STAR TREK

CAST

William Shatner

Leonard Nimoy

DeForest Kelley

James Doohan

Nichelle Nichols

George Takei

Walter Koenig

Grace Lee Whitney

Celeste Yarnall

Origine: Usa, NBC

Ideazione: Gene Roddenberry

Durata: 3 stagioni per un totale di 79 episodi di circa 48 minuti

TRAMA

La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.

“Star Trek – La serie originale” narra le avventure della nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, “per arrivare arditamente là dove nessun uomo è mai giunto prima”.

NOTE

La serie originale di “Star Trek” è stata ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966 ed è andata in onda per tre stagioni fino al 1969. Si tratta dell’opera prima con cui nasce l’universo fantascientifico di “Star Trek”, alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film, fumetti, serie animate e opere letterarie.

Alcune particolarità riguardano la genesi di questo serial: la prima è il fatto che esordì negli Stati Uniti, paese di produzione, l’8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC, ma l’episodio pilota venne trasmesso per la prima volta in assoluto due giorni prima, il 6 settembre, dal network canadese CTV; la seconda è il fatto che fu una delle poche serie americane che ha avuto due episodi pilota, “Lo zoo di Talos” (“The Cage”), rifiutato dalla NBC, e “Oltre la galassia” (“Where No Man Has Gone Before”), quello ufficiale che ha dato il via a tutta la saga.

“Lo zoo di Talos” (“The Cage”) è stato diretto da Robert Butler e scritto dallo stesso Gene Roddenberry e si svolge nell’anno 2254. L’Enterprise, diretta verso una base stellare per operazioni di routine e per riparazioni dovute alle perdite subite durante l’esplorazione di Rigel VII, riceve una chiamata di soccorso proveniente da Talos IV, nei pressi del quale la Columbia è scomparsa diversi anni prima. Durante l’esplorazione, il capitano Christopher Pike (e non James T. Kirk) viene rapito dai talosiani, che cercano di convincerlo tramite illusioni a formare una discendenza con Vina, l’unica sopravvissuta del Columbia.

Fra gli interpreti figurano: Jeffrey Hunter (Christopher Pike), Susan Oliver (Vina), Leonard Nimoy (Spock), Majel Barrett (Numero Uno), John Hoyt (Philip Boyce), Peter Duryea (José Tyler), Laurel Goodwin (J.M. Colt). Come si può vedere, il cast è quasi del tutto diverso da quello che poi divenne quello ufficiale della serie tv.

Questo fu l’episodio pilota prodotto per “Star Trek” nel 1964 ma, rifiutato dalla NBC perché ritenuto troppo poco avventuroso, venne trasmesso solo nel 1988. Alcune sue scene sono state poi riutilizzate nell’episodio “L’ammutinamento” della serie ufficiale. L’episodio pilota italiano è disponibile dal 2004 nel cofanetto Paramount “Serie originale – terza stagione”, con audio italiano e nella doppia versione a colori e in bianco e nero.

Torniamo però alla serie originale. Girata con un budget limitato, ebbe tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presentava estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico. La serie però non riscosse subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, divenne un “cult” e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.

I protagonisti di “Star Trek” sono ormai noti ai più ma vale comunque la pena dare uno sguardo ai principali personaggi del serial, giusto per un inquadramento generale. L’ufficiale comandante della nave stellare Enterprise è il capitano James T. Kirk (William Shatner), coadiuvato al comando dall’ufficiale scientifico Spock (interpretato da Leonard Nimoy), un extraterrestre figlio di una terrestre e di un abitante del pianeta Vulcano, e dall’ufficiale medico capo, il dottor Leonard McCoy detto Bones (DeForest Kelley). Questi tre personaggi, uniti da un forte legame di rispetto e amicizia, sono i personaggi fondamentali della serie. Il loro è un rapporto costantemente conflittuale, soprattutto quello tra Spock e McCoy, caratterizzato da continue schermaglie verbali, ma è in realtà improntato a un forte equilibrio: la fredda logica vulcaniana del signor Spock e l’opposta emotività del burbero dottor McCoy vengono mediate dall’autorevolezza del capitano Kirk, che appare il capo ideale: coraggioso, audace, generoso e, a volte, un po’ impulsivo. Kirk, Spock e McCoy sono personaggi di culto per milioni di appassionati e sono entrati ormai a far parte della cultura americana e, più in generale, occidentale. Gli altri personaggi del cast costituiscono un adeguato contorno ai tre principali: il tenente Nyota Uhura (Nichelle Nichols) è l’ufficiale addetta alle comunicazioni, il tenente comandante Montgomery Scott (James Doohan) è il capo ingegnere, il tenente Hikaru Sulu (George Takei) è il timoniere; il guardiamarina Pavel Andreivich Chekov (Walter Koenig, nell’originale con un marcato accento russo) è il navigatore. L’assortimento multietnico e multiculturale, assolutamente inedito per l’epoca, fu appositamente voluto da Roddenberry.

