IL SEME DELLA FOLLIA

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: In the mouth of madness
Anno: 1994
Regia: John Carpenter
Soggetto: Michael De Luca
Sceneggiatura: Michael De Luca
Direttore della fotografia: Gary B. Kibbe
Montaggio: Edward A. Warschilka
Musica: John Carpenter e Jim Lang
Effetti speciali: Martin Malivoire e Ted Ross
Produzione: Sandy King
Origine: Usa
Durata: 1h e 35’
 
CAST
Sam Neill, Julie Carmen, Jurgen Prochnow, David Warner, Charlton Heston
 
TRAMA
L’investigatore privato John Trent viene incaricato dall’editore Jackson Harglow di ritrovare l’autore di romanzi horror Sutter Cane, misteriosamente scomparso. Trent, convinto che la scomparsa di Cane sia solo una trovata pubblicitaria, attraverso una serie di indizi lasciati dallo scrittore stesso, scopre il luogo in cui l’uomo si sarebbe “rifugiato”: Hobbs End, una misteriosa cittadina che si credeva fosse un luogo fittizio dei romanzi di Cane. Trent, insieme a Linda, una ragazza che lavora nella casa editrice, parte alla ricerca di Cane, ma presto si accorgerà che la linea che divide realtà e finzione è molto sottile…
 
NOTE
Terzo e ultimo capitolo della “trilogia dell’apocalisse” carpenteriana, il film è scritto da Michael De Luca, il quale trae spunto da vari racconti di H.P. Lovecraft senza però scopiazzarli: nella pellicola, infatti, si notano parecchi temi cari al solitario di Providence. Anche la regia di Carpenter sembra emulare lo stile di Lovecraft: il regista infatti opta per un taglio visionario, cupo e a tratti anche onirico.
Buona la prova del cast, con un Sam Neill in ottima forma (reduce anche dal successo di “Jurassic Park”) e supportato dalla brava Julie Carmen; da evidenziare anche l’interpretazione di Jurgen Prochnow, davvero inquietante nel ruolo di Sutter Cane. Da segnalare, inoltre, la presenza di David Warner (interprete di pellicole di spicco di genere fantastico e non come “Cane di paglia” di Sam Peckinpah, “Il presagio” di Richard Donner, “In compagnia del lupi” di Neil Jordan, “Body bags” di Tobe Hooper e John Carpenter e “Waxwork” di Anthony Hickox) e di un ormai anziano ma sempre grande Charlton Heston, protagonista di pellicole di culto come “I dieci comandamenti” di Cecil B. DeMille, “L’infernale Quinlan” di Orson Wells e “Ben-Hur” di William Wyler, solo per citarne alcuni.
Le musiche sono a opera di Carpenter, in collaborazione con Jim Lang; la fotografia (molto “anticata” e meno fredda del solito – a parte alcune sequenze notturne – ) è di Gary B. Kibbe (fido collaboratore di Carpenter a partire da “Il signore del male”), mentre Edward A. Warschilka si occupa di un montaggio a tratti moderno e “videoclipparo”.
Il film è prodotto da Sandy King, attuale moglie di Carpenter.
24/02/2009, Stefano Simone