L’ALBA DEI MORTI VIVENTI

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Dawn of the Dead

Anno: 2004

Regia: Zack Snyder

Soggetto: basato sull’omonimo film di George A. Romero

Sceneggiatura: James Gunn

Direttore della fotografia: Matthew F. Leonetti

Montaggio: Niven Howie

Musica: Tyler Bates

Effetti speciali: Bob Hall, Laird McMurray e Dennis Berardi

Produzione: Marc Abraham, Eric Newman e Richard P. Rubinstein

Origine: Usa

Durata: 1h e 41’

1h e 51’ (unrated director’s cut)

CAST

Jake Weber, Sarah Polley, Ving Rhames, Mekhi Phifer, Ty Burrell, Michael Kelly, Kevin Zegers, Michael Barry, Lindy Booth, Jayne Eastwood, Boyd Banks, Justin Louis, Inna Korobnika, R. D. Reid, Kim Poirier, Ken Foree

TRAMA

Una strana e sconosciuta epidemia trasforma nel giro di una notte le persone in zombi cannibali. Gran parte della popolazione è stata uccisa o infettata dalle orde di cadaveri, costantemente affamati di carne umana. Un’infermiera diplomata scampa a stento dall’aggressione di suo marito, infettato da Vivian, la figlia dei vicini. Fugge quindi per la città sul Lago Michigan, assistendo a una catastrofe divenuta mondiale. Nei titoli di testa scorrono, infatti, immagini televisive di soldati e speaker sopraffatti dagli zombi in tutto il mondo. Si decide di terminare definitivamente le trasmissioni con l’apparizione di un personaggio afroamericano che recita la celebre frase: “quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra”. La donna si unisce a un gruppo di superstiti asserragliatisi in un grandissimo centro commerciale. Il gruppo ritiene di poter condurre una vita tranquilla nell’ozio e nell’opulenza, godendo dell’infinità di beni divenuti finalmente gratuiti, mentre resta sotto assedio dagli zombi. Col passare del tempo però gli assediati si rendono conto che non potranno restare con le mani in mano aspettando la morte e così pianificano di utilizzare la barca di uno di loro per fuggire in una delle isole al largo della città, ritenute essere disabitate. Inizia una fuga disperata verso il porto, che si rivela essere ben più difficile del previsto, perché il numero degli zombi è così elevato che il bus-navetta corazzato che hanno allestito non riesce ad avanzare. Durante il percorso disperato, la maggior parte degli umani cade vittima dei morti. Finalmente i pochi superstiti riescono a salpare. I titoli di coda accompagnano brani di registrazioni video, a documentare il loro ultimo viaggio verso la sospirata isola, dove vengono accolti invece dall’ennesima orda di morti viventi. Una breve sequenza al termine della pellicola lascia intendere che anche la sorte di questi pochi scampati sia segnata.

NOTE

L’alba dei morti viventi”, diretto da Zack Snyder (“300”, “Watchmen”, “Sucker Punch”, “Il regno di Ga’Hoole”, “Superman: Man of Steel” e l’imminente “Batman v Superman: Dawn of Justice”), è il remake del film “Zombi” di George Romero ed è stato presentato fuori concorso al “57º Festival di Cannes”.

Alla colonna sonora troviamo Tyler Bates (“L’ombra dello scorpione”, “300”, “La casa del diavolo”, “City of ghosts”, “I Guardiani della Galassia” e le serie tv “Kingdom” e “Salem”), mentre la sceneggiatura, basata su quella originale di Romero, è opera di James Gunn che, dopo un passato alla Troma in varie vesti (“Tromeo and Juliet”, “Terror firmer”, “Toxic Avenger IV”), si è occupato di scrivere le due versioni cinematografiche di “Scooby Doo” per poi passare alla regia con “Slither”, “Thor 2: The Dark World” e “I Guardiani della Galassia”.

