MIDNIGHT BABY – HORROR LOLITA

Esce in formato e-book come produzione indipendente su Amazon il nuovo racconto “Midnight Baby – Horror Lolita” (41 pagine; 1,49 euro) firmato da Caleb Battiago, pseudonimo di Alessandro Manzetti, che in merito ci dice: “tengo molto a questo racconto, in cui ho messo tutto me stesso, senza timore di sperimentare cose nuove, che uscirà poi in lingua inglese il 2 novembre, sempre in formato e-book, per Kipple Officina Libraria, insieme a un racconto di Stefano Fantelli, e sarà pubblicato anche da Cut Up Publishing in cartaceo, a fine novembre, all’interno di una raccolta di racconti di autori italiani e statunitensi”.

“Midnight Baby – Horror Lolita”, con illustrazione di copertina di Vincent Chong, è la storia horror e visionaria di una Lolita contemporanea. Rita vive la sua infanzia tra le violenze e le torture del padre e dei suoi malati amici, un circolo di mostri con maschere e desideri non convenzionali. Diventa la bambina di mezzanotte, una bambola di carne, un gioco sessuale deviato che si trasforma lentamente da incubo a qualcosa di diverso. Il rapporto tra padre e figlia muta quando Rita cresce diventando lentamente un donna. Le mostruosità dell’infanzia trasformano Rita dalla bambina di mezzanotte, docile e passiva, in una killer Lolita, che con la sua sega elettrica, la musica di Johnny Cash e le immagini oniriche e incontrollabili che continuano a girarle nella testa, cerca la vendetta, l’amore, se stessa e gli altri, in bilico tra l’eterno ritorno del passato e il delirio e le allucinazioni del presente, fino a realizzare un sogno proibito, una visione estrema. Raccapricciante, cannibalica, violenta e passionale come tutta la sua vita.

Leggiamo l’incipit giusto per farci un’idea.

7 Agosto 1998. L’Uomo Nero. 

Sento il suo odore di caramelle al limone e di bourbon. È mezzanotte, mia madre sarà già ipnotizzata dalla granatina bianca, nera e grigia della TV; il canale via cavo ha interrotto le trasmissioni. Sento i suoi passi da tirannosauro, l’andatura sbilenca dell’uomo nero ubriaco, la zip dei pantaloni che si apre liberando i suoi denti di ferro. Roma sta spegnendo le sue luci, il dio dell’elettricità vuole andare a dormire, le lampadine dei suoi occhi si accendono a intermittenza, mentre si sta nascondendo sotto le lenzuola di carta stagnola. Sento il suo respiro, lo scroscio del pescecane incastrato nella sua gola che tira fuori il muso dalle acque, dalla saliva vischiosa. Bocca spalancata, palpebre cieche che ruotano, connesse ai fili dell’istinto. 

Un ruggito scardina la porta della stanza, le mie mutandine azzurre si bagnano, il materasso diventa di ghiaccio. È mezzanotte, il machete di mia madre è inerte, sul pavimento, aspetta inutilmente una mano che lo animi. Ma è troppo tardi. Un cane alza le orecchie e abbaia, anche lui ha paura dell’uomo nero e si mimetizza tra i rifiuti moltiplicando le macchie nere del suo pelo.

Caleb Battiago, nato a Roma, classe 1968, pseudonimo di Alessandro Manzetti, finalista ai “Bram Stoker Awards 2014” e ad altri premi internazionali, ha pubblicato, in italiano e in inglese, romanzi, racconti, raccolte, poesie, saggi. Tra le sue opere ricordiamo: “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche” (2013), “Shanti – La Città Santa” (2014), “Parigi Sud 5” (2014), “Venus Intervention” (2014), “Weird West Blues” (2014), “Kiki – Sangue a Berlino Brandeburgo” (2014), “The Massacre of the Mermaids” (2015), “Dark Gates” (2015, con Paolo Di Orazio), “Tenderloin Sud 5” (2015, con Gene O’Neill), “Monster Masters” (2015), “Eden Underground” (2015). Ha tradotto inoltre opere di Ramsey Campbell, Richard Laymon, Poppy Z. Brite, Graham Masterton, Gary Braunbeck, Gene O’Neill, Lucy Snyder.

Buona lettura.

A cura della redazione