L’INCREDIBILE HULK

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: The Incredible Hulk

Anno: 2008

Regia: Louis Leterrier

Soggetto: basato sull’omonimo fumetto della Marvel Comics

Sceneggiatura: Zak Penn e Edward Norton (non accreditato)

Direttore della fotografia: Peter Menzies Jr.

Montaggio: John Wright, Rick Shaine e Vincent Tabaillon

Musica: Craig Armstrong

Effetti speciali: Arthur Langevin, Laird McMurray e Ian Hunter

Produzione: Gale Anne Hurd, Kevin Feige e Avi Arad

Origine: Usa

Durata: 1h e 52’

CAST

Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, Tim Blake Nelson, Ty Burrell,  Paul Soles, Christina Cabot, Peter Mensah, Lou Ferrigno, Nicholas Rose, Robert Downey Jr., Eric Bauza, P.J. Kerr, Débora Nascimento, John Carvalho

TRAMA

Nel flashback iniziale assistiamo all’incidente di Bruce Banner che ha dato il via a tutto: si mostra lo scienziato che, assieme alla fidanzata Elizabeth Ross, studia per conto del governo americano l’utilizzo di un siero per creare un supersoldato. Sicuro e impaziente nella speranza di ottenere risultati più rapidi, prova la versione sperimentale del siero su se stesso. Trovata una connessione con i raggi gamma, lo scienziato ne utilizza una dose massiccia bombardando il proprio corpo. Il suo sistema nervoso e le sue cellule ne risultano pesantemente colpiti. L’effetto dell’esperimento comincia a manifestare in lui inquietanti effetti collaterali, alterando in questo modo l’equilibrio biologico della sua personalità. Essendosi trasformato straordinariamente in un gigante verde, senza rendersene conto ferisce sia l’amore della sua vita Betty che il padre di lei, il generale della United States Armed Forces Thaddeus “Thunderbolt” Ross di Arlington (una città della Virginia), per poi fuggire. Ora, Bruce è soggetto a una mutazione: ogni volta che prova impulsi di rabbia, forte ansia, dolore e eccessivo stress, il suo cervello reagisce all’adrenalina rilasciando un ormone che lo tramuta in un essere gigantesco, dalla pelle verde, con una forza incredibile, velocità, riflessi, con uno scarso quoziente intellettivo e dagli impulsi animaleschi.

Il golia verde si rivela come una conseguenza della personalità intrinseca di Bruce, che reprime coscientemente. Adesso lo scienziato è guidato dalle sue emozioni primarie (rabbia e aggressività), le quali sono in grado di incrementare enormemente la sua già elevata forza fisica e aumentare l’altezza fino a 3,5 metri. Questa creatura conserva in sé tutti i ricordi di Banner, essendo logicamente una sua emanazione, ma quando la metamorfosi si inverte, lo scienziato non è in grado di ricordare i fatti accaduti e le azioni compiute durante le trasformazioni. Quando lo stato di rabbia svanisce, la metamorfosi si inverte. Durante le febbrili ricerche, Bruce scopre come l’essere che porta dentro si risvegli grazie a un ormone che il suo cervello rilascia come reazione contro l’adrenalina, in momenti in cui è preda da forti emozioni quali la paura o la collera, e che la forza fisica della creatura aumenta o diminuisce a seconda dell’intensità di queste emozioni primordiali.

Mentre studia una cura per se stesso, lo scienziato è inseguito da Ross e dai suoi militari, che vorrebbero trasformare il suo DNA in una potentissima arma. Bruce è in più tormentato dal desiderio di riabbracciare Betty, l’unica donna che abbia mai amato.

Banner riesce a nascondersi per cinque anni, trovando rifugio in Sud America, in una delle più note favelas di Porto Verde in Brasile. Qui Bruce vive nell’ombra, in compagnia di un cane, lavorando quotidianamente in una fabbrica che imbottiglia bibite soda; nel frattempo tenta di contenere ogni minimo impulso di rabbia o di emozione che potrebbero farlo trasformare, e che superata una certa frequenza cardiaca scatena la trasformazione nel “gigante di giada”, in più segue anche dei corsi di ju jitsu per perfezionare il proprio autocontrollo.

