MISTERI E ROBOT SOTTO IL SOLE PER DELOS DIGITAL

Sono in arrivo tante offerte e tanti e-book per Delos Digital, adatti a trascorrere al meglio questa calda estate all’insegna della lettura.

Cominciamo con la fantascienza e con il nuovo numero, il 90, della rivista ROBOT (251 pagine; 6,99 euro) a cura di Silvio Sosio.

Il destino a volte è strano, o forse le nostre scelte sono guidate dall’umore più di quanto crediamo. Fatto sta che in questo numero, preparato in uno dei periodi più cupi della nostra storia recente, il tema dominante è quello della morte e dell’elaborazione del lutto. È centrale in Lete, un capolavoro di un grande autore non apprezzato abbastanza, Walter Jon Williams, che racconta come si affronta la morte di un congiunto in un’epoca in cui la morte praticamente non esiste più. Una morte vicina può essere devastante anche in un mondo già devastato di suo, come quello descritto da Giulia Abbate, e può essere la fine di un ciclo della nostra vita, come nel racconto di Giampietro Stocco. A volte è una distruzione sistematica, come quella portata dai mostri e dagli alieni di Lorenzo Davia e Massimiliano Tosti, a volte è naturale, e a noi tocca occuparci di ciò che rimane. Che può riservare anche incredibili sorprese, come nella casa della nonna descritta da Cat Rambo. E per consolarvi troverete anche l’avventurosa biografia di Jack Vance, uno che, di sicuro, sapeva godersi la vita; oltre ad articoli sulla space opera americana, sull’utopia, su “Snowpiercer” e sull’ipotesi simulazione.

Lanfranco Fabriani ci propone invece IL LASTRICO DEL TEMPO (224 pagine; 2,49 euro) con copertina di Franco Brambilla, il terzo e conclusivo romanzo di uno dei cicli più popolari della fantascienza italiana, quello del servizio segreto temporale italiano, gestito come ogni ente statale italiano: cosa può andare storto?

Dirigenti che pensano solo alla carriera, donne brillanti bloccate dal muro di gomma del maschilismo, intrallazzi, favori, poca voglia di lavorare, e un vecchio direttore che ne sa una più del diavolo, sempre che siano due persone diverse. Insomma, un tipico, normalissimo ente statale italiano, come ce ne sono tanti. Salvo che l’UCCI è segreto, e ha il più delicato dei compiti: salvaguardare l’integrità della storia italiana. Sì, perché da quando Leonardo da Vinci ha inventato la macchina del tempo e questa è stata messa a disposizione di tutte le potenze del pianeta, si combatte una guerra fredda temporale che va tenuta sotto controllo. E quando si cominciano a trovare agenti dell’UCCI brutalmente uccisi appare evidente che stia succedendo qualcosa di terribilmente pericoloso. Anche questa volta il vicedirettore Mariani dovrà collaborare suo malgrado con la sua esuberante “segretaria” Savoldi per venire a capo di una cospirazione che corre sul lastrico del tempo.

Lanfranco Fabriani, nato a Roma nel 1959, si è laureato nel 1986 in letterature comparate con una tesi sulla fantascienza post atomica. Sin dagli anni Ottanta si è fatto apprezzare con la pubblicazione di racconti su varie pubblicazioni, fino ad approdare al romanzo con LUNGO I VICOLI DEL TEMPO, vincitore del Premio Urania nel 2001, premio che ha vinto di nuovo nel 2004 con il seguito, NELLE NEBBIE DEL TEMPO, quest’ultimo vincitore anche del Premio Italia. Entrambi sono stati riproposti da Delos Digital e al ciclo dell’UCCI fa riferimento anche il racconto Il cerchio di paglia pubblicato sempre dalla stessa casa editrice che ha date alle stampe anche I QUADRIVI DEL TEMPO E DELLO SPAZIO, che raccoglie tutti i suoi racconti brevi e la novella YouWorld scritta in collaborazione con Giovanni De Matteo.

Con LA CORPORAZIONE DEI NECRONAUTI (536 pagine; 2,49 euro), Maico Morellini ci racconta che viaggiare nello spazio è possibile… a patto di essere morti. Con questo romanzo del vincitore del Premio Urania, arriva una saga spaziale che rinnova il fascino di THE EXPANSE.

