STINGRAY

CAST

Don Mason

Robert Easton

Ray Barrett

Lois Maxwell

David Graham

Gary Miller

Origine: Gran Bretagna, AP Film per A-TV e ITC Entertainment

Ideazione: Gerry e Sylvia Anderson

Durata: 1 stagione per un totale di 39 episodi di 25 minuti

TRAMA

La serie narra le avventure del sommergibile atomico Stingray, pilotato dal capitano Troy Tempest, che fa capo alla WASP (World Aquanaut Security Patrol), un’organizzazione di sicurezza del XXI secolo che cura la difesa del pianeta controllandone le profondità marine. Nel 2065 l’agenzia decide di rendere operativo questo favoloso sommergibile, affidandolo al miglior pilota in circolazione. Iniziano così le avventure di Troy Tempest (il cui volto è ispirato all’attore James Garner) affiancato dal fido luogotenente George Lee “Phones” Sheridan alla guida dello Stingray.

Co-protagonisti della serie sono anche altri interessanti personaggi, fra cui segnaliamo il comandante Sam Shore, il capo della WASP, che vive costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente sottomarino e che viene aiutato nella gestione delle varie attività dell’organizzazione dalla figlia Atlanta, innamorata di Troy. Un’altra figura femminile di primo piano nella serie è quella di Marina (ispirata a Brigitte Bardot), una splendida ragazza muta proveniente dalle profondità marine: è stato proprio Tempest a salvarla e sottrarla alle violenze psicologiche del perfido Titan (il cui volto è ispirato all’attore Laurence Olivier).

Quest’ultimo è il nemico numero uno del nostro eroe: Signore del Mare e capo indiscusso di un impero sottomarino conquistato con la violenza, Titan darà sempre del filo da torcere alla WASP, coadiuvato dai suoi sgherri pronti a tutto, gli Aquaphibians, e con l’ausilio del suo mortale sommergibile chiamato Terror Fish. Dell’impero marino fanno parte diverse città, come Hydroma, Titanica (dove Titan ha posto il proprio quartier generale), Aquatraz, Solarstar e Pacifica (la città natale di Marina). Vi sono poi altre città sottomarine che non sono state conquistate da Titan, ma che spesso si sono rivelate ugualmente pericolose per la WASP e per lo Stingray.

Restando in tema di cattivi, non possiamo non nominare anche l’agente X 2 Zero (con il volto modellato sull’attore Claude Rains, ma con una voce che richiama invece quella di Peter Lorre, almeno nella versione originale), ovvero il fedele servitore di Titan, che abita in una casa semiabbandonata sulla superficie, a poca distanza dalla base di Marineville, dove ha sede la WASP.

Il sommergibile Stingray (capace di una velocità superiore ai 600 nodi e dotato di avanzati compensatori di pressione che gli permettono di immergersi oltre i 36mila piedi) ha la sua base operativa proprio a Marineville, situata da qualche parte vicino alla costa ovest della penisola della California negli Stati Uniti, dove ha sede, dal 2062, anche la WASP: si tratta di una installazione particolarmente funzionale, in grado letteralmente di “scomparire” sotto terra in caso di attacco aereo nemico. La base comprende diverse installazioni: gli uffici amministrativi (Administrative Office Block), la torre di controllo (Control Tower), la stazione per le comunicazioni (Communications System Receiving Station), la stazione radar (Radar Station), gli alloggi per gli ufficiali e le loro famiglie (Quarters), l’ospedale (Hospital), la base aerea (Airbase), la stazione di fuoco per la difesa rapida (Fire Station), il centro di produzione energetica (Power Plant), il centro controllo autovetture (Car Control) e i magazzini sotterranei (Underground Warehouses) dove sono stoccati, sotto il livello del mare, i generi necessari al mantenimento della base. La base è difesa da un gran numero di sommergibili di vario tipo, che accedono alle profondità dell’oceano Pacifico dalla base, che si trova nell’entroterra, attraverso un tunnel sottomarino lungo dieci miglia, oltre che da una gran quantità di missili sottomarini in grado di raggiungere la velocità di 150 nodi e da alcuni missili d’intercettazione aerea che vengono usati in caso di attacco aereo. Vi sono inoltre diverse altre basi operative della WASP situate in varie parti della Terra, pronte a entrare in azione in caso di allarme.

NOTE

Nel 1965 dopo il successo delle serie “Supercar” (che vedeva protagonista un veicolo che poteva viaggiare sulla terra, in mare e nell’aria) e “Fireball XL5” (avventure spaziali a bordo di un’astronave), i coniugi Anderson (creatori di serial televisivi come “Ufo”, “Gli invincibili” e “Spazio 1999” e del bellissimo film “Doppia immagine nello spazio”, giusto per citarne alcuni) si cimentano in una nuova ed entusiasmante avventura, creando così la prima serie in assoluto a colori di pupazzi animati: “Stingray”, dove stavolta è un sottomarino a essere al centro dell’attenzione. Questo nuovo passo nella carriera televisiva della coppia presentava fra l’altro numerose sfide tecniche, soprattutto per il carattere sottomarino delle storie. Le scene con i modelli dei sottomarini e le marionette sotto acqua venivano in realtà girate su scenari asciutti, mentre la telecamera filmava attraverso un contenitore trasparente colmo d’acqua e contenente bolle d’aria e pesci di differenti misure e grandezze per simulare la prospettiva, creando la convincente illusione che i modellini e i pupazzi fossero realmente sotto acqua. Il tutto veniva poi rafforzato con effetti di luce che davano l’impressione della rifrazione della luminosità attraverso la superficie del mare. Le scene sulla superficie dell’oceano venivano invece filmate utilizzando un grande recipiente riempito di acqua e colorante blu. Per evitare che si vedessero i bordi del contenitore, veniva deliberatamente riempito fino all’orlo in maniera tale che l’acqua continuasse costantemente a fuoriuscire nascondendoli. Queste tecniche fra l’altro ebbero così tanto successo che vennero usate anche per le scene sotto acqua delle successive serie di marionette degli Anderson, “Thunderbirds” e “Captain Scarlet and the Mysterons”.

