FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 03 – PARTE 09

INEDITI CINEMATOGRAFICI E TELEVISIVI – PARTE 09

Inediti 1976 – 1980

Richard Boone interpreta un ricchissimo miliardario che si spinge in una landa desolata per dare la caccia a un Tirannosaurus Rex nel film di Alex Grasshoff e Tom Kotani The Last Dinosaur del 1976.

Chevy Chase, Howard Hasseman, Betty Thomas e Laraine Newman sono i protagonisti di Tunnelvision, uno spettacolo divertente, ironico, simile al nostro Drive In, magistralmente diretto da Neal Israel.

The Crater Lake Monster (Usa, 1977) narra di un meteorite che risveglia dal profondo sonno un dinosauro. David Allen anima il tutto con il Fantamation e rende gradevole la sua visione. La regia è di William R. Stromberg.

C’è un inedito che è stato misteriosamente rifiutato dalla distribuzione italiana, una sorta di anteprima al ben più noto e successivo Aracnofobia. Lo strano è che era stato annunciato con tanto di foto e con un romanzo dal titolo L’attacco delle Tarantole ad opera di Bernhartd J. Hurwood nella collana Urania edita dalla Mondadori. Si tratta di Kingdom of the Spiders del 1977 per la regia di John Bud Cardos e interpretato da William (James T. Kirk) Shatner. Dei ragni feroci e mutanti attaccano una cittadina uccidendo e terrorizzandone gli abitanti. Campo Verde si trova così isolata dal mondo e la battaglia contro migliaia di queste creature che sbucano da tutte le parti sta diventando disperata.

Recitazione azzerata per questo inedito dal titolo Tarantulas – The Deadly Cargo (Usa, 1977), in cui gli attori fanno solo da contorno. Una cittadina americana viene terrorizzata da ragni pelosi e malvagi che non aspettano altro che divorare chiunque incontrino; solo poche persone riusciranno a scampare all’abbuffata e a liberare la città dai mostri. Il regista Claude Akins non riesce proprio a dare l’impressione di un film di suspance, inserendo numerose scene spaventevoli che non hanno sortito l’effetto.

Consigliamo vivamente questo delizioso Attack of the Killer Tomatoes (Usa, 1977), in cui i protagonisti sono proprio i rossi pomodori. Pomodorini assassini? Esatto! Guidati da un pomodorone scivolano all’attacco della Terra contrastando i buoni! Diretto da John DeBello, gli attori Sharon Taylor, George Wilson e David Miller passano in secondo piano!

Non conosciamo niente di questo The Worm Eaters, film americano sempre del 1977 di Herb Robins, tranne che una cittadina infestata da vermoni si trova a combattere con questi per la sopravvivenza. Molte scene stomachevoli e poca recitazione.

Terry Gilliam prova a imitare lo stile dei Monty Python, ma con scarsi risultati; il suo Jabberwocky (GB, 1977) vede Michael Palin che interpreta uno scrittore depresso che troverà la forza di distruggere il mostro Jabberwocky che sta devastando tutta la contea…

I gorilla possono parlare? In Koko: A talking Gorilla (USA, 1978) ci si può credere davvero. Attraverso il linguaggio dei segni si può insegnare a un gorilla l’intero vocabolario della lingua. Barbe Schroeder è la regista.

Slithis (USA, 1978) è un discreto film diretto da Stephen Traxler; narra di un mostro generato da radiazioni e immondizia, nella quale installa il suo regno di terrore. Il budget a disposizione fu minimo e i risultati si vedono. È stato poi rieditato con il titolo Spawn of the Slithis, ma i risultati non sono cambiati.

Sulla scia del predecessore anche It lives again (USA, 1978) che si rifà a mutazioni genetiche. Tre bambini mutanti seminano il panico in città. Scarna la trama, ma Rick Baker, mago degli effetti speciali, ha fatto il resto rendendo il film gradevole, anche se con troppe scene di violenza. Il regista è Larry Cohen e gli interpreti sono Frederic Forrest e Kathleen Lloyd.