Dall’arrivo degli alieni nel sistema solare, nessun essere umano ha più potuto viaggiare nello spazio e arrivare vivo a destinazione. Le colonie sui pianeti e le lune sono rimaste isolate per secoli, fin quando qualcuno è riuscito ad aggirare il blocco: i necronauti, la corporazione proveniente da Saturno che ha ripristinato le comunicazioni nel sistema. Non tutti, però, sono disposti a concedere loro questo potere.

Maico Morellini, classe 1977 vive a Reggio Emilia e lavora nel settore informatico dove si districa tra cinema, programmi e letteratura. Il suo primo romanzo di fantascienza, IL RE NERO, vince il Premio Urania 2010, pubblicato l’anno successivo da Mondadori, per la quale pubblica anche nel maggio 2016 il romanzo LA TERZA MEMORIA. Nel 2014 crea per Delos Digital la serie hard science fiction “ I Necronauti”. A dicembre 2016 è stata pubblicata da Vincent Books la sua antologia di fantascienza VOCI DELLA POLIS. Nel 2018 scrive IL DIARIO DELL’ESTINZIONE pubblicato da Watson Edizioni e vincitore del Premio Italia 2019 come miglior romanzo fantasy. Ha partecipato a diverse antologie tra cui PROPULSIONI DI IMPROBABILITÀ, I SOGNI DI CARTESIO e MA GLI ANDROIDI MANGIANO SPAGHETTI ELETTRICI? e pubblicato altri diversi racconti. A luglio 2019 pubblica all’interno dell’Urania Millemondi STRANI MONDI, il racconto Fatum.

Per un’estate da brivido non c’è niente di meglio che immergersi nella lettura di qualche racconto horror, specie se si tratta di quelli contenuti nella riproposta dell’antologia SESSO COL COLTELLO (79 pagine; 1,99 euro) di Alda Teodorani, che contiene nove storie di amore, sesso e violenza, nove storie di donne protagoniste e vittime.

Un camion che stritola un’auto in curva. Un avvocato che seduce gli indiziati. L’amore freddo di un uomo serpente. La crudeltà di un ragazzo egoista. Un cadavere privato dei genitali. Nei racconti di Alda Teodorani il sangue colora la passione, l’amore rima col dolore, il coltello penetra nella carne rendendo indistinguibili piacere e morte.

Alda Teodorani è tra i maggiori autori noir e horror italiani. Dall’esordio all’inizio degli anni Novanta è stata al centro della scena italiana del romanzo di genere: dalla fondazione del Gruppo 13, in cui militava con Lucarelli, Fois, Machiavelli, al movimento della Gioventù Cannibale, alla nascita della corrente Neo-Noir. Dai suoi racconti sono stati tratti film, opere teatrali, fumetti. Tra le opere più note GIÙ NEL DELIRIO (Granata Press, 1991), BELVE (Addictions, 2003), I SACRAMENTI DEL MALE (Mondadori, 2008), e le due antologie SESSO CON COLTELLO (Stampa Alternativa 2001) e LA SIGNORA DELLE TORTURE (Addictions, 2004) di prossima pubblicazione con Delos Digital. Recentissimi il romanzo GRAMSCI IN CENERE (Stampa Alternativa) e il primo libro di poesia, TI ODIO POESIA (Edizioni deComporre).

La collana “Sherlockiana”, diretta da Luigi Pachì, stavolta ci propone invece proprio un classico di Sir Arthur Conan Doyle, ovvero LA MALEDIZIONE DEI BASKERVILLE (219 pagine; 1,99 euro), nella nuova traduzione di Alessandra Calanchi.

Si tratta di una nuova edizione dell’intramontabile MASTINO DEI BASKERVILLE, il capolavoro di Arthur Conan Doyle, col titolo che ebbe nella prima edizione italiana uscita sulla Domenica del Corriere. Il volume comprende una sorprendente introduzione, Baskerville, go home!, che svela tutto ciò che è sempre stato lasciato fra le righe: i legami imprevisti fra Doyle e l’America, le relazioni pericolose fra personaggi e pubblico, la nascita della genetica e della psicologia comportamentale, il femminicidio.

