POLISSENA CEROLINI

Autrice del volume “Cronache da Nuova Milano – La Lupa”, primo libro di una trilogia che sembra avere risvolti molto interessanti, Polissena Cerolini ha saputo abilmente mescolare la fantascienza cyberpunk all’urban fantasy con ottimi risultati. Per sapere qualcosa in più su di lei, abbiamo avuto il piacere di intervistarla: ecco cosa ci ha raccontato.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È POLISSENA CEROLINI E SOPRATTUTTO… DA COSA DERIVA IL TUO NOME COSÌ PARTICOLARE?

Polissena Cerolini è soprattutto la mamma felice di una meraviglia bionda e riccioluta! Poi è anche un’amante della musica, della scrittura, del cinema e dei fumetti, è anche un amante degli animali e soddisfatta proprietaria di tre cani e un cavallo! La storia sulla scelta del mio nome è decisamente meno interessante di quello che sembra: semplicemente mia madre era la baby-sitter di una bimba con questo amato e odiato nome e aveva detto a se stessa che l’avrebbe imposto a sua figlia, tutto qui!

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI?

Anche qui non c’è molto da dire, nel senso che “Cronache da Nuova Milano – La Lupa” è il mio primo romanzo edito. Scrivo da sempre in realtà ma avevo preferito tenere per me i miei lavori. Dall’inizio di quest’anno invece, invogliata dai pareri entusiastici dei miei amici, ho deciso di propormi. Ho partecipato ad alcuni concorsi letterari nazionali con discreto successo, sono disponibili infatti le antologie (omonime) con i racconti vincitori del “Sentiero dei draghi” e di “Pagine Ribelli”. Ultima soddisfazione, in termini cronologici, sabato scorso ho vinto il premio “miglior soggetto originale” al premio “EugenioBenni”.

RECENTEMENTE È USCITO IL TUO ROMANZO INTITOLATO “CRONACHE DA NUOVA MILANO – LA LUPA”. VUOI PARLARCENE?

Volentieri! “Cronache da Nuova Milano” è decisamente un cyberpunk per ambientazione anche se per i temi trattati spazia tranquillamente dal fantasy al thriller. Non è semplicissimo per me farne una sinossi dato che “La Lupa” è il primo di una serie di (per ora) tre racconti; ci sono quindi passaggi apparentemente irrilevanti che invece sono fondamentali per lo sviluppo della storia. Comunque proviamoci!

In una società al limite del dittatoriale e stratificata, in cui le differenze sociali sono nette, in cui anche l’aria ha un prezzo, vive e lavora la nostra protagonista. Una Lupa appunto, un essere in bilico tra due nature. Un essere dotato di particolari poteri e di una particolare sensibilità, che come quasi tutti quelli della sua razza, mette a disposizione di un governo che certo non ama ma che la sostenta. Tutte le sue convinzioni però, verranno messe in discussione da un uomo incontrato in un locale di strip, un uomo che sembrerebbe ancora più speciale di lei. Da questa premessa si dipana una storia fatta di inseguimenti, fughe, licantropi, sesso e amore. Di più non dico anche perché il libro è di appena centotrenta pagine, se racconto qualcosa in più è inutile comprarlo!

COME È NATA L’IDEA DI PARTIRE DA UN TEMA COSÌ PARTICOLARE CHE RIESCE A MESCOLARE URBAN-FANTASY CON TEMATICHE HORROR E CYBERPUNK?

Beh il cyberpunk non esclude l’horror o il fantasy, come non escluderebbe una storia d’amore o un giallo! Ho scelto di ambientare la mia storia in un futuro non troppo lontano, così posso inventare delle cose e mutarne delle altre, senza però essere costretta a spiegare al lettore tutto un mondo. Mi piace immaginare cosa sarà di noi tra poco meno di un secolo.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI?

Non mi sono messa a creare un personaggio dopo l’altro, quando scrivo immagino delle scene, come se stessi vedendo un film, poi semplicemente le descrivo. I personaggi principali sono venuti praticamente da soli, il carattere di Tesla si intuisce anche dal modo in cui racconta (il libro è scritto in prima persona) se stessa e il suo mondo, i comprimari forse mi hanno dato più filo da torcere. Volevo cercare di tratteggiarne il carattere in poche battute, quindi “il difficile” se c’è stato, è stato tradurre l’immagine che avevo in mente in poche righe.

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI NEL FUTURO DA NUOVA MILANO?

Grandi cambiamenti. Verremo a scoprire qual è il vero motivo che ha spinto la corporazione a chiudere le città sotto le cupole e chi è veramente che muove i fili! Che fine hanno fatto i Licantropi scappati dalle Città-bolla e quali altre creature camminano insieme agli uomini su questa terra.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Semplicemente amo perdermi nei deliri della mia fantasia. Potrei passare ore a immaginare il rumore del battito d’ala di un drago, o in che modo un licantropo potrebbe gestire la sua mutazione e questo vale anche nella scelta delle mie letture. Leggo quasi sempre romanzi fantasy, in tutte le sue sfaccettature, quando devo fare un volo di fantasia voglio farlo per bene!

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

Questa è una domanda difficile, perché l’ispirazione può arrivare da qualunque cosa, da un film, un libro, un evento di cronaca o semplicemente da una pubblicità vista di sfuggita! Di solito sono le frasi che mi colpiscono, magari sento una frase anche per strada e da quello parte un idea. In “Cronache da Nuova Milano”, l’ispirazione è abbastanza evidente e vasta, da “Nirvana” (che ho omaggiato a mio modo in un paio punti), da “Johnny Mnemonic”, da un libro che ho letto da ragazzina ma di cui non ricordo il titolo (sigh!), addirittura da una puntata dei Simpson!

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Questo è il mio periodo Charline Harris, nel senso che sto leggendo tutti i suoi libri, più in generale però adoro Marquez (non ve lo aspettavate, eh?), King ha dei veri momenti di genio, Poe, Lovecraft, Rowling, Herbert e molti altri che mi ricorderò soltanto appena finita l’intervista!

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM, CHE CI DICI?

Quanto tempo hai? Adoro il cinema, è una delle mie più grandi passioni. Oltre i film citati prima, ho trovato bellissimo “Minority report”, “L’esercito delle 12 scimmie”, “Il quinto elemento”, “Labyrinth”, “Legend”, “Willow”, “La storia infinita”, gli Harry Potter, i Guerre Stellari, ma anche il “Marchese del Grillo” o “Nell’anno del Signore”! Film d’amore e d’anarchia e i vari Don Camillo! Posso continuare per un paio d’ore se vuoi!

DIREI CHE POSSA BASTARE. PASSIAMO ALL’ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Sto ultimando la revisione del secondo capitolo delle “Cronache” che si chiamerà “Manu”. Nel contempo lavoro a un fantasy, di quelli da manuale, con draghi, assalti ed eroi. Non mi dispiacerebbe una trasposizione a fumetti della Lupa, ma a questo ci penserò più avanti!

BEH, IN BOCCA ALLUPO ALLORA… E CHE STAVOLTA SIA UN MANNARO!

Davide Longoni