CARMINE TREANNI… E LA LUNA

L’astronautica e la fantascienza sono due passioni costanti nella vita di Carmine Treanni, giornalista e saggista attento, equilibrato e scrupoloso che ai due argomenti ha dedicato ore di studio e decine di articoli. E, ovviamente, nell’occasione del cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, avvenuto il 20 luglio del 1969, il Nostro non poteva mancare all’appuntamento con un suo contributo scritto su cui, peraltro, rimuginava da tempo. E così ha dato alle stampe “Sulla Luna – A 50 anni dallo sbarco, un viaggio tra scienza e fantascienza” (Edizioni CentoAutori, 2019; 283 pagine; 15,00 euro) frutto di oltre un anno di impegnativo lavoro di stesura e ricerche, “una bella avventura”, ci ha detto l’autore; un denso lavoro, aggiungiamo noi, di approfondimento che ha fatto venire fuori un eccellente saggio strutturato in nove capitoli più l’introduzione.

“Il primo capitolo –  ci ha riferito Treanni – racconta la corsa allo spazio dei sovietici, dalle intuizioni geniali di Konstantin Ciolkovskij, considerato un po’ il padre di tutta l’astronautica, al lancio dello Sputnik nel 1957, il primo satellite messo in orbita dall’uomo, fino al tentativo di andare sulla Luna, con la costruzione del missile N1, passando ovviamente per tutti primati che i sovietici hanno raggiunto: il primo uomo in orbita, Jurij Gagarin, la prima donna, Valentina Tereshkova, il primo cosmonauta a passeggiare nel vuoto dello spazio, Aleksej Leonov, fino alle missioni dei satelliti del Programma Luna. Per non tralasciare la figura di Sergej Korolëv, il padre del programma spaziale sovietico, senza il quale l’URSS avrebbe fatto davvero pochi passi nello sviluppo di missili per raggiungere l’orbita terrestre. Il terzo capitolo, invece, è dedicato al programma spaziale americano, dai primi passi fino alle missioni dei programmi spaziali Mercury e Gemini. Qui, racconto la storia del controverso Wernher Von Braun, lo scienziato nazista che si era consegnato agli americani e che poi è diventato di fatto il deus ex machina del programma spaziale americano. Va menzionato anche John Glenn che è stato il primo americano ad andare in orbita. Il quinto capitolo è dedicato, invece, alle missioni Apollo, con un focus ovviamente sulla missione dell’Apollo 11 che ha portato Neil Armstrong, Buzz Aldrin sulla Luna, accompagnati da Michael Collins. Il settimo capitolo è dedicato alle tesi dei cosiddetti complottisti, ossia coloro che non credono che siamo stati sulla Luna (tesi che nel mio libro vengono sistematiche smentite). Infine, nel nono capitolo racconto cosa si sta facendo oggi per la Luna e quali programmi spaziali sono previsti per il futuro”.

I CAPITOLI CHE NON HAI CITATO, INVECE, SONO DEDICATI ALLA FANTASCIENZA…

Certo, i capitoli secondo, quarto e sesto li ho dedicati al rapporto tra fantascienza letteraria, cinematografia e televisiva con la Luna.

IN PROPOSITO QUAL E’ LA RELAZIONE CHE INTERCORRE NEL VOLUME TRA SCIENZA E FANTASCIENZA?

Quello tra scienza e fantascienza è un rapporto antico e duraturo. La scienza è stata sempre uno dei pilastri della fantascienza. Non dobbiamo pensare soltanto alle scienze matematiche, fisiche e naturali, ma anche a quelle sociali, come le scienze politiche e la sociologia. Nel libro sono presenti quegli scrittori che hanno raccontato la Luna.

…CHE SONO TANTI. CI VUOI CITARE I PRINCIPALI?

Dai padri della science fiction come Edgar Allan Poe, Jules Verne e Herbert George Wells a quegli autori dell’Età d’oro, come John Campbell Jr., Arthur C. Clarke e Robert Heinlein, fino ad autori contemporanei come Kim Stanley Robinson e Ian McDonald. In alcuni scrittori il rapporto è spesso molto forte. Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, ad esempio, parte da alcuni presupposti scientifici dell’epoca per immaginare l’arrivo sulla Luna.

COME E’ STATA TRATTATA LA LUNA DAL PUNTO DI VISTA LETTERARIO?

È sempre stata al centro della letteratura, del resto è il corpo celeste più visibile dalla Terra. Molti dei racconti descrivono di abitanti oppure di ambienti simili a quelli umani. È stato per molti scrittori un ideale scenario in cui criticare in modo satirico e feroce singoli difetti dell’uomo o di intere società. La satira è stata il registro principale con cui è stata raccontata la Luna, poi con il passare dei secoli e le osservazioni rese possibili da telescopi sempre più sofisticati ne hanno man mano svelato le caratteristiche scientifiche, rendendola più concreta e meno mitica.

COSA RAPPRESENTO’ PER L’UOMO, A TUO PARERE, LO SBARCO SULLA LUNA? QUALI NUOVI ORIZZONTI APRI’? E QUANTO CONTO’ NELL’IMPRESA IL CONFRONTO POLITICO TRA USA ED URSS?

