’E’ STATO LAVORARE CON VIANELLO, COME VI SIETE DIVISI I COMPITI E QUALI SONO STATE LE PARTI DI OGNUNO?

In parte ti ho già risposto, ma lavorare con Nicola è magnifico, oltre ad essere una persona precisa è un amico leale. Io non sono un fan sfegatato della saga. Ci voleva lui, assolutamente.

INSIEME A TUA FIGLIA TI SEI INVECE OCCUPATO DELL’EDIZIONE ITALIANA DEI DUE ROMANZI DI PHILIP WYLIE E EDWIN BALMER “QUANDO I MONDI SI SCONTRANO” E “QUANDO I MONDI SI SCONTRANO – DOPO” AL QUALE HAI AGGIUNTO UN TERZO ROMANZO SCRITTO DA TE E INTITOLATO “QUANDO I MONDI SI SCONTRANO – “GLI ALTRI” CHE COMPLETA QUELLA CHE È STATA CHIAMATA “QUANDO I MONDI SI SCONTRANO – LA TRILOGIA”. COSA PUOI DIRCI IN MERITO?

Io ho sempre amato quel film, ma non avevo mai letto il romanzo e tanto meno il suo sequel, che peraltro era inedito in Italia. Mia figlia li ha tradotti, anche se nella stampa abbiamo commesso l’imperdonabile errore di mettere a disposizione per il primo volume, il testo non revisionato. Quando ho potuto leggerli entrambi il finale non c’era, molte cose non erano state dette o spiegate, la storia mi piaceva e l’ho portata avanti io per mio divertimento.

E STAVOLTA COME TI SEI TROVATO A LAVORARE IN TANDEM, CONSIDERATO CHE L’ALTRO SELLINO ERA OCCUPATO DA TUA FIGLIA? E QUALI SONO STATI I VOSTRI RISPETTIVI RUOLI?

Io e mia figlia abbiamo lavorato in tandem per la “Storia del cinema di fantascienza” edita da Fanucci. Nella trilogia lei traduceva e io ho aggiunto poi il terzo romanzo e la storia del film. Nel primo caso, quando ci siamo trovati assieme, ci siamo divertiti molto e poi c’era mia moglie che entrava nel nostro ufficio dicendoci che aveva sfogliato dei libri e trovato un nuovo film da citare: l’abbiamo chiamata “Bastarda dentro”, ma è stata preziosissima.

CON “PRIMA DEL DOMANI” E “I MIEI MONDI” TI TROVIAMO ANCORA IMPEGNATO NELLA NARRATIVA, CI RACCONTI QUALCOSA IN PROPOSITO?

“I miei mondi” è una antologia di racconti edita dalle Edizioni Scudo, da allora non ho scritto altri racconti, solo romanzi… No… non è vero. Scrissi una fantafiaba intitolata “Una piccola nuvola bianca” che diedi da pubblicare in prima visione ad un mio amico… ne sai qualcosa? (Ma certo che sì… stavolta nessuna tirata di orecchie, ndr)

ANCORA INVECE LA SAGGISTICA FANTASCIENTIFICA E’ LA PROTAGONISTA DI ALTRI DUE LIBRI: “MISTERI DALLO SPAZIO E DAL TEMPO” E “SCIENCE FICTION ALL MOVIES”. VUOI PARLARCENE?

Di “Science Fiction All Movies” ne ho già parlato e per quanto riguarda “Misteri dallo Spazio e dal Tempo” ho voluto mettere un punto fermo tra i ciarlatani e la scienza spiegando nel miglior modo possibile cosa poteva esserci di vero e di reale su alcuni eventi come potevano essere i dischi volanti, le sirene, Atlantide, le figure su Marte, eccetera, cercando di far capire alla gente come questi misteri non abbiamo niente di magico e di alieno, ma è difficile eliminare questo mastodontico gruppo di ciarlatani che agiscono solo per prendere in giro la gente, per vendere giornali o per farsi pubblicità.

Una volta dissi ad un mio amico ufologo:

-Sai qual è la differenza tra me e te sull’ufologia?-

-Quale?-

-Se un disco volante atterrasse qui davanti tu corresti subito fuori gridando che sono arrivati gli alieni, io, invece andrei a cercare la troupe cinematografica che sta realizzando il film e solo se non trovo nulla potrei cominciare a pensare che forse qualche ragione ce l’hai.-

RECENTEMENTE È USCITO IL SAGGIO “L’UNIVERSO IN CELLULOIDE TRA STELLE E PIANETI” CON LA PRESENTAZIONE DI LUIGI PIZZIMENTI” DIRETTORE DELLA SEZIONE ASTRONAUTICA DELL’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TRADATE (VA) E CURATORE DEL PADIGLIONE SPAZIALE DEL MUSEO VOLANDIA (MALPENSA). COM’E’ STATO LAVORARE A QUEST’OPERA?

