DELOS DIGITAL: IL COLORE DELLA FANTASCIENZA… MA NON SOLO

Se il mystery è associato al “giallo”, tanto che averne preso il nome, e per qualche motivo il fantasy finisce sempre per stare sul verde, la fantascienza negli anni è stata associata a diversi colori, in particolare tre: l’azzurro (colore del cielo), il rosso (si pensi a “Urania”, ma anche al sito/rivista Fantascienza.com) e l’argento. L’argento ricorre nei numeri speciali di “Urania” e sulla copertine di altre collane, ma soprattutto è stato identificato con la collana “Cosmo Argento” dell’Editrice Nord. Quando Delos Books ha cominciato a pubblicare la collana “Odissea Fantascienza”, nel 2005, curata dallo stesso Gianfranco Viviani che aveva gestito l’Editrice Nord fino a qualche anno prima, aveva ripreso il colore argento. Poi la collana è passata attraverso varie fasi, ha cambiato grafica e ora non pubblica più fantascienza internazionale. I volumi sono neri con titoli rossi.

Ora nasce la nuova collana “Odissea Argento”, che riprende in parte la grafica (soprattutto sulla costina) della “Odissea Fantascienza” originale, e soprattutto, ne riprende l’idea di base: pubblicare – non solo in e-book ma anche in stampa – opere brevi di fantascienza che hanno lasciato un segno, romanzi brevi e brevi romanzi. Curata da Silvio Sosio (ma con la collaborazione di Sandro Pergameno) la collana parte alla fine di questo mese con il programma di pubblicare inizialmente un titolo ogni due mesi. La grafica della copertina è originale e ospita un disegno realizzato appositamente da Franco Brambilla.

Sono già stati annunciati i primi tre volumi: è appena uscito il primo, un romanzo finora inedito di Jack Vance, NOPALGARTH; e in autunno usciranno IN UN ALTRO PAESE di Robert Silverberg e IL PONTE SULLE NEBBIE di Kij Johnson, tutti in e-book, ma anche, contemporaneamente, in cartaceo.

Iniziamo allora con il parlare di NOPALGARTH (160 pagine; 16 euro il cartaceo e 2,99 euro il digitale) di Jack Vance, per la prima volta in italiano, una storia paranoica e terrificante nello stile di “Ai confini della realtà”.

Sul pianeta Ixax la guerra si è appena conclusa, ed è stata un immane disastro. La superficie è ridotta a cumuli di rovine e quel poco che resta della popolazione vive in città sotterranee. Ma non è finita, ora resta la sfida più grande: affrontare i veri nemici, gli esseri sfuggenti e incomprensibili chiamati Nopal, attaccandoli sul loro stesso pianeta d’origine, Nopalgarth. Ma è una battaglia che gli abitanti di Ixax non possono combattere direttamente: qualcun altro dovrà farlo per loro, un alieno proveniente da quel pianeta che la sua specie chiama Terra.

Jack Vance (1916 – 2013) è stato uno dei più grandi autori di fantascienza e fantasy, e certamente tra i più amati dal pubblico. Dopo una serie di lavori di ogni genere, durante la Seconda Guerra Mondiale si arruola nella marina mercantile e gira il mondo. In questo periodo comincia a scrivere il ciclo della “Terra Morente”. Tra gli anni Cinquanta e Settanta viaggia, in Europa e nel resto del mondo, traendo da queste esperienze esotiche gli spunti per i suoi romanzi: “Il pianeta gigante”, “I linguaggi di Pao”, il ciclo di “Durdane”. Nella sua carriera ha scritto decine di romanzi di fantascienza, fantasy e gialli, per un totale di oltre sessanta libri; tra i titoli più famosi ricordiamo i cicli di “Tschai”, di “Lyonesse”, dei “Principi demoni”, di “Alastor”… tutte storie ricche di fascino, di personaggi indimenticabili, narrate con uno stile elegante e immaginifico.

Fantascienza italiana invece con TERRA NOVA (56 pagine; 1,99 euro), racconto lungo di Caterina Franciosi, che ci porta su un nuovo pianeta, senza ingiustizie, senza carceri, senza problemi. Ma forse i problemi ci sono, ma sono stati nascosti.

