GUIDA ALLA LETTERATURA HORROR

Se amate la narrativa orrorifica, non potete perdere la GUIDA ALLA LETTERATURA HORROR (480 pagine; 22 euro) pubblicata da Edizioni Odoya e curata da alcune nostre vecchie conoscenze: Walter Catalano, Roberto Chiavini, Gian Filippo Pizzo e Michele Tetro ci accompagnano in un viaggio dal gotico classico allo splatter, da Horace Walpole e Monk Lewis a Seth Grahame-Smith e Stephenie Mayer, passando attraverso il terrore psicologico di Poe, i fantasmi di James, l’orrore cosmico di Lovecraft, l’horror urbano di Leiber e Matheson, i vampiri di Anne Rice, la problematica adolescenziale di Stephen  King, il dark fantasy e i vampiri più o meno buoni delle scrittrici di ultima generazione.

Troverete in tutto 120 voci totali così suddivise:

- 107 schede biobibliografiche di autori, in ordine alfabetico da Aickman e Banks a Wilson e Yarbro;

- 7 voci sulle figure più importanti: fantasmi, vampiri, zombi, demoni, mummie, streghe e licantropi;

- 6 voci dedicate alle produzioni nazionali francese, italiana, inglese, russa, statunitense e latinoamericana.

Inoltre sono presenti numerosi riquadri tematici sulle case infestate, i detective dell’occulto, i misteri marini, i libri maledetti, i mondi perduti, il weird western, il fantahorror, le riviste più famose, l’horror nipponico, il dark fantasy, il southern gothic, i Miti di Cthulhu, eccetera.

E ancora, il volume comprende:

- i cicli di romanzi, i giochi di ruolo da questi derivati, gli illustratori, i fumetti e altro…

- i film più celebri tratti dai racconti, da Frankenstein a Dracula, da Il fantasma dell’Opera a Intervista col Vampiro, dall’Esorcista a Shining a Twilight

- bibliografie essenziali per ogni autore o argomento.

Se volete saperne di più, vi diamo qualche anticipazione direttamente da questo prezioso volume che non può mancare nella biblioteca personale di qualunque appassionato di genere.

Ambrose Bierce, il noto scrittore di racconti horror e del Dizionario del diavolo, sparì misteriosamente nel 1914. Charles Fort, famoso raccoglitore di fatti strani – come piogge di rane e fenomeni di autocombustione – che divulgò in diversi libri, di lui scrisse che era stato “rapito da un collezionista di Ambrogi”.

Il mostro di Frankenstein (che, ricordiamolo, non ha nome: Frankenstein è il suo creatore), assemblato da parti diverse di cadaveri, viene fatto rivivere grazie all’elettricità, almeno nei numerosi film dedicati al personaggio. Ma nel romanzo di Mary Shelley il soffio vitale è invece dovuto alla chimica e all’alchimia.

Alessandro Manzoni per i suoi Promessi sposi si ispirò sicuramente anche ai romanzi storici di Walter Scott. Meno noto è che probabilmente trasse spunti anche dal romanzo gotico di Matthew Lewis Il monaco, in particolare per la prima stesura del Fermo e Lucia.

Howard Phillips Lovecraft è spesso definito “il solitario di Providence”, ma secondo un suo biografo, Kenneth Faig, non è vero che egli fosse un volontario recluso, anzi si recava a trovare amici scrittori e ne ospitava a casa sua ogni volta che gli era possibile.

Lo scrittore più prolifico della mitica “Weird Tales” fu Seabury Quinn, che nei 279 numeri della rivista vi comparve ben 165 volte. D’altra parte Quinn (1889-1969) ha scritto in totale oltre 500 racconti.

Anne Rice, famosa autrice di Intervista con il vampiro, ha ritrovato la fede della sua infanzia dopo oltre 40 anni di agnosticismo e si è messa a scrivere opere religiose, ma ciò non le ha impedito di continuare a scrivere romanzi horror.

Si legge spesso che la vicenda de Il dottor Jekyll e mister Hyde, di Robert Louis Stevenson, fosse stata ispirata dai delitti di Jack lo Squartatore, ma non è vero:  Stevenson scrisse il suo racconto nel 1886, mentre i delitti di Jack the Ripper sarebbero avvenuti solo nell’autunno del 1888.

Nell’ambito degli scrittori horror c’è una notevole presenza femminile, più ancora che in altri generi come la fantascienza o il fantasy, ma c’è anche una cospicua presenza di omosessuali: sarà un caso, oppure c’è qualche legame tra la narrativa gotica e la cultura gay?

Quest’anno ricorre il 250° anniversario della pubblicazione del primo romanzo gotico, Il castello d’Otranto di Horace Walpole (1764).

Buona lettura.

A cura della redazione