E’ stato un amore tenuto fermo per anni perché, per anni, avrei voluto raccontare e spiegare le mie tre passioni: l’astronomia che mi ha portato alla fantascienza e i lanci spaziali che stanno spingendo l’umanità verso il cielo. Sono tre elementi che si compensano tra loro: la fantascienza ti fa sognare nuovi, strani mondi, l’astronautica s’impegna a raggiungerli e l’astronomia li pone lassù, nel cielo con le sue meraviglie e le sue minacce. Io ho parlato di pianeti, satelliti, stelle, comete, asteroidi, eccetera nella realtà e nella fantasia con i film ambientati in quei mondi. Amo quel saggio: nel bene e nel male sono io.

E COSA VUOI DIRCI INVECE IN MERITO A “L’OCCHIO ARGENTEO DEI CIELO” E L’ODISSEA DEI MONDI”, ULTIME TUE PRODUZIONI DI NARRATIVA?

Quando scrissi “Prima del Domani” e fu pubblicato, non ero soddisfatto del tutto della storia: la trovavo incompleta per cui l’ho integrata con un centinaio di pagine prima e dopo ed è nato “L’Occhio argenteo del Cielo”. Così come è ora mi soddisfa. La stessa cosa per “L’Odissea dei Mondi” che era nata come la terza parte di “Quando i Mondi si scontrano – La trilogia”. Non è stato possibile acquisire i primi due romanzi per i prezzi esorbitanti richiesti, per cui l’ho reso indipendente e l’ho pubblicato come una storia a parte.

RECENTEMENTE E’ INVECE USCITO IL SAGGIO “IL GRANDE UNIVERSO DEI MOSTRI”. COSA PUOI RACCONTARCI IN MERITO?

C’è chi considera i mostri, nel senso più largo del termine, come dei film non di fantascienza. In parte possono avere ragione ma quando si tratta di mostri alieni o mutazioni più o meno probabili, come accidenti vuoi chiamarli? Io li ho riuniti in un libro scritto in collaborazione con Michele Tetro partendo dal presupposto che ho sempre considerato sacro: meglio un titolo dubbio in più che uno in meno. I mostri cinematografici sono una marea, da quelli classici come King Kong e il Mostro della Laguna Nera, ai dinosauri, i pescecani mutanti e volanti, gli insetti, ragni, sanguisughe, scorpioni e scarafaggi. Divertitevi. A me è piaciuto scriverlo.

IN PROGRAMMAZIONE SAPPIAMO CHE HAI ANCHE IL VOLUME “LA FANTASCIENZA SU INTERNET” SCRITTO INSIEME A MANUELA MENCI: PUOI ANTICIPARCI QUALCOSA?

Manuela Menci, per la precisione è mia moglie, santa donna paziente e precisa a cui ho affidato un progetto che avevo solo in parte cominciato a fare e che non avevo più il tempo di continuare. I film su web, i cortometraggi, i serial, sono oggi una realtà. Quanti siano è impossibile dirlo, una volta scritto sarebbe già da aggiornare e così faremo (anzi farà) in futuro. E’ un lavoro di precisione e pazienza e lei ne ha fin troppa: ha sposato me!

SAPPIAMO ANCHE CHE FINALMENTE C’E’ STATA L’INAUGURAZIONE UFFICIALE DEL MUSEF, IL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA FANTASCIENZA DI GAIBA, COME PROCEDONO QUA LE COSE?

In questo caso posso solo risponderti che non ci fermeremo qui. Cosa faremo, quale direzione prenderemo, quanti incontri faremo, ancora non so dirti, ma spero di farlo presto. Intanto chi vuole può venirci a trovare.

ULTIMA DOMANDA: CHE PROGETTI HA IN SERBO ANCORA VANNI MONGINI PER I SUOI INNUMEREVOLI FAN?

Grazie per gli “innumerevoli”. Per ora sto scrivendo con molta calma un nuovo romanzo intitolato per ora “Cronache di un mondo lontano”. Altri due, “Questa Isola Terra” il mio romanzo preferito e “L’Uomo che odiava le nuvole”, sono affidati a Della Vigna e usciranno e in seguito. E ancora? Beh, l’importante è vivere ogni giorno come se fosse l’unico perché prima o poi avrai ragione.

Davide Longoni