KIPPLE OFFICINA LIBRARIA: DOVE LA FANTASCIENZA E’ DI CASA

Torna Kipple Officina Libraria con due opere di fantascienza che esplorano ad ampio raggio il genere: dalla distopia di Giovanna Repetto all’universo weird fantascientifico di Sandro Battisti, troverete pane per i vostri denti.

Iniziamo con IL SIGILLO DEL DOLORE (180 pagine; 15 euro la versione cartacea e 3,95 quella digitale) di Giovanna Repetto, romanzo finalista al Premio Urania 2017, che ci porta in un mondo decaduto e distopico dove il destino di un soldato, quello di una donna e di un’intera classe dominante s’intrecciano insieme a disegnare il legame tra passato e futuro, in una complessa trama di eventi dove l’amore e la morte sono le uniche carte disponibili, ma anche la posta in gioco.

La distopia non è soltanto la descrizione complessa di un mondo dove la tecnologia e il controllo sociale hanno acquisito un’astrazione soltanto immaginabile dalla nostra società; anche un mondo precedentemente evoluto e ora decaduto, che ha ancora la possibilità di gestire le tecniche di cui si è perso il significato e la capacità di manipolazione, può dare vita a forme di distopia oppressive, in cui chi detiene il potere e la manipolazione delle poche forme tecnologiche ha la possibilità di piegare ai propri voleri intere fasce sociali.

Questo è il concetto su cui Giovanna Repetto ha costruito questo romanzo, i cui personaggi principali hanno una sensibilità che sfiora l’empatia e l’immedesimazione.

In una società distopica, con una città-fortezza popolata da soli uomini e organizzata gerarchicamente e un villaggio fuori dalle mura dove sono segregate le donne, il soldato Zaion viene sorpreso privo del cilicio regolamentare. Punito e degradato, egli non sa o non vuole fornire una giustificazione plausibile né dare indicazioni sulla sorte dell’oggetto scomparso. I Superiori gli mettono alle costole un’ambigua Sentinella, Anton, con l’incarico di aiutarlo nelle ricerche ma soprattutto di esercitare una stringente sorveglianza. I destini dei personaggi s’incrociano in una partita dall’esito imprevedibile, dove l’amore e la morte sono le uniche carte disponibili, ma anche la posta in gioco.

Giovanna Repetto è nata a Genova, ma attualmente vive a Roma, dove ha svolto la professione di psicologa e psicoterapeuta. Ha coltivato diversi generi di narrativa, fra cui il giallo umoristico, il noir, il fantastico weird e la fantascienza. Due volte finalista al Premio Urania, ha pubblicato con Delos Digital “Il Nastro di Sanchez” (2017), primo di una trilogia che continua con “Il figlio di Nergal” e “Tequiero – La stagione dei mostri” (usciti entrambi nel 2019). Nel 2018 ha pubblicato “Icarus” (Watson Edizioni) e nel 2020 con CS_Libri “La mappa dei gesti possibili”, che unisce due racconti lunghi. Il racconto “La legge della penombra”, vincitore del Premio Short-Kipple, è stato pubblicato da Kipple Officina Libraria nel 2018. Altri racconti sono usciti su riviste italiane e straniere e in diverse antologie, fra cui “La prima frontiera” (Kipple, 2019). Il racconto “Corpi paralleli” è apparso invece nella raccolta “Temponauti”, curata da Franco Forte (Mondadori, Urania Millemondi estate 2021). Recentemente ha partecipato alla raccolta “Il fiore della Quintessenza” (Ali Ribelli, 2021).

Chiudiamo con l’antologia LA VOLONTÀ TRASGRESSIVA – SECONDA FRONTIERA (160 pagine; 15 euro il formato cartaceo e 3,95 euro l’e-book) curata da Sandro Battisti, con copertina di Ksenja Laginja.

Si tratta di undici racconti che esplorano gli universi delle interazioni che rendono vive, ai nostri occhi, istanze inumane e invisibili, o impossibili. Ridefinire il weird attraverso l’uso della SF e del fantastico in senso lato è ciò che rende quest’antologia un ponte tra l’umano e l’inumano, una descrizione di sintassi e grammatiche ancora sconosciute.

Hanno partecipato all’antologia: Paolo Di Orazio, Alessandro Gatti, Francesca Fichera, Domenico Mastrapasqua, Lukha B. Kremo, Marco Milani, Yanuk Lurjiame, Roberto Furlani, Uduvicio Atanagi, Giovanna Repetto e Giovanni De Matteo; mentre l’inserto VR sul brano “Anubi di Krell” è un QRCode creato dal curatore.

Cos’è la realtà? È una domanda con cui dobbiamo fare i conti quando decidiamo di abbandonare la comfort zone delle certezze, delle convenzioni e delle convinzioni, dell’usuale mondo che plasma di continuo la nostra esistenza. Abbandonare il senso del reale che ci appare solido, granitico, immodificabile, implica che la nostra esistenza non è così definita e, a quel punto, nemmeno così fisica. In questo volume trovate undici storie che narrano ciò che c’è oltre la frontiera, a cavallo tra weird e SF, tra Volontà e aliti vitali, con un occhio a quello che Crowley, il più grande esoterista del XX secolo, ha sperimentato e creato.

Sandro Battisti è uno dei fondatori del Connettivismo. A partire dal 2004 si è dedicato allo sviluppo di uno scenario comune a molti suoi lavori successivi, l’Impero Connettivo, dapprima con racconti apparsi su “NeXT”, la fanzine del movimento, e con il fumetto “Florian”, successivamente nei romanzi “PtaxGhu6” (2010), scritto in collaborazione con Marco Milani, e “Olonomico” (2012). Ha vinto il Premio Urania 2014 e il Premio Vegetti 2017 con “L’Impero restaurato”; è curatore dell’antologia di strano weird “La prima frontiera” (2019) e scrive quotidianamente sul blog http://hyperhouse.wordpress.com/.

Buona lettura.

A cura della redazione