TENDERLOIN SUD 5

Kipple Officina Libraria presenta con orgoglio la quinta uscita della collana “K_Noir”, dove un’originale coppia formata dall’autore statunitense Gene O’Neill – pluripremiato scrittore horror, SF, fantasy, vincitore del “Bram Stoker Award 2010”, in quest’occasione edito per la prima volta in Italia – e da Caleb Battiago, pseudonimo di Alessandro Manzetti e finalista al “Bram Stoker Award 2014”, danno vita a quattro racconti inusuali e feroci raccolti in “Tenderloin Sud 5” (68 pagine; 1.95 €; formato ePub e Mobi), vita crudele in quartieri degradati e cinici in alternanza tra il presente e il futuro.

La traduzione in italiano di questo volume è a cura dello stesso Alessandro Manzetti, mentre la splendida copertina è opera di Vincent Chong.

Tornano con questa uscita le tematiche e i mondi legati alla saga di “Naraka”: il basso futuro dell’umanità, cannibale e cinico che vive nei quartieri lager di Parigi Sud 5, si sposa in modo sinistro e disturbante con le visioni di un presente junkie descritto nei racconti ambientati a Tenderloin, il quartiere oscuro di San Francisco. Le visioni contrapposte eppure sinergiche di Gene O’Neill e Caleb Battiago suonano come un’unica melodia distorta e affascinante, malata di umanità dispersa e borderline, concentrata nel luogo sospeso tra spazio e tempo chiamato Tenderloin Sud 5. Non vi fate sorprendere lì, qualcuno potrebbe irretirvi; o mangiarvi come una prelibatezza esotica.

L’amore può apparire un’emozione bellissima, ma vissuta nei quartieri ghetto diviene un sentimento estremo e crudele, all’inizio in grado di far galleggiare sulla melma umana che circonda, poi motivo stesso di una fine cinica e degradante. Non v’è motivo per cui le cose cambino, l’umanità sarà sempre uguale a se stessa e il futuro vissuto a Parigi Sud 5 sarà lo stesso del presente che anima Tenderloin, il quartiere oscuro di San Francisco. L’altalena adrenalinica degli scenari e delle nefandezze raccontate disturba e porta naturalmente verso il cannibalismo futuro, quando l’umanità salderà il conto dello scellerato presente borderline.

Leggiamo alcuni estratti:

“Corse su per le scale e uscì fuori sul tetto, si guardò intorno freneticamente. La parte superiore del palazzo era completamente avvolto nel fumo denso e scuro, grappoli di fuoco si muovevano qua e là. Non riusciva a vedere che pochi metri in ogni direzione, il calore intenso delle fiamme fece indietreggiare Micky D. Continuando a guardarsi intorno con ansia, comprese di non avere più di sessanta secondi per trovare Jenna e portarla verso la scala principale, prima che lei rimanesse intrappolata. Disperato, gridò in quel furioso olocausto “Jenna, Jenna, dove sei?”

Poi, da qualche parte di fronte a lui, in mezzo al fumo, sentì la sua voce tra il ruggire del fuoco. “Micky D! Da questa parte!”

Si precipitò senza fiato sul lato del tetto che dava sulla Jones Street, muovendosi come un running-back della NFL, evitando gli ostacoli in fiamme e una improvvisa colonna di fuoco, emersa da un lucernario rotto e che sembrava un lanciafiamme, prima di scorgerla, finalmente.

Cristo.

Era in piedi tra le fiamme, stava per saltare dall’altra parte del tetto, sorridendo.

Era Jenna, indossava un buffo zaino rotondo ed era vestita con un abito metallico, attillato e a collo alto, che brillava di una fredda luminescenza blu, ma che non nascondeva nulla del suo corpo dalle forme finemente affusolate. Gli faceva cenno di avvicinarsi, sfidando la gravità, come un grande uccello in bilico su una corrente di aria calda”.

Da “Anime ammaccate” – Gene O’Neill

“Il barman del Croix Inversée prepara il cilindro poliplastico trasparente, spennella con cura sui bordi la sua speciale granita di anfetamine S, poi versa la tequila sintetica fino all’orlo. L’ultimo tocco finale: riduce una piccola sfera ghiacciata di limone, quelli della Nuova Scozia, grandi come meloni e ripieni di parassiti, la lascia cadere dentro al cilindro, galleggiare e affondare, come fosse una mina sommersa nelle acque della vecchia Normandia. La chiamano la ‘grandine gialla’, quella roba; le microscopiche uova dei parassiti, attaccate alla polpa del frutto, contengono sostanze figlie di puttana che, in piccole dosi, ti fottono il cervello per una settimana.

