HELLBLAZER

“Hellblazer” è il titolo di una serie a fumetti pubblicata negli Usa dalla Vertigo, la divisione editoriale della DC Comics (quella di Superman e Batman, per intenderci) che si occupa di personaggi con tematiche più adulte, che spesso e volentieri vertono verso l’horror e il fantastico un po’ più spinto, violento e sanguinario. In questo serial, creato nel 1988 e durato 300 numeri, il protagonista è John Constantine.

Il personaggio in origine apparve in “Swamp Thing”, il fumetto horror portato al successo soprattutto da Alan Moore (“Watchmen”, “V per Vendetta”, “From Hell”), nella sua saga intitolata “American Gothic”, in cui egli è raffigurato come un mago di origini inglesi di moralità dubbia e ambigua, che indossa un lungo trench e che ha una stretta somiglianza fisica con il musicista Sting (in particolare come appare nel film “Quadrophenia”). Il suo scopo in quella saga era quello di guidare il protagonista, cioè la Cosa della Palude, nell’affrontare un’ondata di fenomeni macabri innescati da una setta demoniaca per liberare il Male Primordiale, e, nel frattempo, aiutare lo stesso Swamp Thing ad acquisire consapevolezza sulla sua identità e sul suo ruolo nel mondo, così da avere un alleato in più a portata di mano.

Moore ha dichiarato che creò il personaggio semplicemente perché gli artisti Stephen Bissette e John Totleben, che erano fan dei Police (la band di Sting), volevano disegnare un personaggio che gli somigliasse e avevano già disegnato almeno un personaggio secondario a lui rassomigliante. Questa somiglianza viene riconosciuta proprio in una storia di “Swamp Thing” in cui si vede Constantine che rema con una barca di nome L’Onorevole Gordon Summer, in riferimento al vero nome di Sting.

Al personaggio fu poi assegnata una propria serie di fumetti, intitolata appunto “Hellblazer” nel 1988, i cui testi vennero affidati a Jamie Delano (“Capitan Bretagna”, “Doctor Who”, “Animal Man”, “Batman”), mentre i disegni a John Ridgway (“Animal Man”, Doctor Who”, “Transformers”, “Spiderman”, Judge Dredd”, “Hulk”, “Punisher”), con le caratteristiche copertine con disegni e collage di Dave McKean (“Black Orchid”, “Sandman”, “Batman”, il libro “Coraline” di Neil Gaiman e regista del film “MirrorMask”). Il titolo originale avrebbe dovuto essere “Hellraiser”, ma venne scartato subito a causa della pubblicazione simultanea dell’omonimo film, e del romanzo, di Clive Barker con lo stesso nome, a cui però il personaggio non era correlato.

John Constantine fu caratterizzato prima da Alan Moore e poi da Jamie Delano come un cinico mago anticonformista. Delano inoltre non fa mistero di “impregnare” la serie di tematiche di denuncia sociale e di impegno politico: fin dal primo numero infatti si nota una contrapposizione tra un mondo occidentale “bulimico” e la forzosa “anoressia” africana. Delano non nasconde neanche la sua forte antipatia per la Thatcher (allora primo ministro britannico) e tutto ciò che rappresentava: Londra infatti, dove si svolgono le avventure del Nostro, viene presentata come una città squilibrata, piena spesso più di umanissimi disadattati e derelitti che di demoni.

Constantine, dicevamo, è una sorta di mago, che ha a che fare con demoni, esorcismi ed esseri arcani di varia natura, ma soprattutto con se stesso e i suoi sensi di colpa, dato che spesso i suoi amici, coinvolti nelle sue lotte contro gli esseri demoniaci, ne escono malconci o cadaveri. In effetti ciò che sembra rendere Constantine forte è proprio la sua capacità di “manipolare” le persone per ottenere i suoi fini. Anche le sue relazioni sentimentali sono altrettanto tormentate, e spesso la sua “fiamma” di turno cade vittima dei suoi nemici soprannaturali.