Siamo su una “Terra Nuova”: sì, ma quale? Emel vive a New Beacon: pianeta trovato nel cosmo, terraformato e ripopolato dai superstiti del disastro ecologico terrestre. Qui vige un nuovo benessere, non esistono carceri e tutti sono felici e prosperi, salvi dall’anarchia dei progenitori. Ma se è davvero così, perché ai confini ci sono i ribelli? E perché la giornalista Victoria, moglie del funzionario di propaganda Emel, è sparita senza che il Governo abbia fatto altro che insabbiare tutto? Alla ricerca di risposte, Emel si trova presto in un gioco più grande di lui, verso un altro pianeta, molto più antico e molto più vero, che forse non è affatto nuovo… ma che ospita risposte, resistenze, rinascite. E la verità di cui si ha bisogno per vivere.

Caterina Franciosa è nata nel 1990 in una piccola cittadina della riviera romagnola al confine con le Marche. Ha frequentato il Liceo Classico e, successivamente, la facoltà di Lingue e Culture Straniere all’Università di Urbino. Nel 2018 apre il blog “Il Salotto Letterario” che si occupa di interviste e recensioni. Collabora con diverse case editrici, siti web, gruppi Facebook e riviste, tra cui l’associazione culturale “Italian Sword&Sorcery” nella sezione racconti e il magazine “Life Factory Magazine” nella sezione recensioni. Ha pubblicato racconti in varie antologie, tra cui “Eau de Vampire”, “Il Marinaio e la Sirena” e “Vento del Nord” (in “Dreamscapes – I Racconti Perduti”, Editrice GDS), “Dietro il muro” (in “Ali Spezzate”, PAV Edizioni, contro la violenza sulle donne), “Corvi di Guerra” (in “Guerriere”, antologia fantasy al femminile edita da Le Mezzelane) e “La carità di murt” (in “Halloween all’italiana”, dal contest del portale LetteraturaHorror.it). Il suo racconto “La pioggia ricorda” è uscito per la collana “Delos Passport”.

Sempre la fantascienza è la protagonista del numero 217 della rivista DELOS SCIENCE FICTION (70 pagine; 1,99 euro) diretta da Carmine Treanni.

Prendete un presidente degli Stati Uniti che annuncia la costituzione di una nuova forza armata che si occuperà dello spazio. Aggiungete uno dei comici più brillanti del cinema americano e una delle più potenti piattaforme di streaming online e quello che otterrete è “Space Force”, la nuova serie televisiva disponibile su Netflix creata da Greg Daniels e dall’attore comico Steve Carell. Ma la premessa non proviene dal mondo della fiction televisiva, bensì dal mondo reale. Nel 2018 infatti, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunciò la nuova forza militare e Netflix decise che era un ottimo spunto per una serie TV. Coinvolse Carell che, a sua volta, coinvolse Daniels e così nacque la serie TV a cui DELOS SCIENCE FICTION NUMERO 217 dedica il suo speciale, con ben tre articoli.

Alessandro Cosentino, invece, ci porta ancora “là dove nessun uomo è mai giunto prima”, presentandoci “Star Trek Discovery: Aftermath”, una miniserie a fumetti in 3 albi in cui si narrano le gesta dell’astronave Enterprise dopo la seconda stagione televisiva di “Star Trek Discovery”.

Arturo Fabra ci introduce all’universo cine-televisivo di “Dune”, in attesa della nuova versione cinematografia di Denis Villeneuve tratta dalla saga di romanzi di Frank Herbert.

Fabio Lastrucci, nella sezione rubriche, continua a raccontarci le eroine spaziali, o per meglio dire le Cosmic Girl, del fumetto.

Il racconto di questo mese è uno dei più belli pubblicati da Delos in questi ultimi anni. L’autore è Claudio Chillemi, che per gli appassionati non ha bisogno di presentazioni, e vi diciamo solo che è dedicato ai giudici uccisi dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Dalla fantascienza passiamo al fantasy con LA LUPA, LE STELLE E IL DIAVOLO (116 pagine; 2,99 euro) di Gabriella Mariani e Antonella Pisconti, una fiaba dark per adulti ambientata in Lapponia alla fine dell’800, ispirata alle leggende finniche e al mondo incantato delle illustrazioni dello svedese John Bauer.