I dolci animaletti dalle code guizzanti hanno trasformato quei limoni in prelibati frutti psicotropici, di gran moda a Parigi Sud 5, nel quartiere apocalittico della città farcito di bastardi, di psicotici e collezionisti di organi, di puttane con le unghie dipinte di smalto azzurro tossico, piccoli cobra con le tette, di cannibali organizzati, di stupratori con protesi affilate e motorizzate, di filantropi con portici di statue vive biomeccaniche, di spacciatori di Cloud 6 e 7 che hanno biglietti di prima fila per il Limbo, L’Inferno e il Nirvana. Ma i più grandi pezzi di merda sono i ratti mutati che regnano sulla Senna, bestie da settanta chili che vanno a caccia di notte, di merende umane.

Parigi Sud 5 non è altro che uno dei tanti ghetti ‘ad alto impatto apocalittico’ della Nuova Francia, del Nuovo Mondo che, ormai rassegnato e piegato sulle ginocchia, lo sta succhiando al Caos. Ghetti ovunque, che si riproducono velocemente scopando come ossessi, che stanno divorando come un cancro dentato i polmoni, lo stomaco, la carne ancora soda delle città”.

Da “Kozmic Blues” – Caleb Battiago

Gene O’Neill, autore statunitense di narrativa horror, SF e fantasy, dal 1979 a oggi ha pubblicato più di cento opere, tra i suoi lavori: i romanzi e novelle “The Grand Struggle” (2004), “Collected Tales of the Baja Express” (2006), “Lost Tribe” (2009), “Not Fade Away” (2010), i romanzi della serie “Cal Wild”, tra i quali “The Burden of Indigo” (2002), “The Confessions of St. Zach” (2008), “Doc Good’s Travelling Show” (2009) e “Jade” (2010), i romanzi della serie “Sacramento Detective”, tra i quali “Shadow of the Dark Angel” (2002), “Deathflash” (2009) e “Double Jack” (2011) e raccolte di racconti, tra le quali “Ghost, Spirits, Computers and World Machines” (2001), “The Taste of Tenderloin” (2009) e “Dance of the Blue Lady and Other Stories” (2010). Molti dei suoi racconti sono apparsi in antologie e magazine, quali Cemetery Dance Magazine, Twilight Zone Magazine, The Magazine of Fantasy and Science Fiction e molti altri. Sue opere sono state tradotte in Francia, Russia e Spagna, mentre i racconti presenti in questa raccolta, “Tenderloin Sud 5”, rappresentano l’esordio dell’autore sul mercato editoriale italiano. Ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali il “Bram Stoker Awards” nel 2010, per la raccolta di racconti “The Taste of Tenderloin”, oltre a due nomination per “The Confessions of St. Zach”, nel 2009, e “Balance”, nel 2007.

Caleb Battiago, pseudonimo di Alessandro Manzetti, è un autore di narrativa horror, SF, pulp e weird, poesia dark, editor e traduttore. Ha pubblicato, in italiano e inglese, col proprio nome e con lo pseudonimo di Caleb Battiago, varie opere di narrativa e poesia, tra le quali due romanzi, “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche” (2013) e “Shanti – La Città Santa” (2014), vari racconti, collection, raccolte di poesie dark, in formato e-book e paperback, tra le quali “Limbus”, “Weird West Blues”, “Kiki”, “I giorni della Gallina Nera”, “Vessel”, “Mictlan”.  Tra le opere in lingua inglese ha pubblicato varie raccolte di racconti, tra le quali “The Massacre of the Mermaids” (2015), “The Shaman” (2014) e “Dark Gates” (2014) con Paolo Di Orazio come co-autore.  A luglio 2015 è in uscita la sua raccolta di poesie dark in lingua inglese “Eden Underground”, che sarà pubblicata da Crystal Lake Publishing. Diversi suoi racconti e poesie sono stati pubblicati su magazine e antologie in Italia, Stati Uniti e Inghilterra, tra i quali The Horror Zine, Dark Moon Digest, Disturbed Digest, Illumen, Rhysling Anthology, Bones III Anthology. La sua raccolta di poesie dark “Venus Intervention” (2014), con Corrine de Winter come co-autrice, ha ricevuto una nomination per il “Bram Stoker Awards 2014”, per il “Rhysling Award 2015” e per l’Elgin Award 2015. È membro della “Horror Writers Association”, della “Science Fiction Poetry Association” e della “British Fantasy Society”. È stato tra i presentatori della cerimonia del “Bram Stoker Awards 2014” durante la “World Horror Convention” di Atlanta (2015).

Buona lettura

A cura della redazione