INFERNO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Inferno

Anno: 1980

Regia: Dario Argento

Soggetto: Dario Argento

Sceneggiatura: Dario Argento

Direttore della fotografia: Romano Albani

Montaggio: Franco Fraticelli

Musica: Keith Emerson

Effetti speciali: Germano Natali

Produzione: Claudio Argento

Origine: Italia / USA

Durata: 1h e 46’

CAST

Irene Miracle, Eleonora Giorgi, Leigh McCloskey, Gabriele Lavia, Sacha Pitoeff, Daria Nicolodi, Alida Valli, Veronica Lazar, Feodor Chaliapin, Leopoldo Mastelloni, Ania Pieroni, James Fleetwood, Rosario Rigutini, Ryan Hilliard, Paolo Paoloni, Fulvio Mingozzi, Luigi Lodoli, Rodolfo Lodi, Gianni Macchia

TRAMA

Rose Elliot è una giovane poetessa newyorkese, che acquista un antico libro intitolato “Le Tre Madri”, scritto da Emilio Varelli, architetto alchimista di cui si sono perse le tracce. Il libro racconta che egli ha conosciuto le tre madri degli Inferi: Mater Suspiriorum (Madre dei Sospiri), Mater Lacrimarum (Madre delle Lacrime) e Mater Tenebrarum (Madre delle Tenebre) e per loro ha costruito tre dimore, una a Friburgo, una a Roma e una a New York. Dopo avere letto il vecchio libro, Rose inizia a temere di abitare nella casa di New York, dove vive Mater Tenebrarum (descritta nel libro come la più cattiva delle tre) e scrive una lettera al fratello Mark, studente di musica a Roma, per pregarlo di andare a farle visita. La giovane poi si ferma a parlare con Kazanian, l’antiquario storpio che le ha venduto il libro, spiegandole di avere timore della terza madre; quest’ultimo però la rassicura definendola una lettrice facilmente impressionabile. Rose scende nel sotterraneo del palazzo alla ricerca di una seconda chiave per scoprire il mistero delle Tre Madri, ma viene seguita e senza accorgersene prosegue la sua discesa nel tenebroso sotterraneo, dove le cade il portachiavi in una pozza. Per recuperarlo, si avventura sott’acqua e scopre un appartamento subacqueo totalmente disabitato: lì vi è una foto di Mater Tenebrarum. All’improvviso sbuca un cadavere e Rose spaventata fugge tornando nel suo appartamento. Si accorge però d’essere osservata e decide di telefonare al fratello Mark. La chiamata invece s’interrompe e qualcuno cerca di entrare nell’appartamento; la ragazza allora fugge, apre la porta di una stanza a lei sconosciuta e si nasconde in un sotterraneo, dove trova una camera piena di oggetti strani e animali imbalsamati. Spaventata, Rose tenta di trovare una porta che la riconduca presso il suo appartamento. Nel frattempo qualcuno vi s’introduce, rubando la copia del libro. Rose si trova intanto su una scala e a un tratto vede fuori dalla finestra una figura ammantata di nero e con gli occhi gialli. La ragazza tenta di scappare e si ritrova nuovamente in una camera disabitata, questa volta però vuota. Spaventata da un violento lampo, Rose viene afferrata da una misteriosa figura, per poi essere orribilmente ghigliottinata.

A Roma intanto Mark, mentre assiste a una lezione in un’aula del conservatorio, tenta di leggere la lettera della sorella, senza riuscirci perché stregato dagli occhi di una ragazza bellissima e inquietante, che d’un tratto sparisce. Il giovane l’insegue, dimenticando la lettera che viene però presa e letta dall’amica Sara, che si reca in biblioteca tentando di acquistare il libro delle Tre Madri, senz’accorgersi di essere seguita. Mentre legge una copia del libro, un’ambigua figura chiama più volte il suo nome: la ragazza nasconde il libro, e, tentando di scappare passando inosservata, viene aggredita da un uomo vestito da legatore di libri, che la costringe a posare la copia del libro. Sara, terrorizzata, fa ritorno a casa e lì incontra Carlo, un giornalista suo vicino di appartamento, che accetta di farle compagnia per un po’ di tempo dato lo stato di terrore della ragazza. Sara allora telefona a Mark e l’invita a venire da lei per la lettera della sorella. Intanto nell’appartamento di Sara l’elettricità comincia a mancare a intermittenza e Carlo, mentre cerca l’interruttore generale, viene ucciso con un coltello piantatogli nel collo. Sara, in preda al terrore, tenta di fuggire ma viene anch’ella accoltellata. Mark, arrivato troppo tardi, trova vicino ai due corpi i frammenti della lettera di Rose.

