X-MEN – LE ORIGINI: WOLVERINE

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: X-Men Origins: Wolverine

Anno: 2009

Regia: Gavin Hood

Soggetto: dal fumetto omonimo Marvel creato da Len Wein, Herb Trimpe e John Romita Sr.

Sceneggiatura: David Benioff e Skipp Woods

Direttore della fotografia: Donald McAlpine

Montaggio: Nicolas De Toth e Megan Gill

Musica: Harry Gregson-Williams

Effetti speciali: Dan Oliver, Craig Veytia, Cam Walbauer, Brendon Durey e Amalgamated Dynamics

Produzione: Hugh Jackman, John Palermo, Lauren Schuler-Donner e Ralph Winter

Origine: Usa

Durata: 1h e 47’

CAST

Hugh Jackman, Liev Schreiber, Danny Huston, Will.I.Am., Lynn Collins, Daniel Henney, Kevin Durand, Dominic Monaghan, Taylor Kitsch, Ryan Reynolds, Tahyna Tozzi, Tim Pocock, Patrick Stewart

TRAMA

Tutto ha inizio in Canada nel 1845. Qui troviamo James Howlett, un ricco bambino dalla salute cagionevole, il cui unico compagno di giochi è Victor, il figlio adolescente del giardiniere della villa di famiglia. Una notte, mentre è ubriaco, questi uccide il padre di James e lo shock innesca la manifestazione dei suoi poteri mutanti: per la prima volta il ragazzo estrae degli artigli ossei dal dorso delle mani. Il giovane, cieco di rabbia per la morte del padre, si getta contro il giardiniere e lo trafigge: prima di morire questi gli rivela che, in realtà, lui è suo figlio. La madre è terrorizzata e disgustata dai poteri del figlio ed egli è costretto a fuggire. Gli farà compagnia Victor, che gli dice che ormai loro sono fratelli e, come tali, dovranno proteggersi a vicenda per sempre. James e Victor, che nel frattempo ha manifestato anche lui poteri mutanti simili a quelli del fratellastro, attraversano indenni molti luoghi di furenti battaglie dell’800 e del ‘900: dalla guerra di Secessione alle trincee europee della Prima e Seconda Guerra Mondiale, dallo sbarco in Normandia alle foreste del Vietnam. Durante questi avvenimenti Victor dà sempre più libero sfogo ai suoi istinti omicidi, mentre James si sforza di usarli entro un limite. Condannati per la morte di un ufficiale superiore, i due sono giustiziati ma senza risultato. Il giorno stesso ricevono la visita del maggiore William Stryker che sta reclutando mutanti abili a combattere per una squadra speciale con privilegi particolari. I due accettano. La squadra di Stryker, oltre ai due, è composta da: Wade Wilson, un chiacchierone incapace di chiudere la bocca, specialista nell’uso delle katane; Fred Dukes, muscoloso e capace di assorbire qualunque impatto; John Wraith, un teleporta (ha il potere di teletrasportarsi a decine di metri di distanza); Zero, specialista nelle armi da fuoco e abituato a sparare senza fare domande; Chris Bradley, capace di interagire con tutto ciò che funziona a elettricità. Durante una missione in Nigeria per cercare un meteorite a cui Stryker è interessato, l’ennesima dimostrazione di bestialità da parte di Victor convince James a voltare pagina e lasciare per sempre il gruppo. Sei anni dopo, cambiato il nome in “Logan”, egli torna a casa in Canada dove trova lavoro come boscaiolo e instaura una relazione con una maestra di nome Kayla, anche lei una mutante con il soprannome di “Volpe d’Argento”. È proprio la sua amata a raccontargli una leggenda sullo spirito della luna e sul suo compagno Kuekuatsheu (in inglese Wolverine, cioè ghiottone), da cui fu separata con l’inganno: una leggenda che rimarrà impressa nella mente di Logan. Ma il passato ritorna: Stryker, ora diventato colonnello, riesce a trovarlo sostenendo che qualcuno sta uccidendo i vecchi componenti della squadra: Wade Wilson e Chris Bradley sono già morti. Egli chiede il suo aiuto per trovare l’assassino ma Logan rifiuta. Il giorno seguente Kayla viene uccisa da Victor, diventato ora Sabretooth, e Logan, arrivato in ritardo, non può far altro che trovare il corpo privo di vita della donna e capire che il killer dei mutanti non è altri che il fratellastro. I due si scontrano in un bar, ma James ha la peggio e Victor riesce a spezzare i suoi artigli ossei. Ricoverato in ospedale, Logan incrocia Stryker accusandolo di non avergli detto subito che l’assassino era Victor e, così, causando la morte dell’amata. Stryker convince Logan che lo aiuterà a trovare Victor e ad appagare la sua sete di vendetta, fornendogli delle armi indistruttibili con cui sconfiggerlo. Così nella base segreta di Alkali Lake, Logan viene sottoposto a un dolorosissimo esperimento che ricopre il suo scheletro di adamantio, una lega metallica indistruttibile ricavata dal meteorite che, anni prima, Stryker cercava in Africa. La procedura riesce perfettamente con grande gioia di Stryker che considera Logan l’Arma X. Quando il colonnello, però, cerca di cancellargli la memoria, Logan – ora soprannominatosi Wolverine – estrae i suoi nuovi artigli di adamantio e fugge dalla base con due soli obiettivi: trovare sia Victor che Stryker e fargliela pagare. Wolverine rintraccia Wraith, ora gestore di una palestra di boxe a Las Vegas, nella quale combatte Fred “Blob” Dukes, ormai diventato obeso e quasi imbattibile. Questi rivela a Wolverine che Stryker e Victor lavorano ancora insieme: si sono rifugiati su un’isola dove rapiscono mutanti per fare esperimenti su di loro. Nel frattempo Victor giunge a un liceo e rapisce la sua ultima preda, Scott