L’UOMO PUMA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale:

Anno: 1980

Regia: Alberto De Martino

Soggetto: Alberto De Martino

Sceneggiatura: Luigi Angelo e Massimo De Rita

Direttore della fotografia: Mario Vulpiani

Montaggio: Vincenzo Tomassi

Musica: Renato Serio

Effetti speciali: Mauro Grilli e Mario Bernardo

Produzione: ADM Films Departments DEANTIR

Origine: Italia

Durata: 1h e 36’

CAST

Walter George Alton, Miguel Ángel Fuentes, Donald Pleasence, Sydne Rome, Benito Stefanelli, Silvano Tranquilli

TRAMA

In una notte preistorica, secondo un’antica leggenda azteca, arrivò sul nostro pianeta a bordo di una navicella spaziale sferica il Dio Bianco. Egli si accoppiò con una terrestre dando origine al capostipite della stirpe degli Uomini Puma. L’ultimo erede di questa stirpe è il paleontologo britannico Tony Farmes. Infatti, il giovane studioso è il discendente diretto del Dio Bianco e al contempo la reincarnazione del primo Uomo Puma. A rivelargli questa sua discendenza è il sacerdote azteco Vadinho che gli consegna una magica cintura che conferisce all’Uomo Puma dei particolari poteri tra cui il volo, la super forza, l’intangibilità, proprietà taumaturgiche, ma non l’invulnerabilità fisica.

L’obiettivo di Vadinho è quello di fermare i megalomani piani del malvagio Kobras che ha rubato una maschera antica azteca per controllare l’intera popolazione mondiale. Infatti l’oggetto trafugato da Kobras, pur essendo molto antico, è in realtà dotato di una particolare tecnologia avanzata in grado di ipnotizzare la gente e plasmarla al volere di chi la utilizza. Il compito dell’Uomo Puma sarà quello di recuperare l’antica reliquia scongiurando la conquista del mondo ad opera di Kobras e dei suoi seguaci.

NOTE

L’uomo puma”, diretto da Alberto De Martino, uscì per il grande schermo sfruttando l’onda del successo ottenuta dal “Superman” di Richard Donner, ma il film venne giudicato debole dalla critica sia dal punto di vista della sceneggiatura che della realizzazione. La critica americana lo accolse negativamente, mettendo in evidenza una certa tendenza del cinema italiano degli anni Ottanta a imitare i prodotti hollywoodiani senza averne i mezzi e gli effetti speciali adeguati. In ogni caso, c’è da segnalare che proprio in quel periodo Italo Zingarelli aveva avviato presso il Teatro n. 6 della De Paolis il primo centro italiano dedicato agli effetti speciali. Nella circostanza fu effettuata, proprio per “L’uomo puma”, la prima ripresa nella storia con proiezione frontale assiale a otto perforazioni.

Oltre a “Superman”, lo spunto fantascientifico del lungometraggio proviene anche dalle teorie sulla discesa degli extraterrestri nell’antichità in America Latina. In particolare lo stile di pensiero New Age del sacerdote azteco  Vadinho è ispirato al libro “Gli extraterrestri torneranno” di Erich von Däniken, allora molto in voga.

Fra gli interpreti segnaliamo: Donald Pleasence (che non necessita certo di presentazioni tanti sono i film che ha interpretato nella sua carriera… ben 242!), Miguel Ángel Fuentes (“Deathstalker III”, “Il tempio di fuoco”, “La spada e la magia”, “Il cavernicolo”, “Il triangolo delle Bermude”), Sydne Rome (“Il nascondiglio”, “40 gradi all’ombra del lenzuolo”, “L’assassino è costretto ad uccidere ancora”), Benito Stefanelli (tutti i film western di Sergio Leone, “Il pozzo e il pendolo”, “Transformations”, “The Barbarians & Co.”, “Ladyhawke”, “Ironmaster: La guerra del ferro”, “Roma violenta”, “Le guerriere dal seno nudo”, “Le Amazzoni – Donne d’amore e di guerra”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “Agente Logan – Missione Ypotron”, “Danza macabra”) e Silvano Tranquilli (“Danza macabra”, “Una farfalla con le ali insanguinate”, “Sette uomini d’oro nello spazio”, “Il giustiziere sfida la città”, “Roma violenta”, “Le vergini cavalcano la morte”, “Milano trema: la polizia vuole giustizia”, “Rivelazioni di un maniaco sessuale al capo della squadra mobile”, “La tarantola dal ventre nero”, “Nella stretta morsa del ragno”, “L’orribile segreto del Dr. Hichcock”).

Davide Longoni