La serie, fra le altre cose, ha avuto anche vari riconoscimenti molto importanti: Gene Roddenberry ha vinto un “Premio Hugo speciale” nel 1968. Inoltre due episodi hanno ricevuto “Premi Hugo” alla miglior presentazione drammatica (Best Dramatic Presentation) e Harlan Ellison ha vinto per la sceneggiatura di un episodio il premio “Writers Guild of America”. La serie ha poi ricevuto il “Premio NAACP Image” nel 1967 dalla National Association for the Advancement of Colored People per onorare il contributo delle persone di colore nei media e il “TV Land Award” alla cultura popolare nel 2003. Infine tutti e sette gli attori che interpretavano i ruoli principali hanno ottenuto una loro stella nella Hollywood Walk of Fame (l’ultimo è stato Walter Koenig nel 2012).

Sebbene la serie originale si componga di tre stagioni, sulla carta esiste anche un serial intitolato “Star Trek: Phase II”, pianificato ma mai realizzato, basato sempre sui personaggi di “Star Trek”. Sarebbe dovuta andare in onda a partire dalla primavera del 1978 e avrebbe dovuto descrivere le nuove avventure della nave stellare Enterprise e del suo equipaggio nella sua seconda missione quinquennale, successiva alla fine della serie originale.

La nuova serie avrebbe incluso solo gli attori William Shatner e DeForest Kelley nei loro ruoli di James T. Kirk e Leonard McCoy, mentre era certa l’assenza di Leonard Nimoy, che declinò l’invito a tornare sul set a causa di obblighi a recitare in altri progetti e di problemi con il marketing del personaggio di Spock, sebbene i primi script lo includessero. La serie avrebbe incluso invece alcuni nuovi personaggi, come il Comandante William Decker, il tenente Ilia e il tenente vulcaniano Xon.

Malgrado il completamento della maggior parte dei set, di svariati modellini televisivi in scala (compresa la nave Enterprise stessa) e di dodici sceneggiature complete, la serie fu cancellata in favore della produzione del film “Star Trek – The Motion Picture”, nel quale apparvero invece tutti i personaggi. Anche Decker e Ilia ebbero ruoli principali nel film, mentre al tenente Xon (diventato Comandante Sonak) fu riservata una sorte diversa, apparendo solo per alcuni minuti e con poche battute prima di rimanere ucciso in un incidente col teletrasporto.

Degli episodi già sceneggiati, due (“The Child” e “Devil’s Due”) furono riscritti per essere usati nella successiva serie televisiva “Star Trek: The Next Generation” (in particolare si ricorse ai vecchi soggetti quando si verificò uno sciopero degli sceneggiatori). In più, alcuni dei nuovi elementi della serie furono adattati in “The Next Generation”: infatti Riker, Troi e Data possono essere visti come rielaborazioni dei personaggi di Decker, Ilia e Xon.

Gli episodi di “Star Trek: Phase II” che già erano stati scritti sono:

-      “Thy Image” di Harold Livingston: pilot di due ore che divenne la base per il primo film di “Star Trek: The Motion Picture”

-      “Tomorrow and the Stars” di Larry Alexander

-      “Cassandra” di Theodore Sturgeon

-      “The Child” di Jaron Summers e Jon Povill

-      “Deadlock” di David Ambrose

-      “Kitumba” di John Meredith Lucas

-      “Practice in Waking” di Richard Bach

-      “Savage Syndrome” di Margaret Armen e Alfred Harris

-      “Are Unheard Melodies Sweet?” o “Home” di Worley Thorne: il titolo era ancora provvisorio

-      “Devil’s Due” di William Douglas Lansford

-      “Lord Bobby’s Obsession” di Shimon Wincelberg

-      “To Attain the All” di Norman Spinrad

-      “The War to End All Wars” di Arthur Bernard Lewis.

Davide Longoni