Vediamo ora alcune curiosità riguardanti questa pellicola che, pur ispirandosi come dicevamo al capolavoro di Romero, in alcuni casi si discosta dall’originale con guizzi molto interessanti da parte del regista Snyder, come nel finale: il camion che si intravede all’inizio del film, che piomba all’interno del parcheggio, è della società “BP”, la stessa dei camion usati nel film di Romero del 1978 per bloccare gli ingressi del centro commerciale; quando i protagonisti, arrivati al centro commerciale, guardano le immagini provenienti dal mondo dopo l’infezione, si possono notare alcune riprese relative al G8 di Genova; c’è un cameo di Tom Savini (che si era occupato degli effetti speciali di “Zombi”, che aveva anche interpretato uno dei capi dei motociclisti che nel film di Romero attaccano il centro commerciale e che aveva diretto il primo remake della prima quadrilogia romeriana, “La notte dei morti viventi”), nel ruolo di un poliziotto che in TV spiega come uccidere gli zombi; altro cameo è quello di Ken Foree, uno dei protagonisti del film di Romero, nel ruolo di un reverendo che declama in TV la frase «Quando non ci sono più posti all’inferno i morti camminano sulla terra», frase che lo stesso attore pronunciava anche in una delle scene del film di Romero; ultimo cameo è quello di Scott Reiniger, altro protagonista del film di Romero, nel ruolo di un generale che viene intervistato alla TV riguardo all’infezione.

Questo film ha ispirato la serie di videogames “Dead Rising”, di cui il primo capitolo è ambientato proprio nel Willamette Mall. Rispetto alla pellicola cinematografica sono presenti diversi personaggi con cui interagire durante il gioco.

Dal film inoltre è stato tratto un seguito a fumetti di David Hine e German Erramouse intitolato “La notte dei morti viventi – Dopo l’apocalisse”, seguito ufficiale del film.

In questo film gli zombi sono in grado di correre, saltare e attaccare anche meglio di un umano, ma sono sprovvisti di intelligenza, una caratteristica vista invece nel britannico “28 giorni dopo” di Danny Boyle.

Tra gli attori ne segnaliamo alcuni che hanno incontrato spesso durante la loro carriera il genere fantastico, interpretando vari ruoli: Jake Weber (“Vi presento Joe Black”, “The cell”, “Wendigo”, “The Haunting of Molly Hartley” e le serie tv “Medium” e “American Gothic”), Sarah Polley (“Le avventure del barone di Münchausen”, “Splice”, “eXistenZ”, “Il mistero dell’acqua”, “Beowulf & Grendel”), Ving Rhames (“Allucinazione perversa”, “La casa nera”, “Day of the dead”, “Il mondo dei replicanti”, “Piranha 3D”, “Death race 2 e 3”, “Zombie Apocalypse”), Mekhi Phifer (“Incubo finale”, “Impostor”, “Divergent”, “Insurgent” e i serial televisivi “Torchwood” e “Psych”), Ty Burrell (“Evolution”, “Il mistero delle pagine perdute”, “L’incredibile Hulk”), Michael Kelly (“Unbreakable”, “Chronicle”, “Superman: Man of Steel”), Kevin Zegers (“Il seme della follia”, “Komodo”, “Wrong turn”, “Fear of the dark”, “The Hollow”, “Capitan Zoom”, “Frozen”, “Vampire”, “The colony”, “Shadowhunters” e i telefilm “X-Files”, “Piccoli brividi”, “Storie incredibili”, “Smallville”), Lindy Booth (“Teenage space vampires”, “The Skulls 2”, “American psycho 2”, “Wrong turn”, “Nickname: Enigmista”, “S.O.S. La natura si scatena”, “Kick-Ass 2” e le serie televisive “Gli acchiappamostri”, “Psi Factor”, “Relic Hunter”, “Earth: Final conflict”, “Mutant X”, “Ai confini della realtà”, “Odyssey 5”, “The 4400”, “Supernatural”, “Ghost Whisperer”), Justin Louis (“Stargate Universe”,”Saw IV”, “Il pasto nudo” e il serial “Highlander”) e Ken Foree (“Zombi”, Knightriders”, “From beyond”, “Non aprite quella porta 3”, “The dentist”, “La casa del diavolo”, “Halloween – The beginning”, “Le streghe di Salem”).

Davide Longoni