FANTASCIENZA STORY 212

LA PORTA DELLE STELLE (1994) – PARTE 04

GENERAZIONI (Star Trek: Generations)

Una bottiglia di champagne Dom Perignon del 2265 si infrange fin troppo rumorosamente contro la fiancata dell’Enterprise B. A bordo il Capitano John Harriman (Alan Ruck) sta aspettando i suoi ospiti d’onore. Circondati da un nugolo di giornalisti ecco entrare in plancia il Comandante in pensione James T. Kirk (William Shatner), il Capitano Pavel Andreievich Chekov (Walter Koenig) e il Capitano Montgomery Scott (James Doohan).

Harriman: “Scusate, scusate. Chiederete tutto ciò che vorrete più tardi. Sono il Comandante John Harriman e desidero darvi il benvenuto a bordo.

Kirk: “È un piacere.

Harriman: “E voglio che sappiate che per noi è un onore avere con noi delle leggende viventi nel nostro viaggio inaugurale. Ricordo che leggevo delle vostre missioni quando ero ancora alle elementari.

Kirk gli rivolge un’occhiata che sta tra l’imbarazzato e il seccato.

Kirk: “Ah, davvero… Beh, possiamo dare un’occhiata?

Harriman: “Prego, prego.

Kirk cerca di allontanare i giornalisti rispondendo rapidamente a una inviata (Christine Jansen) che gli chiede cosa stia facendo ora che è in pensione ed egli risponde che si mantiene in forma. Chekov gli si avvicina.

Chekov: “Capitano, scusi, vorrei presentarle il timoniere dell’Enterprise B… Demora?… Le presento Demora Sulu

Demora: “Piacere di conoscerla, Signore. Mio padre mi ha raccontato tante storie straordinarie su di lei!

Kirk: “Suo padre è Hikaru Sulu?

Demora: “Sissignore.

Chekov: “Oh, vi siete già conosciuti ma lei era…

Kirk: “Non è passato molto tempo, dovrebbero essere…

Chekov: “Dodici anni, Signore.

Kirk: “Dodici anni?

Chekov: “Assolutamente.

Kirk: “Ah, incredibile… Congratulazioni Guardiamarina! Non sarebbe l’Enterprise senza un Sulu al timone.

Demora: “Grazie, Signore.

Chekov: “Sono sicuro che Hikaru sarà molto orgoglioso di lei.

Demora: “Lo spero.

La ragazza (Jacqueline Kim) si allontana. Chekov la guarda con un sospiro.

Chekov: “Io non sono mai stato così giovane.

Kirk: “No, tu eri più giovane… Scotty, sono veramente stupefatto.

Scott: “Di che cosa, Signore?

Kirk: “Sulu. Come ha trovato il tempo di farsi una famiglia?

Scott: “Beh, come dice sempre lei: se una cosa è importante il tempo si trova… Aaaah… allora ecco perché non si dà pace, senza il lavoro ci si sente un po’ soli, vero?

Kirk: “Fortunatamente lei è un ingegnere. Con la sua sensibilità farebbe pena come psichiatra.

Mentre Scott se la ride allegramente arriva Harriman.

Harriman: “Scusate Signori, se volete sedervi…

Kirk: “Sì, certo.

Kirk guarda con nostalgia la poltrona e la accarezza gentilmente con la mano poi va a prendere posto dietro la balaustra in mezzo a Chekov e Scott e di fianco alla postazione del Capitano.

Harriman: “Preparatevi a lasciare il bacino spaziale. Propulsori di coda avanti un quarto, mantenere la rotta e la velocità costante. Capitano Kirk?

Kirk: “Sì?

Harriman: “Sarebbe un onore se volesse dare l’ordine di partenza.

Una frotta di giornalisti rivolge verso di lui le telecamere e i registratori.

Kirk: “Signore, io la ringrazio ma…

Harriman: “La prego, Signore.

Kirk: “No.… no…

Harriman: “La prego, insisto!

Kirk si alza imbarazzatissimo e si avvicina alla balaustra. La sua voce scandisce un ordine che è passato alla storia.

Kirk: “Ci porti fuori.

Tutti applaudono e Kirk si risiede. Chekov gli sussurra:

Chekov: “Molto bene, Signore.

Scott: “Stavo per mettermi a piangere.

Kirk: “Sta’ zitto!

Kirk e gli altri ospiti visitano la nave, sempre tallonati dai giornalisti. Harriman spiega il programma di viaggio.

Harriman: “Signore e Signori, abbiamo appena lasciato la cintura di asteroidi. La nostra rotta ci porterà oltre Plutone e poi di nuovo al bacino. Un rapido giretto intorno all’isolato.

All’improvviso suona l’allarme e un messaggio concitato arriva dall’altoparlante di bordo. Sono due navi, la Lakul e la Robert Fox, bloccate da una distorsione di energia e cariche di passeggeri El-Auriani. Harriman, sotto gli occhi stupiti di Kirk, ordina di inoltrare il messaggio ad altre navi in zona in quanto loro non sono attrezzati per il recupero, ma non vi sono altre astronavi e l’allarme proviene da soli tre anni luce. Kirk continua ad agitarsi.

Scott: “Capitano, è così scomoda quella poltrona?

Harriman ordina di raggiungere le due navi spaziali ma di mantenersi a distanza di sicurezza. Il Capitano sembra esitare, ma Kirk non ce la fa più, gli si accosta e sibila:

Kirk: “Raggio traente…

Harriman: “Uh?

Kirk: “Raggio traente!

Harriman: “Non abbiamo raggio traente.

Kirk: “Avete lasciato il bacino senza raggio traente?

Harriman: “Lo installeranno soltanto martedì!

Le varie soluzioni per liberare le navi non sortiscono effetto e anche quando Harriman ordina al Navigatore (Glenn Morshower) di liberare il plasma dalle gondole a curvatura, Kirk con la testa gli fa cenno di no. Una delle due navi esplode e Kirk ormai è fremente.

Harriman: “Capitano Kirk, le sarei grato per qualsiasi suggerimento…

A velocità curvatura Kirk si avvicina ad Harriman.

Kirk: “A distanza ravvicinata e teletrasportiamo quelle persone a bordo dell’Enterprise.

Harriman: “E per le distorsioni del campo gravitazionale… ci distruggeranno!

Kirk: “Il rischio fa parte del gioco se vuole sedere su quella poltrona.

Harriman: “Timoniere, avvicinati a distanza di teletrasporto.

Tutto è pronto per il teletrasporto, poiché il personale infermieristico non è ancora a bordo (arriveranno martedì), Chekov recluta due giornalisti per fare da infermieri.

Scott: “Non capisco, i loro segni vitali compaiono e scompaiono dal nostro continuum spazio temporale.

Kirk: “Scompaiono? E dove?

