CATHERINE SCHELL… MAYA E SPAZIO 1999

Catherine Schell è un’icona della fantascienza televisiva degli anni Settanta e ancora oggi, a distanza di quattro decenni, basta dire “Maya di Spazio 1999 per accendere gli occhi dei suoi tanti fan.

Oggi, Catherine è un’elegante signora che conserva ancora la grazia del passato, ossia di quando tra il 1976 e il 1977 interpretò, nella seconda stagione di “Spazio 1999”, la bella e combattiva mutaforma, proveniente dal pianeta Psycon. Vederla a distanza di tanto tempo, non in tv ma di persona fa uno strano effetto che si alterna tra l’incanto, il piacere e un pizzico di nostalgia per ciò che lei ha rappresentato.

Abbiamo avuto il privilegio di incontrarla e di scambiare alcune battute con lei nello scorso maggio a Chianciano Terme durante la Starcon Italia, nell’area autografi del Grand Hotel Excelsior.

Era in compagnia della giovanissima ma già valente traduttrice Linda Attivissimo che lo Star Trek Italian Club “A. Lisiero”  (sodalizio del quale l’attrice è stata ospite) le aveva assegnato. Catherine si faceva fotografare sorridente tra gli appassionati che le ponevano le più svariate domande, cui lei rispondeva con calma e bonomia.

Catherine Schell, al secolo Katherina Freiin Schell von Bauschlott, di nobili origini, nativa di Budapest, era ancora bambina quando con la famiglia lasciò l’Ungheria, raggiungendo nel 1950 gli Stati Uniti d’America. Ancora molto giovane tornò in Europa, nella Germania Ovest, dove ebbe modo di studiare recitazione alla Otto Falckenberg School of the Performing Arts.

Risale al ‘64 l’esordio nel mondo del cinema con “La regina delle amazzoni” per la regia di Cyl Farney, cui seguirono altri lungometraggi tra cui “Agente 007 – Al servizio di Sua Maestà” diretto da Peter R. Hunt e “Luna zero due”  per la regia di Roy Ward Baker. Recita quindi accanto a un grande attore dello spessore di Roger Moore (noto per aver interpretato James Bond, l’Agente 007) in un episodio della serie televisiva “Attenti a quei due”. In proposito le abbiamo chiesto cosa ricordava dell’attore britannico recentemente scomparso: “Era una bellissima persona – ci ha detto – un vero gentiluomo con un grande senso dell’humor”.

Da non dimenticare, inoltre, la partecipazione dell’attrice di origini ungheresi al film “La Pantera Rosa colpisce ancora”, accanto a un altro big come Peter Sellers: “Anche con lui – ha  ripreso la Schell – mi sono trovata molto bene. Nonostante fosse una grande star mi dava tanto spazio. Era molto generoso”.

E arriviamo a “Spazio 1999”, la serie televisiva italo-inglese di science fiction che si basa sull’allontanamento della Luna dall’orbita del Pianeta Terra. Sul satellite è ubicata la Base Alpha al cui comando vi è John Koenig (Martin Landau), il quale insieme a tutto l’equipaggio affronterà mille avventure nello spazio profondo. Catherine Schell partecipò a una sola puntata durante la prima stagione, mentre nella seconda prese parte a tutto il ciclo interpretando l’aliena Maya, ruolo che la portò al successo.

“E’ passato molto tempo da allora – evidenzia – ma ricordo perfettamente che si lavorava bene insieme, non c’era niente che non andasse nel cast. Eravamo una famiglia, andavamo d’accordo e ridevano moltissimo. C’era tanto da  lavorare  ma lo facevamo con grande piacere”. Cosa rammenta delle sceneggiature e del set?  “A me la fantascienza non dispiace… essere su quel set era come vivere sulla Luna”, risponde. E del personaggio Maya cosa può dirci? “Leggevo quello che c’era sul copione e le davo vita. Mi sembrava un ruolo normalissimo!”.

Sono quindi venute altre pellicole tra cui “Gulliver nel paese di Lilliput” e “Il prigioniero di Zenda”,  è anche comparsa (nel 1979) in un’altra popolare serie di science fiction, ossia “Doctor Who”.

Questi gli anni d’oro.

Catherine ha concluso la sua carriera di attrice verso la metà degli anni Novanta dopo la partecipazione al film “Piccolo grande amore”, diretto dal regista Carlo Vanzina.

SI È RITIRATA DALLE SCENE, MA CHE IDEA HA DEL CINEMA E DELLA TELEVISIONE ODIERNA?

Vivo in Francia ma guardo essenzialmente la televisione inglese e devo dire che è molto cambiata rispetto al passato. E’ divenuta molto superficiale con tanti reality show e con programmi su come fare le acconciature o cucinare. Si dà poco spazio alla riflessione.

HA DETTO CHE VIVE IN FRANCIA, COSA PENSA DEL NEOPRESIDENTE EMMANUEL MACRON?

Grazie al cielo non ha vinto la Le Pen!  Adesso c’è più speranza!

Filippo Radogna