DEBORA PARISI

Autrice del fantastico a tutto tondo, che sa spaziare dal racconto al romanzo, dall’horror al fantasy fino alla fantascienza, Debora Parisi è anche molto molto di più… per questo abbiamo deciso di conoscerla meglio.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È DEBORA PARISI?

Sono una semplice impiegata che di notte si mette la maschera e va a caccia di leggende. Ho sempre adorato le storie, fin da bambina, in particolare quelle cupe. Impazzisco per i gatti e i draghi, ho anche una gattona veterana di nome Kimba, ha diciotto anni e due mesi.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Fin da piccolissima, mi piaceva scrivere storie e disegnare mostri. Il fatto che fossi un’avida lettrice di favole e fiabe credo abbia contribuito. Da lì non mi sono più fermata.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATA?

È difficile scegliere, verso ognuna serbo un bel ricordo. Potrei parlare dei miei racconti in Bestie d’Italia volume 2 e 3, Fantasmi d’Italia e Streghe d’Italia: collaborare con NPS è sempre divertente, è come andare a caccia di creature magiche. Sono cresciuta molto grazie a loro e propongono sempre storie di qualità.

Poi menzionerei La Fame Della Foresta, che è stato la mia prima opera pubblicata singolarmente.

Aqruabuamelu – Gli uomini scorpione: sono particolarmente affezionata ai personaggi e all’ambientazione. Grazie a questa saga ho imparato molto dalla mitologia sumero babilonese.

Per ultimo, ma non meno importante, menzionerei Mia, pubblicata con Scheletri Ebooks, il mio primo esperimento nel mescolare horror ed erotismo, pur mantenendo l’ambientazione da folk horror italiano. Dalle opinioni del pubblico, ha avuto particolarmente successo.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER DELOS DIGITAL IL DARK FANTASY “SIRRUSH IL CUSTODE CELESTE”. CE NE VUOI PARLARE?

È il prequel di Aqruabuamelu – Gli uomini scorpione. Il primo volume l’avevo strutturato come un episodio pilota; essendo che a molti è piaciuto ho deciso di espandere l’universo del racconto, partendo dal punto 0, ovvero quest’opera. La storia ripercorre l’infanzia di Puabi, ignara di essere la figlia di Ishtar e cresciuta tra i mortali, e la sua amicizia con Kuda, un Sirrush incaricato di proteggerla. Purtroppo un’entità conosciuta come “Il Mangia-Bambini” ha oscuri piani verso la bambina e toccherà a Kuda salvarla.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Credo sia stato entrare nella mente di un bambino. Noi adulti dobbiamo ricordarci della nostra infanzia per entrare nella testa di un protagonista così giovane. Inoltre è stato difficile equilibrare scene comiche con scene piuttosto cupe, trovo più difficile far ridere che spaventare.

LA STORIA SI ISPIRA INNEGABILMENTE ALLA MITOLOGIA SUMERO BABILONESE CON LA LEGGENDA DEL SIRRUSH E ALLE ATMOSFERE CUPE DELLE FIABE CON LA FIGURA DEL MANGIA-BAMBINI: DA DOVE DERIVANO QUESTE DUE PASSIONI E COME HAI DECISO DI FONDERLE INSIEME?

Come ho detto, fin da bambina ero appassionata di fiabe. I miei avevano una grande pazienza quando chiedevo il bis o il tris. Con l’età adulta non mi è passata, anzi, ho approfondito lo studio leggendo varianti europee e del mondo, la loro evoluzione e influenza sulla letteratura.

Riguardo alla mitologia babilonese, è incredibile come poco si sappia, nonostante sia una mitologia ricca di spunti interessanti e divertenti. Non solo con la presenza del Sirrush, una specie di drago che era sacro al dio Marduk, ma anche a piccole menzioni che solo chi conosce la mitologia potrà cogliere (ad esempio il fatto che Pazuzu e Lamashtu non si sopportino). Oppure parliamo degli uomini scorpione, letteralmente il loro mito ha molti parallelismi con quello di Tifone, solo che nel mito greco avevano un ammazza dei, in quello sumero babilonese Tiamat/Nammu crea diverse stirpi di creature in grado di uccidere una divinità.

