DISTÒPIA, IL NUOVO URANIA MILLEMONDI NELLE PAROLE DI FRANCO FORTE E CARMINE TREANNI

Una nutrita raccolta di qualificati racconti di ben 430 pagine che racchiude nomi celebri della fantascienza italiana (ma che ne hanno anche superato il perimetro letterario) e giovani promesse rivelatesi negli ultimi tempi. Il testo di cui stiamo parlando è DISTÒPIA, pubblicato questo mese nel numero 87 della collana da edicola Urania Millemondi Mondadori, a cura di Franco Forte e con postfazione di Carmine Treanni. Gli autori presenti nel volume in rigoroso ordine alfabetico sono: Paolo Aresi, Valeria Barbera, Francesca Cavallero, Alberto Cola, Milena Debenedetti, Giovanni De Matteo, Linda De Santi, Valerio Evangelisti, M. Caterina Mortillaro, Simonetta Olivo, Giampietro Stocco, Nicoletta Vallorani e Andrea Viscusi. Si tratta di un testo nel quale i tredici scrittori hanno rappresentato ipotetici inquietanti futuri che il genere umano dovrà affrontare e trovarsi a lottare per proseguire nel proprio percorso vitale. Questo Urania Millemondi è il secondo della nuova collana inaugurata lo scorso anno e dedicata agli autori italiani, infatti il primo volume fu STRANI MONDI che andò molto bene tanto da indurre la Mondadori a ripetere l’esperienza con questa nuova antologia. Ci siamo fatti spiegare dall’editor e curatore Franco Forte il perché di questo titolo. “Come ho già avuto modo di spiegare in altre interviste – asserisce l’editor di Urania – avevo bisogno di un vero e proprio “titolo” per l’antologia, che fosse evocativo e al contempo mettesse subito in chiaro di che cosa si trattava, quale era il tema centrale della raccolta. DISTÒPIA è a mio avviso un buon titolo, perfettamente chiaro senza essere semplicemente il termine che identifica il sottogenere letterario trattato nell’antologia (ma in realtà essendolo compiutamente)”.

FRANCO FORTE, IN QUALITA’ DI CURATORE, COME HAI SELEZIONATO GLI AUTORI?

Nella mia posizione di direttore di Urania ho la possibilità di tenere d’occhio costantemente tutta la produzione italiana di fantascienza, e dunque valuto gli autori e quello che pubblicano, per farmi un’idea degli scrittori che possono essere coinvolti in questi progetti antologici annuali (la mia idea è di realizzare un Millemondi italiano ogni anno, da fare uscire nel mese di luglio). Dopodiché prendo contatto con gli autori che ritengo più interessanti per il progetto che sto sviluppando, chiedo delle opere da esaminare e lavoro con loro. Non sempre accetto tutto quello che mi viene mandato, e a volte può capitare che qualche autore decida di abbandonare in corsa, ma alla fine delle selezioni ritengo di poter dire che resta sempre il meglio a disposizione del pubblico.

A INTRODURRE OGNI RACCONTO VI E’ UNA TUA RIFLESSIONE SULL’AUTORE…

Sì, ho deciso di accostare a ogni racconto una mia breve presentazione dell’autore, in cui ricordi personali (ritengo di conoscere quasi tutti, nell’ambiente della science fiction italiana) e notazioni professionali si mischiano in un ritratto abbastanza intimo e profondo degli autori. Invito dunque tutti a leggere queste introduzioni, per farsi un’idea dei tredici autori inclusi nell’antologia.

NEL COMPLESSO, A TUO PARERE, COSA EMERGE DALLE STORIE?

Che gli scrittori italiani di fantascienza sono cresciuti molto, negli ultimi dieci anni, arrivando a una maturità professionale che li rende pressoché analoghi ai loro colleghi anglosassoni. Non c’è più quello scarto, quel divario nelle idee e nel modo di raccontarle, che si percepiva un tempo, fra la nostra scuola e quella inglese o americana. E per fortuna i lettori, giorno dopo giorno, se ne stanno accorgendo, anche grazie ad antologie come DISTÒPIA, che raggiungono un vasto pubblico e riescono a far conoscere i nostri autori per quanto valgono, lasciando parlare per loro le opere pubblicate.

