I DEMIURGHI

I Demiurghi sono un duo di scrittori che abbiamo già avuto modo di apprezzare in più occasioni: con le loro storie della Legio M Ultima, in bilico fra il romanzo storico e il fantasy, hanno saputo trasportarci in un mondo fantastico ricco di colpi di scena, un luogo immaginario e al tempo stesso reale dove dietro l’angolo si trova ogni volta una sorpresa carica di tensione e di azione. Sotto il nome di Elios e Azia, al secolo Alvise e Arianna, i Nostri sono pronti ogni volta a farci immergere nelle loro storie dalle quali è difficile staccarsi e ogni volta non resta che attendere il prossimo lavoro per poter tornare a vivere le avventure della Legio M Ultima. Li abbiamo incontrati per voi con molto piacere… sentite un po’ cosa ci hanno detto.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI SONO I DEMIURGHI?

Elios: Io sono Alvise ma tutti mi conoscono come Elios e sono un appassionato di storia antica e di fantasy. Amo i giochi di ruolo e la mitologia.

Azia: Ciao, sono Arianna, al secolo Azia (…??… vabbè, non importa) e sono appassionata di storia antica, di fantasy e GdR, adoro la mitologia, leggo come se non ci fosse un domani e scrivo parimenti. Con un lavoro a tempo pieno e una famiglia… sì, per me dormire è un optional. :D

COME AVETE COMINCIATO A SCRIVERE?

Elios: Io ho cominciato a scrivere fin da bambino, piccole cose ovviamente. In realtà ho iniziato a scrivere le descrizioni delle avventure che poi dirigevo come master durante le sessioni di GdR.

Azia: Mah, presumo come tutti, alle elementari, copiando le lettere, imparando a metterle insieme e via discorrendo… Ok, ok, battutacce a parte, leggere e scrivere sono passioni che ho amato sin da bambina, ho imparato a leggere e scrivere a 4-5 anni, un po’ prima della media, perché smaniavo per leggere le fiabe e i fumetti di Topolino, quindi quando poi si cominciava a fare i vari “pensierini” a scuola io praticamente già scrivevo dei veri e propri temi. Crescendo sono peggiorata, prima scrivevo avventure per i GdR, poi racconti per il blog e ora scrivo veri e propri romanzi, anche se non da sola, ma questo dà solo più pepe alla vita!

VOLETE PARLARCI DELLE VOSTRE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SIETE PIU’ LEGATI?

Elios: Fino ad oggi abbiamo due pubblicazioni con la casa editrice Astro Edizioni e un paio di self, più quello che uscirà a breve. La pubblicazione a cui sono maggiormente legato, forse perchè rispecchia maggiormente il mondo della Specula è Legio M Ultima, l’impero reagisce il nostro secondo libro pubblicato con Astro.

Azia: Abbiamo iniziato a pubblicare quando, dopo aver partecipato a un concorso letterario indetto da Onirica Edizioni, ci siamo ritrovati premiati per due anni di fila, con scritti diversi. Ci siamo detti che forse non scrivevamo poi così male e ci siamo dati da fare pubblicando prima dei racconti in e-book su Amazon, poi alzando il tiro e provando con una casa editrice. Ne abbiamo trovata una così pazza da adorare il nostro progetto e pubblicarci! Tra tutti, però, devo dire che sono particolarmente legata al racconto di esordi come self, Domine et serva, e – soprattutto – all’ultima uscita: Legio M Ultima, l’impero reagisce, che per ora reputo il migliore dei nostri scritti.

SCRIVETE SEMPRE IN COPPIA OPPURE ESISTONO ANCHE RACCONTI SCRITTI A SOLO? E COME VI DIVIDETE I COMPITI QUANDO SCRIVETE A QUATTRO MANI?

Elios: Eh eh bellissima domanda. Una volta riuscivamo a scrivere di più a quattro mani, nel senso che organizzavamo delle sessioni di scrittura insieme, magari per strutturare il romanzo o per scrivere alcune parti simultaneamente. Spesso succedeva che il canovaccio di partenza, dell’uno o dell’altro, veniva stravolto e il risultato era nettamente superiore. Ora abbiamo raggiunto un livello tale per cui ognuno idea un racconto/romanzo, ne discutiamo fino a ottenere una traccia che soddisfi entrambi e, poi, quello che l’ha ideata si mette al lavoro. Prima che il lavoro sia concluso lo revisioniamo varie volte entrambi e non vi è una divisione marcata dei ruoli, ma semplicemente ognuno di noi è più portato a sviluppare una parte del racconto. Alla fine il risultato è uniforme e perfettamente coerente. E sempre diverso dalla prima stesura.

