CALEB

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Caleb

Anno: 2020

Regia: Roberto D’Antona

Soggetto: Roberto D’Antona e Annamaria Lorusso

Sceneggiatura: Roberto D’Antona

Direttore della fotografia: Stefano Pollastro

Montaggio: Roberto D’Antona

Musica: Aurora Rochez

Effetti speciali: Paola Laneve

Produzione: Annamaria Lorusso, Roberto D’Antona, Stefano Pollastro, Paola Laneve e Aurora Rochez

Origine: Italia

Durata: 2h e 35’

CAST

Annamaria Lorusso, Roberto D’Antona, Francesco Emulo, Alex D’Antona, Natalia Moro, Erica Verzotti, Nicole Blatto, Susanna Tregnaghi, Mirko D’Antona, Fabrizio Narciso, Sheena Hao, Mirko Giacchetti, Giulia Mesisca, Carmelo Bacchetta, Carola Tallarico, Rossana Bena, Luca Gatta, Massimo Cominato, Margherita Lisciandrano, Alessandro Carnevale Pellino

TRAMA

Rebecca è sulle tracce di sua sorella, una giovane giornalista scomparsa mentre stava indagando su una serie di incresciosi eventi. Le sue ricerche la conducono fino a Timere, un luogo remoto e lontano dal frastuono della quotidianità, un luogo in cui vige il rigore del silenzio e il timore di qualcosa di oscuro. Qui Rebecca incontrerà uno stravagante scrittore e il custode della chiesa del paese, ma soprattutto incontrerà Caleb, un uomo affascinante, ricco ed elegante il cui sguardo tenebroso nasconde un agghiacciante segreto. Ed è proprio in questo luogo, il cui tempo sembra muoversi tra le ombre e la minaccia è sempre all’erta, che presto Rebecca verrà a conoscenza di una terrificante verità e la lotta tra bene e male avrà inizio.

NOTE

“Considero i vampiri, ha detto in merito al film il regista, la raffigurazione dell’eleganza e del fascino, la cui figura è in grado di creare nondimeno terrore ed angoscia. Le storie su di essi narrate, in particolare modo la famosa leggenda del Conte Dracula, sono fra le più amate tra coloro che prediligono le storie di paura. Vi sono numerosi film e serie televisive che trattano il tema dei vampiri ispirandosi al meraviglioso romanzo di Bram Stoker, ma ve ne sono anche tanti altri che, pur distaccandosi da esso, hanno saputo entrare allo stesso modo nel cuore degli spettatori per varie ragioni. Ma in Italia credo che i film horror che hanno trattato di queste creature si possano contare sulle dita di una mano. Fra i film che più hanno nutrito la mia cultura e accresciuto la mia passione per il genere horror ce ne sono diversi che hanno trattato il tema dei vampiri. In primis “Dracula di Bram Stoker” diretto da Francis Ford Coppola che rientra con prepotenza fra i miei “film della vita”, poi “Intervista col Vampiro” di Neil Jordan, “Dal Tramonto all’Alba” di Robert Rodriguez, “Fright Night” di Tom Holland ed infine “Vampires” di John Carpenter. Dal 2000 in poi però il tema dei vampiri è stato utilizzato sempre più frequentemente per film di genere action/sci-fi con delle sfumature horror, tranne che per qualche eccezione, come nel noto “30 Giorni di Buio” di David Slade, il quale ha però dato vita ad un filone di vampiri ben lontani da quelli classici che troviamo negli antichi racconti folkloristici”.

“Il mio intento, prosegue D’Antona, e quello di Annamaria Lorusso, la quale insieme a me ha dato vita alla storia del film e che, come me, ha a cuore queste creature spaventose, è stato fin da subito quello di realizzare in Italia un film di vampiri terrificante e, allo stesso tempo, in grado di emozionare. Così è nato Caleb, sulla scia di Dracula di Coppola ma basato su una storia originale, ambientata ai giorni nostri in un borgo di fantasia fra le Alpi Italiane chiamato Timere. Caleb si rifà al vampiro più classico, quello che grazie al suo fascino, alla sua intelligenza e alle sue abilità cattura e manipola la mente delle sue prede torturandole psicologicamente per poi nutrirsi di esse fino ad ucciderle o, in rari casi, trasformarle in adepti. Quando ho iniziato a sviluppare la sceneggiatura c’era una frase che mi ripetevo continuamente: “QUESTO FILM DEVE ESSERE ANGOSCIANTE!”. Ho desiderato fin da subito che il vampiro nel mio film facesse paura e che fosse in grado di creare inquietudine nello spettatore, così come ho voluto realizzare una regia che trasmettesse l’eleganza ed il fascino del vampiro stesso. Ho pensato fin dal principio a una donna come protagonista, una donna forte e coraggiosa che lotta per i suoi principi ma soprattutto per amore e che è disposta a tutto pur di riportare a casa sua sorella, ovunque essa sia. Ma anche Caleb, a modo suo, difende i propri principi, commettendo quelle atrocità che secondo il suo punto di vista sono la cosa giusta da fare per proteggere l’equilibrio del suo mondo”.

Riguardo alla lavorazione Roberto ha dichiarato: “Il cast di “Caleb” non è eccessivamente numeroso, ma è composto da attori e talenti straordinari. Per alcuni ruoli chiave avevo già idea dei volti da voler utilizzare, ma ho deciso comunque di fare delle prove su parte per tutti coloro che, secondo me, avrebbero potuto rappresentare al meglio alcuni personaggi del film. Successivamente, in accordo con gli altri produttori, si è deciso di aprire dei casting per i ruoli mancanti. Ai casting si sono presentate tantissime persone da tutta Italia e non solo. Vi è stata un’incredibile affluenza e devo ammettere che dover scegliere non è stato affatto semplice. Dopo settimane di attenta analisi abbiamo selezionato diversi attori professionisti ma anche talenti alle prime armi che si sono rivelati essere attori molto validi”.

A proposito delle riprese, il regista ha detto: “Abbiamo lavorato intensamente per 9 mesi durante la fase di pre-produzione nella ricerca accurata delle location più adatte a questo genere di film e curando la scenografia in ogni minimo dettaglio. Le riprese sono durate 48 giorni. Abbiamo girato l’intero film nei suggestivi comuni di Vogogna (Verbania) ed Oleggio (Novara), le cui amministrazioni comunali ci hanno supportato mettendosi a disposizione su più fronti. La troupe, sempre più numerosa, è composta da membri di indiscusso talento e ci tengo sempre a ringraziarli per il lavoro svolto con assoluta dedizione e professionalità. Come dico sempre, non potrei desiderare un team migliore di questo”.

Infine Roberto D’Antona si è soffermato sulle musiche di “Caleb”, dicendo: “Ritengo che la colonna sonora sia il pilastro su cui si poggia l’aspetto emotivo del film e ciò che quest’ultimo intende trasmettere allo spettatore. Con la mia compositrice Aurora Rochez abbiamo deciso che la colonna sonora fosse prettamente orchestrale utilizzando principalmente il piano, il cello e i violini. Dopo settimane di duro lavoro, devo ammettere di essere pienamente soddisfatto e che le musiche hanno reso le scene del film ancora più d’impatto. Ovviamente di grande ispirazione è stata la sensazionale colonna sonora di “Dracula di Bram Stoker” composta da Wojciech Kilar, assieme alla colonna sonora del film “Joker” composta dal Premio Oscar Hildur Guðnadóttir”.

Davide Longoni