John ha inoltre un passato tormentato: è rimasto coinvolto ancora giovane nella magia quasi per gioco e ha scatenato sulla Terra diversi demoni con cui deve ancora regolare i conti.

Il Constantine di Delano affronta tematiche ecologiche, sociali, e finisce, per un periodo, persino a far parte di una comune “hippy”. Per altri versi lo stesso Constantine di Delano è un personaggio assolutamente politicamente “scorretto”, in quanto accanito fumatore (rigorosamente sigarette Silk cut) e bevitore. È senza patente (non a caso tra i suoi migliori amici ha il tassista Chas) e ha paura di volare.

A rendere ancora più celebre la serie è stato Garth Ennis, che con questo fumetto getterà le basi per affrontare le tematiche che riprenderà in seguito nel suo fumetto, “Preacher”. Il Constantine di Ennis è meno impegnato socialmente, diventa un assiduo frequentatore di pub e bevande alcoliche e si trova a combattere sempre di più con se stesso. Memorabile il ciclo di “Dangerous Habits” (“Abitudini Pericolose”) in cui Constantine si ritrova gravemente ammalato di cancro ai polmoni a causa dei suoi eccessi col tabacco. Alla fine riesce a salvarsi vendendo la sua anima a tre demoni contemporaneamente, che lo guariranno per evitare una guerra tra loro che li porterebbe alla distruzione.

Altri scrittori e sceneggiatori che hanno lavorato alla serie sono stati: Paul Jenkins (“Spiderman”, “Hulk”, “Wolverine”, “Gli Inumani”), Warren Ellis (“Hellstorm”, “Thor”, “Ghost Rider”, “Excalibur”, “2099”, “Wolverine”, “Iron Man”, “X-Men”, “WildCats”), Grant Morrison (“Batman”, “Superman”, “Justice League”, “Flash”, “Animal Man”, “Doom Patrol”, “Kid Eternity”, “Fantastici Quattro”, “X-Men”, “Vampirella”, “Spawn”), Darko Macan, Brian Azzarello, John Smith, Peter Milligan (“Shade, the changing man”, “Animal Man”, “Batman”, “Tank Girl”, “X-Force”, “X-Men”), Mike Carey, Neil Gaiman (“Sandman”, “The Books of Magic”, “Miracleman”), Dave Gibbons (“Dan Dare”, “Judge Dredd”, “Doctor Who”, “Lanterna Verde”, “Superman”, “Watchmen”, “Give me liberty”, Batman”, “Legione dei supereroi”) e Denise Mina, mentre fra i disegnatori ricordiamo Mark Buckingham, Tim Bradstreet, Steve Dillon, Marcelo Frusin, Leonardo Manco, Bryan Talbot (“Luther Arkwright”, “Slaine”, “Judge Dredd”, “Sandman”, “Batman”), Sean Philips, David Lloyd (“V per Vendetta”), Giuseppe Camuncoli e Simon Bisley (“Slaine”, “Batman”, “Judge Dredd”).

“Hellblazer” è una serie decisamente dark e il suo protagonista viene ritratto come una sorta di approfittatore che spesso si trova a compiere atti moralmente discutibili per un bene superiore, mentre passa la sua vita in un mondo moderno “realistico”, sebbene sia uno dotato di alcuni poteri magici e di conflitti sovrannaturali che vive però “dietro le quinte”. Mentre a volte è chiaramente eroico, altrettante volte è anche altamente manipolativo, nonché una persona pericolosa da avere come amico, dato che le vite e le anime di coloro che gli stanno attorno spesso vengono coinvolte nelle sue disavventure rischiando, o rimettendoci, addirittura, la pelle, come dicevamo. Mentre si dà da fare per proteggere se stesso da attacchi diretti infatti, i suoi amici e i suoi parenti vengono spesso messi in pericolo per colpire lui. Gli spiriti di molti dei suoi amici lo tormentano e si ritrova così a essere seguito da un entourage sempre crescente di figure spettrali. Alla fine solitamente trionfa attraverso l’astuzia, l’inganno e indicazioni sbagliate, spesso facendosi nel frattempo più nemici di quanti non ne abbia sconfitti.