Tenente: “Signore, il loro scafo sta cedendo!

Kirk: “Trasportali fuori di lì, Scotty!

Anche la seconda nave esplode.

Scott: “Trasporto completato… Sono solo quarantasette… Quarantasette su centocinquanta.

Una scossa gigantesca scuote la plancia. Anche l’Enterprise è bloccata dal campo gravitazionale della stringa. Nell’infermeria, tra i superstiti ancora frastornati c’è Soran (Malcolm McDowell) che urla…  vuole tornare indietro. Chekov lo blocca con una siringa calmante poi soccorre una donna di colore ancora attonita per quanto è accaduto. Si tratta della futura barista della Enterprise di Picard, Guinan (Whoopi Goldberg).

Intanto in plancia lottano per non cadere vittime della stringa.

Scott: “Non è possibile, non ce la faccio. Non c’è modo di rompere un campo gravitazionale di queste dimensioni.

Tenente: “Integrità dello scafo all’ottantadue per cento.

Scott: “In teoria ce l’avrei…

Kirk: “Ne ero certo!

Scott: “Una scarica diretta di antimateria potrebbe interrompere il campo per il tempo che basta a liberarci.

Kirk: “Siluro fotonico!

Scott: “Sì, Signore.

Ufficiale Scientifico: “Stiamo perdendo potenza!

Kirk: “Caricare i razzi a siluri, preparatevi a sparare al mio ordine.

Demora: “Capitano, noi non abbiamo siluri.

Kirk: “Non me lo dica. Martedì!

Tenente: “Integrità scafo quaranta per cento.

Scott: “Capitano, forse è possibile simulare un’esplosione da siluro usando un’esplosione risonante dal deflettore di navigazione.

Kirk: “Dove sono gli interruttori del deflettore?

Demora: “Ponte Quindici, Sezione Ventuno Alpha.

Harriman: “Vado io, a lei il comando!

Kirk si siede sulla poltrona di comando poi si rende conto che quello che sta facendo non è giusto. Si alza.

Kirk: “Aspetti! Il suo posto è in plancia. Vado io, invece! Scotty, tutto sotto controllo finché non torno.

Scott: “Come al solito.

In mezzo alle scosse, ma con determinazione, Kirk completa il suo compito e dà il via libera alla plancia. Un raggio di luce esce dall’Enterprise e colpisce la stringa.

Scott: “Ci stiamo liberando.

Mentre la nave si allontana una scarica della stringa colpisce malvagiamente l’Enterprise aprendole uno squarcio.

Harriman: “Ce l’ha fatta, Kirk! Rapporto danni, Guardiamarina.

Demora: “C’è qualche ammaccatura sulla gondola di dritta e abbiamo una falla nello scafo nella Sezione Ingegneria. I campi di forza d’emergenza operativi stanno tenendo.

Scott: “Dove?

Demora: “Sezioni dalla Venti alla Ventotto, sui ponti Tredici, Quattordici… e… Quindici…

Scott: “Plancia al Capitano Kirk… Capitano Kirk, la prego, risponda! Dica a Chekov di venire sul Ponte Quindici!

Harriman e Scott si precipitano al ponte Quindici e ne aprono la paratia stagna. Uno squarcio enorme mostra loro il cielo stellato. Chekov, ignaro di tutto, arriva in quel momento e guarda stupito il disastro.

Chekov: “Mio Dio! C’era nessuno qui dentro?

La risposta del vecchio ingegnere, un semplice monosillabo, rivela il dolore per la scomparsa di un caro amico.

Scott: “Sì…

78 anni dopo.

Siamo a bordo di un veliero del Diciannovesimo Secolo dal suggestivo nome di Enterprise. In realtà le riprese sono state fatte sulla Lady Washington che era attraccata a Marina del Rey, nel porto di Los Angeles. La Lady Washington è una minuziosa riproduzione in grandezza naturale della prima nave americana che esplorò il Pacifico Nord Occidentale arrivando fino in Giappone. Il vero nome della nave era stato nascosto e sostituito con quello di Enterprise.

Va da sé, quindi, che siamo sul ponte ologrammi della nave spaziale Enterprise e stiamo assistendo a una cerimonia di promozione di grado del klingoniano Worf (Michael Dorn). Il che è anche l’occasione per il comandante in seconda William Thomas Riker (Jonathan Frakes) per giocare uno scherzo al suo sottoposto: sotto lo sguardo complice del Comandante JeanLuc Picard (Patrick Stewart) egli ordina al computer di cancellare la scaletta, sulla quale era Worf, dal programma olografico. Il computer esegue e l’ufficiale precipita in mare sotto lo sguardo ilare di tutto l’equipaggio ma anche sotto quello perplesso dell’androide Data (Brent Spiner) che, non essendo dotato di emozioni, non riesce a capire cosa possa esservi di comico in tutto questo. La dottoressa Beverly Crusher (Gates McFadden) cerca di spiegarglielo con il risultato di ottenere un bello spintone dall’androide e di finire in mare a sua volta, questa volta però sotto lo sguardo perplesso dell’intero equipaggio.

Dalla plancia giunge un messaggio privato per il Capitano Picard ed egli se lo fa passare sul ponte. La notizia lo sconvolge al punto da abbandonare il ponte ologrammi. Subito dopo arriva un allarme che riguarda una stazione osservatorio orbitante attorno alla stella Amargosa. Il luogo è stato misteriosamente attaccato.

Mentre la nave si avvicina al luogo designato un sempre più ombroso Picard ordina a Riker di occuparsi della faccenda mentre lui se ne va in sala tattica. Perplesso, Numero Uno esegue l’ordine e si teletrasportano sull’Osservatorio dove, sepolto tra le macerie, trovano Soran ancora vivo e il cadavere di un romulano.

Nell’alloggio di Data, l’androide e il suo amico Geordi La Forge (LeVar Burton) stanno tranquillamente discutendo il recente episodio. A far loro compagnia c’è il gatto di Data, Spot (interpretato alternativamente, da Monster e da Brandy).

Geordi: “Data, che ti è venuto in mente di buttarla in acqua, me lo dici?

Data: “Stavo cercando di entrare nello spirito delle cose. Credevo sarebbe stato divertente… Spot! (sposta il gatto) …È ancora arrabbiata?

Geordi: “Io starei alla larga dall’infermeria, se fossi in te.

L’androide si alza e apre una bacheca all’interno della quale c’è un chip di particolari capacità.

Geordi: “Data, non starai veramente pensando di usare quell’affare.

Data: “Sono molti mesi che ci penso e, alla luce del mio episodio con la Dottoressa Crusher, potrebbe essere il momento opportuno.

Geordi: “Temevo temessi di sovraccaricare la tua rete neurale.