Sir Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 22 maggio 1859 – Crowborough, 7 luglio 1930), scrittore e medico scozzese, è l’autore dei 56 racconti e 4 romanzi che rappresentano il cosiddetto “canone” sherlockiano. È l’autore capostipite del sottogenere letterario noto come giallo deduttivo, reso famoso dal personaggio del suo investigatore Sherlock Holmes, assurto poi a ruolo di icona di tutta la letteratura gialla, superando di gran lunga la fama dello stesso Arthur Conan Doyle.

Nella stessa collana ritroviamo anche Alain Voudì con SHERLOCK HOLMES E L’EPIDEMIA MISTERIOSA (125 pagine; 1,99 euro), un romanzo in cui l’autore si ispira a una storia vera, un caso di risonanza internazionale che porterà il celebre detective a indagare su una serie di inspiegabili morti che sconvolgono l’opinione pubblica nel nord dell’Inghilterra.

La sonnacchiosa quiete del 221B viene interrotta dall’arrivo di un’accorata richiesta d’aiuto da parte di un ex compagno di studi del dottor Watson, ora primario in un ospedale di Manchester: una lunga serie di strani decessi sta terrorizzando gli abitanti della regione, e i medici sembrano incapaci di individuarne le cause. Grazie a una minuziosa analisi dei documenti originali dell’epoca, Voudì ripercorre un caso realmente avvenuto, la cui gravità spinse Edoardo VII a nominare una Reale Commissione d’Inchiesta per accertare i fatti e le responsabilità di quanti ne furono coinvolti.

Alain Voudì, genovese giramondo, ha già pubblicato per Delos Digital l’apocrifo SHERLOCK HOLMES E LO SCOTTANTE SEGRETO DI MRS. HUDSON. Tra le altre sue opere si conta la serie distopica “Trainville” e diversi episodi della serie horror “The Tube”; ha pubblicato inoltre numerosi racconti, alcuni dei quali apparsi nei Gialli Mondadori oltre che nelle riviste Robot e Writers Magazine, ed è stato più volte finalista di concorsi quali il Premio Italia, il Premio Vegetti, il RiLL, lo Stella Doppia e il Premio Robot.

Ancora il giallo è il protagonista del primo volume della “trilogia delle donne perdute” di Antonio Bocchi, che si intitola SANGUE DI MADRE SULLE LABBRA (156 pagine; 1,99 euro), dove ci rendiamo conto che svelare il mistero della scomparsa di una donna nella sonnacchiosa provincia parmense è un incarico per il detective Lomax più complesso e pericoloso del previsto.

Una donna non dà sue notizie da giorni. Il marito decide di rivolgersi a un investigatore privato per ritrovarla. Fuggita con un amante? Rapita a scopo estorsione? Uccisa? L’indagine si rivela più complessa di quanto ci si aspettava. E perché del caso si interessa anche quello strano prete dall’aspetto maledetto? Torna sulla scena l’investigatore musicista Bruno Lomax, amante del buon vino e della buona musica, con tutto il suo seguito di personaggi indimenticabili: il modesto Pilleggi, il mangione Triffi, la bella Jette. Per un giallo dai risvolti occulti da cui non riuscirete a staccarvi fino all’ultima pagina.

Antonio Bocchi è nato nel 1958 a Parma dove vive. Lavora come chirurgo plastico presso l’Ospedale di Parma. Negli anni ’90 ha realizzato alcuni film che hanno partecipato a diversi festival di cinema indipendente. Dal 2007 è il leader di una band di rock elettronico (Lux Anodyca) che ha al suo attivo quattro dischi. Il suo primo romanzo che ha come protagonista Bruno Lomax è stato pubblicato da Salani nel 2011.

E’ sempre il giallo il protagonista del romanzo DORIAN GRAY E IL WEEK END CON DELITTO (126 pagine; 1,99 euro) di Elisa Bertini, in cui troviamo dieci ospiti per il fine settimana, una lussuosa villa sull’Isola di Wight e un cadavere in biblioteca: riuscirà Dorian Gray, il dandy più famoso di tutti i tempi, a risolvere il mistero?