LA LUPA è Claudia, una bimba di sei anni, figlia di Alma, strega Kalè finlandese. Fin dalla nascita sa trasformarsi in lupa artica.

LE STELLE vogliono che conosca una magia più grande della metamorfosi. È quello che sostiene Vil, il lupo Stellare che guida Claudia attraverso i sogni e gli incubi quotidiani, e insegna a Claudia a parlare con gli Astri, a sentire le loro risate.

IL DIAVOLO è Hiisi, oscura divinità delle foreste, nel quale i Finnici riconoscono il Demonio. Durante un rito di mezz’estate Claudia gli viene affidata dagli Astri e il demone non sa opporsi al loro volere.

La bimba cresce, tra incanti e giochi, danzando nel vento e scherzando insieme ai troll. Cresce anche l’amicizia tra lei e Hiisi, nel quale vede una creatura buffa e gentile, del quale conosce anche il volto nascosto dietro le sembianze mostruose.

Anche Hiisi si lascia incantare da tali speranze ma è consapevole che, nella sua natura demoniaca, rischia di condure Claudia per un cammino di atrocità interminabili.

Antonella Pisconti è nata a Manduria nel 1985, vive e lavora tra Roma e il Salento. Ha studiato lingue. Si interessa di fantastico, di gioco di ruolo narrativo e di cosplay da sempre e ha alle spalle una lunga esperienza di scrittura a più mani. Questa è la sua prima opera destinata alla pubblicazione.

Gabriella Mariani, nata a Crema nel 1972, vive e lavora tra Milano e la bassa. È specializzata in letteratura russa e lavora in una biblioteca scientifica. Si occupa di letteratura fantastica dal 2006, scrive autonomamente e a più mani e ha pubblicato con Montag (romanzi e racconti) e Delos Books (racconti brevi).

Altro fantasy, con una connotazione storica, è il romanzo breve IL COLLEZIONISTA DI SOGNI (64 pagine; 2,99 euro) di Luigi De Pascalis che ci pone di fronte alla domanda: nel grande gioco di specchi in cui Cielo e Terra si confondono, chi ha più bisogno di chi: gli uomini o gli dèi?

L’impero romano è in decadenza. Alemanni, Burgundi, Franchi Svevi e Vandali razziano i territori di frontiera. La capitale si è spostata da poco da Milano a Ravenna. Sul trono d’Occidente siede Onorio. Ormai in tutto l’Impero i cristiani sono una maggioranza incolta, intransigente e rissosa, ma a Roma non mancano magistrati onesti e capaci. Uno dei più brillanti e temuti è Caio Celso, seguace del dio Mithra e profondo conoscitore del pensiero di Seneca.

Caio Celso discende da Veltumnus Celsus, augure e indovino condotto a Roma in catene durante l’ultima guerra Sannitica. Nelle sue indagini lo affianca il giovane “tresvir” Alipio, che è anche io narrante di questa vicenda.

Tutto ha inizio il giorno in cui Timocleide di Difilo, il navarca di Miseno che ha restituito disciplina ed efficienza alla flotta romana ripulendo il mare dai pirati, si presenta terrorizzato dall’amico Caio Celso chiedendo il suo aiuto.

Rientrando a Miseno con la flotta, Timocleide si è imbattuto in una strana nave alla deriva, senza equipaggio e con un carico inquietante. Da quel momento è stato coinvolto in eventi inspiegabili e cupi. Ora teme per se stesso e per la bellissima moglie Lollia Saturnina che lo attende nella villa di Miseno. Caio Celso e Alipio, sebbene scettici circa il racconto del navarca, acconsentono ad accompagnarlo a Miseno. Finiranno per scoprire che nel grande gioco della vita a volte mortali e immortali s’incontrano e che ciò che accade in quei momenti è al di là di ogni immaginazione.