In Return to Boggy Creek (USA, 1978) una misteriosa creatura di poco effetto (i soldi non bastavano per farla meglio) spaventa e assale una piccola comunità di pescatori stanziatasi a Boggy Creek. Tom Moore non dà il meglio di sé nella regia, in compenso l’eroe buono Dawn Welles riscatta la sceneggiatura di poco prezzo.

Una storia molto simile al film di Don Dohler ci è data da Foes di John Coats del 1978. Anche qui, da un disco volante atterrato su un’isola, escono degli alieni assassini.

Per dovere di completezza e per chi ne fosse interessato, vogliamo citare alcuni film documentari sul fenomeno ufologico.

Tra i tanti che sono stati fatti vogliamo ricordare una interessante produzione di Ivan Tors del 1956 per la regia di Winston Jones, opportunamente intitolata Unidentified Flying Objects, dove un giornalista, in realtà attore, intervista dei militari coinvolti nel Progetto Bluebook.

Il noto creatore della famosa serie televisiva Ai confini della realtà, Rod Serling, ci fa da guida nel film di Ray Rivas Ufo: It has Begun del 1976, dove vengono ricostruiti con accuratezza dei famosi casi ufologici.

È del 1979, invece, questo UFO Are Real di Ed Hunt, altro documentario sugli avvistamenti in ogni parte del mondo dei dischi volanti.

Mentre, nel 1982, Richard Martin dirige Ufo Syndrome, più o meno dello stesso tipo del precedente.

Gli uomini in nero contrastano le ricerche di un ufologo che vuole portare prove dell’arrivo di alieni sulla Terra nel film di James T. Flocker del 1979 intitolato Alien Encounters.

Tornando al cinema, Alien Attack di Lee H. Katzin, Charles Chrichton e Ray Austin (1979) è formato da episodi assemblati di Spazio 1999: Separazione – Mondo proibito – Sole Nero – Gli Amanti dello Spazio. Sono state aggiunte altre scene con attori al di fuori del cast usuale ambientate nella sede della Commissione Lunare Internazionale. Viene arbitrariamente dichiarato che la storia è ambientata nel 2100.

Solo per dovere, citiamo Up from the Depths (USA, 1979), per fortuna inedito remake di The Creature from Hunted Sea, diretto da Charles B. Griffith e interpretato da Sam Bottoms, Susanne Reed e Virgil Frye.

Lo stesso anno arriva Galaxina, sull’astronave Infinity, che si trova a viaggiare nello spazio fronteggiando gli alieni più infidi. Bassissimo costo per un mediocre filmetto, non degno della buona regia di William Sachs.

Prikljutschenija Elektronika, per la regia di Konstantin Bromberg (1979) ci parla dello scienziato Gromow, che è in procinto di terminare la costruzione di un robot per il quale ha scelto l’aspetto del giovane Serjoscha, ma quando il robot vorrà fare la sua apparizione come umano, lo scienziato glielo proibirà.

Nel 1980 una serie di episodi del serial UFO viene assemblata per la televisione inglese. Il titolo è Invasion UFO e riunisce gli episodi: Identified per la regia di Gerry Anderson che venne tradotto sia come Finalmente Identificato dalla RAI, sia come L’Uomo che venne dallo Spazio dalla Svizzera Italiana; Computer Affair di David Lane: Controllo Computer (RAI) e Un Computer per decidere (Svizzera Italiana); Reflections in the Water di David Tomblin, anche qui tradotto come Riflessi nell’acqua (RAI) e Riflessi sull’acqua (Svizzera Italiana; The Man who Came Back di David Lane anche in questo caso con due titoli diversi, Missione senza Ritorno (RAI) e Un Robot per Straker (Svizzera Italiana) e infine qualche scena di E.S.P. di Ken Turner che altro non sarebbe che Percezioni Extrasensoriali per la RAI e Telepatia per la Svizzera Italiana. Questo “collage” non ha avuto distribuzione in Italia.

(9 – continua)

Giovanni Mongini