FINO ALL’INFERNO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Fino All’inferno

Titolo Internazionale: Road to Hell

Anno: 2018

Regia: Roberto D’Antona

Soggetto: Roberto D’Antona

Sceneggiatura: Roberto D’Antona

Direttore della fotografia: Stefano Pollastro

Montaggio: Roberto D’Antona

Musica: Aurora Rochez

Effetti speciali: Paola Laneve e Alessio Barzocchini

Produzione: Annamaria Lorusso, Stefano Pollastro, Paola Laneve e Roberto D’Antona

Origine: Italia

Durata: 1h e 56’

CAST

Roberto D’Antona, Francesco Emulo, Annamaria Lorusso, Mirko D’Antona, Michael Segal, Kavita Albizzati, Alessandro C. Pellino, Danilo Uncino, Andrea Milan, Mirko Giacchetti, Aaron T. Maccarthy, Federico Mariotti, Massimo Cominato, Alice Viganò, Erica Verzotti, Giada Robin

TRAMA

Un gruppo di rapinatori, in fuga verso la libertà, incrocia la propria strada con una madre e un figlio, anch’essi in fuga, e con la misteriosa maledizione che portano con sé. Ad inseguirli, un boss mafioso e una misteriosa organizzazione di uomini senza scrupoli. Ad aiutarli, una fidanzata gelosa e un ex-sbirro dai metodi sbrigativi. Il viaggio si trasformerà in una folle corsa verso l’Inferno per salvare la vita del bambino e il destino del mondo.

NOTE

In merito a questa pellicola e al suo modo di fare film, il regista Roberto D’Antona ha detto: “Amo il cinema in ogni sua sfumatura, tuttavia, non posso negare che devo questa passione ed il mio legame più forte con esso, al cinema degli anni ‘80, particolarmente a registi come John Carpenter e Sam Raimi, difatti Grosso Guaio a Chinatown è il film che più amo. Essendone ossessionato, ho sempre desiderato prendere parte e dar vita a un film che potesse richiamare quelle stesse atmosfere e con Fino All’Inferno posso dire di aver realizzato i miei sogni più ambiziosi e nascosti.

Il modo in cui è arrivata l’ispirazione per la storia è davvero folle. Ero impegnato con la promozione del mio primo progetto cinematografico in cabina regia, The Wicked Gift, e stavo lavorando alla seconda stesura di un altro film che avrei girato nel 2018. Dopo tante ore di lavoro, andai a fare una bella doccia rilassante. In quel momento, è come se la mia mente si fosse staccata dal mio corpo e in pochi istanti sono stato “illuminato” da un film folle e divertente, con ben chiari tutti i punti i chiave di una storia action, pulp, con tanta ironia, ma soprattutto dannatamente anni ‘80. Così, preso dall’euforia, chiamai subito il mio socio, Annamaria Lorusso, e le dissi: “So quale sarà il nostro prossimo film!”.

I riferimenti per questo ambizioso progetto, che più si avvicinano per stile e per numero di avvenimenti, oltre a Grosso Guaio a Chinatown, sono stati Snatch e Pulp Fiction, ma ci sono anche richiami a film come Dal Tramonto All’Alba e Gone Girl per le scene più serie, con varie citazioni alla saga degli Evil Dead.

Fino All’Inferno è in assoluto il progetto con il cast più numeroso con cui io abbia mai lavorato. Per alcuni ruoli chiave, avevo già un’idea di partenza sui volti da voler utilizzare, così, ho deciso di fare delle prove su parte per tutti coloro che, secondo me, avrebbero potuto rappresentare al meglio i personaggi del film. Una volta deciso il ruolo da assegnare per alcuni di loro, abbiamo deciso di aprire dei casting per i ruoli mancanti. Abbiamo lavorato sodo per settimane e visto ogni singolo video-provino per poi scegliere coloro che si sposavano perfettamente con i ruoli liberi, selezionando non solo attori professionisti ma anche talenti alle prime armi che si sono rivelati sul set altrettanto validi.

