DEUXVOLT

Band industrial-gothic-dance con contaminazioni che riescono ad abbracciare la musica a 360 gradi, i Deuxvolt (Shade, Just e Olympia) da qualche anno a questa parte stanno portando avanti diversi progetti molto interessanti, che ogni volta riescono a colpire per le particolari sonorità che riescono a raggiungere. Unendo musica e fantastico, il gruppo ha decisamente tutte le carte in regola per far parlare parecchio di sé… intanto siamo noi a farli parlare!

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI SONO I DEUXVOLT, COME NASCE LA VOSTRA FORMAZIONE E DA DOVE DERIVA IL NOME DELLA BAND?

Shade: Ciao Davide! I Deuxvolt sono una band industrial “particolare” rispetto alle sonorità che ci si aspetterebbe da questo genere. Abbiamo contaminazioni classiche, Olympia come voce principale femminile (a tratti lirica), una chitarra elettrica industrial e voce maschile, e Just alle programmazioni e keytar… ci piace pensare a noi come a una proposta innovativa. Il nome DEUXVOLT è un concentrato di significati ermetici, diciamo soltanto che rappresenta un concetto di unione tra due realtà apparentemente distanti.

VI DEFINITE UN GRUPPO INDUSTRIAL GOTHIC DANCE: COME SIETE ARRIVATI A QUESTO TIPO DI CONTAMINAZIONE MUSICALE NEL VOSTRO MODO DI PROPORVI AL PUBBLICO?

Shade: Diciamo soltanto che rappresenta molto di noi tre: Shade la parte industrial, Olympia la parte gotica e Just la parte dance. Le sonorità gotiche, la ballabilità delle nostre canzoni, e le chitarre industrial sono ben definibili dall’ascoltatore pressoché in ogni brano.

VOLETE PARLARCI DELLE VOSTRE PRODUZIONI PRECEDENTI?

Shade: Abbiamo cominciato con una pubblicazione omonima per far conoscere al pubblico questo tipo di sonorità. In particolare abbiamo scelto delle canzoni molto “abbordabili” anche da chi ascolta diversi generi. Figlia di questo pensiero è stata la nostra “Horrormx Compilation” della scorsa estate, ma con “Union of Opposites” (il loro più recente lavoro, ndr) abbiamo cominciato a sentirci liberi di delineare più precisamente il nostro genere.

COMINCIAMO ALLORA DA “HORRORMX COMPILATION”. VOLETE RACCONTARCI DI COSA SI TRATTA?

Just: “Horrormx” è stata la nostra prima piccola compilation di remix ispirati ad alcuni classici e affini al mondo del cinema Horror. E’ stata rilasciata gratuitamente in luglio 2011 e ha avuto un successo inaspettato da parte del pubblico. Contiene questi 4 classici dell’horror rivisitati in chiave ebm/industrial remixati appunto da me, Just Deux:

01. “The EXORCIST” (from “Tubular Bells” by Mike Oldfield)

02. “DRACULA di Bram Stoker” (from F. Ford Coppola movie)

03. “The CROW” (from “The Crow” movie with Brandon Lee)

04. “EQUINOX” (from “Deep Red” by Goblin, D. Argento movie)

COME È NATA L’IDEA DI REMIXARE A MODO VOSTRO COLONNE SONORE FAMOSE DI FILM HORROR?

Just: Semplicemente per una passione e un tributo a film cult della nostra gioventù. I Deuxvolt fanno musica elettronica, e secondo questo tipo di chiave musicale è nata la nostra “interpretazione” con un occhio di riguardo al dancefloor.

IN BASE A QUALE CRITERIO AVETE SCELTO I PEZZI?