Azia: Boh. Mi spiego, le nostre creature hanno una gestazione strana, nascono quasi sempre in a solo, poi però finisce che l’altro ci mette le mani. Una volta riuscivamo abbastanza spesso a trovarci, al bar o via chat, a scrivere materialmente a quattro mani, o uno in simultanea su pc diversi, o uno alle spalle dell’altro a dettare, mentre quello che scriveva cambiava in corsa la frase perché “oh, senti come suona meglio così!”. Ora, con il fatto che lavoro distante da casa e il viaggio mi porta via un sacco di tempo e con il cambio di rotta aziendale che sta facendo Alvise nella sua attività, queste sessioni si sono ridotte al lumicino, quindi abbiamo dovuto adeguarci e cambiare la metodologia. Quindi le idee nascono e hanno spesso un primo sviluppo in a solo, ma poi ci mette le mani l’altro. Ogni volta che possiamo (quindi almeno una volta al giorno) finiamo per fare lunghe chiacchierate al telefono in cui discutiamo di passaggi, canovacci, punti salienti, aneddoti da inserire ecc. e poi alla prima occasione si scrive tutto quello che è emerso e si manda all’altro per la contro verifica. Legio M Ultima, l’impero reagisce è nato, si è sviluppato e ha trovato la sua degna conclusione così; considera che solo il finale di questo romanzo ha richiesto quattro stesure, nel senso che davvero lo abbiamo riscritto quattro volte cestinando sempre in toto la precedente perché non ci piaceva! Con un po’ di organizzazione si riesce a far tutto, dai, e mi pare che i risultati siano apprezzati, almeno dai pochi lettori che ci hanno fatto sapere cosa pensano dei nostri scritti.

RECENTEMENTE AVETE PUBBLICATO L’ANTOLOGIA “SANGUE SULL’IMPERO”, CHE FA PARTE DELLA SAGA DELLA “SPECULA”. DI COSA SI TRATTA?

Elios: Questa è un’antologia di racconti che vanno a coprire vari aspetti dell’impero romano della nostra ucronia e coprono un arco temporale abbastanza lungo. Questi racconti si incastrano nel periodo di tempo coperto dai due libri più corposi formando un affresco unico sulla Specula e sugli uomini e le donne che si muovono in quel mondo.

Azia: Diciamo che abbiamo voluto offrire agli affezionati del cartaceo la possibilità di leggere i nostri racconti e-book lo stesso e, per giustificare la spesa di un cartaceo, offrire loro un plus, che è il quarto racconto, quello di apertura, l’unico che chi ha già letto gli e-book non troverà on-line… Poi, vorrei chiarire una cosa per quanto riguarda la distribuzione on-line: purtroppo – a differenza di quanto precedentemente scritto – per ora Amazon sarà l’unico store in cui Sangue sull’impero non sarà disponibile. Sarà, quindi, acquistabile direttamente da noi, come hai già specificato sulla segnalazione (Grazie!), su IBS, Libreria universitaria e anche su Unilibro. Ma non su Amazon, perché speravamo di renderlo disponibile con Prime accettando il compromesso di un formato diverso di stampa, purtroppo se sei un professionista KDP di Amazon tende a farti uscire pazzo. E io sono già matta a sufficienza di mio.

LA COPERTINA E’ OPERA DI FABIO PORFIDIA. COSA CI DITE IN MERITO?

Elios: Cosa devo dire? Sulla copertina (che è fantastica) o su Fabio Porfidia (che è un artista bravissimo e sempre disponibile a discutere con noi gli spunti e poi a saperli interpretare magistralmente)? Come con le copertine che ha disegnato per Astro, anche questa ha un fascino e una carica che buca il disegno.

Azia: Non ho davvero niente da dire a parte che Fabio è un Professionista proprio di quelli con la P maiuscola e che ogni volta lavorare con lui è un piacere (a parte quando poi ti chiede il conto, ma quello capita con chiunque…), anche per la sua capacità di capire quello che pensiamo, più che quello che diciamo, e l’infinita pazienza quando parte la mia parte gnè-gnè sui dettagli storici. Delle sue opere invece non posso dire niente, parlano tutte da sole e questo è quello che vogliamo sia noi che lui!