Mark si reca allora a New York dove fa la conoscenza di tutti gli abitanti dell’inquietante palazzo: Carol la portinaia, l’anziano professor George Arnold (in realtà Emilio Varelli) costretto su una sedia a rotelle, la giovane infermiera che si occupa di lui, e la contessa Elise Delon Van Adler, una nobildonna malata, abbandonata dal marito sempre lontano per lavoro e il suo sinistro maggiordomo John. La contessa, grande amica di Rose, rivela a Mark tutto ciò che la sorella aveva scoperto sul palazzo e sulle Tre Madri. Più tardi, mentre segue alcune tracce di sangue in un corridoio del palazzo, Elise scorge una figura nera che trascina il corpo di Mark svenuto. Cercando di fuggire, la donna si ritrova in una stanza situata all’ultimo piano dove viene prima assalita da un branco di gatti inferociti e infine pugnalata a morte. Anche Kazanian viene ucciso insieme a Carol e John. Mark arriva infine nell’appartamento del professor Arnold, il quale, parlando grazie a un microfono a filo attaccato alle corde vocali, gli rivela d’essere in realtà l’architetto Varelli e il responsabile di tutti gli omicidi. L’anziano tenta d’uccidere Mark iniettandogli del veleno, ma cade dalla sedia a rotelle e finisce con lo strozzarsi con il filo che gli permetteva di parlare. Intanto l’intero palazzo va a fuoco; Mark entra in una stanza arredata con mobili antichi e qui incontra l’infermiera del professor Arnold, che si rivela essere Mater Tenebrarum nonché la personificazione della Morte stessa. Mark riesce a fuggire dal palazzo appena in tempo mentre i pompieri arrivano sul luogo. Mark si gira e dà un’ultima occhiata al palazzo in fiamme, mentre nei sotterranei la Morte arde tra le fiamme e a un suo gesto il palazzo crolla definitivamente, custodendo per sempre i suoi orribili segreti.

NOTE

“Inferno” di Dario Argento è il seguito ideale di “Suspiria” e precede di quasi trent’anni “La terza madre”, capitolo conclusivo della trilogia delle Tre Madri. Il regista dichiarò di essersi ispirato ad una frase del libro “Suspiria De Profundis” di Thomas De Quincey nella quale l’autore dice di voler scrivere un libro sulla storia delle Tre Madri Degli Inferi: Mater Suspiriorum, Mater Lacrimarum e Mater Tenebrarum.

Inizialmente per il ruolo del protagonista maschile era stato pensato l’attore americano James Woods, il quale dovette rifiutare perché impegnato sul set di “Videodrome”, così la scelta cadde su Leigh McCloskey (“I misteri delle Bermude”, “I paladini – Storia d’armi e d’amori”, “Star Trek – Voyager”, “Babylon 5”, “Star Trek – Deep Space Nine”).

Tra gli altri interpreti segnaliamo: Irene Miracle (“Puppet master”, “Alterazione genetica 2”), Eleonora Giorgi (“Cuore di cane”, “La tarantola dal ventre nero”, “Mia moglie è una strega”), Gabriele Lavia (“Chi sei?”, “Profondo rosso”, “Zeder”, “Non ho sonno”), Sacha Pitoeff (“Patrick vive ancora”), Daria Nicolodi (“Profondo rosso”, “Suspiria”, “Schock”, “Tenebre”, “Phenomena”, “Opera”, “Le foto di Gioia”, “Paganini horror”, “La setta”, “La terza madre”, “Ritratto di donna velata”, “La Venere d’Ille”, “Turno di notte”, “Il gioko”), Alida Valli (“L’occhio nel labirinto”, “L’anticristo”, “La casa dell’esorcismo”, “Un’orchidea rosso sangue”, “Suspiria”), Veronica Lazar (“E tu vivrai nel terrore” L’aldilà”, “La sindrome di Stendhal”), Feodor Chaliapin (“Catacombs – La prigione del diavolo”, “La chiesa”) e Ania Pieroni (“Tenebre”).

Il film è stato girato a Roma e a New York. Il palazzo di Roma, quale casa della Mater Lacrimarum, situato in una fantomatica Via dei Bagni è in realtà un celebre palazzo del Quartiere Coppedè. Le altre scene, tra le quali il marciapiede attiguo il palazzo newyorkese e il lago del parco furono ricostruite negli studi di Cinecittà. Per quanto riguarda invece le scene nella Grande Mela, il regista avrebbe compiuto un sopralluogo a New York notando il palazzo in cui è ambientato il film e si sarebbe poi ritirato in un’abitazione isolata del New England per stendere la sceneggiatura a sua volta dettata a una segretaria con cui aveva un contatto telefonico.

Gli aiuto regista della pellicola di Argento sono nientemeno che Mario e Lamberto Bava, padre e figlio, il primo, veterano dell’horror italiano, è anche autore degli effetti visivi.

Il lavoro svolto nello studio dei colori utilizzati nella fotografia di scena, porta avanti il discorso iniziato con “Suspiria”. L’ambientazione americana fu voluta da Argento per internazionalizzare ulteriormente il suo cinema, mentre l’atteggiamento fortemente negativo verso gli animali, come gatti, topi, insetti, ecc…, è figlio della visione di essi quali personificazioni dei servi del Male.

Davide Longoni