Just: In base a un criterio abbastanza personale legato al nostro passato. Abbiamo scelto in ordine “The Exorcist” come tributo al film e al musicista Mike Oldfield, rivisitato in chiave puramente EBM, e adatto quindi ai dancefloor oscuri. E’ sicuramente il brano di punta dell’intera “Horrormx”. “Dracula” è un tributo all’immortale opera di Bram Stoker, prende spunto dal tema “Vampire Hunters” tratto a sua volta dal film di Francis Ford Coppola (nostro connazionale), che tutti noi abbiamo saputo amare. Personalmente ho letto molte volte il libro, e adoro questo film dall’adolescenza. “The Crow” è tratto dalla celebre opera di James ‘O Barr: ricordo quando il fumetto uscì in Italia (lo custodisco ancora gelosamente nella mia libreria), a seguito del film con Brandon Lee. E’ stato un eroe e un simbolo per la mia generazione. “Equinox” prende spunto da un film del maestro Dario Argento, tributo ai Goblin: ricordo bene questo film, ero davvero un bambino. Mai far guardare film geniali come questo, perché restano ben impressi nella mente. E poi da grande, ti ritrovi a creare un remix da ballare! Fuorviante no? ;)

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NEL RIELABORARE I BRANI?

Just: Probabilmente il cercare di “non profanare troppo” le colonne sonore di partenza: per questo ci siamo rifatti semplicemente ai riff dei rispettivi main themes. Ne “L’esorcista” abbiamo riadattato il riff principale con chitarra & synth, e allo stesso tempo inserito nella parte finale la registrazione di un vero esorcismo: la celebre Anneliese Michel. Davvero terrificante da ascoltare. In “Dracula” abbiamo aggiunto molta atmosfera, in alcuni tratti della song sembra di essere davvero in una foresta dei Carpazi, nell’oscurità, circondati dai lupi. Ne “Il Corvo” ho preso spunto da una bellissima scena dove Eric Draven suona un triste e rabbioso assolo di chitarra sul tetto della sua casa (assegnato poi a Shade durante le esibizioni live), prima di distruggere la sua strumentazione. Bellissimo. Infine in “Profondo Rosso” ci siamo basati sul riff principale, già molto inquietante con il carillon iniziale, ripreso poi da chitarra distorta e synth. Dal vivo ha davvero un effetto devastante.

VENIAMO A OGGI. RECENTEMENTE È USCITO IL VOSTRO ULTIMO ALBUM INTITOLATO “UNION OF OPPOSITES”. VOLETE PARLARCENE?

Shade: Come ti ho accennato prima, “Union of Opposites” rappresenta (già dal titolo) il concetto che sta alla base dei Deuxvolt: la dualità espressa in musica. E’ un album con cui abbiamo cominciato a delineare il nostro genere in modo più chiaro. All’interno puoi trovare brani più romantici insieme ad altri più crudi. Tutto questo senza trascurare i testi, che per noi hanno sempre rappresentato una parte molto importante della musica, al contrario di molti altri nostri colleghi.

RISPETTO AI VOSTRI PRECEDENTI LAVORI SI NOTA UNA MAGGIOR CURA NEGLI ARRANGIAMENTI E UNA STERZATA PIU’ HEAVY NELLE SONORITA’. A COSA DOBBIAMO QUESTO NUOVO CORSO MUSICALE DEI DEUXVOLT?

Shade: Cerchiamo di perfezionarci sempre di più per raggiungere il nostro eterno obiettivo: divertire e far ballare il pubblico!

IL PRIMO VIDEO TRATTO DA QUESTO NUOVO ALBUM E’ “DANCE WITH GHOSTS”. DI COSA PARLA QUESTA CANZONE?