Lo sbarco ha dimostrato che l’uomo è in grado di darsi grandi obiettivi e di raggiungerli, ma va detto che la corsa allo spazio ha radici nella Seconda Guerra Mondiale e nella successiva Guerra Fredda tra URSS e USA. La motivazione principale della corsa è stata politica e se all’inizio è stata l’URSS a guadagnare diversi primati, alla fine gli Stati Uniti hanno raggiunto l’obiettivo finale. Quando la spinta politica è terminata anche la corsa allo spazio ha perso d’interesse.

VENIAMO ALL’ATTUALITA’. IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI DONALD TRUMP HA DICHIARATO CHE LA PROSSIMA TAPPA RIGUARDERA’  DAPPRIMA  LA PRESENZA DI UN UOMO E UNA DONNA SULLA LUNA E POI IL TRAGUARDO VERSO MARTE.  DOPO GLI ANNI DEL CONFRONTO CON QUELLA CHE FU L’UNIONE SOVIETICA, GLI USA OGGI VOGLIONO RIPRENDERE LA CORSA ALLO SPAZIO, QUESTA VOLTA SFIDANDO LA CINA CHE NEL FRATTEMPO HA FATTO PASSI DA GIGANTE. COSA NE PENSI?

È vero, adesso che la corsa allo spazio sembra interessare anche la Cina e altri paesi, gli Stati Uniti hanno cominciato a guardare con rinnovato interesse al nostro satellite. Il punto è che comunque tutto nasce quasi sempre da motivazioni politiche. Come gli Usa andarono sulla Luna perché John F. Kennedy e prima di lui Dwight D. Eisenhower diedero un impulso decisivo, oggi l’esplorazione dello spazio da parte degli americani riparte perché Trump ha dichiarato che un uomo e una donna torneranno sulla Luna entro il 2024. Una promessa che non so se verrà mantenuta per il troppo poco tempo per organizzare una tale impresa, ma resta il fatto che la NASA ha accettato la sfida e quindi faranno di tutto per ritornarci. La Luna è comunque il punto di partenza per poi portare un uomo anche su Marte.

IL 21 LUGLIO SCORSO E’ PARTITO PER LA IIS L’ASTRONAUTA ITALIANO  LUCA PARMITANO, CHE HA AVUTO IL COMANDO DELLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE. DA GIORNALISTA E SAGGISTA CHE CONOSCE BENE LA RICERCA AEROSPAZIALE, CHE IDEA HAI SUGLI INVESTIMENTI DEL NOSTRO PAESE NEL SETTORE?

L’Italia è sempre stata all’avanguardia nel settore aereospaziale e per molti decenni è stato il terzo paese, dopo l’URSS e gli USA, ad aver investito di più e ad aver effettuato ricerche all’avanguardia. Non è un caso che oggi Luca Parmitano è al comando della missione Beyond: è il segno che le capacità degli scienziati, dei tecnici e degli astronauti italiani sono di altissimo profilo. Del resto la storia dell’apporto dell’Italia nel settore aereospaziale parla da sola e nel futuro non potremo che avere sempre un posto in prima fila nell’esplorazione spaziale, sia nella realizzazione di moduli abitativi, settore nel quale siamo tra i più bravi, sia nel settore della ricerca.

IL LIBRO SI CONCLUDE CON UN CAPITOLO DEDICATO AL FUTURO PROSSIMO DELLA LUNA E AL SUO RAPPORTO CON L’UOMO. COSA RACCONTI E COSA EMERGE?

Racconto cosa si sta facendo oggi nel settore dell’esplorazione spaziale e per ritornare sulla Luna nei prossimi anni. È prevista una nuova e avanzata stazione spaziale, denominata Lunar Gateway, realizzata dall’ente spaziale americano, dall’Esa (l’Agenzia spaziale europea) e altri importanti partner privati. La stazione dovrebbe consentire un più facile allunaggio sulla superficie della Luna, sulla quale posizionare strumenti, sonde e rover per permettere una eventuale futura base.

C’è poi la questione del turismo spaziale, che sta interessando alcuni dei magnati dell’economia mondiale, come Richard Branson, Elon Musk e Jeff Bezos. Infine, descrivo anche tutte le missioni intraprese dalla Cina, dalla Russia, dall’Europa e da altri paesi per esplorare o addirittura sbarcare sulla Luna. Insomma, nei prossimi anni saremo testimoni di una nuova era spaziale che, molto probabilmente, ci porterà più in là anche della Luna stessa.

NELL’INTERVISTA, OVVIAMENTE, C’E’ SOLO QUALCHE ACCENNO ALLE TANTE INFORMAZIONI, AI FATTI E ALLE CURIOSITA’ CHE CARMINE PROPONE NEL VOLUME, PER CUI SE VOLETE CONOSCERE DI PIU’ VI RACCOMANDIAMO DI LEGGERE IL  SUO TESTO. UN BEL SAGGIO SUL NOSTRO SATELLITE, TRA SCIENZA E FANTASCIENZA!

Filippo Radogna