THE WICKED GIFT

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: The wicked gift

Anno: 2017

Regia: Roberto D’Antona

Soggetto: Roberto D’Antona e Annamaria Lorusso

Sceneggiatura: Roberto D’Antona

Direttore della fotografia: Stefano Pollastro

Montaggio: Roberto D’Antona

Musica: Aurora Rochez

Effetti speciali: Paola Laneve e Francesco Longo

Produzione: Alessandro Rossi, Roberto D’Antona e Annamaria Lorusso

Origine: Italia

Durata: 1h e 52’

CAST

Roberto D’Antona, Annamaria Lorusso, Francesco Emulo, Kateryna Korchynska, Andrea Milan, Alice Viganò, David White, Mirko D’Antona, Michael Segal, Alessandro Carnevale Pellino, Danilo Uncino, Mirko Giacchetti, Jan Argenio, Alex D’Antona, Paola Laneve, Stefano Pollastro, Erica Verzotti

TRAMA

Ethan è un giovane designer, timido e piuttosto riservato che da anni è afflitto da insonnia a causa di terribili incubi. Decide di andare in terapia per risolvere il suo problema pensando di avere disturbi della personalità, ma sarà grazie all’aiuto del suo migliore amico e di una medium che affronterà il lungo viaggio che lo condurrà alla consapevolezza che i suoi incubi nascondono qualcosa di molto più oscuro di quanto potesse immaginare.

NOTE

Il regista Roberto D’Antona ha detto in merito al film: “ Due cose mi hanno sempre terrorizzato: gli incubi e i fantasmi.

Così mi sono sempre ripromesso che il mio primo film avrebbe trattato questi argomenti.

Sono numerosi i film horror che parlano di fantasmi, premonizioni e incubi ed è davvero difficile oggi realizzare qualcosa di originale al 100%, perciò quando io ed Annamaria Lorusso abbiamo pensato alla trama del film, abbiamo deciso di non creare una storia puramente horror bensì un thriller psicologico con varie sfumature di generi.

Prima di scrivere la sceneggiatura, ero consapevole che un film di questo tipo sarebbe dovuto essere inquietante e spaventoso, così ho guardato vari film per studiare, analizzare e concentrarmi su quali elementi potessero renderlo davvero inquietante. Sono passato da grandi classici come Evil Dead e Dracula di Bram Stoker a grandi titoli più recenti come The Conjuring, Insidious e The Witch per poi metterci del mio per renderlo un film che avesse del personale e mostrare al pubblico le mie più grandi paure e fobie come perdere i denti, morire nei propri sogni, aver paura di essere soli in casa di notte, sperando che nel buio alle nostre spalle non si nasconda qualcosa o qualcuno di “non terreno” e soprattutto che al mio risveglio, il mio incubo non diventi una realtà. Quindi, posso affermare con certezza che le scene di terrore, raccontate nel film, sono situazioni che ho vissuto o che mi spaventerebbero a morte.

Per quanto riguarda il cast, ho deciso di selezionare grandi talenti che sapessero trasmettere con disinvoltura il senso di paura, di amicizia, di consapevolezza e che fossero soprattutto in grado di dare sensazione di conforto non solo a Ethan ma anche al pubblico.

Non ho preteso un cast con una dizione perfetta o che avesse alle spalle un curriculum impressionante, ma ho deciso di scegliere un cast artistico che fosse capace di portare sullo schermo naturalezza e darmi quelle emozioni che i personaggi scritti richiedevano di dare.

La colonna sonora che ho progettato con la mia compositrice Aurora Rochez, consiste in violini striduli per creare disagio nello spettatore, piano e cori per creare quell’atmosfera di terrore e paura. Una grande ispirazione sono state le splendide colonne sonore di The Witch, Insidious e Il Sesto Senso. Nelle scene più dolci e tranquille invece, abbiamo deciso di creare una colonna sonora che richiamasse il tanto amato periodo musicale degli anni 80 per rilassare lo spettatore.

Credo che Rochez abbia fatto un ottimo lavoro, riuscendo a comprendere perfettamente quel senso di inquietudine, dramma e nostalgia che cercavo per il film.

La mia prima visione horror da bambino è stata la miniserie IT e mi terrorizzò letteralmente.

Quando sono cresciuto poi, ho amato e apprezzato tantissimo il cinema horror (e non solo) di Sam Raimi, John Carpenter e i ghost movie orientali.

Vorrei che il pubblico guardasse e si godesse il film come una storia intrigante e inquietante, realizzata in vecchio stile, senza l’uso di effetti digitali nelle scene di paura, ma con fantasmi interpretati da attori veri in carne e ossa e situazioni credibili o possibili. Per me significherebbe molto sapere che gli appassionati di horror apprezzino e riconoscano che questo film possa portare un vento differente dai classici horror Italiani, spero che vedano e riconoscano l’amore e la passione da parte di tutto il team nella realizzazione di questo film”.

Davide Longoni