Just: Ci sono molti messaggi nel video di “Dance With Ghosts”. Realtà distorte unite a un presente anacronistico. Edifici devastati, sinistri sibili delle bombe si odono provenire dal cielo, inferno sulla terra, proiettili e un’infinita ecatombe. Scenari di guerra rievocati sotto una diversa e completa prospettiva. Senza una memoria, difficilmente il presente può essere costruito con un’identità: quanti vollero realmente combattere senza prender parte a nessuna causa? E quanti furono gli innocenti a essere cancellati e coinvolti loro malgrado? Quanti non ebbero nemmeno una lapide, a quanti fu negato l’affetto dei cari? Fantasmi di una guerra che ancora oggi reclamano una memoria. Aggiungo alcune curiosità interessanti:

- nel video di “Dance with Ghosts” precisamente a 00’24’’ noterete uno schermo nero con la parola “DEUXVOLT” nell’angolo in alto a destra, insieme a un effetto audio. E’ un omaggio al “Metal Gear Solid 1”, nella scena in cui Psycho Mantis manda in black out lo schermo del televisore, precisamente dove appare la scritta “HIDEO” (qualsiasi hardcore videogamer sa che è riferita a Hideo Kojima, il “papà” di Solid Snake);

- durante tutto il video sono nascosti ben 16 ghost-frames subliminali, molto difficili da evidenziare. Questo è un omaggio al celebre film “Fight Club” con Edward Norton & Brad Pitt (ispirato all’omonimo libro di Chuck Palahniuk);

- in tutto l’album “Union Of Opposites” sono nascosti davvero moltissimi “easter eggs” ispirati al mondo dei videogiochi, del cinema, dell’arte in generale. Sta agli ascoltatori scoprirli! ;)

E ORA COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?

Shade: …altri video, ovviamente!!! Abbiamo qualcosa già in post produzione (occhi aperti!), e altri già in programma per essere girati. In un mondo a così alto livello di competizione ci rendiamo conto che è molto importante accompagnare delle immagini alla musica per essere notati. La promozione della band punta molto anche su questo, ecco perché cerchiamo comunque di produrre video il più possibile di alta qualità.

SI DENOTA DALLE VOSTRE SCELTE MUSICALI E STILISTICHE UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE HORROR. CHE SIGNIFICATO HA PER VOI QUESTA TEMATICA?

Just: Hai fatto centro. Come tutti siamo cresciuti a pane e horror, e ricordiamo con piacere certe vecchie notti estive insonni, passate a guardare tante pellicole in tv o sulle vecchie vhs, da soli, nel buio. L’horror riesce a scatenare sensazioni particolari come adrenalina, brivido, ansia, paura. Sono emozioni forti, e ogni fan dell’horror è molto attratto da queste. Oltre al cinema e alla letteratura, amo molto i cosidetti “survival horror videogames”, in particolare Resident Evil”, “Fatal Frame” e “Silent Hill”. Prossimamente uscirà il nostro nuovo video “BREATHLESS”, un videoclip musicale misto a un breve corto ispirato in parte a “Silent Hill”. Stay tuned!

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAETE L’ISPIRAZIONE PER I VOSTRI PEZZI INEDITI?

Shade: Domanda difficile. A volte sono esperienze personali, a volte storie che ci portiamo dentro e che abbiamo voglia di raccontare, a volte ancora sono ambientazioni surreali nelle quali puoi sempre però leggere delle importanti metafore. Prendiamo “Goth”, ad esempio… parla di un fantomatico posto nelle viscere della terra dal quale, una volta conosciuto, non riesci più a distaccarti. Leggila come “una volta che hai conosciuto la tua parte oscura, è difficile non indulgere mai più ad alcuni comportamenti, ad alcune abitudini o scelte che sono in grado di farti provare quel brivido lungo la schiena”. Un piccolo omaggio alla faccia oscura della luna che è presente all’interno di ognuno.

QUALI SONO I VOSTRI MUSICISTI PREFERITI?

Just: Bjork, Depeche Mode, Dire Straits, Emilie Autumn, Enya, Garbage, ISC, Mike Oldfield, Nightwish, Within Temptation, Orgy, Rammstein, Pink Floyd, Queen, VNV Nation, Wumspcut, Combichrist, autori di musica classica.