COME NASCE IL MONDO DELLA SPECULA E DELLA LEGIO M ULTIMA?

Elios: Diciamo che è nata per gioco, e non in senso metaforico. Io e Azia avevamo iniziato alcune sessioni di GdR parallelamente con alcuni amici creando due squadre che si muovevano nello stesso mondo: ambientazione romana con una componente fantastica che non guasta mai nelle avventure. Sì lo so, non è un’idea nuova nel mondo del GdR. Dapprima con l’aiuto di alcuni giocatori e poi per conto nostro abbiamo sviluppato l’ambientazione e adattato il regolamento di AD&D 25° Edition alle nostre esigenze dando vita alla coorte XII Fulguralis e alla coorte VI Arcana. Lo so che ricorda molto la storia di Dragonlance creato da Hickman e Weis. In fin dei conti siamo cresciuti con i loro romanzi.

Azia: A dirla tutta è nato davvero per gioco e giocando. Si giocava ad AD&D 2^ edizione della 25, avevamo sottomano anche il manuale “abilità e poteri”, il “tomo della magia”, l’espansione degli incantesimi degli stregoni, e poi abbiamo trovato anche l’espansione “Rome”, ma solo in inglese. Abbiamo messo tutto dentro il frullatore delle idee e ne è nata una campagna di gioco che è durata 2 anni (sì, ma ci si trovava ogni tre-quattro settimane, eh…) durante la quale abbiamo curato il blog, affinando le ricerche, riscrivendo alcuni pezzi, rivedendo altri paletti. Alla fine ci siamo trovati per le mani questo mondo e avevamo anche già i personaggi che lo abitavano. Perché? Beh, considera che siamo cresciuti con autori come Weis & Hickman prima, Tolkien e Brooks dopo, passando poi per Moorcock e Howard senza disdegnare Poe, Stoker, Shelley, Lovecraft, King o i più fantascientifici Burroughs e, soprattutto, Asimov. Ci siamo appassionati davanti alla TV con La storia infinita (quella creatura hollywoodiana che lo stesso autore ha disconosciuto), La storia fantastica, i Goonies, Star Trek e, per rimanere in ambito più fantasy che fantascienza, Star Wars. Non poteva venir fuori niente di normale da una base del genere, nevvero?

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Elios: Da parte mia direi che non vi è stata una parte difficile, piuttosto è stato un lavoro molto lungo ed elaborato fino a ottenere un’ambientazione che mi/ci soddisfacesse. Molti personaggi hanno assunto alcune caratteristiche che gli hanno dato i giocatori, ma molto è stato aggiunto o limato in quanto il personaggio dal punto di vista letterario è evoluto in modo diverso da come è nato in gioco.

Azia: Per me, la parte più difficile è stata trovare un senso logico – che quando si parla di magia è tutto dire – alla sequenza temporale degli eventi. L’ambientazione di per sé è abbastanza “facile” perché si tratta, in fin dei conti, dell’Impero Romano che bene o male tutti abbiamo studiato a scuola; anche i personaggi, diciamo la verità, hanno fatto quasi tutto da soli. Il problema vero era giustificare la presenza della magia in maniera credibile, limitarla per rendere la magia stessa credibile (ricordiamo che anche “fenomenali poteri cosmici” sono rinchiusi “in un minuscolo spazio vitale” e, soprattutto, “ecco… ci sarebbe qualche piccola clausola… come dire un paio di postille…”). Sì, ho appena visto per la milionesima volta Aladdin della Disney con la mia cucciola… già.

TUTTO E’ PARTITO DA “LATRUNCULI”… E POI COSA E’ SUCCESSO?

Elios: Dopo l’uscita di Latrunculi abbiamo avuto la fortuna che Francesca Costantino, che già aveva letto l’opera anni prima, ci ha contattati quando ha aperto la sua casa editrice. Grande è stata la mia sorpresa quando ci ha detto che voleva pubblicare il nostro libro.

Azia: Ha detto tutto lui! E poi… poi boh, siamo ancora alla berlina degli eventi, in pratica!