Mi sono detta: perché non fondere queste due tematiche? La mitologia sumero babilonese ha diverse creature che divorano gli infanti, in particolare Lamashtu, e io avevo intenzione di creare una fiaba che potesse spiegare le origini della protagonista e il suo rapporto col suo migliore amico. Ho pensato fosse un’ottima occasione. Il “Mangia-Bambini” è un’entità inventata ma, come detto prima, si ispira a demoni realmente esistenti nella mitologia.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Non penso scomparirà, perché le persone sono sentimentaliste e dall’altra parte il cartaceo fa guadagnare di più. Credo che si creerà il giusto equilibrio, magari risparmiando più carta, ma non per questo spariranno i cartacei. Entrambe le versioni hanno pro e contro.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Credo che il fantastico sia metafora della realtà. Miti, leggende, fiabe, ogni variante traeva spunto dal nostro mondo per estrapolare qualcosa di meraviglioso. Il fantastico non serve solo a evadere, ma può essere un mezzo ludico e interattivo per i lettori per imparare qualcosa.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

Ammetto di essere una persona curiosa, a volte mi ispiro a eventi della mia vita, a volte a qualcosa che leggo o apprendo. Ho molte fonti d’ispirazione.

Io quasi sempre inserisco un gatto in una storia perché c’è Kimba, è come se facessi un tributo a lei.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Difficile dirlo, sono cambiati nel corso del tempo, potrei dire Luca Tarenzi, Nicole Cushing, Mary Shelley e Robert E. Howard.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Fin da piccola adoravo i film coi mostri, quindi entro nell’horror: La Cosa di Carpenter e Alien di Ridley Scott. Nel mio cuore c’è un posto anche per Labyrinth, film che ho adorato da bambina, e il film comico western La Carovana dell’Alleluia di John Sturges, ancora adesso rido nel vederlo.

PASSIAMO AD ALTRO: FRA LE TANTE COSE CHE FAI, UNIVERSITÀ COMPRESA, GESTISCI ANCHE UN BLOG LETTERARIO CHIAMATO “EL MICIO RACCONTA” E UN CANALE YOUTUBE INTITOLATO “L’ANTRO DEL DRAGO”, CHE TRATTA PRINCIPALMENTE DI LIBRI E FOLKLORE. VUOI RACCONTARCI QUALCOSA IN MERITO?

Il blog nacque nell’epoca d’oro dei blogger, all’epoca ero ancora ragazzina, decisi di fare qualcosa di diverso, impersonando questo El Micio, un gatto personaggio di alcune mie storie giovanili che inizialmente si trasformava in drago poi divenne un essere dai poteri cosmici (sì sa che i draghi sono degli ingordi). È diventato un alter ego con cui potevo liberare il mio lato più sarcastico, anche se ultimamente si è più controllato.

Riguardo al canale YouTube, prima si chiamava “Silverdrago1”, poi decisi di dargli un nome più interessante. Il canale YouTube era nato come “alter ego” dragonesco di “El Micio”, poi divenne semplicemente il mio amore per tali creature fantastiche. Entrambi trattano di libri e hanno intervistato autori, ma “L’Antro del Drago” si occupa anche di folklore e focus mitologici.

E NON DIMENTICHIAMOCI DELLE COLLABORAZIONI CON VARIE RIVISTE SPECIALIZZATE: DI COSA TI OCCUPI IN PARTICOLARE?

Sì, collaboro con Upside Down Magazine, Hyperborea e Vampire’s Tears. Sono state delle esperienze interessanti, con loro ho pubblicato principalmente recensioni, nel caso di Upside Down Magazine anche interviste.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Riguardo ai progetti, ne ho tanti: uno tra questi riguarda il premio “Misteri d’Italia”, che spero possa passare; così come i seguiti di Sirrush – Il Custode Celeste e il prequel de La Fame Della Foresta. Se la fortuna lo vorrà, mi piacerebbe anche espandere l’universo letterario di Mia, nel racconto infatti è menzionata una cittadina, Bosco, che appare anche in altre storie, un po’ come Derry nei romanzi di Stephen King. Un luogo apparentemente sonnecchiante dove succede di tutto.

Riguardo al mio sogno, al momento, è di riuscire a pubblicare un romanzo lungo (attualmente ho pubblicato racconti e novelette). Sarebbe una grande soddisfazione.

HAI TUTTO IL NOSTRO SOSTEGNO… ALLA PROSSIMA!

Davide Longoni