Luigi De Pascalis ha pubblicato numerosi racconti di genere fantastico su riviste, quotidiani e antologie. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in Francia, Germania e Stati Uniti. Ha vinto per due volte il Premio Tolkien per la letteratura fantastica ed è stato finalista al Premio Camaiore di Letteratura Gialla. Con il romanzo “La pazzia di Dio” è stato finalista al Premio Acqui Storia. Con “Notturno bizantino, la lunga fine di un impero”, è stato candidato al Premio Strega 2016 e nello stesso anno ha vinto il Premio Acqui per il romanzo storico. Di recente ha pubblicato per Newton & Compton “Il sigillo di Caravaggio” (2019) sulla vita avventurosa di Michelangelo Merisi da Caravaggio, e “Il pittore maledetto” (2020), sugli ultimi anni di Francisco Goya. Al magistrato romano Caio Flaviano Celso ha dedicato tre romanzi: “Rosso Velabro”, “Il signore delle furie danzanti”, “La dodicesima sibilla” e alcuni racconti lunghi fra cui “Il collezionista di sogni”. I racconti e “Rosso Velabro” vedono l’integerrimo magistrato alle prese con eventi fantastici. Gli altri due romanzi sono veri e propri gialli storici che saranno ripubblicati a breve da La Lepre Edizioni.

Veniamo ora al giallo e alla collana dedicata a Sherlock Holmes, con il racconto SHERLOCK HOLMES E L’AVVENTURA DI CANAL REACH (24 pagine; 1,99 euro) di Arthur Hall, dove il detective di Baker Street, nel pieno di una crisi di noia, riceve dal fratello Mycroft lo spunto per una nuova indagine…

Sherlock Holmes deve scoprire chi si nasconde dietro al gioviale Peter Smith, che ha invitato un impiegato di Mycroft stesso nella sua casa di Canal Reach, senza poi presentarsi all’appuntamento. È proprio questa polverosa dimora a custodire la chiave per sventare una minaccia proveniente da lontano.

Arthur Hall è nato nel 1944 nel quartiere di Aston, a Birmingham, Regno Unito. Il suo interesse per la scrittura è iniziato tra i banchi di scuola ed è stato, insieme all’amore per i libri di suspense e avventura, una via di fuga situazioni poco piacevoli. Anni dopo, esce il suo primo romanzo “Sole Contact”, una storia di spionaggio incentrata su un dipartimento governativo super segreto chiamato “Sezione Tre”, seguito, ad oggi, da altri quattro volumi. Un quinto, “The Suicide Chase”, è attualmente nelle ultime fasi di lavorazione. Altre opere includono i casi “riscoperti” di Sherlock Holmes, due raccolte di racconti bizzarri e due romanzi sull’avventuriero Bernard Kramer, insieme ai contributi in numerose antologie, in particolare “The MX Book of New Sherlock Holmes Stories”. La sua unica ambizione, oltre a quella di venire più ampiamente pubblicato, è di assistere alla prima di un film basato su uno dei suoi romanzi, meglio se al cinema Odeon di Leicester Square, a Londra. Vive nelle West Midlands, Regno Unito, dove non di rado porta a spasso i cani di altre persone, mentre cerca di elaborare nuovi intrecci da raccontare.

Altro racconto per la collana “Sherlockiana” diretta da Luigi Pachì, è SHERLOCK HOLMES E LA SPARIZIONE SULLA RIVA DEL TAMIGI (30 pagine; 1,99 euro) di Peter K. Andersson (traduzione di Elisa Passeri), che porta il detective di Baker Street a svolgere un’indagine nei bassifondi della capitale inglese…

In questa avventura, Sherlock Holmes e il dottor Watson si immergono nei bassifondi londinesi, chiamati a risolvere la scomparsa di un ragazzino che per guadagnarsi da vivere rovista tra il fango e i rifiuti del Tamigi. Le indagini riveleranno come il confine tra legalità e criminalità è più sfumato di quanto si possa pensare standosene comodamente seduti nel salotto di casa.

Peter K. Andersson è uno storico specializzato sui temi dell’Inghilterra vittoriana. Ha pubblicato molteplici lavori sulla vita e la cultura popolare in epoca vittoriana. È nato e vive in Svezia. Questo racconto è uscito originariamente nel 2015 nella sua antologia intitolata “The Sensible Necktie and other stories of Sherlock Holmes” ed edita da MX Publishing.