Data: “Sì, questo è vero. Comunque io ritengo che la mia… crescita, come forma di vita artificiale, sia giunta ad un’empasse. Per trentaquattro anni mi sono sforzato di diventare più umano, più di quanto prevedesse la mia programmazione originaria… Eppure sono incapace di afferrare un concetto basilare come l’umorismo. Questo chip emozionale potrebbe essere l’unica soluzione… Geordi…

Geordi: “Va bene… Senti, al primo sintomo negativo io lo disattivo, d’accordo?

Data: “D’accordo.

Intanto Riker riferisce a Picard della sua esplorazione all’Osservatorio.

Riker: “Abbiamo trovato due romulani morti sulla stazione. Stiamo analizzando il loro equipaggiamento per vedere se riusciamo a capire da quale nave provenissero.

Picard: “Allora non c’è ancora niente che indichi i motivi dell’attacco.

Riker: “Hanno distrutto praticamente tutto. Sono penetrati nel computer centrale. Hanno devastato il vano di carico, ovviamente stavano cercando qualcosa.

Picard: “Potrebbe significare una nuova minaccia romulana in questo settore. Informi il Comando della Flotta Stellare.

Riker: “Vuole che contatti la Flotta Stellare?

Picard (seccamente): “C’è qualche difficoltà?

Riker: “No, Signore… C’è un’altra cosa, Capitano. Uno degli scienziati, un certo Dottor Soran, insiste per parlarle. Io gli ho detto che lei è molto occupato ma dice che è una cosa veramente urgente!

Picard: “D’accordo. Può andare.

Riker (si avvia verso la porta poi si volta): “Signore, c’è niente…

Picard (brusco): “No, grazie!

Al bar di prora della nave Data sperimenta i primi effetti del suo chip emozionale sotto gli sguardi di Geordi e di Guinan che riveste, come detto, il ruolo di barista. L’androide può finalmente constatare di persona se un liquore gli piace o no. Intanto, qualche tavolo più in là, Picard ha incontrato Soran e lo scienziato gli chiede di poter tornare all’Osservatorio dove ha in corso degli esperimenti importanti, ma Picard gli risponde seccamente che lo farà dopo che saranno terminate le indagini. Dopo aver lasciato incerto il Capitano con le sue sibilline risposte, Soran si allontana velocemente dalla sala per non farsi vedere da Guinan la quale, però, capta una presenza.

Worf: “Abbiamo analizzato il tricorder romulano. Cercavano particelle rivelatrici di un composto che si chiama trilitio.

Riker: “Trilitio?

Worf: “Sì, un composto sperimentale a cui stanno lavorando i romulani, il trilitio è un inibitore nucleare. In teoria potrebbe fermare qualsiasi fusione all’interno di una stella. Comunque i romulani non hanno mai trovato il modo di stabilizzarlo.

Riker: “Perché cercarlo su un osservatorio della Federazione? Non ha senso.

Worf: “Io non lo so.

Riker: “Mandi Geordi e Data sul posto con la squadra di sbarco. Che concentrino le ricerche sul trilitio.

Worf: “Sissignore!

I due iniziano le ricerche. Nessuna traccia di trilitio ma intanto Data sta cominciando a sentire l’acuirsi degli effetti del chip emozionale: ride di una barzelletta che Geordi raccontò sette anni prima in occasione della missione a Fairpoint (ed è vero che Geordi l’abbia raccontata e che Data non abbia riso). Tramite il suo visore ad infrarossi (la cui derivazione è un normalissimo fermacapelli femminile) Geordi capta la presenza di una porta nascosta dietro la quale si trovano tracce di trilitio e delle sonde solari. Data non riesce a smettere di ridere e ha una sorta di collasso, cade per terra poi si rialza e si mette seduto.

Data: “Credo che il mio chip emozionale abbia sovraccaricato i miei interruttori positronici.

Geordi cerca di chiamare l’Enterprise ma non riceve risposta, vorrebbe riportare a bordo Data, ma in quel momento appare Soran e Geordi gli chiede di spegnere il campo di smorzamento che impedisce il contatto. Soran sembra accettare con piacere la richiesta dell’ufficiale ma gli rifila invece un pugno che lo tramortisce, minacciando poi con la sua arma a raggi un Data terrorizzato.

Nell’ufficio di Picard il Comandante sta guardando un album di fotografie. Il Consigliere Troi (Marina Sirtis) entra e l’uomo le mostra l’album con le foto di suo fratello Robert e sua moglie. Ma parlando di suo nipote Renee la voce gli si spezza in un singulto.

Troi: “Che è successo?

Picard: “Robert e Renee sono arsi vivi in un incendio.

Troi: “Mi dispiace…

Picard: “Non importa, non importa… Sono cose che succedono…

Troi: “Capitano, invece importa.

Picard: “Non posso fare a meno di pensare a tutte le esperienze che Renee non potrà fare… andare all’Accademia, leggere libri, ascoltare la musica e innamorarsi… farsi una vita sua… Bene, ormai tutto questo non potrà più accadere.

Troi: “Non mi ero resa conto che gli volesse così bene.

Picard: “Renee rappresentava per me l’ideale del figlio che io avevo sempre desiderato.

Troi: “La storia della sua famiglia è molto importante per lei, vero?

Picard (distrattamente): “Cosa? Fin… fin da piccolissimo ricordo che mi raccontavano le imprese dei miei antenati. I Picard che avevano combattuto a Trafalgar, il Picard che aveva vinto il premio Nobel per la chimica, i Picard che avevano impiantato le prime colonie su Marte… e quando Robert si è sposato e ha avuto un figlio, io…

Troi: “…Ha sentito che non toccava più a lei la responsabilità di preoccuparsi della discendenza.

Picard: “Certo, sì! Infatti, esattamente… Lo sa Consigliere? Ultimamente mi sono ritrovato a pensare che ormai non ho più molti giorni davanti a me ma mi dava un certo sollievo pensare che… che la mia dinastia sarebbe sopravvissuta… Ora però non ci saranno più Picard…

Una luminosissima esplosione squarcia il nero dello spazio. Picard si precipita in plancia.

Picard: “Rapporto!

Riker: “C’è stata un’implosione quantica all’interno della stella di Amargosa, la fusione nucleare si sta interrompendo.

Picard: “Ma come è possibile?

Worf: “I sensori indicano che l’Osservatorio ha lanciato una sonda solare verso la stella pochi minuti fa.

Riker: “La stella sarà distrutta nel giro di pochi minuti.

Worf: “Signore, l’implosione ha prodotto un’onda di livello dodici.

Troi: “Distruggerà tutto ciò che si trova all’interno di questo sistema.

