MARCO “DARTH VARAN”… STAR WARS E LA MUSICA HIP-HOP

Marco Varani è nato nel 1993 a Trieste, lo stupendo capoluogo del Friuli-Venezia Giulia dove la comunità del fandom di “Stars Wars” è da sempre molto nutrita e attiva tanto da rappresentare la sede del dinamico Fan Club Yavin 4, presieduto da Filippo “Jedifil” Rossi e del quale Marco (denominato “Darth Varan”) è componente del Consiglio direttivo nonché tesoriere. Diplomato in Elettrotecnica, Marco si occupa di telecomunicazioni; inoltre essendo un creativo e uno sportivo dedica il suo tempo libero alla fantascienza, alla musica hip-hop e al calcio. “Tre passioni – ci dice – che per la loro diversità mi spingono talvolta ad avvicinarmi e talvolta ad allontanarmi, oppure a valorizzarmi o ancora a banalizzarmi nei confronti di ciò che circonda la mia quotidianità”.

CI HAI APPENA RIFERITO DELLE TUE PRINCIPALI PASSIONI TRA LE QUALI SPICCA LA FANTASCIENZA. IMMAGINIAMO CHE TU SIA FELICISSIMO DI AVER RICEVUTO L’INCARICO DI TESORIESE DI YAVIN 4 ACCANTO ALL’ORAMAI “STORICO” PRESIDENTE FILIPPO “JEDIFIL” ROSSI…

Certo! Sono stato eletto nel Consiglio direttivo di Yavin 4 alla fine del 2019, e dall’inizio del 2020 ricopro anche la carica di tesoriere del Club (gli altri componenti sono Denis Diafano – vicepresidente, Giacomo Piccione – segretario, e Massimo Gomivnik – consigliere, ndr). In questi mesi, collaborando con Filippo e gli altri membri del Consiglio, sto capendo a 360 gradi come funziona un fan club. Qui trovo lo spazio per esporre le mie idee e i miei pareri, riuscendo a crescere seguendo le indicazioni dei più esperti.

COME SEI O SARAI COINVOLTO NEL PROGRAMMA DI ATTIVITA’ E COSA TI PIACEREBBE REALIZZARE CON IL GRUPPO DIRIGENTE DEL FAN CLUB?

La rivista ufficiale “Living Force New Magazine” è la punta di diamante del Club. Io cerco di contribuire scrivendo articoli riguardo le news del franchise di “Star Wars”, o esprimendo i miei pareri personali riguardo la Saga, in modo da poter favorire lo scambio di idee con chi ci segue. In un futuro, che si spera non sia troppo remoto, sarebbe molto bello poter finalmente organizzare una convention, per potersi incontrare col resto dei soci e con chiunque avrà il piacere di conoscerci di persona per la prima volta. Alla fine dell’emergenza Coronavirus di certo ci riusciremo, magari proprio nella mia Trieste.

COME E QUANDO TI SEI AVVICINATO ALLA FANTASCIENZA E NELLO SPECIFICO A “STAR WARS” E AL FAN CLUB YAVIN 4?

Mi sono innamorato di “Guerre Stellari” all’età di sei anni quando, nel 1999, ho visto al cinema “La minaccia fantasma”. Molti anni più tardi mi sono avvicinato al Club Y4 grazie a Filippo “Jedifil” Rossi, che ai tempi era un mio collega di lavoro. Conoscendoci tra una pausa e l’altra, abbiamo avuto il piacere di diventare amici scambiandoci un po’di chiacchiere e opinioni riguardo tutto ciò che riguarda la fantascienza e il fantastico.

QUALE EPISODIO DELLA SAGA TI HA COLPITO MAGGIORMENTE E PERCHE’?

È la scelta più difficile per qualsiasi appassionato ma credo che il più convincente sia “Rogue One: A Star Wars Story” del 2016. Nonostante non sia un vero e proprio Episodio della Saga degli Skywalker, e sia un’opera più “adulta” rispetto alle precedenti, riesce a conservare l’atmosfera degli altri film ed è un chiaro esempio di come questa grande storia cinematografica sappia affascinare anche con forti cambi di formula.

COME RITIENI SIA CAMBIATA NEGLI ANNI LA SCIENCE FICTION CINEMATOGRAFICA, E, IN PARTICOLARE, CHE DIFFERENZE CI SONO A TUO PARERE TRA “GUERRE STELLARI” DI GEORGE LUCAS DEL 1977 E L’EPISODIO IX DI J.J. ABRAMS DEL 2019. C’E’ QUALCHE ALTRA PELLICOLA A TEMA FANTASCIENTIFICO, ANCHE RECENTE, CHE TI HA INTRIGATO?

La fantascienza cinematografica del passato ha un fascino ineguagliabile perché, con l’ingegno e la passione, gli addetti ai lavori riuscivano a colmare la mancanza fisica ed economica dei mezzi: gli effetti speciali dei film erano ancora più speciali. Lucas, da creatore della Saga stellare, aveva modi infiniti di immaginare “Star Wars” e la Terza Trilogia, anche se molto godibile, io la trovo meno originale delle precedenti. L’Universo di “Blade Runner”, pellicola creata da Ridley Scott partendo dal grande romanzo di P.K. Dick, m’intriga molto e mi piacerebbe fosse sviluppato ulteriormente, dopo la recente uscita del sequel a firma Denis Villeneuve.

A TUO PARERE QUANTO LA SF ATTUALE E’ CAPACE DI SUSCITARE SOGNI, EMOZIONI O ANCHE RIFLESSIONI TRA I TUOI COETANEI?

La fantascienza sta diventando sempre più reale grazie al progresso tecnologico. Credo che in futuro le discriminazioni razziali e i dibattiti religiosi saranno incentrati sul riconoscimento paritario dei diritti tra gli umani e le creature artificiali senzienti, come potranno essere tra non molto tempo (forse lo sono già!) le intelligenze artificiali, i robot o i replicanti.

INVECE NELLA FANTASCIENZA SCRITTA QUALI AUTORI LEGGI?

Nell’ultimo anno mi sono interessato a Philip K. Dick e alle sue opere. Sto leggendo, non senza qualche difficoltà, l’enorme primo libro di “Dune” scritto da Frank Herbert.

PER CONCLUDERE PARLACI DEI TUOI PROGETTI…

Mi piacerebbe scrivere un racconto di fantascienza ma al momento non possiedo un livello di scrittura adeguato. A breve farò uscire un album hip-hop autoprodotto su YouTube, con lo pseudonimo di Dajjal Tsubasa.

TORNEREMO A CONVERSARE CON MARCO PIU’ IN LA’, MAGARI QUANDO AVRA’ SCRITTO IL SUO RACCONTO (UNA BELLA FANFICTION SU STAR WARS?), MA ANCHE PER FARCI DIRE QUALCOSA SULLA SUA MUSICA. FRATTANTO, CHE LA FORZA SIA CON LUI!

Filippo Radogna