Summers (quello che successivamente diventerà “Ciclope” degli X-Men), un ragazzo mutante in grado di sparare raggi ottici dagli occhi, e lo consegna a Stryker. Blob, ignorando dove si trovi l’isola, gli rivela che l’unico in grado di fornirgli informazioni è un mutante che era prigioniero di Stryker e, fortunatamente, è riuscito a fuggire: il suo nome è Remy LeBeau, un giocatore d’azzardo di New Orleans detto Gambit. Logan, in compagnia di Wraith, parte quindi alla ricerca di Gambit, ma nel frattempo Victor e Wraith si scontrano e il mutante teleporta ha la peggio: Victor lo uccide e ne preleva il DNA, rivelandogli di avere già ucciso Blob. Quando Logan scopre Victor per Wraith è troppo tardi: furioso, Logan si batte con il fratellastro. Purtroppo Gambit, che ha frainteso Logan e lo ha scambiato per uno scagnozzo di Stryker, inizia a combattere con Logan così da favorire la fuga di Victor. Dopo un breve scontro però, finalmente i due si intendono. Nel frattempo Stryker sta conducendo esperimenti su Wade Wilson, la sua “Arma XI”, nonostante la riluttanza del generale Munson il quale rivela a Stryker di essere a conoscenza del suo passato (il figlio, un mutante di nome Jason che ora è tenuto sotto ghiaccio da Stryker, ha ucciso sua moglie) e di voler chiudere i suoi esperimenti: Stryker non accetta il pensiero del generale e lo uccide. Wolverine, accompagnato da Gambit, giunge intanto all’isola, Three Mile Island, ed entra nel complesso. Qui Stryker spiega loro che è stato prelevato il DNA dai mutanti che sono stati uccisi e quelli presi come prigionieri per combinarli insieme e creare un solo supermutante, appunto l’Arma XI Wade Wilson, chiamato ora Deadpool. Stryker rivela che l’ultimo pezzo del puzzle era il DNA di Logan e che ha dovuto spingerlo a vendicarsi per ottenerlo. Non a caso Logan scopre che Kayla “Silver Fox” non è morta e che la sua morte è stata inscenata solo per portare Wolverine a subire l’esperimento. Stryker spiega a Wolverine che Kayla è una mutante in grado di far fare o pensare quello che vuole alla gente semplicemente toccandole; sentitosi tradito, Wolverine scappa dal complesso. Victor arriva da Stryker e spiega che il suo lavoro è terminato e, ora, dovrebbe ottenere la sua ricompensa promessa a lungo da Stryker: subire un esperimento per divenire invincibile. Stryker, però, gli spiega che Victor non potrà subire nessun esperimento in quanto è più debole del fratello e non scamperebbe all’operazione; nello stesso momento Kayla gli chiede di poter liberare sua sorella, Emma Frost, mutante in grado di poter cambiare la pelle in diamante: anche nel suo caso Stryker non mantiene la promessa. È chiaro: Stryker li ha soltanto usati e questo porta Victor ad avere un attacco di rabbia nei confronti di Kayla la quale urla e attira l’attenzione di Logan, che torna nel complesso e si scontra con Victor. Ormai con la vittoria in pugno, Wolverine decide di non uccidere Victor bensì solo di stordirlo poi, convinto da Kayla, decide di liberare tutti i giovani mutanti, compresi la sorella Emma e il giovane Scott Summers. Deciso ad abbattere una volta per tutte Wolverine, Stryker attiva Deadpool comandandolo a distanza e facendolo scontrare con il mutante dagli artigli di adamantio. Wolverine riconosce in Deadpool il suo vecchio compagno di squadra Wade, ora diventato un supermutante con i poteri di molti mutanti e con la bocca cucita. Intanto i giovani mutanti fuggono insieme a Kayla ma, un attacco improvviso da parte delle guardie di Stryker, costringe Kayla, ferita, a rimanere a terra. I mutanti fuggono trovando la via d’uscita grazie al giovane Scott Summers il quale è guidato da una voce nella sua testa. Wolverine si batte con Deadpool il quale sembra avere la meglio e sta per ucciderlo. Victor arriva però in soccorso del fratello e insieme riescono ad abbattere Deadpool, decapitato da Wolverine. Il reattore sul quale hanno combattuto è rimasto danneggiato e sta per crollare e Victor riesce a fuggire entrando nel camino nucleare non prima di aver detto a Wolverine che il loro cammino s’incrocerà nuovamente in futuro e di avergli giurato che lo proteggerà sempre perché sono fratelli. Wolverine viene salvato da Gambit e i due si dividono nuovamente con dei compiti ben precisi: il primo deve trovare Stryker, il secondo deve assicurarsi che i giovani mutanti riescano a fuggire dall’isola. Wolverine trova Kayla ferita a terra e cerca di portarla in salvo ma viene fermato da Stryker che gli spara dei proiettili di adamantio che lo abbattono momentaneamente. Kayla riesce, grazie al suo potere, a far andare via Stryker, dopodiché muore. Intanto i giovani mutanti riescono a fuggire e incrociano Charles Xavier, il quale rivela a Scott di essere stato la lui “la voce nella sua testa” che li ha guidati verso l’uscita. I giovani mutanti si uniscono a Xavier e scappano. Gambit, assicuratosi che i mutanti siano in salvo, torna da Wolverine e lo trova a terra con dei proiettili in testa. Rinvenuto, Wolverine non ricorda più nulla del suo passato: Gambit gli rivela che lui è “Logan” e che ora dovranno fuggire. Nella fuga i due trovano il corpo privo di vita di Kayla e Wolverine si ferma a osservarla. Gambit chiede a Wolverine se la conosceva e il mutante artigliato nega. Gambit allora decide di lasciare Wolverine al suo destino e scappa.