John è apparso anche in altri fumetti della linea Vertigo, come “Sandman”, “Shade, the Changing Man”, “The Books of Magic” e naturalmente “Swamp Thing” e ogni sua apparizione ha costruito un tassello in più della sua personalità

Inoltre nel 2005 è uscito un film intitolato “Constantine” con protagonista Keanu Reeves, liberamente ispirato ai fumetti di “Hellblazer” e al mondo di John Constantine. Nella pellicola il personaggio è stato però modificato considerevolmente: piuttosto che un inglese che girovaga per il mondo, è stato ritratto come un americano che vive a Los Angeles, California; e invece di una figura ambigua che lotta contro le forze sia del Paradiso che dell’Inferno, è stato raffigurato come uno molto più incline alla parte del Paradiso. Sono stati poi cambiati altri dettagli, come la pronuncia del suo nome: nei fumetti l’ultima sillaba di Constantine fa rima con la parola inglese “line”, mentre nel film viene pronunciata come se facesse rima con “teen”. Inoltre, il film favorisce apertamente il cattolicesimo, mentre questo non avviene nel fumetto originale.

Nel 2014 invece, a seguito della chiusura della serie a fumetti, le sue avventure sono state riprese nel telefilm “Constantine”, durato una stagione di 13 episodi, in cui John Constantine, interpretato da Matt Ryan, è un investigatore del paranormale, esperto dell’occulto e della magia, dal tormentato passato. Dopo molti anni passati a cacciare mostri e demoni di ogni sorta, aveva deciso di ritirarsi, ma ritorna sui suoi passi quando Liv Aberdine, figlia di un suo vecchio amico, viene presa di mira da un Elementale. Liv, infatti, è una chiaroveggente con la capacità di prevedere manifestazioni soprannaturali, e rappresenta perciò una minaccia per degli spiriti che stanno emergendo dall’oscurità.

E veniamo ora ad alcune curiosità legate alla serie a fumetti durante la sua pubblicazione.

Il numero 141 originale, intitolato “Shoot”, non è mai stato pubblicato: scritta da Warren Ellis, disegnata da Phil Jimenez e copertinata da Tim Bradstreet, la storia parlava di un agente dell’FBI che investiga sulle sparatorie nelle scuole e soprattutto nei licei, ma dopo il massacro della Columbine High School, in cui

due studenti si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti uccidendo 13 persone e ferendone 24, fu tolta dai piani di pubblicazione e sostituita con un’altra.Per il numero 218 sono state commissionate due copertine: una proposta da Greg Lauren che mostra John Constantine mentre viene crocifisso e un’altra, quella poi pubblicata, opera di Lee Bermejo che mostra John mentre si accende una sigaretta in mezzo al vento. Le ragioni del cambiamento rimangono ignote.

Da notare che i numeri 75 e 142 di “Hellblazer” sono gli unici due che contengono entrambi due storie di due disegnatori diversi. Il numero 75 contiene “Damnation’s Flame part 4: Hail to the Chief” con disegni di Steve Dillon e “Act of Union” con disegni di William Simpson. Il numero 142 contiene invece “Setting Sun” con disegni di Javier Pulido e “One Last Love Song”, illustrato da James Romberger.

Nel 2005 ha preso poi il via una serie di romanzi di John Shirley dedicati a “Hellblazer”: iniziando con un adattamento del film “Constantine”, lo scrittore ha poi continuato con altre storie basate più sul fumetto che sulla pellicola, tra cui segnaliamo “War Lord” e “Subterranean”.

Davide Longoni