GIULZ FRATTINI… MOONBASE ’99 E LA SPACECON TWO

Manca qualche mese alla SpaceCon Two, grande evento dedicato all’universo di  Spazio 1999, UFO e più in generale alla fantascienza, organizzato a Modena dal Club Moonbase ’99, ma l’attività ferve. Basta seguire il profilo FB del gruppo per capirlo. E qui le notizie “bomba”’ della convention, che si terrà dal 13 al 15 settembre (all’RMH Des Arts, ex UNA Hotel – loc. Baggiovara – Modena), riguardano la presenza di due fascinose attrici che hanno recitato in episodi di Spazio 1999: si tratta della britannica Valerie Leon, la quale ha avuto ruoli anche nei film di 007, e dell’italiana, di Arezzo, Carla Romanelli, attrice, regista oltre che scrittrice. Ma, quanto a presenze, ci sono altre soprese.

Naturalmente, insieme ai momenti di incontro in cui gli ospiti d’onore racconteranno le loro esperienze sul set e nei quali si potrà conversare, scattare foto e chiedere autografi, si svolgeranno le varie attività tra cui conferenze, giochi, mostra-scambio di modellini, acquisto di libri e fumetti, proiezioni di film e telefilm, scambi con altri gruppi di fandom, cosplay contest e tanto altro.

Come e da chi nasce questa “fantastica” idea? Ne abbiamo parlato con Giuliano “Giulz” Frattini, modenese, presidente e fondatore del Club Moonbase ’99, estimatore e grande esperto delle produzioni realizzate dal regista e sceneggiatore inglese Gerry Anderson (1929 – 2012) e principalmente di Thunderbirds, UFO e Spazio 1999.

“Il primo gennaio 1999 – ci ha riferito il presidente di Moonbase ’99 – nasce ufficialmente il club, per opera del sottoscritto e di Marco Ciroi; Cinzia e Maurizio, altri due co-fondatori, lasciarono l’attività poco tempo dopo. Io e Marco ci eravamo conosciuti nel 1996, anno in cui avevamo fondato la fanzine Shadows On The Moon, dedicata appunto al mondo di Gerry Anderson.

NEL 2000 AVETE ORGANIZZATO, A MODENA, LA PRIMA MOONBOUND. QUALE ALTRO GENERE DI ATTIVITA’ AVETE SVOLTO IN QUEGLI ANNI?

Iniziammo a partecipare a fiere e mostre, poi a convention con attori delle serie in questione (in USA e in UK) e infine, dal 2000, a organizzarne di nostre, avendo come ospiti svariati attori, registi, sceneggiatori e scenografi di UFO e Spazio 1999. Nei primi anni, dopo che la fanzine Shadows 1999 era diventata un prodotto professionale, per essere iscritti a Moonbase ’99 necessitava versare una modesta quota, che garantiva numerosi vantaggi. Oggi tutta l’informativa si svolge a livello digitale, web e social, e per diventare soci basta sottoscrivere la nostra newsletter gratuita.

COSA TI LEGA AL MONDO DELLA SF TELEVISIVA VINTAGE ANNI ’70?  SI TRATTA DI NOSTALGIA OPPURE CI SONO ALTRI SIGNIFICATI DIETRO L’ATTIVITA’ DI MOONBASE ’99?

La nostalgia gioca sempre un ruolo fondamentale ma io credo, come anche per altre passioni, per esempio giochi e fumetti, che tutto stia nell’avere la fortuna che l’imprinting che si riceve da ragazzini ricada su prodotti di rilievo.

COM’E’ INIZIATO IL TUO VIAGGIO NEL MONDO DELLA FANTASCIENZA?

L’affabulazione iniziò con Thunderbirds, Stingray e Joe ’90 (Supermarionation) ma quando arrivò UFO, con attori in carne ed ossa, il salto di qualità mi sembrò evidente e, per anni, fu la mia serie preferita: tensione e coinvolgimento dello spettatore, assieme alle particolari atmosfere da brivido, talvolta anche psichedeliche, mi tenevano incollato allo schermo…!

E DOPO ARRIVA ANCHE SPAZIO 1999

Certo! Poi conobbi la prima stagione di Spazio 1999, una serie originale ed innovativa, realizzata con una profusione di mezzi elevatissima per l’epoca, che coniugava trame mai banali e dai decisi risvolti introspettivi con situazioni drammatiche, mai inclini al lieto fine, usando la fantascienza come metafora per immaginare e trattare storie umane e profonde, a tratti inquietanti e spiazzanti… Restavano in mente, a volte facevano star male ma non potevo fare a meno di guardarle! Oggi ci sono tante serie bellissime ma nessuna è così! Dopo arrivò la seconda stagione, dove l’americano Fred Freiberger si sostituì come co-produttore alla nostra RAI e il taglio cambiò completamente: avventure, mostri, battaglie ed immancabile gag finale di alleggerimento… Purché non paragonati a quelli della prima, anche diversi episodi di questa nuova serie posso essere considerati apprezzabili.

PARLIAMO DELLA SPACECON TWO: DOPO LA PRESENZA ALLA CONVENTION DELLO SCORSO ANNO DI CATHERINE SCHELL, ICONA DELLA SF TELEVISIVA DEGLI ANNI ’70 CHE IN SPAZIO 1999 INTERPRETO’ MAYA, A QUESTA EDIZIONE PARTECIPERANNO LE ATTRICI VALERIE LEON E CARLA ROMANELLI. CI SARANNO ALTRE SORPRESE?

E’ già confermato anche Gianni Garko e stiamo combinando per Orso Maria Guerrini…! A parte Giancarlo Prete, scomparso anni fa, stiamo cercando di mettere insieme tutte le guest star italiane della serie! Carla, Gianni, Orso e il povero Giancarlo parteciparono ciascuno a un episodio fra quelli finali della prima stagione, mentre Valerie apparve in moltissimi film e telefilm inglesi dell’epoca, fra cui due 007 e, naturalmente in Spazio 1999, spesso nel ruolo della classica bellezza mozzafiato, a volte ingenua, a volte insidiosa…

COS’ALTRO PREVEDE IL PROGRAMMA IN AGGIUNTA AI GIOCHI, ALLE PROIEZIONI E ALLE CONFERENZE? AVETE PENSATO A UN CONCORSO DI FANFICTION? CI SARA’ UNA MOSTRA TEMATICA?

Di cambiamenti ce ne devono essere sempre in meglio! Come l’anno scorso per la letteratura fantastica, stavolta puntiamo più sul fumetto di genere. Per il concorso, ancora sul sito non c’è nulla ma ci stiamo lavorando, anche grazie ai nostri partner organizzativi (comunque ne strutturammo già uno in passato, in collaborazione col Club Yavin 4 di allora). Quest’anno la mostra sarà dedicata ai mostri, nel senso che celebriamo anche il 40° anniversario dell’uscita del primo film di Alien!

COSA OCCORRE FARE PER ISCRIVERSI ALLA SPACECON TWO? E SOPRATTUTTO PERCHE’, CHI E’ STATO UN FAN DI SPAZIO 1999, NON DOVREBBE PERDERSI L’APPUNTAMENTO CON LA SPACECON TWO?

Andate sulla nostra pagina web: www.moonbase99.it/spacecon e capirete sia il come, sia il perché (ma non solo per i fan di Spazio 1999)!!! Un saluto e un ringraziamento a tutti!   Giulz – Moonbase ’99, passo e chiudo!

Filippo Radogna