Londra, 1890: all’Abermale Club, un cameriere consegna una busta color avorio su un vassoio d’argento. Tra una sigaretta oppiata e un bicchiere di champagne, Lord Henry Wotton e Dorian Gray aprono la lettera: i due amici sono tra gli invitati per un weekend nella lussuosa villa di Lord Tinsbury, sull’Isola di Wight. Per la prima serata, il vecchio padrone di casa ha deciso di intrattenere i suoi ospiti giocando a “Cena con delitto”: peccato che, tra un’anatra alla bordolese e una frecciata maligna, il gioco si trasformi pericolosamente in realtà. Quando, accasciato sul prezioso tappeto persiano in biblioteca, viene ritrovato un cadavere con un pugnale nel cuore, tutti gli invitati si pongono la stessa, inquietante domanda: chi è, tra noi, l’assassino? Potrebbe essere la bella e algida Victoria, o forse quel damerino di suo marito? Sempre che il colpevole non sia il timido e rancoroso Shuterland, o la sua nuova mogliettina tutta pepe… Dorian, aiutato dai caustici quanto irriverenti consigli di Lord Henry, si divertirà a risolvere il rebus, animato come sempre da quella folle curiosità che divora la sua anima immortale.

Elisa Bertini è nata a Ravenna nel 1988. Laureata in Letteratura Italiana, vive a Portsmouth, nel Regno Unito. Dopo aver lavorato come collaboratrice per Il Resto del Carlino, ha pubblicato i romanzi BYRON A PEZZI (Fernandel) e I DIARI DI SEAPORT (Castelvecchi). DORIAN GRAY E IL WEEKEND CON DELITTO è il suo primo romanzo giallo.

Passiamo al thriller con IL CODICE BYRON (286 pagine; 1,99 euro) di Fabrizio Cennamo, dove un cadavere senza testa e una serie di indizi misteriosi sono il segno inequivocabile della matrice esoterica di un omicidio, ma soltanto una mente allenata a riconoscerli potrà comprendere il messaggio segreto che celano. In questi casi, si sa: se cerchi i guai, alla fine i guai ti trovano.

Roma: un cadavere senza testa viene ritrovato in un appartamento. Il caso è affidato a Patrizia Goretti, una giovane ispettrice di polizia, meticolosa e intelligente. Una serie di sfortunati eventi invece coinvolgono Giulio Pompei, un biker semi-professionista che viene convocato in commissariato. Per puro caso Giulio e Patrizia si incontrano e si riconoscono: tanti anni prima avevano frequentato l’istituto d’arte insieme, si erano innamorati e poi persi di vista; qualcosa di sopito si risveglia in loro e cominceranno a frequentarsi di nuovo.

Un indizio misterioso sta però mettendo in difficoltà la polizia: si tratta di un teschio ritrovato sulla scena del crimine. Inizialmente attribuito alla vittima, risale in realtà a epoca romana, probabilmente sottratto da una catacomba.

Patrizia si confida allora con Giulio che, incuriosito dagli eventi e ferrato in materia, la aiuta a ricostruire uno scenario plausibile. Una pista inquietante comincia a prendere forma tra uomini di Chiesa corrotti, nuovi cadaveri e segreti sconvolgenti. Patrizia per fare chiarezza sul caso avrà più volte bisogno dei consigli di Giulio, esperto di storia dell’arte sì, ma anche grande appassionato di esoterismo. Le sue intuizioni faranno luce sulla matrice misteriosa ed enigmatica degli omicidi. Sebbene qualcuno non voglia accettare questa teoria, è solo seguendo questa pista che Patrizia e Giulio cominceranno a capire qualcosa. Mettendo in fila, tassello dopo tassello, tutte le informazioni disponibili, si renderanno conto che le loro scoperte sono soltanto parte di un disegno più ampio che li vede coinvolti in prima persona e che il loro incontro, come la loro separazione, non sono stati per niente casuali.

Fabrizio Cennamo, nato e cresciuto a Roma, ha maturato le sue esperienze attraverso lo studio, la curiosità e il confronto con la realtà sociale dei quartieri della sua città.Ha svolto molteplici lavori: impiegato, addetto alle vendite, fattorino e magazziniere. Oggi è libraio, sposato e felicemente papà. Negli anni ha scritto numerosi racconti e romanzi, soprattutto di genere horror e thriller. Lo sport, la musica rock e il cinema sono altre sue grandi passioni. Diverse sue opere sono state pubblicate in antologie per scrittori emergenti tra cui si ricordano: Tangenziale Est ne I Porti Sepolti vol. III (Aletti Editore); Non definitiva ma dolce in Vaults 2009 (Ferrara Edizioni); Mantenere la parola e L’ultimo volo del Nibbio per Italian Noir e Italian Noir 2 (I Sogni di Carmilla). Dal 2014 è in fase di pubblicazione la saga horror post-apocalittica Cronache dei Sopravvissuti. La Spiaggia e La Strada sono i volumi usciti nella collana e-book di Aletti Editore.

