ADDIO A MARTIN LANDAU, ICONA DELLA FANTASCIENZA

Dopo una malattia che l’aveva portato a rinunciare a vari impegni artistici, si è spento a 89 anni Martin Landau, caratterista del cinema da giovane e grande attore da anziano, nonché icona della fantascienza per il ruolo del comandante Koenig in Spazio: 1999.

Nato a New York nel 1928, Landau iniziò la sua carriera artistica come autore di fumetti e vignette presso vari giornali. Amico personale di James Dean e Steve McQueen, decise poi di tentare la carta della recitazione, entrando come allievo nel prestigioso Actors Studio, di cui anni dopo diventò uno dei migliori insegnanti.

Dopo aver sposato l’ex modella Barbara Bain nel 1957, poi anche lei attrice spesso a fianco del marito, Martin Landau debuttò al cinema con il ruolo del perfido segretario del capo delle spie James Mason in Intrigo internazionale di Hitchcock. Seguirono poi varie parti di contorno, spesso da cattivo, anche in un episodio di The twilight zone, e trasferte all’estero, Cinecittà compresa, dove Landau interpretò un ruolo in Cleopatra e imparò anche l’italiano con cui comunicava in occasione di eventi con i suoi fan della penisola. A metà anni Sessanta rifiutò il ruolo di Spock in Star Trek, preso poi dal suo amico Leonard Nimoy e diventò famoso insieme alla moglie Barbara con la serie di spionaggio Mission Impossibile.

Negli anni Settanta Martin Landau interpretò il ruolo che lo consacrò come icona della fantascienza per chi era ragazzino allora, quello del comandante Koenig in Spazio: 1999, serie britannica realizzata con grande sforzo produttivo, con al timone della prima, ottima stagione Gerry Anderson, poi sostituito da Fred Freiberger, con risultati non eccelsi, per la seconda stagione. Spazio: 1999 fu molto amato in Italia, Francia, Germania, Giappone, meno nei Paesi anglosassoni, infatti si fermò prima del previsto, anche se poi il suo fandom si è consolidato negli anni, soprattutto grazie a internet.

In seguito, la carriera dell’attore entrò in una fase di stallo, dove interpretò alcuni ruoli come il patriarca Usher in La caduta di casa Usher o Long John Silver in un’edizione de L’isola del tesoro.

A fine anni Ottanta Martin Landau conobbe una nuova giovinezza artistica, comparendo in molti film e serie tv di successo, come Tucker di Francis Ford Coppola, per cui vinse il Golden Globe, Crimini e misfatti di Woody Allen e soprattutto Ed Wood di Tim Burton, storia di un regista di film di fantascienza di serie Z degli anni Cinquanta in cui Landau interpretava il ruolo dell’ex Dracula degli anni Trenta Bela Lugosi. Per quest’ultimo ruolo Martin Landau vinse l’Oscar come migliore attore non protagonista nel 1995.

Negli anni successivi Martin Landau ha interpretato vari altri ruoli, come il dottor Kurtzweill nel film di X-Files – Fight the future, il padre di Jack Malone in Senza traccia, e un reduce della Shoah in cerca di vendetta in Remember, il suo ultimo film.

Dalla moglie Barbara Bain, da cui aveva divorziato nel 1993, Martin Landau ha avuto due figlie, Susan, produttrice, e Juliet, famosa per aver interpretato il ruolo della vampira Drusilla in Buffy e Angel.

Negli ultimi anni Martin Landau aveva partecipato ad alcuni incontri con i fan, anche per parlare di Spazio: 1999, e aveva colpito per affabilità, cultura e interesse, non era il divo che considerava il suo pubblico dall’alto in basso, tutt’altro. Ha avuto una vita intensa e interessante, e ha avvicinato tante persone alla fantascienza, con quella Luna scagliata nello spazio tra avventure e emozioni, che chi era ragazzino allora non ha più dimenticato.

Elena Romanello