NOTE

Il film è il quarto dedicato agli “X-Men”, il popolare fumetto della Marvel, ma non si tratta di un sequel dei primi tre, bensì di un prequel che racconta le origini di Logan, uno dei componenti del gruppo di mutanti guidati dal professor Charles Xavier. Nel progetto “Le origini” rientrano anche gli imminenti “Magneto” e “First class”, mentre si sta lavorando contemporaneamente a una pellicola su Deadpool e al seguito delle avventure di Wolverine.

Mentre la storia sembra terminata, a metà dei titoli di coda vediamo un’altra scena in cui Stryker viene raggiunto dai militari che lo arrestano per essere uno dei probabili responsabili della morte del generale Munson. Dopo i titoli di coda invece troviamo Wolverine in Giappone intento a bere in un bar. La cameriera gli chiede se sta bevendo per dimenticare e il mutante risponde che, in realtà, beve per ricordare. In USA (e nel dvd italiano) è stata mostrata invece una scena alternativa dopo i titoli di coda. Questa scena mostra il corpo di Wade/Deadpool (privo di testa) cercare qualcosa a terra, che si rivela essere la sua stessa testa. La afferra, si sveglia e con la bocca non più cucita sussurra «Shhhh!».

Per la regia inizialmente si era pensato a Zack Snyder, che però era impegnato alla lavorazione di “Watchmen”, Quindi la produzione propose prima a Len Wiseman (la saga di “Underworld”) e poi a Bryan Singer (i primi due “X-Men”, “Superman returns”) la direzione della pellicola, ma non si giunse a nulla di fatto. Dopo il tentativo fallito di un accordo con Brett Ratner (“X-Men: conflitto finale”), la scelta cadde su Gavin Hood.

Alle musiche troviamo Harry Gregson-Williams che ha lavorato anche sulle colonne sonore dei primi tre “Shrek”, “Il mondo intero”, “Prince of Persia”, i primi due capitoli de “Le Cronache di Narnia” e moltissime altre pellicole.

Hugh Jackman ha interpretato più volte film di genere fantastico, tra cui, oltre alle precedenti pellicole dedicate agli X-Men, anche “Van Helsing”, Kate & Leopold” e “The Fountain – L’albero della vita”.

Anche Liev Schreiber non è da meno: oltre che in “Kate & Leopold” a fianco di Jackman, lo abbiamo visto anche nella trilogia di “Screams”, in “Phantoms”, “Sfera”, “Omen – Il presagio” e “Repo Man”.

Pure Danny Houston non ha mancato di dare il suo apporto al genere con film come “I figli degli uomini”, “Number 23”, “30 giorni di buio” e “Scontro fra titani”.

Kevin Durand invece si è spesso barcamenato tra cinema e televisione apparendo in film come “The Butterfly effect”, “Scooby-Doo 2” e “Legion” e telefilm come “Lost”, “Dark Angel”, “The dead zone” e “Stargate SG1”.

Stesso discorso vale per Dominic Monaghan visto nella trilogia de “Il signore degli anelli”, in “Lost” e “Flash Forward”.

Ryan Reynolds ha preso parte a “Blade Trinity”, al remake di “Amityville Horror”, a “Buried – Sepolto”, all’imminente “Green Lantern” e a serie tv come “X-Files” e “Oltre i limiti”.

Nella pellicola appaiono anche il cantante Will.I.Am. dei Black Eyed Peas e Patrick Stewart (impossibile elencare tutto quello che ha fatto, da “Star Trek” agli “X-Men” passando per “Excalibur”, “Dune” e “Space vampires”) che ricopre nuovamente il ruolo di Charles Xavier per l’occasione ringiovanito al computer.

Davide Longoni