CARLO LUCARELLI… E I CRIMINI AMOROSI AL MYSTFEST

“Lo scrittore ha il dono della parola, pertanto ha grande responsabilità e può fare molto per aiutare a capire e ad affrontare il drammatico fenomeno della violenza contro le donne”.

Lo ha detto lo scrittore Carlo Lucarelli, tra più celebri giallisti italiani e volto noto della Tv, intervenendo alla serata dedicata ai Crimini amorosi e alla violenza contro le donne al MystFest, festival internazionale del giallo e del mistero di Cattolica.

In apertura dell’incontro, il vicesindaco, Valeria Antonioli, si è soffermata sul dovere delle istituzioni di favorire la nascita di strutture contro la violenza di genere. In tale quadro è nato il Centro di assistenza voluto dall’Amministrazione comunale di Cattolica. Inoltre, con il sostegno del Servizio sanitario regionale dell’Emilia Romagna, è stato avviato il “Progetto Chiama Chiama” di aiuto alle donne.

Tra i vari relatori della serata anche gli scrittori Orianna Ramunno e Antonio Tenisci che hanno presentato il volume, curato da Franco Forte, “Amori Malati” – Speciale n.84/2017 di Giallo Mondadori – sul femminicidio (con i romanzi della Ramunno, di Tenisci e un racconto di Elisa Bertini), nel quale sono presenti tre diverse storie nere sulla grave problematica.

Ospite d’onore è stata Gessica Notaro, già Miss Romagna, ragazza sfregiata con l’acido da un suo ex partner. La sfortunata modella, tra la massima attenzione e il calore del pubblico, ha raccontato le vicissitudini, le sofferenze e le angherie subite, incoraggiando le donne a reagire ai soprusi. Ma qual è il pensiero di Carlo Lucarelli in proposito? Lo abbiamo avvicinato per farci raccontare cosa ne pensa.

“Certo – ci ha detto lo scrittore – se ne parla molto oggigiorno, ma avremmo dovuto parlarne anche prima. Io ritengo che dobbiamo fare tutti qualcosa partendo dal modello educativo e quindi in primo luogo da genitori nelle nostre case con i nostri figli”. In effetti, come emerso nel dibattito, non sono aumentati i casi di violenza sulle donne, che ci sono sempre stati, ma il fatto che con sempre maggiore attenzione se ne parla su giornali e in Tv e opinionisti, sociologi e psicologi sono concordi che occorre andare alla radice della educazione dell’uomo.

“Io ho due bambine piccole – ha proseguito Lucarelli – le quali mi dicono che i bambini, anche a scuola, giocando a volte buttano a terra gli altri compagni e ciò non stupisce perché sono maschi. Ecco, bisogna far capire loro che è un comportamento  sbagliato, che i maschi non fanno così. Se si pensa che sia da uomo fare così, avremo un’educazione errata”.

E delle leggi in materia cosa ne pensa? “E’ necessaria una normativa più efficace perché abbiamo Forze dell’Ordine all’altezza ma che a volte non hanno gli strumenti giusti per perseguire i colpevoli. Così si emettono condanne che non bloccano il problema, tanto che spesso i reati vengono reiterati. Siamo ancora molto lontani dall’affrontare al meglio questo tipo di crimini. Io ho parlato del tema nei miei libri – ha concluso – ma intendo farlo con maggiore attenzione anche in televisione”.

Filippo Radogna