Tra quattro minuti e quaranta secondi l’onda d’urto raggiungerà l’Osservatorio quindi Picard manda Riker e Worf a recuperare Geordi e Data che non rispondono alle chiamate. Nell’Osservatorio Soran ha preso in mano lo schermo visore di Geordi e sta comunicando misteriosamente con qualcuno all’esterno; all’arrivo di Riker e Worf si ingaggia una sparatoria e, mentre Data è paralizzato dal terrore non riuscendo a muoversi, all’esterno l’Enterprise vede arrivare uno Sparviero Klingon che si posiziona vicino all’Osservatorio. Teletrasporta a bordo Geordi, sempre svenuto, e Soran e di nuovo fugge usando l’occultamento.

Worf e Riker recuperano Data e tornano a bordo. Picard lancia concitatamente un ordine.

Picard: “Timoniere, curvatura uno. Attivare!

L’Enterprise se ne va appena in tempo, l’onda d’urto distrugge l’Osservatorio. Sullo Sparviero Klingon incontriamo le sorelle Duras, Lursa (Barbara March) e B’Etor (Gwynyth Walsh), klingoniane, che vogliono riconquistare il potere ma solo Soran sa come usare il trilitio a loro utile come arma vincente. In infermeria Beverly Crusher, con Riker e Worf, sta esaminando sul computer la scheda di Soran.

Beverly: “È un El-Auriano, ha più di trecento anni. Ha perso tutta la sua famiglia quando i Borg hanno distrutto il suo pianeta. Soran è fuggito con un gruppetto di altri profughi a bordo di una nave che si chiamava Lakul. Quella nave poi è stata distrutta da una specie di stringa d’energia ma Soran e quarantasei altri sono stati salvati dall’Enterprise B.

Riker: “È la missione in cui è rimasto ucciso James Kirk.

Beverly: “Ho controllato la lista dei passeggeri della Lakul. Indovinate chi altro c’era a bordo?

Picard va a parlare con questa persona che altri non è che Guinan e il Capitano si reca nel suo alloggio.

Guinan: “Soran è un nome che non sentivo da molto tempo…

Picard: “Ti ricordi di lui?

Guinan: “Sì.

Picard: “Guinan, è di estrema importanza che tu mi dica tutto quello che sai. Noi pensiamo che Soran abbia sviluppato un’arma, una terribile arma, un’arma così potente da permettergli di distruggere…

Guinan: “A Soran non interessano le armi o il potere, quello che vuole è solo tornare nel Nexus.

Picard: “Cos’è il Nexus?

Guinan: “La stringa di energia che ha distrutto quella nave non è soltanto un fenomeno accidentale che attraversa l’universo, è una via d’accesso a un altro luogo che noi chiamiamo il Nexus. È un luogo che ho cercato con tutte le mie forze di dimenticare.

Picard: “Che cosa vi è successo?

Guinan: “Era come trovarsi all’interno della gioia, come se la gioia fosse qualcosa di tangibile, come se si potesse avvolgere come in una coperta e mai, in tutta quanta la mia vita, mi sono sentita così felice.

Picard: “E poi il raggio ti ha portata via di lì.

Guinan: “Trascinati… strappati via. Nessuno di noi voleva andarsene. Io avrei fatto qualunque cosa per tornare lì e quando mi sono resa conto che non era possibile ho dovuto rassegnarmi.

Picard: “E Soran, invece?

Guinan: “Se la sua è un’ossessione potrebbe essere un uomo molto, molto pericoloso.

Picard: “Perché dovrebbe distruggere una stella? …Grazie Guinan!

Guinan: “Se ci andrai… Non t’importerà più niente di niente: né di questa nave, né di Soran, né di me, di niente. Tu vorrai solamente restare nel Nexus e non vorrai ritornare mai più.

Sullo Sparviero Klingon Soran interroga Geordi legato a una poltrona (una poltrona da parto truccata, il regista David Carson era molto oculato nelle spese) per sapere da lui tutto quello che sa sul trilitio.

Picard: “Diario del Capitano. Data Stellare 48632.4. La Dottoressa Crusher mi ha informato che il chip emozionale di Data si è fuso nella sua rete neurale. Non può più essere estratto. Comunque lei ritiene che Data sia perfettamente efficiente così gli ho chiesto di venire con me in Cartografia Stellare…

La sala di Cartografia Stellare assomiglia a un gigantesco Planetario al centro del quale vi è una piattaforma sulla quale non c’è la macchina che proietta le stelle tutto attorno al soffitto semisferico, ma un computer programmato per la ricerca e l’analisi delle posizioni stellari della galassia conosciuta.

Data: “Stando alle nostre informazioni la Stringa è una concentrazione di Energia Temporale che attraversa la Galassia ogni trentanove punto uno anni. Attraverserà questo settore approssimativamente tra quarantadue ore.

Picard: “Sì, Guinan aveva ragione ma ha detto che Soran stava cercando di tornare alla stringa. Ora, se questo è vero, deve esserci un qualche collegamento con la stella Amargosa. Data, mi dia una lista di tutto quello che ha provocato la distruzione della stella, anche le cose più insignificanti… Data?

Data: “Mi scusi, Signore… Il computer impiegherà qualche secondo a fornire le informazioni…

Picard: “Data… va tutto bene?

Data: “No, Signore, trovo molta difficoltà a concentrarmi. Credo di essere… credo di essere sopraffatto da sentimenti di rimorso, sono pentito di come ho agito nell’Osservatorio, Signore…

Picard: “Che intende dire?

Data: “Io volevo salvare Geordi ma ho provato qualcosa che non mi aspettavo di provare: paura… ho avuto paura… Stando alle nostre attuali informazioni la distruzione della stella Amargosa ha avuto i seguenti effetti in questo settore: le emissioni Gamma sono aumentate dello zero punto cinque per cento. La nave stellare Bosnam è stata costretta ad operare una correzione di rotta, campi magnetici ambientali…

Picard: “Aspetta! La Bosnam… perché avrebbe effettuato una correzione di rotta?

Data: “La distruzione della stella Amargosa ha alterato le forze gravitazionali all’interno di questo settore quindi ogni astronave di passaggio sarebbe stata costretta a una piccola correzione di rotta.

Picard: “Una piccola correzione di rotta… Dov’è la stringa, ora?

Data: “Questa è la sua posizione attuale.

Picard: “Può visualizzarmi la sua rotta?

Data: “Capitano… non posso più proseguire con questa indagine. Vorrei essere disattivato finché la Dottoressa Crusher non mi potrà estrarre il chip emozionale.

Picard: “Ha qualche guasto alle funzioni interne?

Data: “No, Signore, io, semplicemente, non ho la capacità di controllare le emozioni.

Picard: “Data, io comprendo perfettamente quello che sta provando ma in questo momento ho bisogno di…

Data: “Signore, io non voglio più provare nessuna emozione, ritengo che disattivarmi sia l’unica soluzione praticabile!