E in proposito segnaliamo agli aspiranti scrittori di fantascienza che vogliono mettersi in buona evidenza il Premio Urania Short 2021 per il Miglior racconto breve inedito. E’ aperto a tutti, il racconto deve avere una lunghezza massima di 15 cartelle e la scadenza per parteciparvi è il 28 febbraio 2021. I primi tre classificati saranno pubblicati nientemeno che su Urania Mondadori la cui collana sta vivendo una importante fase di rilancio tanto che si sta studiando anche come portarla dalle edicole alle librerie, si prevede anche di pubblicare Isaac Asimov nella collana e di far divenire dal 2021 Urania Jumbo un appuntamento mensile.

Ma, torniamo a DISTÒPIA come è stato affrontato il tema della distopia nella letteratura fantascientifica? Ce lo siamo fatto spiegare dal saggista Carmine Treanni, che ha affrontato il tema nella sua corposa postfazione di 35 pagine dal titolo “Mappe della distopia: il fascino del peggiore dei mondi possibili”.

“Il saggio – fa presente Treanni – ripercorre il tema della distopia in letteratura. C’è un breve cenno ai romanzi utopici per poi passare in rassegna la distopia, dai romanzi che hanno dato vita a questo filone e che sono considerati classici a quelli più squisitamente fantascientifici. C’è poi tutta la distopia al femminile, che forse è la produzione più intensa ed interessante, qualitativamente e quantitativamente. Altri filoni analizzati sono i romanzi scritti da autori mainstream, quelli young adult e il rapporto tra distopia e cyberpunk. Ho cercato di dare un panorama il più esaustivo possibile su questo filone della letteratura dell’immaginario che è dominante nella produzione internazionale”.

CARMINE, C’E’ ANCHE UN FILONE TUTTO ITALIANO…

Assolutamente sì. Ci sono molte opere di scrittori italiani che sono ascrivibili alla distopia. Nel mio saggio, ad esempio, è citato il romanzo di Corrado Alvaro “L’uomo è forte”, ma gli esempi da fare sono molti. Il tema avrebbe meritato un ulteriore approfondimento, penso ad esempio ad opere di autori come Tullio Avoledo, Pierfrancesco Prosperi. Ci sono stati, poi, molti scrittori italiani mainstream che hanno scritto, negli ultimi dieci anni, alcuni romanzi distopici per importanti case editrici italiane.

DACCI UNA TUA RAGIONE PER LA QUALE GLI APPASSIONATI DI FANTASCIENZA DOVREBBERO AVERE DISTÒPIA NELLA PROPRIA LIBRERIA…

L’unica ragione è che l’antologia contiene ottimi racconti, scritti da altrettanti bravi scrittori che hanno dato ampiamente prova di esserlo. Non ci sono altre ragioni, a mio avviso. Sono il primo sostenitore della fantascienza italiana, ma non mi piace l’idea che si debba comprare un libro di autore italiano a prescindere. Nel caso di DISTÒPIA, c’è la garanzia del curatore, Franco Forte, che ci mette la faccia, sulla bontà della selezione dei racconti e i nomi degli stessi scrittori sono di primo piano. E, francamente, non credo si possa chiedere di più”.

E SE ANCHE UN BIG DELLA SF MONDIALE DELLA CARATURA DI BRUCE STERLING (COME ABBIAMO AVUTO MODO DI VEDERE IN UNA FOTOGRAFIA PUBBLICATA DA FRANCO FORTE SUL SUO PROFILO FACEBOOK) LEGGE E DIVULGA DISTÒPIA NON POSSIAMO CHE DARE PIENA RAGIONE A CARMINE TREANNI CHE RINGRAZIAMO, INSIEME A FRANCO FORTE, PER LA DISPONIBILITA’.

DI SEGUITO RIPORTIAMO AUTORI E TITOLI DEI RACCONTI:

Paolo Aresi, Hector. Valeria Barbera, Cogito Ergo Sum. Francesca Cavallero, Ninfe sbranate. Alberto Cola, Yamapuri. Milena Debenedetti, Il distillatore. Giovanni De Matteo, Al servizio di un oscuro potere. Linda De Santi, Negli occhi di chi comanda. Valerio Evangelisti, La fredda guerra dei mondi. M. Caterina Mortillaro, Facciamo venerdì. Simonetta Olivo, A scrivere distopie. Giampietro Stocco, Lilia (Un’estate). Nicoletta Vallorani, Tranne la pelle. Andrea Viscusi, Seocrazia.

Filippo Radogna