RITORNO AL FUTURO IN MOSTRA AL MUFANT

Fino al 30 aprile il Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino, ospita una nuova mostra dedicata ad un’icona della nostalgia canaglia, dopo il grande successo di quella sui quarant’anni di Capitan Harlock: si tratta stavolta di Back to the future, per festeggiare i trentacinque anni di Ritorno al futuro, il cui primo capitolo, diretto da Robert Zemeckis con Michael J. Fox e Christopher Lloyd, usciva proprio nel 1985.

La sala centrale del Museo raccoglie il materiale del collezionista Giancarlo Ghibaudo, prestato al Mufant per l’occasione, tutto anni Ottanta, un’epoca in cui qualcuno lungimirante iniziò a raccogliere materiale diventato di gran interesse poi, oltre che di gran valore e di difficile reperibilità.

In una serie di teche ci sono vari memorabilia in tema, come album delle figurine, le novelizzazioni del film in italiano e inglese, giochi da tavola, foto di scena, script, action figures, modellini della mitica DeLorean, macchina del tempo inedita e iconica, riviste, locandine della prima uscita al cinema e poi del ritorno nel 2015, quando nel giorno del viaggio di Marty McFly nella finzione si tornò a rivedere i film al cinema.
Le cose non sono andate esattamente come erano state immaginate nel film, ma è sempre bello riprendere in mano tre film diventati cult e ancora oggi amatissimi da più generazioni, tra i più significativi di un decennio in cui si sono messe le basi dell’immaginario fantastico contemporaneo, come dimostra il successo della serie cult Stranger thing.

La mostra è aperta dal giovedì alla domenica nel percorso del Mufant dalle 15 e 30 alle 19 ed è il primo tassello di vari importanti eventi che ci saranno quest’anno, come il festival Loving the Alien dal 5 al 7 giugno nel piazzale sottostante, dove stanno trovando spazio le statue: in febbraio arrivano il drago cinese Fukanglong e Sailormoon, una delle icone del girls’ power, in aggiunta a Frankenstein, il Lupo mannaro e Capitan Harlock, e poi arriveranno ancora ET e Alien.

La statua sarà visibile sempre, la mostra è aperta fino a questa primavera dal giovedì alla domenica dalle 15 e 30 alle 19 nel percorso del Mufant.

Elena Romanello