Picard: “Avere dei sentimenti significa anche imparare ad integrarli nella propria vita, imparare a conviverci…

Data: “Signore…

Picard: “…qualsiasi siano…

Data: “…io non posso…

Picard: “…le circostanze non sarà disattivato! Lei è un ufficiale a bordo di questa nave e io le chiedo di fare il suo dovere, questo è un ordine, Comandante!

Data: “Sissignore. Tenterò, Signore.

Picard: “A volte ci vuole coraggio per tentare, Data, e anche il coraggio può essere un’emozione. Ora può visualizzarmi la rotta della stringa?

Data: “Io credo di sì.

Picard: “Evidenzi il Settore 9 A…. Dove era la stella Amargosa. Ha modificato le forze gravitazionali in questo settore… Il computer ne ha tenuto conto quando ha rappresentato la rotta della stringa?

Data: “No, Signore. Farò io le correzioni.

Picard: “Ecco che sta facendo Soran, sta modificando la rotta della stringa… ma perché… perché? Perché dovrebbe cercare di cambiarne il percorso? Perché non si limita a volarci dentro con una nave?

Data: “Dai nostri rapporti risulta che ogni nave che si è avvicinata alla stringa è stata distrutta o gravemente danneggiata.

Picard: “Non può arrivare alla stringa e allora vuole che sia la stringa a raggiungere lui… Data, passerà vicino a uno dei pianeti di classe M?

Data: “Sissignore, ce ne sono due nel sistema Veridiano.

Picard: “Beh, passa vicino a Veridiano 3 ma non abbastanza… Data cosa accadrebbe alla rotta della stringa se Soran distruggesse la stella Veridiana? (la rotta della stringa passa esattamente su Veridiano 3) Ecco che vuole fare…

Data: “Devo farle osservare, Signore, che la distruzione della stella Veridiana produrrebbe un’onda d’urto simile a quella osservata su Amargosa.

Picard: “Distruggendo tutti i pianeti di questo sistema.

Data: “Veridiano 3 è disabitato, tuttavia Veridiano 4 ospita una società umanoide preindustriale.

Picard: “Abitanti?

Data: “Duecentotrenta milioni, Signore.

Riteniamo, comunque che, con una stella spenta, un’onda d’urto debba considerarsi una benedizione, una morte senza sofferenze per cui un male minore, ci sembra che Picard e Data si preoccupino quasi più di questo secondo fatto che del primo e cioè la fine di una stella.

Picard: “Picard a plancia!

Worf: “Qui Worf, Signore.

Picard: “Facciamo rotta per il sistema Veridiano, massima curvatura!

Lo Sparviero è in orbita attorno a Veridiano 3 e Soran vuole essere teletrasportato sulla superficie ma le due klingon reclamano il compenso pattuito e Soran fa vedere loro la scheda dati.

Soran: “Contiene tutte le informazioni di cui avrete bisogno per costruire un’arma al trilitio… È stato codificato. Quando sarò sano e salvo sulla superficie vi trasmetterò la sequenza decodificatrice… non prima.

In quel momento sugli schermi di bordo appare l’Enterprise.

Picard: “Sparviero Klingon. Sappiamo che cosa volete fare. Distruggeremo qualsiasi sonda lanciata verso la stella Veridiana, vi chiediamo di restituirci il nostro ingegnere capo e di lasciare immediatamente questo sistema.

Soran: “Non abbiamo tempo per questo, eliminateli!

Non è una cosa facile a farsi trovandosi di fronte a un’astronave di tipo Galaxy come è l’Enterprise. Lursa e B’Etor si mettono in contatto con la nave della Federazione e concordano la restituzione di Geordi in cambio di Picard il quale, prima, chiede di scendere su Veridiano 3 a parlare con Soran. Non è possibile sapere la posizione di Soran sul pianeta per via di interferenze quindi Picard si fa teletrasportare direttamente dallo Sparviero sulla superficie mentre, contemporaneamente, sul teletrasporto dell’Enterprise appare Geordi.

Picard si volta al saluto ironico di Soran e lo vede alle prese con una incasellatura alla base di uno sperone roccioso.

Soran: “Benvenuto, Capitano… Lei penserà che io sono un po’ pazzo eh?

Picard: “In effetti l’idea mi aveva sfiorato.

Soran: “Lo so perché è qui. Non è del tutto sicuro di poter annientare la mia sonda così è venuto a dissuadermi dal mio orribile piano… Buona fortuna! Ora, se vuole scusarmi Capitano sono piuttosto occupato.

Picard: “Soran!… Aaaah!

Picard urta contro una barriera invisibile e scivola a terra tra gli speroni rocciosi.

Soran: “Faccia attenzione, Capitano, quello è un campo di forza da cinquanta gigawatt, non vorrei che si facesse male.

A bordo dello Sparviero le sorelle Duras seguono, tramite il visore di Geordi, al quale è stata segretamente applicata una microcamera, ciò che accade a bordo dell’Enterprise.

Picard: “Non è necessario che lei faccia questo, Soran, sono sicuro che possiamo trovare un altro modo per farla rientrare nel Nexus.

Soran: “Ho passato ottanta anni a cercare un altro modo. Mi creda, questo è l’unico modo possibile.

L’apparecchiatura che tiene in mano spegne il dispositivo di occultamento che nascondeva un missile sulla sua rampa.

Picard: “Quello che lei sta per fare, Soran, non è diverso da quello che hanno fatto i Borg quando hanno distrutto il vostro mondo. Anche loro ne hanno uccisi a milioni, compresa sua moglie, i suoi figli…

Soran: “Bel discorso… Sa, c’è stato un tempo in cui non avrei fatto del male ad una mosca… (modo di dire squisitamente terrestre diventato universale, anzi galattico) Poi sono arrivati i Borg e mi hanno insegnato che se c’è una costante in tutto l’universo è la morte. Dopodiché ho cominciato a rendermi conto che non aveva grande importanza, tutti dobbiamo morire prima o poi è solo una questione di come e di quando. Anche lei Capitano non sente come incombe il tempo? È come un predatore, ti aspetta al varco… aaah, tu puoi cercare di sfuggirgli con i dottori, le medicine, le tecnologie, ma niente da fare, alla fine lui ti piomba addosso e ti annienta…

Picard: “È la mortalità che ti definisce, Soran, fa parte della verità della nostra esistenza.

Soran: “E se io le dicessi che ho trovato una nuova verità?

Picard: “Il Nexus?

Soran: “Il tempo non ha senso lì, il predatore non ha artigli.

Intanto i movimenti di Geordi continuano ad essere controllati da bordo dello Sparviero Klingon.

Mentre Data sta cercando di rilevare forme di vita su Veridiano 3 (e lo fa canticchiando), Geordi raggiunge la sala macchine e, finalmente, le due donne vedono sul visore la modulazione di funzionamento degli scudi. Quindi i siluri vengono regolati su quella frequenza e lo Sparviero apre più volte il fuoco sull’Enterprise.

