JASON X – MORTE VIOLENTA

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Jason X

Anno: 2002

Regia: James Isaac

Soggetto: basato sul personaggio di Victor Miller

Sceneggiatura: Todd Farmer

Direttore della fotografia: Derick V. Underschultz

Montaggio: David Handman

Musica: Harry Manfredini

Effetti speciali: Stephan Dupuis, Bob Hall e Dennis Berardi

Produzione: Noel Cunningham

Origine: Usa

Durata: 1h e 33’ 

CAST

Kane Hodder, Lexa Doig, Chuck Campbell, Lisa Ryder, Peter Mensah, Melyssa Ade, Derwin Jordan, Jonathan Potts, Dov Tiefenbach, David Cronenberg, Boyd Banks, Melody Johnson, Kristi Angus, Phillip Williams, Yani Gellman, Stone Cold Steve Austin, Todd Farmer, Jeff Geddis, Markus Parilo

TRAMA

Nel 2008, un’organizzazione vuole uccidere una volta per tutte il pluriomicida Jason Voorhees. Constatato però che non è possibile eliminarlo realmente, dato che è già (apparentemente) morto, viene tenuto sotto osservazione per studiarne il segreto dell’immortalità. Durante questi esperimenti tuttavia l’assassino resuscita ancora e scappa, ricominciando a compiere la sua strage omicida. Viene però fermato e congelato insieme alla dottoressa artefice della sua ibernazione. Dopo 455 anni vengono ritrovati i loro due corpi, che vengono portati a bordo di un’astronave: la Terra del XXV secolo infatti non è più abitabile e l’uomo si è trasferito nello spazio. Una volta a bordo, la scienziata viene guarita e rianimata grazie ai naniti, minuscole macchine che operano la riparazione dei tessuti a livello cellulare. Lei è convinta che Jason sia ancora vivo ma nessuno le crede, perché il corpo è rimasto inerme e non ha risposta al trattamento nanita, tranne il capo degli scienziati che però vuole rivendere Jason ai militari. Nel frattempo il serial-killer si riprende realmente e uccide quelli che lo stavano analizzando, scappando dal laboratorio. Poco dopo i soldati dell’astronave vengono allertati e cercano di uccidere Jason ma vengono anch’essi massacrati. Jason passa poi ai piloti e l’astronave, senza una guida, colpisce di striscio una stazione spaziale danneggiandosi gravemente. Gli scienziati nel frattempo cercano di scappare a bordo dello shuttle di emergenza, ma vengono raggiunti e fermati da Jason. Quando tutto sembra perduto, i superstiti all’ennesima strage dell’assassino di Crystal Lake riescono infine a fermarlo, grazie all’aiuto dell’androide con matrice di pensiero Kay-Em 14, che armata fino ai denti riesce a smembrare il killer facendolo a pezzi. Tuttavia per puro caso, il corpo distrutto cade su un lettino di rigenerazione e nessuno se ne accorge. Convinti di aver sconfitto Jason una volta per tutte, gli scienziati inviano un segnale di soccorso nello spazio e una nave di passaggio lo riceve. Poco dopo arrivano i soccorsi, ma per salire sulla nave bisogna prima sbloccare la porta stagna che è rotta, così uno di loro indossa la tuta spaziale e va all’esterno per aggiustarla. In quel momento riappare Jason però, che nel frattempo è stato rigenerato e in parte ricostruito in versione cyborg. I pochi superstiti riescono a trattenerlo ingannandolo con un ologramma di Crystal Lake ma alla fine Jason li raggiunge. La porta finalmente si apre e loro fuggono sull’altra nave. Appena dietro Jason sta per oltrepassare anche lui la soglia, quando la porta si chiude e l’astronave esplode. Ciononostante Jason dall’esterno si dirige verso la nave di salvataggio venendo però intercettato nello spazio dall’astronauta che era stato inviato per riparare la porta stagna. Dopo una breve lotta, i due finiscono per schiantarsi su Terra II, il pianeta dove vivono ora gli umani. Il film si conclude con il loro schianto in un lago e la nuova maschera di Jason che finisce sul fondo senza che si capisca se il killer è ancora vivo o è finalmente morto per sempre.

NOTE

Decimo film della saga “Venerdì 13” (anzi, undicesimo se si considera anche lo spin-off “Freddy vs Jason”, i cui fatti si svolgono tra “Jason va all’inferno” e “Jason X”), la pellicola anche stavolta prosegue nella titolazione la tendenza inaugurata dall’episodio precedente, che privilegiava il nome di Jason al marchio di fabbrica della serie: “Jason X” tra l’altro è da intendersi come “Jason 10”, per continuare in ogni caso la numerazione dei capitoli.

Il regista James Isaac (“La casa 7” a.k.a. “La casa III” e “Skinwalkers”) ha ambientato questo ennesimo capitolo nel futuro per rinvigorire e rinverdire un po’ la trama rispetto ai precedenti episodi che ormai sembravano l’uno la fotocopia dell’altro. La storia, ispirata comunque sempre ai personaggi creati da Victor Miller per il primo film, è stata sceneggiata da Todd Farmer (i due “The Messengers” e “San Valentino di sangue”) che ha scritto il film con il maggior numero di morti dell’intera saga. Jason infatti uccide ben 18 persone, senza contare quelle morte nella stazione spaziale distrutta dall’astronave rimasta senza pilota.

Anche questa volta a interpretare Jason è stato chiamato l’attore Kane Hodder, che già da “Venerdì 13 parte VII – Il sangue scorre di nuovo” veste i panni del serial-killer con la maschera da hockey. Per buona parte del film tra l’altro il look di Jason rimane il classico, ma a un certo punto, quando viene smembrato e poi rigenerato, esso cambierà in un vestito molto più fantascientifico.

Lexa Doig è famosa soprattutto per essere stata una delle protagoniste della serie “Andromeda”, ma ha avuto vari ruoli anche in “TekWar”, “Pianeta Terra – Cronaca di un’invasione”, “Stargate SG-1”, “The 4400”, “Eureka” e “Supernatural”.

Peter Mensah lo abbiamo visto in “Bruiser”, “La mossa del diavolo”, “Cypher”, “300”, “L’incredibile Hulk” e “Avatar” e nei serial televisivi “Pianeta Terra – Cronaca di un’invasione”, “Relic Hunter”, “Witchblade”, “Star Trek – Enterprise” e “Terminator: The Sarah Connor Chronicles”.

Nel film è presente anche David Cronenberg che nella vita è stato regista (“Il demone sotto la pelle”, “Rabid – Sete di sangue”, “Brood, la covata malefica”, “Videodrome”, “Scanners”, “La zona morta”, “La mosca”, “Il pasto nudo”, “Existenz”), sceneggiatore (“Scanners 2 e 3”, “Scanner Cop I e II”), attore (“Cabal”, “Resurrection”), produttore cinematografico, direttore della fotografia e montatore canadese: un’icona per tutti gli amanti del genere.

Altro ruolo cameo è quello di Stone Cold Steve Austin, ex-lottatore di Wrestling professionista.

Davide Longoni