PER QUESTA RACCOLTA AVETE GIUSTAMENTE SCELTO IL FORMATO CARTACEO. MA, VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO VOI QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSATE CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Elios: Io, da lettore, leggo in entrambi i formati, con molte distinzioni. Come già hai detto tu, leggere un emergente, che non conosci, spesso è più economico e sicuro acquistare l’e-book. rispetto al cartaceo. Per quanto mi riguarda acquisto un e-book di un libro che non ritengo indispensabile avere in libreria oppure ha molta pagine e chiaramente la versione digitale è meno ingombrante. Invece i libri di autori che amo particolarmente o di altri autori esordienti preferisco il libro: perché rimane in bella mostra in casa e perché magari è stato autografato dall’autore :)

Azia: Secondo me convivranno ancora a lungo, amo i libri cartacei e non potrei farne a meno, ma… ma per esigenze tecniche, pratiche e di spazio (sennò qua finisce che dormo sullo zerbino se continuo a comprare libri!) sono tre anni che ormai leggo quasi esclusivamente in e-book, riservando la lettura dei cartacei a periodi di tranquillità e relax sempre più rari. Francamente, auspico un mondo in cui non sia più necessario abbattere gli alberi per farne carta, devo ammettere che da quando ho l’app di lettura sul telefono, impostata con l’abbattimento di luminosità e di saturazione per non stancare gli occhi, leggo molto di più. Per dire, se la mia media regolare degli ultimi cinque anni è stata di circa 40 libri all’anno, nel corso del 2018 io ne ho già letto 65 e tutti e-book, solo un paio di cartacei e con molta fatica.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ AVETE SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER LA STORIA E PER IL GENERE FANTASTICO, MESCOLANDOLI FRA LORO SEMPRE CON LE GIUSTE DOSI. CHE SIGNIFICATO HANNO PER VOI QUESTE DUE TEMATICHE COME LE CONCILIATE?

Elios: Domanda difficile. Per quanto mi riguarda la Storia mi è sempre piaciuta, in particolare quella antica. Secondo me lo studio della Storia e la comprensione delle cause che hanno portato allo scatenarsi di alcuni eventi potrebbe evitare che accadano di nuovo. Purtroppo la Storia è sempre meno studiata. Il genere fantastico è stato un genere che mi è sempre piaciuto fin da ragazzo. Ottimo per alleggerire le ore di studio fuggendo in una dimensione irreale che però aveva sempre da insegnare, moralmente o eticamente. Io non ho un metodo particolare per conciliare i due generi, in quanto ormai l’ambientazione ha preso vita e tutto quello che accade in quel mondo e che io narro è naturale. Non vi sono quindi forzature o altro.

Azia: In realtà non mi faccio grandi viaggi mentali, la Storia e il fantasy sono due mondi che amo alla follia e che significano molto per me, per la mia crescita e la mia cultura; rappresentano due sfaccettature della mia persona, due mondi con molti più punti in comune di quanto si pensi. L’unico problema è comprendere (e far comprendere a molti) che “fantasy” non è sinonimo di “tolkieniano”; se parlo così è solo perché troppe volte ho visto gente storcere il naso schifata quando, presentando i libri, specifico che il nostro fantasy non ha niente a che vedere con elfi, nani o troll e che, anzi, se li si dovesse incrociare l’unica cosa saggia da fare sarebbe darsela a gambe levate, perché le creature fantastiche della mitologia, tendenzialmente, hanno la brutta abitudine di fare molto male alla salute dell’umano medio.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAETE ISPIRAZIONE PER TUTTE LE VOSTRE STORIE?

Elios: Per quanto mi riguarda ho un quadernone di appunti di avventure giocate o solo ideate da cui prendere spunto. Ogni tanto prendo spunto da fatti della Storia italiana del secolo scorso, quella che ho vissuto quando ero piccolo e che mi è rimasta dentro. Forse all’epoca erano solo fatti di cronaca o nomi sussurrati, ma dopo che ho studiato quel periodo so che erano altro. Nei nostri romanzi potreste trovare alcuni nomi, riferimenti o citazioni  a quegli anni.

Azia: Beh… da tutto quello che mi circonda, che vedo, che sento, che leggo. Che vivo.

FRA LE ALTRE COSE, GRAZIE AI VOSTRI RACCONTI VI SIETE AGGIUDICATI ANCHE ALCUNI PREMI: CE NE VOLETE PARLARE?

Elios: Per me il premio più importante è stato il primo, quel terzo posto ex-equo tra il mio racconto e quello di Azia. Era un settembre fresco e ventoso di molti anni fa nella provincia milanese… Scrivo che per me è stato il più importante perché mi ha fatto capire che quello che stavo scrivendo piaceva anche a degli estranei e non solo agli amici.