Sotto lo pseudonimo di Mr. Green si mette in contatto via internet con il misterioso scienziato Mr. Blue, con il quale inizia una collaborazione a distanza per tentare di trovare una “cura” e liberarsi della sua controparte mostruosa: pertanto Banner gli invia un campione del proprio sangue. Intanto il generale Ross, scoperto dove si nasconde Banner, invia in missione un gruppo di uomini guidati da un soldato d’élite, un capitano inglese di origini russe degli United States Marine Corps, Emil Blonsky, per cercare di catturarlo.

Ma Banner, trasformatosi nel gigante, sconfigge facilmente i soldati grazie alla sua forza e alla sua furia incontrollabile, per poi fuggire e nascondersi momentaneamente in Chiapas nel Mexico. Quindi si rimette in viaggio verso gli USA, in modo da tornare ad Arlington e alla “Culver University” per poter recuperare alcuni file importanti da inviare a Mr. Blue, necessari per la sua cura. Si reca così da un suo vecchio amico, Stanley, per lavorare con lui nella sua pizzeria, e soprattutto per avere un posto dove stare al sicuro; Qui incontra dopo cinque anni l’ex fidanzata Betty, che nel frattempo si è fidanzata con lo psichiatra Leonard Samson, e decide di nascondersi a casa della ragazza.

Il generale Ross convince Blonsky a farsi iniettare il siero del supersoldato, creato durante la Seconda Guerra Mondiale per scopi militari, che lo renderebbe straordinariamente più forte. In seguito il generale e i suoi uomini irrompono alla “Culver University”, per tentare nuovamente di catturare Banner, che si trasforma nuovamente in Hulk (che significa persona grande, impacciata e mastodontica), chiamato così dal reporter universitario della “Culver University” Jack McGee. Potenziato enormemente dal siero iniettatogli, Blonsky si dimostra decisamente superiore a tutti gli altri soldati, avendo raggiunto una velocità e una resistenza molto al di sopra dei limiti umani; pertanto il supersoldato ingaggia uno scontro diretto con Hulk, inizialmente tenendogli testa, ma la potenza del gigante verde resta comunque superiore: infatti Blonsky viene sconfitto dal mostro con un semplice calcio, venendo messo K.O. e riportando ferite quasi letali. In seguito Hulk abbatte un elicottero militare, salvando Betty dall’esplosione del velivolo stesso.

Tornato in sé, Banner si reca con Betty a New York per incontrare il misterioso Mr. Blue, vero nome Samuel Sterns, uno scienziato con manie di grandezza che, oltre a tentare di curare Bruce, ha replicato in grandi quantità il campione di sangue contaminato che Banner gli aveva inviato, credendo di poterlo utilizzare per curare malattie e altri scopi benefici per la razza umana. Intanto Blonsky, nonostante le ferite mortali provocategli dal calcio di Hulk, si riprende in ospedale molto più velocemente del previsto. In lui si può notare un evidente danno a una spalla, più piccola dell’altra, tuttavia è riuscito a sopravvivere grazie al siero del supersoldato. Ross prosegue a potenziare Blonsky che diventa sempre più forte, mentre la struttura ossea del suo corpo inizia a subire dei mutamenti.

Nel frattempo Banner, Betty e Sterns tentano un esperimento che dovrebbe eliminare il fattore mutante di Bruce, pur non sapendo se esso curerà definitivamente Banner oppure inibirà momentaneamente la trasformazione in Hulk: l’esperimento apparentemente sembra riuscire. Intanto il generale Ross riesce a rintracciare Bruce e Betty, inviando Blonsky a recuperarli: quest’ultimo, invidioso del potere straordinario di Hulk, trova Sterns e lo obbliga con la forza a iniettargli il sangue infetto di Banner: si scatena così una tremenda reazione fra il siero del supersoldato e il sangue di Hulk, che trasforma Blonsky in Abominio, una mostruosa creatura che inizia a seminare panico e distruzione in città. Sterns, colpito dal mostro, cade a terra nel laboratorio, ferito alla testa e infettato anche lui dal sangue di Bruce.