Riker cerca una soluzione. Worf rileva che la nave Klingon è un vecchio modello ritirato perché aveva le bobine del plasma difettose.

Mentre i colpi continuano a squassare la nave, Riker si avvicina a Data.

Riker: “Data, una bobina del plasma difettosa sarebbe sensibile a qualche tipo di impulso ionico?

Data: “Forse… Sì, si! Un impulso ionico a basso potenziale potrebbe resettare la bobina e innescare il loro dispositivo di occultamento, ottima idea, Signore!

Worf: “Innestando il dispositivo si disattivano gli scudi!

Riker: “Avranno due secondi di vulnerabilità! Signor Data, puntiamo sulla bobina del plasma!

Data: “Non c’è problema!

Basta un colpo solo all’Enterprise per distruggere lo Sparviero che esplode nella stessa, identica sequenza usata per Star Trek VI. Su Veridiano 3 Picard sta gettando dei sassi contro la barriera per vederne l’ampiezza. Dalla piattaforma Soran si affaccia.

Soran: “Non ha niente di meglio da fare?

Soran si mette a regolare il sistema di puntamento del missile mentre Picard nota una fessura tra due pietre, vi lancia un sasso che passa indenne dall’apertura.

A bordo dell’Enterprise le cose si stanno mettendo molto male: il reattore nucleare a curvatura sta per esplodere.

Riker: “Deanna, presto! Tutti nella sezione a disco. Signor Data si prepari a separare la nave.

Inizia l’evacuazione per raggiungere la sezione a disco della grande nave spaziale. Sul pianeta Soran si appresta a portare a compimento il suo piano.

Soran: “Ora deve scusarmi, Capitano, ho un appuntamento con l’eternità e non voglio fare tardi.

Allontanatosi Soran, Picard scava sotto l’arco formato dalla pietra.

La sequenza di separazione avviene regolarmente sull’Enterprise e l’esplosione investe la sezione a disco che si sta rapidamente allontanando.

Riker: “Rapporto!

Troi: “I comandi del timone sono fuori servizio.

La superficie di Veridiano 3 si avvicina rapidamente e Data lo vede molto chiaramente dal gigantesco visore davanti a lui.

Data: “Oh, merda!

Picard riesce a passare faticosamente dal varco da lui aperto ma Soran si accorge della manovra e gli spara: una grande nuvola di polvere nasconde il risultato della sua azione.

La sezione a disco dell’Enterprise entra nell’atmosfera del pianeta e scivola disastrosamente lungo la boscaglia distruggendo gli alberi e sollevando montagne di terriccio, fino a che si ferma. Picard ha raggiunto Soran sopra una passerella e affronta una lotta dalla quale esce battuto scivolando tra le rocce. La stringa sta arrivando, il razzo decolla e colpisce la stella che inizia a collassare.

La stringa raggiunge Soran e Picard trascinandoli con sé mentre l’onda d’urto distrugge l’Enterprise e tutto il pianeta. Soran ha vinto.

Picard non crede a quello che sta vedendo: una casa ben arredata, una moglie, dei figli e suo nipote Renee, vivo. È Natale, fuori nevica, l’albero e i regali stanno nel salotto, la cena è pronta.

Picard si guarda intorno incredulo, si affaccia alla finestra a guardare la neve mormorando:

Picard: “Non può essere, non può essere vero!

Guinan: “È vero se tu vuoi che lo sia.

Picard: “Guinan, che cosa sta succedendo? Perché sono qui?

Guinan: “Sei nel Nexus.

Picard: “È questo il Nexus?

Guinan: “Il tuo. È quello che volevi.

Picard: “Ma… non ho mai avuto una casa come questa, né una moglie, dei figli, ma questi sono tutti miei… Guinan, tu cosa ci fai qui? Credevo che fossi a bordo dell’Enterprise.

Guinan: “Infatti. Ma sono anche qui. Pensami come un eco della persona che conosci, una parte di me che è rimasta qui.

Picard: “Quando l’Enterprise B ti ha teletrasportata dalla Lakul…

Il figlio di Picard interrompe la loro conversazione per chiedergli di andare a giocare con lui e la bimba lo ringrazia per la bambola.

Picard: “Questi sono i miei figli…(ride) Questi sono i miei figli.

Guinan: “Ma certo, il tempo non ha alcun significato qui, quindi tu puoi tornare indietro e vederli nascere o andare avanti e vedere i tuoi nipoti.

È pronto in tavola. Picard si avvia poi si allontana nuovamente dalla sala da pranzo, la sua espressione è decisa.

Picard: “Guinan, posso lasciare il Nexus?

Guinan: “Per andare dove?

Picard: “Io non capisco…

Guinan: “Come ho detto il tempo qui non ha significato, basta che tu lo voglia puoi andare in qualsiasi luogo, in qualsiasi tempo.

Picard: “D’accordo. Io so esattamente dove voglio andare: in cima alla montagna di Veridiano 3, un attimo prima che Soran distrugga la stella. Devo fermarlo ma ho bisogno di aiuto. Ora, se tu tornassi con me, insieme potremmo…

Guinan: “Io non posso venire con te. Mi trovo già lì, ricordi? Ma conosco qualcuno che potrebbe accompagnarti e, dal suo punto di vista, anche lui è appena arrivato.

E così anche Picard vede quello che potrebbe essere un valido aiuto. L’uomo sta tagliando la legna davanti a una casa. Picard lo riconosce immediatamente, il suo nome è leggenda.

Picard: “Kirk… James T. Kirk!

Kirk lo ascolta distrattamente, gli viene in mente che ha qualcosa sul fuoco e corre in casa, Picard lo segue. Si sono bruciate le uova e le prepara nuovamente mentre Picard cerca di spiegarsi.

Picard: “Sono il Capitano JeanLuc Picard della nave stellare… Enterprise.

Kirk si sta guardano attorno perplesso, sapeva di averla venduta quella casa… e ci sono altre cose fuori posto.

Kirk: “L’orologio, l’avevo regalato a Bones…

Picard: “Vengo da quello che potrebbe considerare il futuro, il ventiquattresimo secolo…

Ma Kirk quasi non lo ascolta, rivede il suo cane morto ormai da sette anni e sente, dal piano di sopra, una voce femminile che lo chiama.

La voce è quella di Antonia, un amore perso da Kirk.

Kirk: “Ma di che cosa sta parlando? Il futuro? Questo è il passato… è nove anni fa… il giorno che le ho detto che sarei tornato alla Flotta Stellare…

Si mette a preparare delle altre uova. Picard insiste.

Picard: “Non so quanto questo possa sembrarle reale, ma non lo è. Questa non è veramente casa sua. Siamo tutti e due prigionieri di una specie di Nexus temporale…

Picard dà una mano a Kirk a preparare le uova mentre cerca di spiegarsi meglio.