Azia: Sì, abbiamo vinto qualcosa e non ne parliamo granché (a parte forse un paio di post sui social nel primo momento), né io né Elios amiamo molto i riflettori puntati addosso. Il primo premio vinto, un terzo posto ex-equo proprio tra noi con due racconti diversissimi tra loro, è quello che ricordo con maggior affetto e commozione. Quell’attestato ha il potere di scuotermi e farmi andare avanti nei momenti di sconforto letterario, mi ricordo che ehi!, siete piaciuti anche a dei perfetti sconosciuti. Mica poco. Poi ho partecipato da sola l’anno dopo, nel 2012, arrivando seconda e nel 2017 ci hanno assegnato il Premio Speciale della giuria per Sfida all’impero. Sono grandi soddisfazioni, anche se non è che lo ricordiamo così spesso.

OLTRE AL MONDO DELLA “SPECULA”, VI OCCUPATE ANCHE DI UN SITO INTERNET TUTTO VOSTRO E COLLABORATE CON IL SITO STORICO “CAPITOLIVM.IT” E LA PAGINA DI FACEBOOK “SENTIERO D’ARTE”… SONO DAVVERO UN SACCO DI IMPEGNI! VOLETE RACCONTARCI QUALCOSA?

Elios: Per quanto mi riguarda è già tanto che riesco a scrivere un post ogni tanto sul blog. Questa risposta la lascio ad Azia, è lei quella più social del duo.

Azia: E infatti il sito è fermo da mesi senza alcun aggiornamento e “mesi” è un eufemismo per non parlare di anni. Purtroppo, essendo solo noi due, a volte siamo obbligati a dare precedenza a molte altre cose prima del sito. A livello social sì, i due profili social di @legiomultima su Facebook e su Instagram sono abbastanza impegnativi e tendo a seguirli io perché dei due quella che di informatica ne capisce qualcosa sono io. A questi si associa il sito, per l’appunto abbastanza abbandonato a se stesso e un paio di collaborazioni interessanti: con Capitolivm.it la collaborazione è nata intorno alle due di un’afosa notte del luglio scorso, quando l’Italia boccheggiava dal caldo e l’acqua evaporava direttamente all’uscita del rubinetto. Ci siamo trovati su Instagram, abbiamo scambiato qualche battuta e abbiamo stretto un accordo. Per loro scriviamo dei racconti, singoli o a puntate, che l’admin di Capitolivm.it pubblica sul sito, abbiamo concordato una frequenza mensile delle uscite anche perché sennò non scriveremmo più le nostre avventure e indagini, ti pare? Con Sentiero D’Arte, invece, la faccenda è diversa: sto aspettando mi diano un profilo da editor o publisher e poi lì, a nome della pagina, potrò condividere i post della pagina di Legio M Ultima e del sito. Non manca molto, ma so già che nel prossimo futuro dovrò inventarmi un modo per ottimizzare i tempi anche in questa direzione. È dura, certo, ma ce la faremo. A proposito, hai visto il racconto di questo mese?

QUALI SONO STATE LE VOSTRE PIU’ GRANDI SODDISFAZIONI DA QUANDO AVETE COMINCIATO?

Elios: Per me ogni commento positivo è una soddisfazione perché significa che abbiamo coinvolto il lettore. Apprezzo molto anche la critica costruttiva che mi aiuta a migliorarmi ma la soddisfazione maggiore l’ho avuta quando ci ha telefonato Francesca Costantino dicendoci che non ci aveva perso d’occhio e ci voleva nella sua squadra.

Azia: Siamo amici da oltre 25 anni e facciamo questa cosa insieme da più di 10, abbiamo le nostre relative famiglie che si supportano e ci perculano a dovere per farci tenere i piedi ben ancora a terra, abbiamo amici fantastici e facciamo una cosa che sì, talvolta ci fa dimenticare cosa sia dormire e altre volte ci fa dimenticare dell’esistenza del resto del mondo, ma non vorremmo fare niente di diverso e sì, per quanto essere pubblicati da Astro Edizioni sia stata un’emozione grande, e vincere dei premi, anche se secondari, fa piacere, la soddisfazione più grande è guardarmi negli occhi – in un qualunque momento – e vedere nel riflesso un sguardo soddisfatto e allegro. Ogni volta, penso che quell’istante sia il più bello del mondo. E, poi, mi rimetto a scrivere.