Ed è sempre il thriller a farci compagnia nel romanzo breve LA SCOMPARSA DELL’ELFO (58 pagine; 1,99 euro) di Luigi Brasili, in cui la morte di una scrittrice per tutti è un suicidio, ma non per l’ispettore Cannivaro.

Una ragazza ritrovata nella sua automobile, nascosta in un boschetto ritrovo di coppiette. Tutti accettano l’ipotesi del suicidio, ma l’ispettore Bruno Cannivaro non ci crede. C’è un diario, e la statuetta di un elfo, scomparsa. Bruno odia gli elfi ma ancora di più i bastardi come quello che è coinvolto nella morte di Laura.

Luigi Brasili è nato a Tivoli, in provincia di Roma, dove vive tuttora. Ha sempre amato la parola scritta, fin da bambino, ma ci si è messo d’impegno a partire dalla fine del 2003, ottenendo numerosi riconoscimenti nei concorsi letterari. Ha pubblicato con vari editori tra cui Fanucci, Rai-Eri, Cronaca Vera, Writers Magazine Italia, Delos Science Fiction. Alcuni suoi racconti sono stati letti in trasmissioni radiofoniche e università. Con la Delos Books ha già pubblicato, oltre a un racconto vincitore del premio WMI nel 2008, il romanzo LACRIME DI DRAGO e i racconti Forse domani, Seta e Match Point nelle antologie “365 racconti”. Per Delos Digital ha già pubblicato IL LUPO e IL RITORNO DEL LUPO nella collana “The Tube Exposed” e due titoli per la collana “Fantasy Tales”: IL TEMPIO DEI SETTE e STELLE CADENTI. Ha pubblicato inoltre LA STREGA DI BEAUBOIS (Magnetica, Napoli 2006) e due libri editi da La Penna Blu di Barletta: LA STIRPE DEL SENTIERO LUMINOSO (2011) e C’ERA UNA VOLTA UN RE (2014).

Per concludere, in LO SCRITTO DI SANGUE (123 pagine; 1,99 euro), Enzo Verrengia ci svela quale destino incombe sulla sconosciuta prigioniera nell’insospettabile campagna inglese, così disperata da vergare con il sangue la sua richiesta d’aiuto.

Nella Londra fra le due guerre, l’età dell’oro per il giallo classico, tra la folla di tanti segugi memorabili, ecco l’ispettore Woolworth del Criminal Investigation Department di Scotland Yard, dall’infallibile acume investigativo. Ricalcato sui protagonisti di Edgar Wallace, la sua perspicacia si accompagna all’ironia tipicamente britannica. Ritrovato per caso un pezzo di carta da parati sul quale una donna prigioniera ha vergato con il sangue la richiesta di essere liberata, l’ispettore si reca nella località di provincia da lei indicata come sede della sua detenzione. Fra segreti di famiglia e questioni ereditarie, Woolworth deve ricorrere a tutte le proprie risorse per venire a capo della vicenda.

Enzo Verrengia nato ad Alatri (FR), vive a Pescara. Scrive su La Gazzetta del Mezzogiorno e su Conquiste del lavoro. Collabora al programma televisivo Il Caffè di Rai Uno. Ha realizzato sceneggiature per la collana di fumetti “Martin Mystère”. Ha pubblicato numerosi racconti e l’antologia satirica LA NOTTE DEGLI STRAMURTI VIVENTI (Stampa Alternativa, 2001), i saggi DIVORA IL PROSSIMO TUO (Avagliano, 2004), COMPLOTTARIO (Avagliano, 2006), MILLENNIAL (Pellegrini, 2017) e una serie di romanzi di spionaggio per la collana Segretissimo della Mondadori, con lo pseudonimo di Kevin Hochs: SANDBLAST (2008), STURMVOGEL (2011), TARGETING (2014) e WATCHDOG (2015). Ha rivisitato Stevenson con L’EREDITÀ DI HYDE (Piemme, 2013).

Buona lettura.

A cura della redazione