Mentre Banner, Betty, il generale Ross e altri soldati stanno volando via in elicottero, vengono a conoscenza del caos generato dal feroce Abominio (Blonsky soprannominatosi con questo nome) per le strade di New York. Bruce, convinto che la potenza dei militari non sia assolutamente sufficiente a fermare il mostro, crede che solo Hulk possa riuscirci: perciò decide di lanciarsi dall’elicottero, sperando che il conseguente aumento delle frequenze cardiache dovuto alla caduta libera risvegli il mostro dentro di sé. In effetti Hulk riappare e ingaggia un violentissimo scontro con Abominio. Nonostante il gigante verde sembri inizialmente inferiore al nemico, alla fine riesce a sconfiggerlo strangolandolo con un’enorme catena d’acciaio. Un attimo prima che stordisca Abominio, Hulk viene fermato da Betty, l’unica capace di quietare la sua furia, e decide di fuggire consegnando un inerme Abominio nelle mani dell’esercito di Ross.

Il suo tentativo di liberarsi di Hulk è fallito, perciò a questo punto è costretto nuovamente a fuggire facendo perdere le sue tracce.

Diverse settimane dopo la sua fuga, Bruce, nascosto a Bella Coola, Columbia Britannica in Canada, sta praticando la meditazione, cercando di gestire il controllo delle proprie emozioni: a un certo punto Bruce apre gli occhi, le cui pupille sono divenute verdi nonostante sia ancora in forma umana, facendo presagire che sia divenuto capace di controllare la trasformazione a suo piacimento.

Intanto il generale Ross frustrato per i risultati dell’ultima operazione, si siede a bere in un bar e viene avvicinato da Tony Stark, il quale lo infastidisce e lo mette al corrente che lui e altri stanno mettendo su una squadra, anticipazione questa della creazione dei futuri “Avengers”.

NOTE

“L’incredibile Hulk”, diretto da Louis Leterrier (“Scontro tra titani”), è basato sul celebre personaggio di Hulk, eroe dei fumetti della Marvel Comics creato da Stan Lee e Jack Kirby. Questo è il secondo film del Marvel Cinematic Universe, iniziato con “Iron man”, e il film è un reboot del media franchise, dopo lo scarso successo del precedente “Hulk” (2003) di Ang Lee.

Il protagonista è interpretato da Edward Norton, che ha anche contribuito alla stesura della sceneggiatura insieme a Zak Penn (“Last action hero”, “Inspector Gadget”, “X-Men 2 e 3”, “Elektra”, “The Avengers” e l’imminente seguito di “Pacific Rim”): i due hanno voluto basarsi principalmente sulla versione “Ultimate”, dove Banner si sottopone all’esperimento di proposito, esattamente come nell’universo “Ultimate” e non viene investito dai raggi gamma nel tentativo di salvare Rick Jones come nell’universo Marvel tradizionale. Tuttavia il personaggio mantiene i tratti del “gigante buono” dell’universo classico che vuole solo essere lasciato in pace dagli uomini, e non il bestiale assassino della versione “Ultimate”.

Insieme a Norton nel cast ci sono: sono Liv Tyler (la trilogia de “Il Signore degli Anelli”, “Armageddon”, ), William Hurt (“Stati di allucinazione”, “Dark City”, “Neverwas”, “The village”, “A.I. Intelligenza artificiale”, “Sunshine”, “Lost in space” e i serial tv “Incubi e deliri”, “Frankenstein” e “Dune”) e Tim Roth (“Planet of the apes”, “Dark water” e le serie tv “Racconti di mezzanotte” e l’imminente seguito di “Twin Peaks”; quest’ultimo interpreta Emil Blonsky alias Abominio, storico antagonista del fumetto originale di Hulk). Norton avrebbe dovuto interpretare Bruce Banner anche in “The Avengers” (2012) e in vari sequel, ma dopo alcune trattative fu sostituito da Mark Ruffalo, che ora è l’attore designato per questo personaggio.