Abbiamo lavorato intensamente e senza pause per 5 mesi nella fase di pre-produzione di Fino All’Inferno cercando e scegliendo con cura le location più adatte per questo genere di film, in quanto la scenografia era davvero importante e richiedeva una cura meticolosa. Le riprese sono durate 34 giorni, ma è stato come se avessimo girato in 60. Per quanto riguarda la troupe, essa rappresenta la mia seconda famiglia e lavorare con loro significa essere felici. Sono ineguagliabili in tutto e ci tengo sempre a ringraziarli per il loro lavoro svolto fuori e dentro il set, ma soprattutto per sopportarmi cosa non affatto semplice, in particolar modo sul set.

Sono sempre stato del parere che l’ottima resa della colonna sonora sia indispensabile per esprimere appieno l’aspetto emotivo di un film. Basti immaginare, per esempio, gli spaghetti western di Sergio Leone senza le musiche di Ennio Morricone o Lo Squalo di Steven Spielberg senza le musiche di John Williams, che nonostante l’impeccabile regia, sono certo che non avrebbero avuto lo stesso impatto emotivo sugli spettatori. Per me, la musica è fondamentale. Con la mia compositrice, Aurora Rochez, che considero una sorella, abbiamo lavorato sodo per dar vita ad una colonna sonora sensazionale. Per questo film abbiamo deciso di ricreare quei suoni inconfondibili delle colonne sonore dei film degli anni ‘80 prendendo principalmente come riferimento le musiche di John Carpenter e Alan Howarth. Essendo un film ricco di generi, Aurora ha potuto spaziare dai pezzi anni ‘80 a pezzi western fino ad arrivare a momenti di musica orchestrali e di tensione”.

Attore Italiano, regista e comico Roberto D’Antona è nato a Taranto ed è il più giovane di quattro figli. A soli undici anni inizia la sua carriera attoriale in numerosi cortometraggi amatoriali. Nel 2006 entra a far parte di una compagnia teatrale e nonostante le difficoltà per la separazione dei suoi genitori,  Roberto continua a guardare al futuro e sognare ancora di proiettare se stesso sul grande schermo. Da qui si avvia la sua vera e propria carriera da attore. Nel 2010, Roberto lavora come assistente di produzione, montatore e come attore in diversi importanti videoclip musicali. Nel 2012, dopo aver recitato in vari cortometraggi, spot e serie, determinato a dare un nuovo impulso alla sua carriera, Roberto decide di debuttare in cabina regia e per lui arriva la fama a livello nazionale grazie a Dylan Dog: Il Trillo Del Diavolo vincitore del premio Miglior Fan Film al Cartoomics: Fan Film Festival 2013 a Milano. Nel 2013, realizza una delle serie televisive italiane più premiate nel mondo, Johnny, vincitrice di molteplici premi internazionali come Miglior Serie e che porterà a Roberto anche i premi di Best Lead Actor e Best Villain. Roberto recita in altri numerosi cortometraggi, serie e film come attore protagonista, ma il ruolo che lo lancerà sarà quello del folle sadomasochista Condom nel film Insane, un ruolo che porterà a Roberto prestigiosissimi premi come Best Supporting Actor in festival come gli American Movie Awards 2015. Sempre nel 2015, copre il ruolo di sceneggiatore e attore protagonista  nel ghost-movie Haunted, conosciuto in Europa come American Poltergeist 7. Nel 2016, Roberto e Annamaria Lorusso fondano la L/D Production Company e nello stesso anno veste i panni del protagonista Sam, nella pluripremiata serie televisiva da lui scritta, diretta, prodotta e creata: The Reaping. Nel 2017, finalmente, debutta sul grande schermo come attore, regista e sceneggiatore con il film The Wicked Gift.

Davide Longoni