Dal giallo al noir ci spostiamo insieme ad Andrea Carlo Cappi e al suo racconto lungo LA RUMBA DEL SICARIO (38 pagine; 1,99 euro), ambientato in Spagna nel 1947: Torrent e Weissmann sono sulla pista di spie vecchie e nuove.

Ottobre 1947: gli agenti della squadra Dark Duet dell’MI6 danno la caccia a Ivan Tsarov, sicario dell’MGB nascosto tra i gitani di Barcellona. Nel frattempo, dai documenti in possesso di un agente russo assassinato, scoprono che per qualcuno la Guerra Fredda è iniziata ben prima di quanto immaginassero…

Andrea Carlo Cappi (Milano, 1964), vive tra l’Italia e la Spagna. Autore di una cinquantina di volumi tra narrativa e saggistica, ha scritto romanzi originali con “Martin Mystère” (Premio Italia 2018, Premio Atlantide 2019) e con Diabolik & Eva Kant. Oltre alla saga horror-erotica “Danse Macabre” e alla serie noir “Black”, pubblica i romanzi di “Agente Nightshade” per Segretissimo Mondadori, sotto il nome François Torrent.

Chiudiamo con i saggi e cominciamo con DRAGONBALL: UN ROMANZO CINESE (38 pagine; 3,99 euro) di Matteo Scrima.

La leggenda più popolare dell’estremo Oriente incontra il manga e l’anime più famoso degli anni ‘90. La storia dà vita alla leggenda; la leggenda diventa romanzo; il romanzo si trasforma in opera animata. Dal “Xīyóujì” (“Viaggio in Occidente”) a “Dragon Ball”, cambiano i tempi e muta la forma, ma il messaggio e il significato di questa leggenda rimangono validi ancora oggi.

Infine segnaliamo l’uscita della raccolta di saggi PENSIERO STOCASTICO. CINQUANTA SFUMATURE DI DISSENSO (527 pagine; 4,99 euro) di Roberto Quaglia, con una prefazione di Silvio Sosio.

Questo libro raccoglie cinquantuno articoli pubblicati tra il 1995 e il 2004 sulla rivista “Delos Science Fiction” nella rubrica “Pensiero Stocastico”. Leggerlo può essere un’ottima occasione per cambiare la propria visione del mondo. Infatti il contenuto di questa antologia è vera e propria ricerca: ricerca dell’uscita, l’uscita dal luogo comune, dal modo normale di vedere le cose, l’uscita dai preconcetti, dai modelli di ragionamento imposti dalla cultura o dai media. Un flusso libero di pensieri che seguono le linee della speculazione più tipica della migliore fantascienza, conditi col gusto per il bizzarro e il curioso. Alcuni passi possono far rabbrividire o scandalizzare. Nulla di strano; il gioco è quello di uscire dagli schemi, di cercare di porsi da punti di vista diversi, da prospettive nuove, quasi aliene. E guardare cosa ne viene fuori. E spesso, attraverso divagazioni e ragionamenti strani e a volte apparentemente inconcludenti, salta fuori la gemma, l’idea illuminante, quella trovata che ti fa rileggere la frase per capirla meglio, sollevare gli occhi dal libro e dire: «wow!». Robert Sheckley diceva che per troppo tempo Roberto Quaglia non è stato famoso. Non è ancora troppo tardi per cambiare questo stato di cose.

Roberto Quaglia è autore di opere considerevolmente diverse fra loro. Dalla narrativa di fantascienza surreale, all’umorismo, al teatro, alla saggistica di controinformazione. La sua opera “Il Mito dell’11 settembre” è ormai un classico, con edizioni anche in traduzioni inglese e rumena. Ha inoltre scritto un libro in inglese a quattro mani con lo scrittore britannico Ian Watson, “The Beloved of My Beloved”, una raccolta di storie deliranti e paradossalmente sexy, con una delle quali ha vinto in Inghilterra il prestigioso Premio BSFA.

Buona lettura.

A cura della redazione