Picard: “Senta, dalla storia risulta che lei è morto salvando l’Enterprise da una stringa d’energia ottant’anni fa.

Kirk. “Lei dice che siamo nel ventiquattresimo secolo e che io sono morto?

Picard: “Non esattamente, come le ho detto questa è una specie di Nexus temporale…

Kirk: “Nexus temporale…sì ho capito.”

Il vassoio è pronto, manca solo il pane tostato, messo anche quello, Kirk si avvia al piano superiore, Picard cerca ancora di fermarlo.

Picard: “Capitano, senta, mi serve il suo aiuto. Voglio che lei lasci il Nexus con me. Dobbiamo tornare su un pianeta, Veridiano 3, e impedire a un uomo che si chiama Soran di distruggere una stella. Ci sono milioni di vite in gioco!

Kirk: “Lei dice che la storia mi considera morto. Chi sono io per contraddire la storia?

Picard: “È un ufficiale della Flotta Stellare, ha un dovere da compiere!

Kirk: “Non venga a dare lezioni a me! Io combattevo per la galassia quando suo nonno era ancora in fasce e credo che la galassia sia in debito con me… Va bene, ero come lei una volta, così preso dal dovere e dagli obblighi che non riuscivo a vedere oltre la mia uniforme e che cosa ci ho guadagnato? Una casa vuota… non questa volta… questa volta salirò questa scala, entrerò in quella stanza da letto e dirò ad Antonia che voglio sposarla… questa volta sarà tutto diverso.

Kirk entra dalla porta in cima alla scala ma Picard, deciso, lo segue e si trova in una stalla.

Picard: “Questa non è la sua stanza da letto.

Kirk: “No, infatti… no, è meglio!

Picard: “Meglio?

Kirk: “Questa è la fattoria di mio zio nell’Iowa. Ho preso questo cavallo per fare un giro undici anni fa, un giorno di primavera… come questo… Ho indovinato, questo è il giorno in cui ho incontrato Antonia… Questo suo Nexus è straordinario, posso ricominciare tutto da capo e fare la cosa giusta dal primo giorno.

Kirk sale a cavallo ed esce galoppando nel sole, Picard lo segue.

Dopo aver saltato e risaltato un burrone, Kirk torna indietro verso Picard che lo sta raggiungendo.

Kirk: “Devo averlo saltato cinquanta volte, mi faceva una paura del diavolo ogni volta, questa volta no… perché non è reale.

Lontano, sulla collina, una donna a cavallo.

Picard: “Antonia?

Kirk: “Non è reale neanche lei, vero? Niente è reale, qui, niente ha importanza qui. Sa, forse il problema non è solo una casa vuota, forse il problema è quella poltrona vuota sul ponte dell’Enterprise. Da quando ho lasciato la Flotta Stellare non ho fatto niente di buono… Capitano dell’Enterprise, eh?

Picard: “Esatto.

Kirk: “Vicino al congedo?

Picard: “Ancora non ci penso.

Kirk: “Le voglio dire una cosa: no, non accetti promozioni, non accetti trasferimenti, non accetti niente che la porti via dal suo ponte di comando perché finché resta lì può fare la differenza.

Picard: “Torni indietro con me. Mi aiuti a fermare Soran, torni a fare la differenza!

Questo dialogo tra i due capitani sembra un po’ a doppio senso. Se Picard dovesse lasciare l’uniforme di Capitano allora Stewart lascerebbe la serie, così come ha fatto Kirk, così come ha fatto Shatner. Shatner ha fatto la differenza, Kirk ha fatto la differenza. adesso tocca a Stewart e a Picard fare la differenza.

Kirk: “Chi sono io per discutere col Capitano dell’Enterprise? Come si chiama quel pianeta, Veridiano 3?

Picard: “Sì.

Kirk: “Allora abbiamo tutto contro e la situazione disperata.

Picard: “Diciamo così.

Kirk: “Se Spock fosse qui direbbe che solo un essere umano, illogico e irrazionale, accetterebbe una missione del genere… sarà divertente.

Di nuovo abbiamo la sequenza della discesa della zona a disco sulla superficie di Veridiano 3 e di Picard che sta risalendo verso la rupe mentre, sulla passerella, Soran non si trova davanti Picard ma Kirk.

I due circondano lo scienziato che fugge attraverso gli speroni rocciosi scavalcando il parapetto. Mentre Picard va alla rampa, Kirk insegue Soran che però riesce a bloccarlo puntandogli contro il disintegratore ma Picard interviene giusto in tempo. Soran riesce a liberarsi di Picard ma viene preso a cazzotti da Kirk quindi scivola cadendo nel burrone ma riesce ad aggrapparsi a una corda.

Kirk: “Credevo che stesse andando alla rampa.

Picard: “Ho cambiato idea, prerogativa del Capitano!

Aggrappato alla fune e usando il comando a distanza, Soran rende invisibile il razzo e la sua rampa, la fune che sostiene Soran cede per poi incastrarsi nuovamente ma in questo modo a Soran sfugge il telecomando. Kirk letteralmente si “precipita” a prenderlo sulla passerella ma Soran gli spara e centra il ponte che si spezza in due tronconi. Kirk riesce a restare aggrappato mentre, nel cielo, comincia ad apparire la stringa.

Picard si scaglia per trascinare via Kirk dal ponte pericolante.

Picard: “Non resta molto tempo. Guardi, il comando a distanza è ancora dall’altra parte.

Kirk: “Lo prendo io, lei vada alla rampa!

Picard: “No. Non ce la farà mai. Dobbiamo agire insieme.

Kirk: “Noi stiamo agendo insieme. Si fidi di me, vada!

Picard: “Buona fortuna, Capitano.

Kirk: “Mi chiami Jim.

Kirk si avvia prudentemente sulla passerella spezzata sopra al burrone, giunto nel mezzo, con un balzo, si lancia dall’altra parte ma il troncone cede ulteriormente facendogli fortunatamente arrivare in mano il comando, lo aziona e il razzo riappare. La rampa cede e con Kirk sopra cade nel vuoto. Picard si avvicina alla rampa e cambia la programmazione del lancio. Soran lo minaccia con la pistola ma Picard riesce ad allontanarsi; quando lo scienziato raggiunge la rampa e si accorge della manipolazione è troppo tardi, rampa e missile esplodono travolgendo e uccidendo Soran. Picard scende nel burrone e raggiunge Kirk mentre lontano, nel cielo, la stringa passa senza provocare effetti.

L’uomo è sotto l’incastellatura metallica della rampa, è morente.

Kirk: “C’è riuscito? Abbiamo fatto la differenza?

Picard: “Oh, sì abbiamo fatto la differenza… Grazie.