La serie è di difficile collocazione non essendo né a cartoni animati né con attori in carne e ossa, per cui venne coniato il termine serial fantascientifico “supermarionation” di avventure per ragazzi ed è stata scritta e prodotta da Gerry Anderson e Sylvia Anderson, che ne sono anche gli ideatori, e da Alan Fennell (che poi si occupò anche dei “Thunderbirds” e di “Fireball XL5”) e da Dennis Spooner (“Agente speciale”, “Thunderbirds”, “Fireball XL5”, “Doctor Who”, “Ufo”, “Hammer House of Mystery and Suspense”).

Barry Gray (quasi tutte le serie prodotte dagli Anderson) si occupò della composizione della colonna sonora, mentre Derek Meddings era il direttore degli effetti speciali (tutte le serie degli Anderson per la televisione, mentre per il cinema mise mano a pellicole come “Superman – The Movie”, “Superman II”, “Superman III”, “Supergirl”, “Doppia immagine nello spazio”, “Krull”, “High spirits”, “Batman”, “La storia infinita 2”, “La storia infinita 3”, “Hudson Hawk”, “Cape Fear” e a moltissimi film di James Bond – Agente 007 come “Moonraker”, “Solo per i tuoi occhi” e “Goldeneye” ).

Fra i registi degli episodi troviamo: David Elliott, John Kelly, Alan Pattillo e Desmond Saunders.

Da segnalare è la canzone dei titoli di coda “Aqua Marina”, composta da Barry Gray e cantata da Gary Miller (popolare cantante inglese a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta) che per l’occasione prestò la propria voce cantante a Troy Tempest. Nella versione italiana invece la sigla originale era stata sostituita dal brano “Jo Superboy” cantato da Robert Montecristo e utilizzato anche per “Joe 90”, altra serie di pupazzi animati dei coniugi Anderson.

Le voci delle marionette erano prestate ovviamente da attori più o meno famosi nel genere. Tra questi segnaliamo: Robert Easton (“Viaggio in Fondo al Mare di Irwin Allen del 1961, “Il risveglio del dinosauro”, “L’invasione dei ragni giganti”, “Elliot il drago invisibile”, “Star Trek VI – Rotta verso l’ignoto”, “Cimitero vivente 2” e i serial “The Munsters”, “La donna bionica”, “The Ghost Busters” e “Lost in space”), Don Mason, Ray Barrett (“La morte arriva strisciando” e le serie TV “Doctor Who”, “Agente speciale” e “V-Visitors”), Lois Maxwell (“La Terra esplode”, “Gli invasati”, “La maledizione di Janice”, oltre ad aver recitato in molti film di James Bond – Agente 007 nel ruolo di Miss Moneypenny come “Licenza di uccidere”, “Dalla Russia con amore”, “Thunderball”, “Si vive solo due volte”, “Al servizio segreto di Sua Maestà”, “Una cascata di diamanti”, “Vivi e lascia morire”, “L’uomo dalla pistola d’oro”, “Moonraker”, “Solo per i tuoi occhi”, “Octopussy”, “Bersaglio mobile” e in serie televisive come “Agente speciale”, “Simon Templar” e “Ufo”) e David Graham (tutte le serie prodotte dagli Anderson, i film “Supergirl”, “Daleks, il futuro tra un milione di anni” e “Asterix e Obelix contro Cesare”, oltre ad apparizioni in telefilm come “Simon Templar”, “Doctor Who”, “The Tomorrow People”  e ad aver prestato la voce a Papà Pig nella serie di cartoni animati “Peppa Pig” e al Vecchio Saggio Elfo in “Il piccolo regno di ben & Holly”).

Il personaggio di Marina è unico fra quelli delle Supermarionation in quanto non parla mai, essendo muta. Però nell’episodio “Ebbrezza di profondità” (in originale: “Raptures of the Deep”) la vediamo comunicare telepaticamente con Troy, anche se scopriremo in seguito che si trattava solo di un sogno, mentre Tempest era svenuto. In questa sequenza onirica le labbra di Marina non si muovevano, per il fatto che il pupazzo non aveva meccanismi per parlare e che in quelle sequenze erano i suoi pensieri a essere percepiti (la voce in questo caso era doppiata da Sylvia Anderson).

In aggiunta ai 39 episodi televisivi, vennero realizzate anche tre audio avventure con le voci originali del cast che furono poi incluse nella versione inglese del cofanetto dvd. In una di queste puntate (intitolata “Marina speaks”, ovvero “Marina parla”), veniva rivelato che in realtà la ragazza degli abissi salvata da Troy non era muta: lei e il suo popolo erano stati maledetti da Titan, per cui se uno solo di loro avesse parlato, un altro sarebbe morto. Nessuno era certo se la cosa fosse vera oppure no, ma nessuno osò scoprirlo, per cui Marina e i suoi per anni hanno vissuto in totale silenzio.

Davide Longoni