Tra gli altri attori del cast figurano anche: Ty Burrell (“L’alba dei morti viventi”, “Il mistero delle pagine perdute”, “Evolution”), Tim Blake Nelson (“Fantastic Four”, “Scooby Doo 2”, “Minority report”), Christina Cabot e Peter Mensah (“Avatar”, i due capitoli di “300”, “Cypher”, “Jason X”, “La mossa del diavolo”, “Bruiser – La vendetta non ha volto” e i telefilm “Sleepy Hollow”, “Terminator: The Sarah Connor chronicles”, “Witchblade”, “Star Trek: Enterprise”, “Relic hunter”, “Highlander: The raven”, “Pianeta Terra: Cronaca di un’invasione” e “True blood”).

Inoltre troviamo Robert Downey Jr. nel ruolo di Tony Stark (alter ego di Iron man) in una breve apparizione nella scena finale. La sua partecipazione fu rivelata il 19 gennaio 2008 dall’attore William Hurt. La sequenza dà vita così a un vero e proprio crossover cinematografico tra personaggi Marvel Studios e anticipa l’arrivo dell’ensemble degli “Avengers”.

Sono stati poi inseriti dei cameo divertenti e interessanti al tempo stesso: Stan Lee, creatore del personaggio protagonista, interpreta l’uomo che beve dalla bottiglia infettata dal sangue di Hulk; Lou Ferrigno, che interpretava Hulk nella serie televisiva “L’incredibile Hulk” degli anni Settanta, interpreta una guardia di sicurezza della “Culver University” e inoltre presta la voce al personaggio del gigante Hulk; Bill Bixby, interprete della serie “L’incredibile Hulk” nel ruolo invece di Bruce David Banner, appare all’inizio del film tramite un filmato d’archivio che Bruce guarda alla televisione; Paul Soles è Stanley, il pizzaiolo che offre ospitalità e lavoro a Bruce (l’attore dava la voce originale al personaggio di Bruce Banner nella serie animata “The Marvel Superheroes”); a inizio film era previsto anche un brevissimo cameo di Capitan America, ma in fase di montaggio il regista ha tagliato la scena, che comunque è stata inserita nell’edizione home video del film.

Le riprese del film si sono svolte principalmente a Toronto; e poi alla Culver University, dove sono state girate le scene del secondo combattimento tra Hulk e i militari, mentre in una fabbrica a Hamilton, Ontario, sono state fatte le riprese delle scene ambientate nello stabilimento brasiliano dove lavora Bruce Banner e quelle ambientate nella base del generale Ross e degli altri militari. Sempre adHamilton sono state girate le scene di lotta tra Hulk e Blonsky. Le scene in cui Banner tenta di suicidarsi per porre fine all’incubo di Hulk (scena poi tagliata nel montaggio finale) sono invece ambientate in Bella Coola, Columbia Britannica. Prima di terminare le riprese, la troupe ha girato anche una settimana a New York e due a Rio de Janeiro.

Craig Armstrong (“Scontro tra titani”, i due capitoli di “Lara Croft: Tomb Raider”, “Il collezionista di ossa”) è il compositore delle musiche del film. Nella traccia “Bruce Goes Home” c’è un estratto di “The Lonely Man”, il vecchio tema che chiudeva ogni episodio della serie TV “L’incredibile Hulk” negli anni Settanta.

Stando a quanto riferito dal regista, rispetto a quanto girato in un primo momento, la versione mostrata nei cinema è stata tagliata di circa 70 minuti, parte dei quali sono stati inseriti nelle versioni Blu-ray Disc grazie all’elevata capacità di questo supporto. Alcune delle scene tagliate nella versione cinematografica erano tuttavia presenti nel trailer del film.

Davide Longoni