Kirk: “Il minimo che potessi fare per il Capitano dell’Enterprise (Poi, le sue ultime parole, dedicate a tutti i suoi fan) È… è stato… divertente… Addio…

La tomba di Kirk è ora sopra una collina di Veridiano 3. Picard viene recuperato da una navetta.

Picard: “Diario del Capitano. Data Stellare 48650.1. Tre navi della Flotta Stellare sono arrivate in orbita ed hanno cominciato a teletrasportare i superstiti dell’Enterprise. Abbiamo avuto poche vittime ma, purtroppo, l’Enterprise non si potrà recuperare.

Data decide di trattenere il chip emozionale dal momento che è diventato capace di controllare i suoi sentimenti e a convivere con loro. Nonostante questo si stupisce di mettersi a piangere una volta trovato, ancora vivo, il suo gatto. Picard, aiutato da Riker, recupera la sua roba e, per ultimo, il suo album.

Riker: “Mi mancherà questa nave. Se ne è andata prima del tempo.

Picard: “Qualcuno una volta mi ha detto che il tempo è un predatore che ti aspetta al varco per tutta la vita ma io credo che il tempo sia un amico che ti accompagna durante il viaggio e ti ricorda di godere di ogni istante, perché quell’istante non tornerà mai più. Quello che ci lasciamo alle spalle è meno importante di come abbiamo vissuto. Dopotutto, Numero Uno, siamo solo mortali.

Riker: “Parli per sé, Signore, io intendo vivere per sempre. Ho sempre pensato che un giorno mi sarei seduto su questa poltrona…

Picard: “Forse potrà farlo. Non so perché ma dubito che questa sarà l’ultima nave a portare il nome Enterprise.

I due si fanno teletrasportare a bordo della nave spaziale di soccorso, sul pianeta torna il silenzio. Ora, su quel mondo, riposa uno dei più grandi eroi della Federazione, su quello stesso mondo, accanto a lui, riposa per sempre la sua amata Enterprise.

Due persone in mezzo a una landa desolata attendono un deltaplano orbitale che atterra in effetti a pochi metri a da loro. Kirk sa ancora come mantenersi in forma e raggiunge Chekov e Scott in questo modo. Ecco perché all’inaugurazione dell’Enterprise B a una giornalista risponde che si tiene in forma. Questa era la scena prevista dalla sceneggiatura e che doveva servire come prologo ma che non fu mai girata. Dovevano apparire tutti i personaggi della vecchia serie in questa ideale consegna del testimone ma Nimoy e Kelley rifiutarono di apparire considerando che la loro parte non aveva alcun significato ai fini della storia e anche perché pensarono di aver salutato i loro fan in misura sufficiente nel precedente film.

La scena conclusiva, e cioè il pianeta Veridiano 3, fu girata in otto giorni su una montagna nella Valle del Fuoco a nord di Las Vegas. Fu molto faticoso girare queste sequenze in quanto dopo il pianoro, la salita proseguiva per altri venti metri per arrivare a una parte del set e quindi su per un pendio per altri cinque metri per arrivare alla rampa di lancio e infine su per altri cinquanta metri fino all’inaccessibile picco. Tutta l’attrezzatura dovette essere issata tramite corde o portata su a mano e fu una sofferenza indicibile per Shatner che indossava un’uniforme di lana rossa in un luogo dove la media della temperatura era di 43 gradi all’ombra!

Una nota di curiosità: l’ufficio di produzione, situato in un albergo di Las Vegas, aveva la camera 1701. La casa di Picard era un’abitazione privata di Pasadena, completamente e nuovamente arredata. La stalla e il salto del cavallo sono stati filmati nel ranch dell’attore Noah Beery Jr. mentre la casa di Kirk fu un bel regalo per il suo proprietario il quale ottenne una cucina e una scala nuova, costruite appositamente per il film.

Il tocco risparmiatore di Carson si espletò anche nelle scene girate nella sezione del deflettore dove Kirk viene poi trascinato nel Nexus. Le sue componenti furono ottenute modificando degli attrezzi per massaggiatore mentre invece le apparecchiature dell’infermeria erano apparecchi cambiamonete, telecomandi e attrezzature per massaggiare la schiena attaccati a dei piccoli thermos mentre gli imballaggi dei televisori, dei videoregistratori e delle coperture per radiatori sono diventati futuristici elementi di arredamento.

Dei tre ritratti degli antenati di Picard, dove era stato preso a modello lo stesso Stewart, l’attore tenne per sé quello in divisa della Marina Francese con il taglio a spazzola e i baffi a punta in pure stile prussiano della Prima Guerra Mondiale.

Ancora una volta il computer e gli effetti visivi della ILM fecero la loro parte. Le due navi che vengono distrutte dalla stringa sono state completamente realizzate al computer e la stringa stessa proviene, come idea, da una animazione della NASA sui campi magnetici che gravitano attorno al pianeta Urano.

All’inizio delle riprese misteriosamente scomparve la poltrona di comando dell’Enterprise, un probabile “furto da fan” e fu quindi ricostruita in tutta fretta con un lavoro continuo di diciotto ore e fu fatta in lana di vetro modellato su uno strato di gommapiuma, su una vecchia intelaiatura di una vecchia poltrona usata nella prima stagione.

Anche la morte di Kirk era diversa, l’attore accettò con gioia di partecipare per l’ultima volta con il suo personaggio tanto amato ma veniva ucciso con un colpo alla schiena da parte di Soran, ma non era pensabile che Kirk potesse girare le spalle a un criminale di quella specie, per cui la scena fu girata nuovamente con la morte del Capitano vittima del suo stesso eroismo. La scena rimase nella sceneggiatura e nella versione a fumetti.

Una delle maggiori spese per la realizzazione fu incanalata per la realizzazione della sequenza della discesa rovinosa della sezione a disco su Veridiano 3. Era inizialmente prevista per uno dei telefilm della serie ma il costo rimaneva comunque troppo alto. Grazie al budget del film e, forse a un momento di distrazione del regista, fu costruito un modellino della sezione a disco del diametro di quasi quattro metri, realizzato in fibra di vetro. Decine di tecnici e di modellisti si diedero da fare per ricostruire la superficie del pianeta, piantando minuscoli ma perfetti alberi, rocce, e per creare colline. Tre cineprese filmarono contemporaneamente la caduta del modellino sul modellone della vallata lunga quindici metri. Per le sequenze dei primi piani della sezione fu costruito un bordo di quarantacinque centimetri. Anche la scena della separazione fu ovviamente realizzata con dei modellini, uno di questi non veniva usato da quattro anni, era la 1701 – D, smontato e con la parte elettrica rifatta per renderla ancora più credibile e verosimile per l’uso in sequenze cinematografiche.

(4 – continua)

Giovanni Mongini