Shade: Sentenced, Mike Oldfield, Rammstein, Eric Clapton, Paradise Lost, In Flames, Metallica… lo so, potrei continuare con accozzaglie assurde di generi, ma in fondo se hai avuto una formazione musicale da accademia impari ad apprezzare tutta la musica, basta che sia di qualità. Ecco, magari evito volentieri il black metal, brutal et similia. Rimango su ciò che comunque riesce ad avere una qualche melodia.

Olympia: Non mi è rimasto molto da dire, dato che molti sono già stati citati… aggiungerei giusto Dark Tranquillity e Dream Theater.

E I VOSTRI SCRITTORI?

Just: Tolkien, Bram Stoker, Dante Alighieri, Poe, Baudelaire, D’Annunzio e libri storici sulla WW2/medioevo/fantasy.

Shade: Sicuramente i grandi della letteratura italiana… Leopardi, Manzoni, Foscolo, Carducci, Pascoli e così via. Ovviamente i racconti del Poe, le Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge, qualcosa di Dan Brown. Sono poi un appassionato di bibliofilia e libri antichi. Adoro cercare testi dal ‘400 in poi, soprattutto di esoterismo, streghe, erbolari, religioni, e chi più ne ha…

OLYMPIA: Isabel Allende, Giacomo Leopardi.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DITE?

Just: “Rambo”, “Alien”, “Indiana Jones”, “The Crow”, “X-Files”, “Predator”, “Grosso Guaio a Chinatown”, “Twin Peaks”, “L’Armata delle Tenebre”, “La Casa”, “Il Signore degli Anelli”, “300”, “The Ring”, “The Grudge”, “Avatar”, “Il Codice da Vinci”, tutti i film di Bud Spencer & Terence Hill e Totò, “Dracula di Bram Stoker”, “The Descent”, “Dr. House”, “Boog & Elliot”, “X-Men”, “I Pirati dei Caraibi”, “Salvate il soldato Ryan”, “Il Conte di Montecristo” (quello con Depardieu).

Shade: Mio Dio… altra domanda difficile. Adoro gli anni ‘80-’90… ti citerei poi film come “Blade Runner”, “Detective Stone”, “Matrix”… sono ancora in cerca di un horror competitivo, comunque.

Olympia: Argento e Tarantino giusto per fare due nomi, ho visto troppi film per fare un elenco di titoli!

ULTIMA DOMANDA, POI VI LASCIAMO AL VOSTRO LAVORO. QUALI PROGETTI AVETE PER IL FUTURO E QUAL È IL VOSTRO SOGNO (O I SOGNI) CHE AVETE LASCIATO NEL CASSETTO?

Shade: Vorrei davvero riuscire a costruire qualche bel ricordo con la nostra musica. L’immagine che mi tengo molto cara nella mia mente è un gruppo di amici, in una città lontana, che sorridono a una fotocamera con le borse e gli strumenti in spalla.

Just: Riempire un tassello musicale nel puzzle chiamato vita: suonare su qualche palco in giro per il mondo e collezionare tanti ricordi preziosi da raccontare ai nipoti.

Olympia: Riuscire a ritagliarmi una carriera in ambito classico, in fondo ho dedicato molti anni di studio, tra accademia e conservatorio per questa preparazione. Con i Deuxvolt ho un percorso diverso, ma il palco ha la stessa importanza, sul quale sono determinata a giocare il mio ruolo fino in fondo!

NON CI RESTA CHE RINGRAZIARVI E AUGURARVI IN BOCCA AL LUPO PER TUTTI I VOSTRI PROGETTI!

Intanto se qualcuno di voi volesse ascoltarsi la musica dei Deuxvolt può farlo scaricandola direttamente dal loro sito mentre, se volete un piccolo assaggio, godetevi i video di “Dance with ghosts” e il nuovissimo “Breathless” ispirato a “Silent Hill”. Buon ascolto!

Davide Longoni