VENERDI’ 13

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Friday the 13th
Anno: 1980
Regia: Sean S. Cunningham
Soggetto: Victor Miller
Sceneggiatura: Victor Miller e Ron Kurz
Direttore della fotografia: Barry Abrams
Montaggio: Bill Freda
Musica: Harry Manfredini
Effetti speciali: Tom Savini e Taso Stavrakis
Produzione: Sean S. Cunningham
Origine: Usa
Durata: 1h e 35’
 
CAST
Betsy Palmer, Adrienne King, Harry Crosby, Laurie Bartram, Jeannine Taylor, Kevin Bacon, Mark Nelson, Robbi Morgan, Peter Brouwer, Rex Everhart, Ronn Carroll, Ron Millkie, Walt Gorney, Willie Adams, Debra S. Hayes, Ari Lehman
 
TRAMA
È venerdì 13 giugno 1980 e un gruppo di ragazzi va a lavorare a Camp Crystal Lake, un camping che sta per riaprire dopo anni di chiusura al pubblico a seguito di quanto avvenuto una ventina di anni prima: un ragazzino di nome Jason Voorhees era annegato a causa della negligenza dei giovani responsabili e gli stessi due responsabili dell’accaduto erano stati uccisi un anno più tardi mentre si erano nuovamente appartati di nascosto.
L’orrore inizia prima ancora dell’arrivo al campo quando una ragazza, la futura cuoca del campeggio, accetta un passaggio dall’assassino e viene uccisa dopo un breve inseguimento in mezzo al bosco. Scende la sera e si avvicina un temporale: i ragazzi del campo sono sparsi nei vari capanni e l’assassino ne approfitta per ucciderli uno a uno. Al momento di rientrare al camping, dopo un giro in paese a fare provviste, anche il proprietario del campo viene ucciso, ma prima di morire sembra riconoscere il killer. L’ultima ragazza rimasta in vita incontra casualmente l’assassino e quando lo trova scopre che l’omicida è in realtà la madre di Jason Voorhees, Pamela, la quale all’epoca lavorava come cuoca proprio al campeggio. La donna le racconta la storia di suo figlio, ma improvvisamente inizia a sentire la voce del bambino che la incita a vendicarlo e la aggredisce. Dopo una lunga lotta la ragazza riesce a liberarsi e, armatasi di un machete, decapita la signora Voorhees e la sua testa mozzata cade nell’acqua del lago. Poi prende una barca e va in mezzo al lago pensando che sia il posto più sicuro per riposare, ma la mattina seguente un ragazzo emerge dall’acqua e la trascina con sé negli abissi del lago. Poco dopo l’ultima sopravvissuta si risveglia in ospedale scoprendo così che il ragazzo era solo un sogno, ma quando lei chiede se fosse mai stato trovato il corpo di Jason e le viene risposto di no, capisce che lui è ancora vivo e attende i prossimi sventurati a Camp Crystal Lake per continuare la sua vendetta.
 
NOTE
Il film, il cui titolo originale doveva essere “A Long Night at Camp Blood”,fu prodotto e diretto da Sean S. Cunningham (“Terrore al Luna Park”, “Creatura degli abissi” e “Terminal invasion”), che aveva si era già fatto le ossa lavorando con Wes Craven sul set del suo primo horror, “L’ultima casa a sinistra”. Il regista sfruttò principalmente il successo che i film slasher, trainati da autori come lo stesso Craven e John Carpenter, riscuotevano in quel periodo.
La sceneggiatura del film, girato interamente a Camp Nobebosco nel Blairstown, in New Jersey, portava la firma di Victor Miller, che aveva già scritto per la televisione americana alcune soap opera, una su tutte “Sentieri”. Miller ammise di essersi divertito molto nel ritrarre un assassino che non era altri che una madre la cui unica motivazione, che la spingeva all’atto dell’omicidio, era quella dell’amore per suo figlio e non nascose il suo disappunto quando scoprì che nel seguito il personaggio della madre sarebbe stato sostituito con il figlio Jason, sfuggito alle acque del Crystal Lake. L’idea dell’apparizione finale di Jason infatti non fu di Miller, ma dell’esperto del trucco Tom Savini (“Wampyr”, "Zombi”, “Creepshow 2”, “Due occhi diabolici”, “Necronomicon”), che aveva già lavorato con George A. Romero. Savini affermò che per lui il finale di “Venerdì 13” doveva avere lo stesso effetto scioccante di quello di “Carrie, lo sguardo di Satana”, in cui Sissy Spacek sbucava fuori dalla bara. Anche la scena con il serpente non era nel copione e fu sempre farina del sacco di Tom Savini: il serpente era vero come pure la sua morte. Sempre per quanto riguarda la sceneggiatura, non viene accreditato il nome di Ron Kurz in questo primo capitolo, anche se poi egli si occuperà dei successivi tre film.
Altro intervento invece dei responsabili degli effetti speciali, stavolta però non sulla storia, è quello di Taso Stavrakis: dopo esser stata decapitata da Alice, le braccia che sembrano essere di Pamela sono in realtà proprio quelle del direttore degli effetti speciali.
Il produttore esecutivo del film, Steve Miner, diresse poi i due capitoli seguenti: Venerdì 13 – parte II: L’assassino ti siede accanto” e “Venerdì 13 – parte III: Weekend di terrore”.
Il compositore Harry Manfredini ha scritto numerose colonne sonore per film horror, lo troviamo infatti al lavoro anche per “House of Usher”, “Wolves of Wall Street”, “Terminal invasion”, “Codice Omega”, “Wishmaster”, “La casa 7”, “Creatura degli abissi”, “La casa di Helen”, “Il mostro della palude” e praticamente in quasi tutti gli episodi della serie “Venerdì 13”.
Betsy Palmer accettò di fare il film per pagare la sua nuova auto, pensando che sarebbe stato un fiasco.

L’attrice Adrienne King invece smise di recitare subito dopo il seguito del film al quale partecipò, a causa delle continue minacce che subiva da parte di un maniaco, successivamente arrestato. Adrienne è tornata a recitare, 49enne nel 2009 nel film “Walking distance” di Mel House.

Kevin Bacon invece è l’unico attore del cast che ha poi avuto una carriera lunghissima che spesso si è incrociata con il genere fantastico, come in “Linea mortale”, “Tremors”, “L’uomo senza ombra”, “Apollo 13” ed “Echi mortali”.

15/01/2010, Davide Longoni