PASSIAMO AD ALTRO. QUALI SONO I VOSTRI SCRITTORI PREFERITI O QUELLI COMUNQUE CHE HANNO SAPUTO ISPIRARVI MAGGIORMENTE?

Elios: Preparati ad un elenco molto lungo :) Sono un lettore praticamente onnivoro, ho amato moltissimo Asimov, in particolare i cicli delle Fondazioni. Mi è piaciuta molto la saga di Dragonlance di Weis e Hickman. Nell’ambito storico ho trovato in Jack White delle belle descrizioni del mondo romano tanto quanto nei libri di Massimo Manfredi e di Alvaro Gradella. Mi appassionano anche i gialli sia in ambito storico come quelli di Danila Comastri che i legal-triller ambientati ai giorni nostri. Infine leggo molti saggi storici e tra questi la scrittore che sa spiegare meglio e in modo semplice i fatti è sicuramente Alberto Angela. Nessuno dei sopracitati mi ha ispirato in modo particolare.

Azia: No, guarda, non hai abbastanza spazio di GB sull’host per tutti i miei nomi, fidati. Non saprei darti una lista di nomi, leggo tanto, di tutto (meno horror perché è un genere che non mi attira) e ogni volta vengo catapultata nella storia, solo un nome si leva sopra tutti come il mio scrittore preferito in assoluto e ha una produzione che varia tantissimo, ma che per esempio con storia e fantasy non ha quasi nulla a che fare: Louis Sepùlveda. Per il resto, poi, davvero non saprei dirti, perché adoro Alberto Angela, ma apprezzo tantissimo anche la storica Mary Beard, Frediani e Manfredi; amo alla follia i thriller/avventura di Follett, la fantascienza di Asimov e di Crichton, i thriller storici della Robinson, ma anche i più recenti self della Minarelli ambientati nella Venezia del ‘700; i thriller di Nesbo e della Lackberg, il fantasy in quasi tutte le salse e per la maggior parte italiano con Del Debbio, Mancini, La Martire, Galdi, Noventa, Arcidiacono, Cencini. No, difficile tirar fuori nomi e impossibile metterli in un qualche ordine, quindi mi fermo qui.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ VI PIACCIONO, CHE CI DITE?

Elios: A parte Guerre Stellari in questo momento non mi vengono in mente altri film che mi siano piaciuti in modo particolare.

Azia: Amo i film, ma devono avere un’unica caratteristica: essere dei buoni, buonissimi film. Quindi sarà difficile per me osannare le ultime uscite; l’ultimo film davvero bello, ben fatto e ben curato sotto tutti gli aspetti – anche se la trama è banale e improbabile in modo imbarazzante – è stato Avatar. Per il resto, quando non ho voglia di cose impegnate, mi dedico a cercare i più stupidi possibile, tipo le serie Die hard, I mercenari o Fast and furious. Sulla mensola metto i DVD de Il gladiatore, Giovanna d’Arco di Luc Besson, La leggenda del pianista sull’oceano, Gli intoccabili e, appunto Avatar. Tra gli ultimissimi direi che anche Gravity merita attenzione. Altra storia, invece, sono i film di animazione: li adoro in tutte le salse e trovo che spesso abbiano trama e profondità con livelli di lettura ben maggiori di tanti altri prodotti hollywoodiani.

ULTIMA DOMANDA, POI VI LASCIAMO AL VOSTRO LAVORO. QUALI PROGETTI AVETE PER IL FUTURO E QUAL È IL VOSTRO SOGNO (O I SOGNI) CHE AVETE LASCIATO NEL CASSETTO?

Elios: L’unico progetto che ho è quello a breve termine: concludere un romanzo ambientato a Mediolanum. Altri progetti ce ne sono, moltissimi direi. Uno per tutti sarebbe riprendere la stesura di Una vita, mille vite, il romanzo che narra la vita dei cinque atlantidei, dalla caduta di Atlantide fino alla Roma di Diocleziano. Il problema è che molte parti sono già state scritte negli anni ma non vi è mai stato il tempo di concluderle per bene :( Quindi un passo alla volta procedo, con calma e nel poco tempo libero.

Azia: Progetti per il futuro? Tanti, troppi forse, e quindi taccio, avanzando un passo alla volta, aprendo e chiudendo un progetto alla volta. L’importante è affrontarli insieme agli amici più cari e non fermarsi finché non li si è realizzati, come Elios ben sa.

Davide Longoni